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Autore: jennij    06/09/2012    2 recensioni
questa è una storia diversa. dove non ci sono vampiri o licantropi e dove Jacob e Renesmee sono solo due ragazzi che vanno al liceo che trascorrono le loro vite come normali adolescenti.
Dal prologo:
Partiamo dal fatto che lo detesto, detesto i suoi modi di fare, le sue manie di risultare sempre il migliore, la sua battuta pronta, il suo sorriso che accenderebbe una città in blackout. Tutte le ragazze donerebbero un rene pur di passare un solo minuto in sua compagnia. Io no.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 8

Il sole filtrava caldo dagli spiragli della tapparella, era bastato questo a garantire il mio risveglio. Mi girai dall'altra parte non volendo alzarmi anche se la sera prima ero andata a dormire piuttosto presto.

Era sabato mattina ed erano passate tre lunghe settimane dal falò; non dico di essermi ristabilita completamente ma sicuramente l'aiuto dei miei genitori e dei miei amici era riuscito a colmare quel senso di vuoto che si era venuto a creare, l'impotenza, l’essere violata da una persona a me cara. Quando i miei lo avevano saputo, la mattina seguente, Jacob era rimasto con me, semplicemente seduto sulla poltrona vicino al divano guardandomi per darmi coraggio, un coraggio che in quel momento mi mancava.
Raccontai tutto l'accaduto, senza entrare nei particolari, mio padre andò su tutte le furie e mia madre quasi lo dovette fermare dall'andare a prendere a pugni James. Decidemmo, invece, in maniera più civile di denunciarlo e così James, colui che credevo uno dei miei migliori amici, fu allontanato dalla scuola e, per obbligo del suo stesso padre, portato in una struttura di rieducazione. *

Durante tutte queste settimane Jake non mi aveva lasciato un attimo così come Austen, Jane, Sam e Seth,  cercavano di farmi uscire, di farmi svagare, e Austen aveva smesso di parlare di sesso in mia presenza ma dubito che facesse lo stesso con Jane.

A differenza di tutti Jacob aveva attuato un piano diverso per farmi riacquistare fiducia ovvero farmi fare un mucchio di sport; secondo la sua logica vincere impegnandosi duramente avrebbe mi avrebbe fatta sentire nuovamente padrona di me stessa e soprattutto fiduciosa nelle mie capacità e completamente padrona della situazione. Avevamo cominciato con la corsa, continuando con il basket, la pallavolo, beach volley, ping pong e kick boxing.

Dovevo ammettere che come piano non era niente male e aiutava la mia forma fisica, mai stata più tonica di come ero ora. Inoltre era mi faceva davvero sentire forte, quasi invincibile, sicuramente senza il suo aiuto non avrei mai potuto risollevarmi.  
Allungai la mano verso la mia sveglia che segnava le 9:08 giusto in orario per una corsetta, mi alzai e andai in bagno, mi infilai la tuta e le scarpe e uscii di casa salutando i miei. Dal vialetto scorsi Seth che evidentemente aveva avuto la mia stessa idea.

- Ehi Seth- lo salutai con la mano sorridendo.

- Ness- ricambiò con un sorriso- anche tu hai avuto l'idea di una corsetta questa mattina?- disse mentre mi raggiungeva fuori il portoncino che portava al mio vialetto.

- Si, avevo bisogno di sgranchirmi un po’ le gambe e poi devo dire che ci ho fatto proprio l’abitudine-risposi mentre iniziammo a correre vicini.

- Devo dire che anche io ultimamente avevo preso questa abitudine con Jane, solo che lo facevamo la sera, ma siccome oggi non poteva perché aveva un impegno con i suoi, ho deciso di anticipare alla mattina-

- Si mi ricordo, mi aveva detto che veniva sua zia in città e che quindi avrebbero cenato tutti insieme a casa loro- cambiai rapidamente espressione- ma dimmi invece, come va con la nostra Jane? Vi vedo molto affiatati- gli sorrisi maliziosa.

- Va tutto bene, come dovrebbe andare- rispose visibilmente imbarazzato, infatti le sue gote s imporporarono.

- Lo o sai benissimo che non è questo quello che voglio sapere- posai lo sguardo su di lui solo un istante e rallentai, lui rallentò con me- ammettilo che ti piace- a quella mia affermazione lui si fermò e diventò rosso peperone.

- Insomma è una bella ragazza, anzi più che bella, c’è anche troppo bella- farfugliava.

- Che sia bella non ci sono dubbi, la questione è un'altra- mi misi le mani sui fianchi con fare indagatore- a te piace? E non intendo solo fisicamente-

- Si, si penso mi piaccia. Insomma non sono un esperto in amore ma non la considero solo un’amica, ecco-

- Finalmente Seth!- dissi abbracciandolo di slancio- te lo avevo detto che lei era speciale- lui ricambiò l’abbraccio e sorrise.

- Avevi assolutamente ragione, lei è speciale-

Passammo il resto dell’ora a correre in silenzio scambiandoci ogni tanto qualche battutina. Per le 10.15 ero a casa, passai il resto della mattinata a studiare aspettando l’ora di pranzo. Quando mamma chiamò dalla cucina scesi velocemente e presi il mio solito posto a tavola, con immenso piacere notai che mia madre aveva cucinato il ragù, uno dei miei piatti preferiti.

- Mamma è fantastico- dissi dopo il primo boccone.

- Grazie tesoro, sono contenta che ti piaccia- mi sorrise dolcemente come solo una mamma sa fare.

- Hai programmi per il pomeriggio?- chiese mio padre.

- Non so, dovrei sentirmi con Austen o forse con Jake, è anche probabile che organizziamo una cosa tutti assieme-

- Sono molto contento di questi tuoi amici, in particolare di come si sta comportando Jacob nei tuoi confronti, mi sento più sicuro quando c’è lui con te- disse mio padre.

- Senza contare che è anche un bellissimo ragazzo- aggiunse mia madre con un sorrisetto.

- Mamma- dissi con un tono tra lo stupito ed il canzonatorio.

- Che c’è tesoro? E’ una cosa oggettiva insomma è davvero bello-

- Io e Jake siamo solo amici, chiuso il discorso- ero imbarazzata, parlare di cose private con i miei non mi era mai piaciuto tantissimo, non che non avessimo un ottimo rapporto, anzi, ma ero pur sempre una ragazza e preferivo parlare dei miei problemi sentimentali con le miei amiche o al massimo solo con mamma.

Terminammo il pranzo serenamente e salì nuovamente in camera mia dove composi il numero di Austen

- Pronto Ness- mi rispose dopo che ebbe visto il mio numero sul display

- Ciao Aust, ti va di fare qualcosa nel pomeriggio?-

- Veramente ho casa libera e mi vedo con Sam, se vuoi annullo non è un problema!- disse subito disponibile la mia più vecchia amica.

- No Aust assolutamente, vediti con lui e sappi che se vuoi parlare con me di certi argomenti puoi benissimo farlo, ho metabolizzato il tutto, non preoccuparti- le dissi sicura.

- Ah okay, sai è che io e Sam non lo facciamo da dieci giorni, ti rendi conto? Quel ragazzo ha deciso di farmi morire- sempre la solita vecchia Aust, a tratti superficiale ma solo se si trattava di Sam. Continuammo a chiacchierare ancora per qualche minuto e poi decisi di chiamare Jake

- Ehi bellezza- mi disse con un tono quasi sensuale.

- Ciao Jake- e tutt’un tratto mi sentii vulnerabile e timida- ti va di fare qualcosa nel pomeriggio?-

- Certo, cosa ti va di fare-

- Pensavo ad una passeggiata sulla spiaggia o ad un giro a Port Angels-

- Per me possiamo fare tutte e due le cose, potremmo fare una passeggiata in spiaggia e poi andare a mangiare a Port Angels o anche al cinema-

- Si sarebbe carino, vediamo se c’è qualche horror o thriller?- lo sentii ridere.

- Sei sempre la solita, la fortuna vuole che ci sia un horror, andata per quello?-

- Certo, spero tu non ti senta male- dissi con tono innocente.

- Qua l’unica femminuccia dei tu!-

- Si certo, il solito gradasso della situazione-

- Allora ti passo a prendere tra una mezz’ora?-

- Sarebbe perfetto-

- Bene, allora a dopo Julia-

- A dopo Jake-

Chiusa la chiamata mi ero ricordata che non avevamo coinvolto Seth o Embry, saremo stati solo noi due, cosa che non succedeva da tempo e andavamo al pure cinema.

*non sono sicura che per la legislazione americana si faccia così quindi è diciamo inventato.

Angolo dell’autrice:
toc toc… ci siete ancora? Dire ancora mi dispiace sembra troppo poco. Ma dopo essere tornata dalle vacanze ho avuto vari problemi e anche una grande mancanza di ispirazione infatti questo capitolo non mi convince molto ma è anche funzionale alla storia nel senso che mi ha permesso di mostrare un po’ di quello che è la famiglia Cullen cosa alla quale tengo molto.
Non vi dirò cercherò di fare il più presto possibile per non deludervi ma siccome ho già in mente il tutto potrei scriverlo e pubblicarlo fra non molto. Intanto vorrei riaggiornare l’altra mia storia che ho già tutta in mente!
Voglio ringraziare ancora una volta quelli che hanno inserito la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite, quelli che hanno commentato o solo letto e quelli che in maniera sconsiderata mi hanno messo tra gli autori preferiti :DDD
Un bacio, alla prossima!
  
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