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Autore: DadaOttantotto    07/09/2012    1 recensioni
Jacob sembra essere impazzito. Non riconosce più i suoi amici. Attacca chiunque incontri sulla sua strada, persino i suoi compagni. Ma, soprattutto, prova un odio smisurato verso Bella ed Edward. Quest'ultimo, per salvare le sua amata, è disposto a qualunque cosa. Anche ad ignorare la tregua esistente tra vampiri e licantropi...
[L'avvertimento AU è stato inserito per un mio errore riguardo alle regole dei Quileute]
Genere: Generale, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'It's all about fangs, claws and ectoplasm'
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dark black cap 7
- Kahala - ripetè Sam, dopo aver ascoltato attentamente la mia spiegazione.
Annuii. La sua espressione pensosa, però, mi fece capire che non avremmo ottenuto nessuna informazione da lui o dagli altri lupi. Nella sua testa, poi, regnava il caos più totale: lessi pensieri su Jacob, Emily, il branco, La Push... niente di utile.
- Farò qualche ricerca.
Ma non verrò a riferirvi niente.
- Siamo coinvolti anche noi, quindi dobbiamo sapere.
Non sono affari vostri.
- Lo saranno finché la cosa riguarderà Bella.
Lei, dietro le mie spalle, si mosse nervosa. Non potendo leggere nella sua mente, potevo solo immaginare cosa stesse pensando. E, ne ero certo, la preoccupazione per il cane era di gran lunga superiora alla paura di essere nuovamente attaccata da lui.
- Sam, dico sul serio - incalzai. - Siamo coinvolti in questa storia quanto lo siete voi, che vi piaccia o meno.
- Questo non vuol dire che...
- Senti, cagnolino - intervenne Em, portandosi di fronte a Uley. - Non so cosa gli sia preso al tuo amico, ma ti giuro che se farà del male alla mia famiglia, se la dovrà vedere con me.
L'animo del lupo non tardò a venir fuori, facendo quasi ringhiare Sam in faccia a mio fratello.
- Nessuno tocca uno di noi senza pagarne le conseguenze, vampiro.
Stava andando tutto per il verso sbagliato. Non cercavo una lite con i licantropi, non avrebbe portato a niente. Volevo informazioni, aiuto... cose che, almeno all'apparenza, nessuno di loro poteva darmi. Non saremmo andati da nessuna parte così.

Dove credi di andare?
Scossi violentemente la testa, cercando di eliminare quella maledetta voce. Mi tormentava ormai da due settimane. Non sapevo cosa volesse, volevo solo che se ne andasse.
Smetti di combattermi.
No, quello mai.
In fondo, Jacob, hai bisogno di me più di quanto io ne abbia di te.
- Io non ho bisogno di nessuno! - urlai.
Ne sei proprio convinto? Pensi davvero di riuscire ad eliminare quel succhiasangue senza il mio aiuto?
Eliminare Edward era sicuramente nella mia lista delle cose da fare. E lo avrei fatto, se non fosse stato per Bella. E per la tregua, ovvio.
Questo, però, non voleva dire che avrei permesso a un'entità qualunque di possedermi per raggiungere i suoi misteriosi scopi.
I miei scopi non sono poi così misteriosi. Voglio uccidere il vampiro per riavere la mia Kahala.
- Che accidenti è una Kahala?
La voce tacque per alcuni minuti, tanto che pensai di essere finalmente riuscito a liberarmene. Poi, d'improvviso, la sentii tornare, avvolgermi il cervello come una calda coperta e tentare di riprendere il controllo.
Nonostante i miei sforzi, non riuscii ad impedirglielo.
E' una cosa che mi sta molto a cuore, lupo.
- Sei sicuro che sia in possesso proprio dei Cullen?
Sicurissimo.
- Non pensi che potresti semplicemente chiedere a loro di ridartela?
Il ringhio che emise superava persino quello del branco.
Il succhiasangue non la lascerebbe mai a nessuno. E convinto che sia sua, sua soltanto.
Trasalendo, pensai che c'era una sola cosa a cui Edward non avrebbe mai potuto rinunciare: Bella.
Sì, è così che la chiamano.
- Cosa vuoi da lei? - proruppi, saltando in piedi e rischiando una sonora testata contro la parete della caverna in cui mi trovavo.
L'associazione Bella - Kahala non era ancora del tutto chiara nella mia mente, ma intuivo che c'era qualcosa di sbagliato e dannatamente pericoloso. Avevo il presentimento che la storia non sarebbe finita bene, almeno per me.
Tu vuoi lei, io voglio Kahala.
"Smettila di ripeterlo."
Vogliamo entrambi la stessa cosa. Forse sarebbe meglio collaborare.
E prima che potessi anche solo provare ad impedirglielo, il suo controllo si fece totale e io smisi di nuovo di essere me stesso.

Ero capace solo di combinare disastri.
Non bastava che Edward e Jacob fossero in costante rivalità per colpa mia, o che avessi messo due specie l'una contro l'altra.
Ora avevo anche fatto ammattire il mio migliore amico.
La voglia che avevo di salvarlo era molta, benché sapessi quanto Edward fosse preoccupato per me. Non mi avrebbe mai lasciato avvicinare di nuovo a Jake, poco ma sicuro. E se non fosse stato lui a bloccarmi, ci avrebbe pensato Alice, Emmett, Rose o uno qualunque dei Cullen.
Li guardai: erano tutti seri, chi in piedi e chi seduto sul divano. Avrei dato qualsiasi cosa per avere il potere di Ed e sapere cosa passava loro per la testa.
Sapevano cosa stava succedendo a Jacob? Avevano già una soluzione?
Mi avrebbero rinchiusa da qualche parte, aspettando che la situazione di risolvesse?
- Cosa ti ha detto Sam? - chiesi al ragazzo che, sprofondato nel sofà accanto a me, non mi aveva lasciato per un solo secondo da quando eravamo tornati a casa.
- Farà delle ricerche - rispose lui, accarezzandomi distrattamente i capelli.
- Non ne sei convinto?
- Non so fino a che punto possiamo fidarci di loro.
- Uley sembrava sincero - intervenne Jasper, distogliendo per un attimo l'attenzione da una Alice sconfortata. Doveva essere estenuante, per lei, non poter essere d'aiuto con le sue visioni.
- Ma non ne possiamo essere sicuri.
Punto e a capo, quindi.
Sbuffai, pensando che non solo non sapevamo come comportarci, ma non avevamo neanche la minima idea di quale fosse realmente il problema.
Emmett smise improvvisamente di camminare avanti e indietro e fissò lo sguardo in quello dei fratelli.
- Che si fa adesso? - domandò serio.
- Aspettiamo - fu la risposta che ricevette da Edward.
Ravvivandosi la lunga chioma bionda, Rosalie socchiuse gli occhi e mandò un ringhio di disapprovazione.
- Detesto dipendere dai cani - sbottò.
Per una volta, mi trovavo d'accordo con lei.

E dopo aver rasentato nuovamente un anno senza aggiornamenti, eccomi di nuovo qui con un meraviglioso capitolo di questa fantastica storia! *sì, era tutto particolarmente ironico*
Bon, vi auguro una buona lettura!
A presto (spero)!
Baci8
   
 
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