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Autore: April_    07/09/2012    11 recensioni
Skyler è il contrario che semplice. Lei è complicata, complicatissima.
E' una di quelle ragazze che, a scuola, verrebbero classificate dal primo giorno.
Però non si fa notare, c'è qualcosa che riesce, in lei, ad allontanare i guai.
Con i suoi occhi color ghiaccio è la tipica brava ragazza e nulla può -e deve- sconvolgere quell'equilibrio che c'è in ogni cosa accanto a lei, che comprende alcune delle poche persone di cui si fida. Come Sharleen e Niall, i due fratellastri che conosce da anni. O la dolce Michelle, sua madre. E la piccola Juliet, sua sorella.
Però i sentimenti, la vita e Louis sono tutt'altro che equilibrati.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Buongiorno!- la svegliò l’amica sorridente. –Le va una cioccolata calda, latte, biscotti, pizza avanzata?- Skyler cercò di sedersi, nonostante Sharyl fosse seduta sulla sua gamba. Quando lei se ne accorse e si spostò, la ragazza fu libera. Le sorrise come per ricambiare il buongiorno e disse che non aveva voglia di mangiar nulla ma, Niall con la pizza calda, era già arrivato in camera. Anche lui sorrideva, ma era molto assonnato. Probabilmente quella notte era uscito e tornato dopo varie ore, mentre loro dormivano beate. Il ragazzo lavorava anche in un pub, qualche volta, ma nessuno di loro si era mai interessato a quale fosse, considerato che ci passava meno di due ore alla giornata in orari in cui le ragazze preferivano sonnecchiare o guardare un film. Si sedettero al bordo del letto e iniziarono a mangiare e sorseggiare quel po’ di succo che era –anche quello- avanzato. Tutto ciò principalmente perché i padroni di casa erano fuori da quasi una settimana, e lo sarebbero stati per altre due. Quando facevano un viaggio, durava a lungo e tanto più che i loro ragazzi oramai erano abbastanza adulti da poter badare a se stessi.  Anche se, spesso, nessuno dei due si preoccupava di fare la spesa la casa era quasi sempre in ordine.
Quando Skyler controllò l’orario erano le otto precise e, anche se Niall era già pronto e quindi i bagni disponibili erano due, avrebbero fatto certamente ritardo. La ragazza si lavò in fretta e furia, sotto la doccia, evitando di bagnare i capelli e quando uscì corse a prendere nell’armadio un paio di pantaloni al ginocchio e una maglietta grigia. Sharyl uscì dopo un paio di minuti ed indossò un paio di shorts e una t-shirt rosa acceso, molto acceso. Scesero di corsa le scale, ormai erano le otto e quindici. Niall le aspettava in macchina e, quando entrarono, partì a tutta birra verso l’entrata della scuola. Per le otto e venti, furono nelle rispettive classi: Niall era avanti a loro di un anno.
La giornata fu più noiosa del solito e sembrò durare un secolo, Skyler, come sempre, rimase attenta fino all’ultimo secondo, poi, suonò la campanella e tutti si ritirarono in cortile per il pranzo. –Sharyl!- qualcuno urlò, mentre le due si avviavano verso una panchina. –Oddio, dimenticavo! Sky, ti dispiace se sto con loro? Dobbiamo organizzare e…- -Tranquilla, vai. Raggiungo Niall.- disse Skyler, e così fece. Una volta arrivata al tavolo, si sedette accanto al ragazzo mentre gli altri –cheerleaders e giocatori- discutevano di quella serata. Sarebbe stato divertente, sostenevano tutti, ma per nessuno di loro era la prima volta. L’unica novellina era lei. Niall disse di non preoccuparsi: sarebbe stata una festa tranquilla.
Le sei arrivarono in fretta e Skyler tornò finalmente a casa: a scuola, fino all’una si studiavano le materie classiche, poi fino alle quattro quelle facoltative e infine, per due ore, si ci allenava. O almeno quello era il suo programma. Quindi, quando si lasciò cadere sul divano, era davvero sfinita ma presto fu costretta a salire le scale ed infilarsi sotto la doccia. Decise, quel giorno, di fare una doccia gelata e veloce.
Quando uscì si sentì rinata e chiamò  Sharyl, come le aveva promesso. Dopo circa due ore di litigi e discussioni sul colore che le stesse meglio, o sulla lunghezza della gonna da indossare per la festa arrivarono alla conclusione che Sky avrebbe dovuto decidere secondo i suoi gusti, ma mandando una foto all’amica che avrebbe ‘perfezionato’ l’abbigliamento.
La ragazza riguardò il suo guardaroba anche se non c’era bisogno di farlo per ricordarle che gli unici vestiti che avesse mai comprato erano eleganti, con perline o merletti: da cerimonia. Uno, per esempio, lo indossò alla sua cresima, qualche anno prima.
Il vestito più sbarazzino che avesse era probabilmente l’unico indossabile quella sera. Decise di utilizzarlo e lo infilò addosso. Un abito azzurro, a vari strati. Uno scollo a v e con le spalline che proseguivano a formare il vestito fino a metà coscia e una cintura, dello stesso tessuto, in vita. Cercò nell’armadio del corridoio un paio di scarpe e decise di indossare dei tacchi color oro chiaro, abbinati con una piccola borsa dello stesso colore.
Si riguardò allo specchio, dopo essersi vestita passò un velo di trucco. Era pronta. Inviò una foto a Sharyl, e senza aspettare una risposta, corse a infilare cellulare, chiavi, e un paio di banconote nella borsa. Scese le scale esi sedette sul divano, aspettò Niall che la passasse a prendere.
Pensò che una festa così sarebbe durata al minimo tre o quattro ore e decise di godersela per metà e tornare prima dei suoi, così si sarebbe risparmiata una ramanzina e un ritardo a scuola. Qualcuno bussò e lei si affrettò ad aprire, ritrovandosi davanti un Niall sorridente e pronto ad uscire. Indossava una t-shirt azzurra e un paio di pantaloni beige. –Mi hai copiato!- disse ridendo, mentre entravano in macchina. –No, tu hai copiato me, ammettilo.- disse lei fingendosi offesa.
Arrivarono in due minuti a destinazione. Una grossa villa nella periferia. Era davvero bella, quasi ottocentesca. Eppure le grosse casse, o la musica, o i ragazzi, o i motorini parcheggiati le davano un’aria moderna ed ospitale.
I due entrarono e subito ricevettero saluti dalla maggior parte dei ragazzi. Niall venne trascinato subito via da un paio di ragazzoni con le spalle larghe e un sorriso smagliante, Skyler si avvicinò a Tess. Lei le sorrise e la invitò a salire al piano di sopra, dalle altre ragazze che l’aspettavano per una ‘riunione’. E virgolettò la parola, come a dire che riunione non era.
Skyler fu titubante ma poi arrivò alla conclusione che nessuna di loro le avrebbe dato noie perché erano nella stessa squadra, e perché non portavano il nome di Marianne.
Quando furono in una camera letteralmente viola, la ragazza capì di essere entrata nella camera da letto di Kaya. Lei, infatti, era seduta su un grande letto ad una piazza e mezza e salutava le nuove arrivate con una mano. –Bene, ora dobbiamo conoscerci meglio, prima di tutto.- disse e guardò Skyler- Tu sei la nuova, inizia tu.- La ragazza iniziò a raccontare di se e si sentì in imbarazzo quando fu costretta a raccontare di alcuni episodi che la portarono ad essere amica di Sharyl, o a fare danza ma nessuno sembrò voler inferire.
Alla fine del racconto, iniziarono una dopo l’altra: Tess aveva due sorelle minori, Jennifer un fratello maggiore ed i genitori separati, Annabelle una sorella maggiore che l’aiutava nello studio e lavorava poiché la madre era morta, Caroline aveva perso da poco il padre mentre Tania viveva con i genitori ed una bambina adottata da qualche mese ma ognuna di loro amava la propria vita e non si lamentava di nulla, tutte tranne Kaya.
-Io ho un cugino…-iniziò e la sua storia durò a lungo. Sembrava che questo ragazzo fosse più grande di qualche anno, odiasse farsi mettere i piedi sulla testa e non poter fare di conto suo. Non una volta lo scoprirono ubriaco e dopo quel giorno che lo videro scambiarsi pasticche con gli amici i genitori –iperprotettivi- decisero di ‘aiutarlo’ e farlo trasferire nella stessa città di sua cugina e, presto, la ragazza avrebbe avuto un nuovo coinquilino che avrebbe frequentato una scuola pubblica per ragazzi ‘difficili’ –o così l’aveva definita lei- a pochi passi da casa di Skyler.
-Wow- fu il commento più comune, insieme alle condoglianze. Sky si chiese se fosse davvero così terribile aiutare il cugino per Kaya. Infondo era solo un ragazzo come tanti. Ubriacarsi era successo a tutti, almeno una volta. Anche a lei. E la droga, invece, era un carcere senza sbarre, era molto difficile uscirne e la ragazza scommise che, se ci fosse finita Kaya, non se ne sarebbe mai liberata. Probabilmente era vero, ma lei non lo conosceva quindi non poteva già giudicarlo.
Smisero di parlare della vita privata ed iniziarono a discutere, con grand esolliedo di Skyler, del tifo. Comunque in pochi minuti riscesero alla festa. Niall si avvicinò a Sky, quasi preoccupato. –Hey, allora eri su con loro! Ti ho cercata ovunque, sai?- nessuno dei due ebbe il tempo di aggiungere nulla perché Annabelle li trascinò in pista ed iniziarono a ballare, a ridere, a bere e divertirsi. Fino a quando, alle due inoltrate, Niall e Sky salutarono tutti e si avviarono alla macchina.
-E’ stato divertente.- decisero davanti alla porta di casa Cox. Si sorrisero e Skyler rientrò a casa. Era stato davvero divertente ma decise di non pensarci ed andare a dormire. Il giorno dopo avrebbe avuto gli allenamenti, una verifica e sarebbe anche stato –lo ricordava solo ora- il compleanno di Sharyl.


 

Spero che questo capitolo non vi faccia schifo come fa a me .
Detto questo vi lascio con una domanda:
perché Zayn e Justin sono due tamarroni in ogni momento della giornata?
https://twitter.com/justinbieber/status/243984163156414464/photo/1 )
E, soprattutto, perché cucinano le tagliatelle alle sei di mattina? 
Bello, eh. 
Lasciate una recensione, please xoxo

   
 
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