Parlami. Invece di startene lì impalata, con le mani in mano, a fingere che tutto vada bene.
Parla. Urlami contro tutto l'acido che hai in gola, tirami addosso ogni singola goccia di quell'odio che ti sgorga dentro.
Così finalmente mi si apriranno gli occhi. Cadrò giù, fino in fondo, a farmi male davvero.
L'odio più spregevole nasce spesso dall'amore più vero. Gli cresce intorno, si radica a fondo, fino a farlo soffocare.
Ma in fondo, nascosto, rimarrà sempre aperto uno spiraglio, resisterà, e ti tormenterà fino alla fine.
Butta via quello che una volta era il mio cuore e riempimi del fango più lurido, marcio e fetente.
E finalmente sarò libero.