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Autore: marguerite_murcielago    07/09/2012    2 recensioni
7 Settembre 1536.
Un regalo inatteso per la piccola Bess.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Tudor/Inghilterra
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La Bess di Settembre

Schon funkelt es hell am Firmament.
Hat je wer für dich all die Sterne gezählt?

 

Ein Traum wird dich holen, dich auserwähl'n.
Flieg mit ihm dahin, lass dir Märchen erzähl'n!

 

- Bess!
Prese la bambina per la vita e la fece volteggiare in aria, fino a farle perdere la cuffietta: i bei capelli biondi si aprirono come un ventaglio di riccioli contro il cielo azzurro. Lei rideva, strillava ilare.
- Su, fatevi dare un bacio – lei allontanò la guancia rossa e fresca – voglio solo salutarvi. Ecco!
- Andate via subito? – la bambina s’incupì.
- Ovviamente no. Oggi la mia principessa compie tre anni, come potrei non stare con voi?
Lei gli prese il viso con le manine fresche e gli stampò un bacino sulle labbra ancora socchiuse.
- Bess, Bess! Ve l’hanno mai detto che siete una bambina pestifera?
- No! Io sono una brava bambina, Artie! – sorrise lei, trionfante.
Arthur la osservò ancora con affetto e sollecitudine e l’abbracciò, accucciato sull’erba umida.
Lei affondò il viso nell’incavo tra il suo collo e la spalla: - Perché non sei venuto a trovarmi prima?
- Perché avevo un compito importante da portare a termine – spiegò, scostandole con delicatezza un ricciolo biondo dalla fronte – e poi è oggi il vostro compleanno!
Si accorse che lei lo fissava con uno sguardo un po’ affascinato, un po’ impaziente e un po’ deluso.
- Venite qua – disse, tornando al cavallo, che brucava l’erba di Hatfield con grande tranquillità.
Sotto gli occhi brillanti di Bess, aprì la sacca appesa alla sella e, con la lentezza tipica di un attore, ne estrasse un fagotto di seta rossa. Lo strinse con entrambe le mani e si rivolse alla bambina con il naso all’insù, esclamando sorpreso: - Cosa aspetti? – lei arrossì vistosamente, torturando le trine dell’abito.
- Bess? – si chinò alla sua altezza. Lei si nascose.
- Bess – ripeté con impazienza. – Ho qualcosa per te. Non lo vuoi? Dovrò darlo a qualche altra bambina!
- No! – gli prese le mani, per fermarlo – Lo voglio io, ti prego!
Piano, Arthur svolse il fagotto: all’interno c’era una scatola di bonbon e una bambola di porcellana.
- Sono andato a prenderteli in Italia, sono stato bravo? Dimmi di sì, oppure mi rattristo! – spinse in fuori il labbro inferiore, come se fosse stato sull’orlo delle lacrime.
- Sì,  Artie! Sei stato bravissimo, il mio cavaliere! – gli buttò le braccia al collo.
Lui socchiuse gli occhi e le carezzò la schiena con le grandi mani: - Viva la mia Bessie! – rise.  

 

   
 
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