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Autore: gloriabarilaro    07/09/2012    3 recensioni
Elena (Ellie per le amiche) è una ragazza italiana costretta a trasferirsi a Bradford dal padre, che ci deve andare per lavoro. Lascierà tutto lì in Italia: Gli amici, la scuola, i suoi sogni... Ma la vita le sorriderà di nuovo. Ellie, infatti, oltre a trovarsi nuove amiche, incontrerà due ragazzi: Harry, il classico ragazzo romantico e dolce, e Zayn, il "Bradford bad boy".
I due, pur essendo diversi, sono amici per la pelle: ma quando Elena entrerà inaspettatamente nella loro vita, essendo innamorati persi di lei, distruggeranno la loro amicizia e inizieranno a litigare per Ellie.
Alla fine, Ellie dovrà fare una scelta: Harry o Zayn?
Uno di loro avrà la meglio sull'altro e l'amore di Elena. L'altro, invece, distrutto e ferito per l'amore non ricambiato, inizia ad addentrarsi in un' "Agonia", dove inizierà a farsi domande e a pensare a cosa avrebbe dovuto fare per guadagnarsi l'amore di Elena...
_____
Dal quattordicesimo capitolo:
Ad un tratto non sento più il fazzoletto che mi accarezza il viso. Riapro gli occhi, e me lo ritrovo ad un battito di distanza. Le nuvolette di condensa del nostro respiro si fondono in una sola, per quanto siamo vicini. Scocco un’occhiata alle sue labbra vicinissime, e poi fisso lo sguardo nei suoi occhi: Zayn, cosa aspetti a baciarmi?  
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[Harry]

Divento come un pezzo di legno: non so come mai, di solito non divento così nervoso quando una ragazza mi è così vicina. La bacio o no? Faccio finta di niente o le dico tutto quello che provo per lei? È così vicina, sento il suo profumo così intenso e il suo respiro sulla pelle... 
 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I Should've Kissed You:

 15. Don't Cry Girl, I'm Here, Right Here

 Baby I'm here, I'm here to stay,
I ain't go noway.
I know you're scared,
'case you've been hurt
baby it's alright
-J.Bieber ft. Drake, Right Here

 

 [Harry]
Divento come un pezzo di legno: non so come mai, di solito non divento così nervoso quando una ragazza mi è così vicina. La bacio o no? Faccio finta di niente o le dico tutto quello che provo per lei? È così vicina, sento il suo profumo così intenso e il suo respiro sulla pelle...

[Ellie]
Gli occhi di Harry trasmettono confusine, ansia.
Vedo il suo sguardo saltare  dalle mie labbra ai miei occhi, e viceversa.
Basta.Sono stanca di questo stupido gioco.
 
Mi allontano da lui e poggio le testa sulla sua spalla, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo. Inspiro il suo profumo, e poi scoppio a piangere all’improvviso. I singhiozzi mi scuotono il petto, e le lacrime bagnano la giacca del povero Harry, che è scombussolato e non riesce a capire cos’abbia.
‹‹Ellie… Cosa è successo, piccola?›› mi sussurra, accarezzandomi la testa e stringendomi a lui. Sentire la sua voce così dolce e calma non fa altro che farmi piangere ancora di più. Infatti comincio a piangere più di prima, rifugiandomi tra le sue braccia  e piangendo come una bambina, non riuscendo più a frenare i singhiozzi. Zayn non mi ama, e ora sto piangendo tra le braccia di Harry in cerca di conforto.
‹‹Shh... Ellie, non ti preoccupare... Non piangere... Ci sono qui io ora... Sono proprio qui, con te.›› Harry continua sussurrarmi nell’orecchio parole per calmarmi, e in qualche modo ci riesce. Mi stacco da lui e mi asciugo gli occhi con il dorso della mano, mentre lui mi strofina una mano sul braccio, sorridendomi e sussurrandomi che va  tutto bene.
Mi riavvicino a lui, lasciando che le sue braccia mi cingano e mi stringano a lui, riscaldandomi. Come avevo previsto, sto gelando in questo maledetto vestito,nonostante ci abbia buttato sopra un cappotto. Sento Harry che poggia il mento  sulla mia testa, stringendomi a sé e cullandomi dolcemente. Mi ero scordata quanto fosse dolce.
‹‹Tutto okay ora?›› mi sussurra piano, quasi come se avesse paura di spaventarmi. Sorrido e lo stringo un po’ di più prima di allontanarmi da lui.
‹‹Sì, grazie Hazza.››
Harry mi sorride di nuovo, facendo scivolare la mano nella mia. Sussulto a quel contatto, poi guardo un attimo inebetita le nostre  mani giunte, le dita intrecciate, e non riesco a fare altro che sorridere.
‹‹Vieni a pulirti il viso, hai tutto il trucco sbavato.›› mi dice Harry, sfilandomi dolcemente dalle dita le chiavi di casa e osservandone il mazzo  per cercare quella giusta. Sorrido osservando il ragazzo che infila la chiave delle toppa e la gira con delicatezza, aprendo la porta davanti a noi. Mi lascio guidare dentro casa, pensando che mi dovrei comprare un mascara waterproof per evitare figuracce del genere.
Rido al pensiero e mi appoggio alla spalla di Harry, che sale le scale alla ricerca del bagno.
 
‹‹Siediti qui.››
‹‹Stai scherzando? Dammi quel cotone che mi pulisco da sola!›› ridacchio sfilandogli il cotone inzuppato di struccante dalle dita. Harry fa un finto broncio, appoggiandosi al lavandino e passandosi una mano tra i riccioli castani: ‹‹Fai come vuoi. Ma guarda che lo so fare! Mi son dovuto sorbire per una giornata intera mia sorella che mi faceva lezioni di trucco quando ero piccolo.›› sbuffa alzando gli occhi al cielo.
Mi metto a ridere immaginando Harry con un pennellino dell’ombretto in mano. ‹‹Povero bambino!›› gli dico, spettinandogli i capelli. Lui guarda la mia mano che si allontana dai suoi riccioli e fa una smorfia.
‹‹Sì, scherza. Intanto non mi faccio toccare i capelli da tutte quelle che incontro.››
 Finisco di pulirmi l’occhio sinistro e butto il cotone nel cestino. Mi volto verso di lui e mi avvicino, sorridendogli: ‹‹Posso ritenermi fortunata, allora.››
Lui sorrise trionfante. ‹‹.››
Rido e gli do un leggero schiaffetto sul braccio prima di frugare nella trousse alla ricerca del mio adorato mascara.
 
‹‹Mi spieghi perché stavi piangendo ora?›› mi chiede Harry una volta entrati in macchina, nella voce un misto di ansia preoccupazione. Abbasso lo sguardo sulle mie unghie smaltate, ignorandolo: Non voglio dirgli di Zayn. Devo inventarmi una scusa.
Cavolo, perché Harry non si decide a mettere in moto?
‹‹Hazza, stiamo facendo tardi›› dico piano, guardando nello specchietto retrovisore le macchine parcheggiate dietro la sua. Con la coda dell’occhio vedo Harry togliere le mani dal volante e incrociare le braccia al petto. ‹‹Non parto finché non mi dici perché diavolo stavi piangendo.››
‹‹Harry per favore, parti.››
‹‹Sono un acquario, Ellie, so essere moooolto testardo.›› dice lui, sorridendomi beffardo. Faccio un respiro profondo per mantenere la calma.
‹‹E io un Capricorno, sono molto più testarda di te.›› dico, guardando fuori dal finestrino la strada deserta. Harry mi guarda un attimo a bocca aperta, prima di esclamare: ‹‹Come Zayn!››
A quel nome non riesco più a controllarmi: apro la portiera ed esco dalla macchina, mentre Harry mi chiama, poi la richiudo forte. Vedo la figura muta di Harry mandarmi degli accidenti mentre esce anche lui dall’auto. Io intanto mi sono incamminata per il marciapiede semibuio, le braccia incrociate e strette al petto e sul viso una smorfia di indignazione.
‹‹Ellie!››
Lo ignoro.
‹‹Ellie per favore, fermati!››
Continuo a camminare.
‹‹Ellie, cavolo!›› sento Harry afferrarmi e voltarmi verso di lui, tenendomi con una stretta ferrea alle spalle.
‹‹Mi fai male!›› gli urlo, divincolandomi. Lui molla la presa per qualche secondo, poi mi attira a sè e mi abbraccia.
‹‹Scusa Ellie. Non volevo. Scusa.›› mi sussurra, stringendomi. Io alzo lo sguardo verso di lui, incontrando i suoi bellissimo occhi, che oggi sono più azzurri che verdi. Gli sorrido, perché non riesco ad essere arrabbiata con lui. ‹‹Scuse accettate.››
Lui apre la bocca per aggiungere qualcosa, ma io gli poggio un dito sulle labbra. Sono morbide e lisce, anche piacevolmente fredde, forse per il freddo che fa. Mi incanto a guardarle qualche secondo prima di riuscire a balbettare: ‹‹P-p-preferisco non dirlo, ora. Se me lo sentirò, sarai la prima persona a saperlo, okay?››
Lui abbassa la testa e annuisce. Faccio scivolare la mano nella sua e lo guido verso la macchina. Con la coda dell’occhio lo vedo sfiorarsi le labbra con le dita, proprio nel punto in cui ho poggiato il mio dito...
  

______

Rieccomi dopo un casino di tempo, vi chiedo scusa in ginocchio ç_ç
Ma ho preferito aspettare un pochino prima di caricare.
Alla fine ho deciso di non togliere questa ff, mi mancherebbe troppo.
Vorrei ringraziare davvero di cuore le 11 ragazze che hanno messo questa storia tra le seguite, le 3 che l'hanno messa tra le ricordate e le 6 che l'hanno messa tra le preferite. Vi amo, davvero.
Siccome siete così tante, mi piacerebbe davvero sentirvi un po', saper cosa vi piace della storia. Magari in qualche recensioncina, mi fareste davvero felice.
Baci, Glo.





 

   
 
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