The Beauty of the Dark

New Girl

“Sono le sette del mattino, il sole splende luminoso nel cielo dello Stato di Washington e voi siete sintonizzati su radio…” senza neanche aprire gli occhi diedi un colpo secco alla sveglia che si spense.
Mi rigirai nel letto ancora assonnato. Eccolo, quel dannato dieci settembre era arrivato e per me iniziava l’ultimo anno di liceo, finalmente.
Rincuorato dalla quella costatazione mi alzai.
Corsi in bagno a farmi una doccia e mi vestii velocemente. Afferrai lo zaino e corsi giù per le scale.
La cucina era semideserta: mia madre era affaccendata ai fornelli e mio padre era tranquillamente seduto su una sedia a sorseggiare il suo caffè e leggere il giornale.
-Io esco- dissi avvicinandomi a mia mamma e lasciandole un bacio veloce sulla guancia.
-Buona giornata Zayn!- rispose lei mentre mi chiudevo la porta alle spalle.
Salii in macchina e partii. La scuola non era lontana, e dopo pochi minuti ero già nel parcheggio.
Mi sistemai velocemente il ciuffo ed uscii sbuffando dall’auto.
“E’ l’ultimo anno! L’ultimo fottuto anno!” mi ripetei cercando di non andare in paranoia.
Attraversai l’atrio ormai deserto buttando un occhio sull’orologio “Oh, merda! Sono in ritardo il primo giorno!” costatai per poi correre nell’ aula di biologia il più veloce possibile.
Mi arrestai di fronte alla porta sorpreso.
A pochi centimetri da essa stava la figura di una splendida ragazza. I capelli scuri erano portati a caschetto, la figura snella scendeva fino a al sedere perfetto e alle gambe da paura fasciate dai jeans.
In quel momento fece capolino la testa del signor Burms, il mio insegnate di biologia, con i soliti occhialoni da nerd appoggiati sul naso –Malik, in ritardo anche il primo giorno!- mi ammonì mentre io mi infilavo velocemente in classe.
Una volta superata la porta potei ammirare il viso di quella ragazza. Due occhi scuri come pozzi di pece nera le brillavano in volto, mentre gli zigomi pronunciati le conferivano un’insolita aria elegante, completata dalle labbra rosso accese.
I suoi occhi incontrarono i miei e non li lasciarono, finché non fui io ad abbassare lo sguardo. Era come se mi stesse perforando l’anima con lo sguardo.
-Come stavo dicendo prima che il signor Malik ci interrompesse con la sua entrata in scena ad effetto- continuò il signor Burns rivolgendosi alla classe -Vi presento la signorina Elizabeth Kingsley, che si è trasferita nella nostra scuola. Datele un bel benvenuto ed aiutatela ad integrarsi-
Dopo di che la moretta mi sfilò accanto per sedersi ad uno dei banchi in ultima fila. “Non ha neanche aperto bocca” riflettei voltandomi per continuare ad osservarla.

***

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnn!
“Due ore di biologia col signor Burns il primo giorno di scuola, non si augurano neanche ai peggiori criminali d’America!” pensai sollevato alzandomi dal mio banco per poi dirigermi in ultima fila.
La ragazza nuova stava smacchinando col suo cellulare, ma appena ebbe finito posò i suoi occhi su di me.
-Ciao, io sono Zayn- mi presentai cercando di essere il più amichevole possibile.
Il suo sguardo si fece confuso, come se non capisse per quale motivo le stessi rivolgendo la parola -Io sono Ellie, e sono anche in ritardo- borbottò alzandosi raccattando tutti i suoi libri nella borsa che aveva affianco.
Si diresse verso la porta, poi una volta fuori nel corridoio si fermò improvvisamente per voltarsi verso di me –Che cosa vuoi?- il suo tono era visibilmente scocciato.
Mi trattenei dal ridere –In qualità di capitano della squadra di football, mi sento in dovere di aiutare una nuova studentessa durante il suo primo giorno qui-
-Capitano della squadra di football, eh?- ripeté con una risata di scherno –Non credo di aver bisogno del tuo aiuto-  e detto questo girò i tacchi e mi abbandonò lì nel corridoio.
“Ho fatto progressi!” riflettei sorridendo “Sarà mia!”

***

All’ora di pranzo feci due volte, il giro dell’ intera mensa. Mi sentivo un completo idiota nel mostrare tanto interesse nei confronti di quella ragazza.
Mi riscossi dai miei pensieri e mi avvicinai al tavolo dei ragazzi più popolari, e presi posto a capotavola.
-Ciao, Zayn- mormorò Lizzie, il capitano delle cheerleader , con tono seducente –Passata una bella estate?-
L e sorrisi debolmente per poi rimettermi a fissare il piato che avevo davanti –Sì, particolarmente divertente- “Povera illusa, crede che una volta entrata nel letto di Malik, possa farvi ritorno quando le pare?”
-Quate te ne sei fatto, amico?- mi domandò ridendo una voce alla mia destra.
Mi alzai per abbracciare il mio amico –Non sai quante, John” replicai ridendo per poi sedermi di nuovo.
Iniziammo a raccontarci delle nostre scappatelle estive, ignorando completamente gli altri, fin quando non sentii tuonare un voce alle mie spalle –Malik, Davis, fra mezz’ora vi voglio negli spogliatoi per le selezioni!-
-Certo, coach Carter- risposi tornando serio.
Appena si fu allontanato io e John scoppiammo a ridere come due idioti.
Finimmo il  nostro pranzo e ci dirigemmo negli spogliatoi.
In campo c’erano una sessantina di ragazzi, speranzosi di entrare a far parte della squadra e guadagnarsi un po’ di popolarità.
-Cinque, sei, sette e otto!- le grida di Lizzie arrivavano fino a noi.
Anche lei aveva le sue selezioni, così mi avvicinai per ammirare un po’ quelle splendide ragazze che si esercitavano con indosso solo una gonna praticamente inesistente.
Osservai la fila davanti, ed una ragazza in particolare attirò la mia attenzione.
Era Ellie, la nuova arrivata, che volteggiava con grazia come se non avesse fatto nient’altro per il resto della vita.
-Tu!- a indicò in quel momento Lizzie con voce arrogante –come ti chiami?-
-Sono Ellie- rispose lei senza battere ciglio –Sono nuova-
-Mmm, ci sarai utile- mormorò la bionda continuando a riflettere, finchè non mi notò.
-Ei, Zayn!- mi salutò sorridendomi tutta impettita.
A quel punto anche Ellie si voltò a guardarmi, per poi spostare lo sguardo sbuffando.
“Poverina, cerca di resistermi!” Salutai con un cenno della mano la troietta bionda, e tornai dal coach.
Finite le selezioni, uscii dallo spogliatoio esausto. Era stato un pomeriggio lungo, rallegrato solamente dalla vista delle prove delle cheerleader.
Mi avviai verso l’auto, quando scorsi una figura vicino alla portiera della mia macchina.
-Vuoi rubarmela?- chiesi sarcastico accorgendomi di chi si trattava.
Ellie si voltò piuttosto scocciata –Che cavolo! Dovevo parcheggiare proprio accanto al tuo mezzo!- si lamentò sgusciando nella sua Mercedes, dal lato destro.
-Mmm, così sei inglese…- realizzai.
-Già- dopo di che chiuse la portiera con un colpo secco e si avviò verso l’uscita del parcheggio sgommando.
-Ci sa fare!- borbottai guardandola guidare ad alta velocità –Sarà un anno fantastico!-



Vas Happenin'!
Potevo non iniziare questa nuova long interamente dedicata al mio Malikino pane e vino senza mettere un bel Vas Happenin? No.
Allora eccovi il primo capitolo in cui vi presento il nostro fanciullo come ragazzo polare super figo (quale è sempre stato) ma con una grande passioe per le ragazze.
Vi piace Ellie? Bè, per ora l'abbiamo solo vista come la solitaria, silenziosa e scontrosa nuova ragazza; scoprireta tante cose su di lei!
Oh, come sono eccitata! Questo personaggio mi intriga. Voglio scrivere di lei.
Bè, vado e alla prossima!
XoXo
Lucy