Ore 11.05
*driiiin*
questa maledetta campanella.
stavo abbracciando il mio migliore amico,
e malvolentieri ho dovuto sciogliere quell’abbraccio.
lou mi ha spettinato tutta ed è scappato senza che potessi dirgli niente,
niall mi ha dato un cinque in faccia, e ha fatto lo stesso,
liam mi ha stretto forte a sé con la sua solita dolcezza,
harry mi ha chiamato davanti alla macchinetta del caffè dove
si stava limonando con la sua ragazza poco prima e
mi ha dato un leggero bacio sulla fronte, e malik mi ha (appunto) abbracciato.
entro in classe,
e la mia attenzione viene attirata subito dai cinque sfigati della mia classe
che stanno intortando madeline con una delle loro solite storie.
mi avvicino, e quando sono ad un centimetro dalle loro orecchie,
ci pianto un urlo della madonna: “SPOSTATEEEVI SFIGAAATI!”
a quel mio grido, madeline si risveglia un po’ e mi sorride in segno di
riconoscimento.
ma subito dopo, ritorna triste e mette giù il muso.
non voglio fare l’impicciona, e sinceramente non m’interessa neanche più di tanto
sapere perché la ragazza nuova è triste.
dopotutto, non la conosco neanche: so solo che si chiama Madeline
jordan (o Jackson, come aveva detto la prof?) ed è venuta ad abitare a Bradford
da pochissimo.
che altro so? Nulla, è una perfetta estranea. Che mi ispira simpatia, devo ammetterlo.
okay, faccio uno sforzo e le chiedo: “ehi, madeline.. come mai sei così giù?
è solo una mia impressione?” si gira, sforzando un sorriso “grazie. Grazie di essertene accorta.
ma cosa t’importa a te, di me? cosa te ne fotte se io sto male, quando tu hai i tuoi amici
a consolarti quando sei triste, e quando hai qualcosa per cui soffrire?
vuoi davvero aiutarmi, elle? Cioè, perchè con me e non con qualcun altro?
t’interessa davvero il mio stato d’animo, o lo fai perché ti faccio pena?
anche perché, non vedo cosa potrebbe interessarti dato che di me
sai ben poco: come mi chiamo e da quanto mi sono trasferita qui a Bradford.”
Quelle parole, mi fecero capire tante cose. Quella ragazza, non aveva amici, o meglio.
li aveva avuti, ma evidentemente l’avevano trattata male, l’avevano fatta soffrire.
quella ragazza aveva bisogno di aiuto. Quella ragazza aveva bisogno di me.
quella ragazza aveva bisogno di conoscere il mio migliore amico.
“ci sarò sempre, per te, Mad.” E ci abbracciammo forte, forte.
*spazio dell’autrice.*
Buonasssssera, donzelle c:
come avete potuto notare, ho aggiunto un nuovo capitolo:
lo so, è cortissimissimo che più corto non si può. Ma è una specie
d’introduzione al prossimo, dove inizia la storia vera e propria.
Innanzitutto vorrei ringraziare tutte quelle che hanno anche soltanto di
Sfuggita, guardato i miei primi due capitoli.
Per me, le 70 visualizzazioni del primo capitolo,
e le 27 del secondo, significano taaaaaantissimo *ww*
Quindi, vi amo :’)
Chiedo solo una cosa: potreste recensire? Cioè, anche negativamente
Così capisco se c’è qualcosa di sbagliato nella storia..
Ah, chiedo scusa se nel capitolo precedente la storia è
Scritta un po’ male per via dell’ “inquadratura” ma, ehm.. non so
Neanche io, perché sia venuta così.
Ciaaaaaaaao bellissime c: