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Autore: zaynmalikseyes    07/09/2012    25 recensioni
Lei era una diciottenne, ma non era come tutte le altre.
Lei non passava le sue giornate all’interno di costose profumerie alla ricerca di ogni nuova sfumatura di rossetti, non andava tutte le sere in locali notturni a bere chissà quali cocktail e non spendeva tutti i suoi soldi in costosissimi vestiti.
Lei era diversa dagli altri.
Tutto era iniziato l’ultimo anno di liceo, proprio poco prima della cerimonia del diploma.
Si era innamorata, aveva sentito quella strana sensazione allo stomaco e poi…
Poi lui l’aveva illusa.
Le aveva detto di amarla, invece l’aveva abbandonata dopo una notte di amore.
E quando Lei si era svegliata nel suo letto la mattina seguente non aveva sentito il suo profumo e si era sentita sola in quella casa.
Ma quello che lei non sapeva ancora...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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se volete prima di leggere mettete come sottofondo "Just the way you are" di Bruno Mars 

                                          Just the way you are


"When I see your face

 There’s not a thing that I would change
 Cause you’re amazing
 Just the way you are
 And when you smile,
 The whole world stops and stares for awhile
 Cause girl you’re amazing
 Just the way you are"


“Vado a prendere i pannolini.” Urlo a Skies mentre prendo dall’appendiabiti il mio cappotto verde mela.
“Ricordati le salviettine e il latte in polvere.” Mi risponde lei.
Ormai i commessi del negozio per bambini mi conoscono.
Penso che mia figlia sia la bambina che usa più pannolini e accessori vari al mondo.
Per non parlare dei quattro o cinque ciucci che ha nella culla.
Li tiene stretti nelle manine, come se avesse paura che da un momento all’altro qualcuno arrivi e glieli tolga.
Esco dal portone e vengo investita da una folata di vento freddo e tagliente, così stringo la sciarpa di lana azzurra al mio collo.
Continuo a camminare con lo sguardo rivolto in basso a passo svelto.
“Ehi, dove vai?” chiede qualcuno sfiorandomi la mano.
Zayn.
“Ehm, devo comprare alcune cose.” Dico velocemente.
“Vieni a fare un giro con me?” chiede lui sbarrandomi la strada.
“Non posso, in casa ci sono Skies e Beth e non posso lasciarle da sole.”
“L’ho già chiesto a Skies e ha detto che tra un po’ va con la piccola a casa mia dove ci sono i miei amici. Così stanno tutti insieme.” Mi spiega e io rimango un po’ perplessa.
“Allora, vieni o no?” continua a chiedermi.
Beh, dopotutto…
“Dove mi porti?” ora sono curiosa.
“Non posso dirti niente. Su, sali.” Dice porgendomi un casco e io salgo in moto dietro di lui.
Sfrecciamo per una decina di minuti tra le strade di Londra evitando il traffico.
Stringo le mie braccia attorno alla sua schiena e vengo percorsa da un brivido.
Non è la prima volta che si ripete questa scena.
Chiudo gli occhi e inspiro il profumo dell’aria.
Dopo un po’ il motore si spegne e io scendo velocemente.
Siamo in una via secondaria che non mi ricordo di avere mai visto.
Davanti a me c’è solo una scritta sospesa su una porta “cinema”.
“Come al nostro primo appuntamento. Ti ricordi?” chiede lui.
Come potrei dimenticarmelo?
“Si, mi avevi detto che saremmo andati al cinema con tutti i nostri amici, invece quando sono arrivata c’eri solo tu ad aspettarmi.” Dico con un sorriso sulle labbra.
“E a me andava benissimo così.” Penso.
“Non avevo il coraggio di invitarti da sola. E così mi sono inventato che gli altri avevano avuto un contrattempo all’ultimo minuto.”
“Idea originale Malik. Ovviamente non me l’ero bevuta.” Continuo e entrambi scoppiamo a ridere.
Lui mi stringe la mano e io lo lascio fare.
Entriamo insieme nel cinema e mi guardo attorno.
Il locale non è molto grande, ma le tende rosse di velluto antiche rendono il tutto speciale, diverso.
“Due biglietti per il prossimo spettacolo.” Chiede Zayn alla donna con gli occhiali calati sul naso della biglietteria.
“Sta iniziando. Affrettatevi.” Si raccomanda lei passandogli i biglietti.
“Vai a prendere i posti, arrivo.” Mi incita lui.
Entro nella stanza e vedo che la pubblicità è già sugli schermi.
Una sessantina di persone è comodamente seduta sulle poltrone e io ne scelgo due a metà.
Dopo pochi minuti in mezzo al buio riesco a scorgere Zayn e gli faccio un cenno con la mano.
“Mi dispiace signorina, ma le patatine piccanti non c’erano. Ti ho preso quelle al mais.” Dice passandomele.
Allora si ricorda ancora i miei gusti…
Il film inizia e noi sgranocchiamo patatine e popcorn mentre beviamo coca cola.
“Il film più brutto che abbia mai visto. Non fanno altro che sparare.” Dice Zayn come se mi avesse letta nel pensiero e io scoppio a ridere fragorosamente.
Il signore seduto davanti a me si gira e mi guarda storto.
Istintivamente appoggio la testa alla spalla di Zayn e subito un’ondata di calore mi pervade.
Lui continua ad accarezzarmi i capelli e dopo avermi alzato il viso con un dito appoggia le sue labbra sulle mie.
Il suo sapore dolce e intenso, le sue labbra morbide…
Mi mancava tutto questo, anche se era doloroso ammetterlo.
Proprio in quel momento le luci accecanti del cinema si accendono e noi ci alziamo di scatto.
Usciti dal cinema ci dirigiamo dalla moto senza dire una parola.
“Basta, non ce la faccio più.” Sbotta Zayn.
Io lo guardo interrogativa non capendo il motivo della sua rabbia.
“Non ho anelli da regalarti ora, ma forse è il momento giusto. Forse non avrò un’altra occasione.” Inizia a dire avvicinandosi e prendendomi la mano “Io voglio condividere tutto con te e con nostra figlia. Possiamo recuperare il tempo perso. Il nostro amore è forte. Sophie, vuoi passare il resto della tua vita con me?” continua guardandomi negli occhi.
Sono scossa da mille emozioni.
Insomma, non me l’aspettavo.
Io, io…
“Si Zayn.” Rispondo e una lacrima esce dai miei occhi, ma lui subito la asciuga con il dorso della mano.
“Ma promettimi che non te ne andrai.” Questa richiesta non potevo evitarla.
Ho ancora troppa paura.
“Certo amore, lo prometto.” Mi abbraccia e poi cerca le mie labbra.
Rimaniamo così per qualche minuto, poi mi prende per mano stringendomela forte e scaldandola tra le sue.
“Sai, poi magari Beth si sentirà sola e vorrà un fratellino…” dice e io mi blocco e inizio a tossire.
“Non ci pensare nemmeno Malik.” Rispondo secca.
“Te lo immagini un maschietto? Sarà proprio come me” continua.
“Tu da piccolo eri una peste.” Protesto.
“Ma lui prenderà delle cose anche da te…” è quasi supplicante.
“Vedremo. Ora ti accontenti.” Concludo e lo vedo sorridere.
“Non potrei essere più felice di così.” Dice lasciandomi un dolce bacio e poi torniamo a casa.
 

sera genteee,
scusate se pubblico solo ora ma in questi giorni non ho molto tempo per scrivere.
allora, cosa ne pensate?
devo dirvi una cosetta...
insomma, questo capitolo potrebbe essere la fine.
in realtà non è l'ultimo, ho molte altre idee, ma non so quando avrò il tempo di scrivere.
tutto dipende da voi.
quindi, se volete farmi capire cosa ne pensate lasciatemi una montagna di recensioni.
con affetto,
                    Sophie

 
 
 
  
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