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Autore: CatcatKhad    08/09/2012    1 recensioni
(Mezzi sono umani, gli altri..) Alice, Emmett e Bella, tre fratelli che vivono con la madre, Esme, a Forks. Ma se la madre, quasi per caso, si fidanzasse e si sposasse con il nuovo dottore dell'ospedale della città? Che cosa succederebbe? Ma soprattutto, le loro vite rimarrano le stesse di prima, o qualcosa di davvero incredibile le stravolgerà completamente?
Amori, litigi, ma anche poteri inestimabili e antichi rancori vi accompagneranno in questa avventura all'insegna dell'amore e del sovrannaturale!
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Royce King, Sorpresa, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jasper/Maria
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Non-con, PWP, Violenza | Contesto: Nessun libro/film
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Boh o.o Salve a tutti! Eccoci con un altro capitolo, siete pronti?! Buona lettura!
Tutti i commenti a fine capitolo (:



Alice

Jasper continuava ad accarezzarmi i capelli, e io mi ero accoccolata contro di lui e sarei rimasta così per sempre. Ci eravamo trasferiti in camera sua per stare più tranquilli, visto che subito Rose ci aveva scoperti.. Accidenti, in quella casa era quasi impossibile tenere nascosto qualcosa per più di cinque minuti!
- Al, sei pensierosa.. Tutto bene tesoro? - Mi lasciò un leggero bacio sui capelli e afferrò delicatamente la mia mano, intrecciando le sue dita con le mie.
- Sì, Jazz, stavo solo pensando a come dire agli altri che ora stiamo insieme. - Lo guardai e gli sorrisi, strinsi la sua mano e gli baciai una guancia.
- Non preoccuparti di quello tesoro mio, ci sarà tempo. - Mi baciò dolcemente, e stava per approfondire il bacio quando si staccò bruscamente e si alzò di scatto. Lo guardai preoccupata. - Jazz, che succede? - Mi appoggiai con le ginocchia sul letto e lo guardai.
Si avvicinò alla finestra e guardò fuori. Apriìla finestra. - Cosa ci fai lì fuori?! - Oddio sembrava sconvolto, la sua voce era quasi isterica. Tornò dentro e notai che aveva gli occhi sbarrati. - Ma cosa succede?! - Lo scrollai per le spalle e lui mi fissò. - Rosalie è in giardino mezza nuda e si aggira come una ladra in casa sua. Ma non è niente di che, no no! - SI sedette sul letto e fissò davanti a sè con lo sguardo perso. Mi stava seriamente preoccupando quel ragazzo.
Mi avvicinai alla porta e la aprii lentamente, sbirciai fuori e vidi che Emmett era davanti alla porta di Rose, in silenzio, la testa appoggiata contro il legno e lo sguardo vuoto.
Ma che avevano tutti?! Bah, apatici. Tornai dentro e guardai Jasper, non si era ancora mosso. Sbuffai sonoramente. - Jazz, o fai qualcosa o ti lancio una scarpa, e ti assicuro che un tacco 14 non fa piacere! - Si alzò immediatamente e mi raggiunse sorridendo nervoso. - Ti prego non farlo! - Mi catturò fra le sue braccia e mi tenne stretta, tentai di liberarmi ma era troppo forte, lo guardai e gli feci una linguaccia. Non l'avessi fatto! Mi fece una faccia da finto arrabbiato e cominciò a farmi il solletico. Cominciai a ridere e a dibattermi, mentre lentamente stavamo raggiungendo il letto. Ci caddi sopra, e lui sopra di me continuava a farmi il solletico, rideva con me, e in quel momento, anche se l'avrei volentieri strozzato, era tenerissimo. Smise piano piano di solleticarmi, e appena mi fui calmata mi baciò dolcemente, ricambiai immediatamente il bacio e lo approfondimmo quasi subito, non temevo che lui potesse non riuscire a fermarsi.
Le sue mani mi accarezzavano dolcemente il viso, le mie erano fra i suoi sofficissimi capelli, mi ci sarei persa, erano così.. perfetti!
Scese a baciarmi il collo e vi lasciò qualche morsetto, il gioco si faceva serio..
Le sue mani lentamente scesero, sfiorarono il seno e continuarono sempre più giù, le infilò sotto alla mia canottiera, accarezzando intensamente i miei fianchi.
Le mie, correvano sui suoi pettorali, dio che fisico! Sembrava finto, e invece no, era tutto suo! Mi sfilò la canottiera e tornò a baciarmi, stavolta con foga, quant'era sexy!
Afferrò una mia gamba e io la allacciai alla sua vita, percepivo qualcosa, ma non capivo bene se lo era, o no.
Stavo per capovolgere la situazione, ma lui si interruppe inaspettatamente, facendomi mugulare. Mi sorrise e mi fece un buffetto sulla guancia, poi fissò la porta. Che succedeva?
Sentimmo un urlo. Era Rosalie, e potevo scommetterci tutta la mia collezione Gucci che stava litigando di nuovo con Emmett, ma stavolta era una litigata seria. Ci alzammo immediatamente dal letto e uscimmo, notai che anche gli altri erano usciti a vedere cosa stava succedendo.
La mamma era davanti alla porta della camera di Emmett, e stava per bussare, ma Carlisle la raggiunse e le disse che dovevano risolvere da soli, erano capaci di farlo.
Così, tornammo in camera. Jasper era appoggiato al muro, e mi fissava sorridendo. Accidenti, ma dovevano urlare proprio in quel momento quei due? Oh, secondo me non avevano bisogno di litigare, ma di una bella ripassata fra le lenzuola, ecco cosa!
Sentimmo bussare alla porta, Edward entrò e, dopo avermi guardata negli occhi per un istante, scoppiò a ridere. No, quella casa era piena di pazzi, lo dicevo io! Lo guardia esterrefatta. - Edward, cosa.. - Lui mi interruppe, continuando a ridere. - Credo anche io che abbiano bisogno di una ripassata! - Lo guardai e risi con lui, accidenti era vero!
Jasper ci fissava scioccato, e mi avvicinai a lui per scoccargli un sonoro bacio sulle labbra, continuando a ridere. - Piccioncini, vi lascio divertire.. - Edward uscì dalla camera con un sorriso malizioso stampato in faccia e gli lanciai un cuscino prima che chiudesse la porta.
Mi girai verso Jasper e gli gettai le braccia al collo, baciandolo dolcemente. Lui mise le mani sui miei fianchi e ricambiò il bacio, stringendomi contro di lui.
Non so bene quanto tempo rimanemmo così, potevano essere secondi, come minuti, come ore, ma quando ci staccammo vidi che era già mattino, e in un'ora saremmo andati a scuola.
- Ammazza, se il tempo con te passa così in fretta, ringrazio il cielo di essere una vampira! - Lo baciai di nuovo e lo guardai. - Jazz, vado a prepararmi, sai perfettamente quanto tempo mi ci voglia. - Mi sorrise dolcemente. - Anche se con uno sforzo disumano, ti lascio andare tesoro mio, ci vediamo di sotto. - Lo baciai un'ultima volta e uscii, la tentazione di stare con lui tutto il tempo era forte, ma la mamma e Carlisle ci avrebbero uccisi!


Rosalie

Bella ancora non si era trasformata completamente, ma non sentivo i suoi urli; Edward era rimasto con lei e molto probabilmente non sarebbe venuto a scuola quel giorno.
Alice scese le scale fischiettando una melodia, e Jasper la guardò arrivare e la raggiunse, la prese fra le sue braccia e la baciò dolcemente.
Dio, che odio. Mi stava forse provocando? Voleva farmi uscire di testa fino a che non gliele avrei suonate di santa ragione? Ci mancava poco. Mi alzai, quasi ripugnata, e dopo aver grugnito qualcosa contro quell'idiota di mio fratello presi la giacca e uscii, non volevo assistere un momento di più a quello scempio.
Oddio, infondo erano bellissimi loro due assieme, ma non mi smebrava il caso venire a baciarsi davanti a me. Cioè che cavolo!
Esme era in giardino e stava sistemando i fiori, eliminando quelli ormai appassiti, e quando mi vide smise immediatamente e mi raggiunse. - Rose.. io volevo dirti che ho sentito tutto ieri sera e... - Le posai una mano sulla spalla e mi sforzai di sorriderle. - No Esme, non preoccuparti, non fa niente. - Le diedi un leggero bacio sulla guancia e mi incamminai verso la macchina, appoggiandomi al cofano e aspettando che i tre uscissero di casa, in fretta magari.
Alice e Jasper erano avvinghiati quando uscirono, sembrava si fossero incollati a vicenda quel giorno, mentre lui stava uscendo a passi lenti e con lo sguardo basso, le mani infilate nelle tasche dei jeans e il cardigan blu che gli fasciava alla perfezione le braccia e il busto muscolosi, fin troppo.
Mi sembrava seriamente dispiaciuto, e forse non gli avrei tenuto il broncio ancora per molto, ma doveva restare ancora un pochino sulle spine, non ero così facilmente conquistabile!
Ed era anche sexy in quella posa, come se non lo fosse già di suo.. Rose! Smettila!
- Rose, oggi andiamo con la jeep di Emmett. - Jasper mi guardò negli occhi e vidi che una luce strana lo aveva invaso, molto probabilmente stava cercando di riavvicinarmi a lui. Dio l'avrei ucciso! Ma che razza di novità era quella? Di solito andavamo a scuola con la sua macchina, o al massimo con la mia, ma la jeep di Emmett proprio?! Sì, l'avrei volentieri picchiato.
Sospirai senza farmi sentire e mi avvicinai all'immensa macchina vicino a quella di Edward. L'avevo vista solo da lontano e non ci ero ancora salita, si vedeva che era grossa ma non così tanto!
Mio fratello ed Alice salirono sui sedili posteriori, intenti a non staccarsi ancora per un po'. Certo, tanto ero io quella sfigata.
Borbottai qualcosa e probabilmente Jazz mi aveva sentita, perchè mi guardò e fece un sorrisino bastardo che, molto volentieri, gli avrei cancellato dalla faccia.
Da quando ero così violenta? Non avevo mai pensato di fare certe cose al mio povero fratellino.. Ecco, tutta colpa sua, ovviamente!
Mi avvicinai alla portiera davanti e la aprii, indecisa. Poi sì, capii che era meglio lasciare soli i due piccioncini dietro, se non volevo beccarmi due che tubavano senza manco rendersi conto di essere in pubblico.
Mi sedetti sul sedile, non era tanto scomodo, meno di quanto pensassi, e mi tolsi la giacca, rimanendo in camicietta.
Oh no, accidenti! Mi ero accorta solo in quel momento di avere un reggiseno nero, e la camicietta bianca semitrasparente! Sbuffai e appoggiai il braccio alla portiera, nel preciso istante in cui Emmett salì e accese la macchina.
Spostò lo sguardo per un istante su di me, e notai che, per quanto si sforzasse, non riusciva a guardarmi negli occhi.
Dio, non avrei resistito ancora a lungo a lui, e lo sapevo. Forse anche lui ne era consapevole, e aspettava il momento giusto.
Rimasi immobile tutto il tempo, fino a scuola.
Quel giorno, forse qualcuno mi aveva maledetta o ero proprio condannata dalla sfortuna, avevo ben quattro ore con Emmett, comprese due di spagnolo, una delle materie che più amavo, ovvio.
Scesi velocemente dalla macchina e aspettai che gli altri mi raggiungessero, poi a passo quasi felino mi mossi verso l'ingresso e verso l'aula di Arte. Almeno quell'ora l'avrei passata con mio fratello, se non lo uccidevo prima, e a patto che non cominciasse a ripetere tutta l'ora quanto gli mancasse la sua Alice, o sarei schiumata sul serio.
Sì, quella sarebbe stata una giornata stressante.




Bene, questo è un capitolo diciamo in più, si collega molto a quello precedente ma è molto importante per la storia, spero vi sia piaciuto, recensite numerosi! A presto, Alba97.
   
 
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