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Autore: Aven90    08/09/2012    0 recensioni
E alla svelta, anche. Capirete presto perché. Riuscirà il nostro popolo a svegliare il Re prima che sia troppo tardi?
NB: Contenuti volgari.
NB: Non è una storia seria, ma fa finta di esserlo. Adoro come le mie storie si mimetizzano.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pip Ino e il suo esercito scesero dal cielo e subito, ad un suo ordine, atterrarono (si può dire per un altro pianeta atterrarono?) in una collina lì nei paraggi. Pip disse “Bene, belli miei: la squadra angelica, cioè la mia… come siamo belli, come siamo bravi”, perse tempo a complimentarsi da solo toccandosi i pettorali squamosi. Vag’Ina gli disse (essendo che lei era del tipo terrestre e non aveva le ali) gli rispose “Sì, scendi dal piedistallo ora giovanotto, che abbiamo dello shopping da fare”, Pip commentò “Eeee che palle, si na lastima! Ok allora, squadra angelica con me! Squadra terrestre, seguite Vag Ina, che sarebbe mia moglie! Oh, che bella, oh che brava!”, prese a complimentarsi da solo per avere scelto una gnocca come moglie: indossava un vestito lungo rosso acceso, era completamente nera, a parte gli occhi, del quale il destro era rosso metallizzato e il sinistro arancione, possedeva una terza aveva quattro braccia e la coda, nerissime come il resto del corpo.

Gnocca, no?

Non appena avrai tolto gli occhi da questa bellezza scultorea, potrai dare retta a Test Adik Az che chiese al suo re “Maestà, quanto stimate la durata dell’invasione?”

Pip lo guardò male “Non interrompere questa mia autocelebrazione! E poi che vuoi, ti devi guardare Dragon Ball e pensi di non fare in tempo? Eh?”. Test avrebbe dovuto capire che il suore  prima di partire doveva decantare le lodi della sua razza.

Ma Test Adik Az rifece la domanda, e allora Pip, sperando che se ne vada in quanto stava diventando irritante, gli rispose cantando (perché quel tipo di razza, quando si innervosisce, canta) “in tre giorni riuscireeeem… a quagliar ‘sto pianeEeEeEeTTT!!!”

Test Adik Az gli fece notare umilmente “non fa rima, sire”

“DA ADESSO sì”, rispose impettito Pip, rispondendo ai sussurri delle malelingue, che già insinuavano della scarsa vena poetica del loro sovrano.

Dopodiché volarono per attaccare il primo villaggio della situazione, nominato Aquad.

Si da il caso che Aquad sia una cittadina situata da qualche parte nella cartina che vi ho dato e conti circa 326.000 abitanti, e questo fa di lei la capitale del continente ivi collocata, quindi è normale se a guardia del paese ci fossero delle vedette donne, che stavano parlando di manicure.

Le due, per distinguersi, si chiamavano Beth e Malquiorra. Beth era quella dai capelli arancioni, Malquiorra aveva invece i capelli gialli, e attenzione, gialli, non biondi.

Perché biondi li ha la dottoressa Tredici del dottor House, invece la ragazza di cui stiamo parlando li ha propriamente gialli.

Contenti adesso?

Beth disse dunque “Senti Malquy, che comunque questa tonalità di fuxia muschiato sbrilluccicoso con le perline gialloverdi blu sbatte”

Quella rispose “Ma che ne sai? Che ne capisci tu? Lo stilista Alevitno lo usa! Sei out, mia cara!” e, proprio quando stava per fare uscire la sua trousse piena di cose in per permettere alla sua amica di aggiornarsi, la squadra angelica di Pip Ino, sovrano della Dimensione Oscura le disintegrò con una semplice palla di fuoco.

E fu allora che il sindaco di Aquad disse “Umpf, le vedette si sono fatte disintegrare”, con estremo disappunto.

Uno dei suoi consiglieri disse “Sicuramente stavano parlando di smalti”

Il sindaco annuì e rispose “In ogni caso, non capisco come facciano loro donne a perdersi in queste chiacchiere inutili e futili, quando sappiamo benissimo che gli smalti messi sopra la pasta, sono ottimi”, e infatti ne aveva una buona collezione nella credenza.

Mentre ne stava contemplando l’armonia dei col,ori, Pip Ino spuntò dalla finestra e facendo finta di stare in equilibrio con una gamba sola disse “Buonasera.”

Siccome qualcuno mi dice che non abbiamo foto di lui, vediamo come si presenta agli occhi del pubblico Pip Ino: era un essere alto più di un metro e ottanta, un corno a forma di L e uno (il sinistro) attorcigliato come se fosse andato a sbattere, ma entrambi azzurri, gli occhi giallo lampeggiante, due ali con venature argentate, così come le labbra e i denti, che facevano da introduzione alla cavità orale nera, la particolarità del busto era insita nel buco nello stomaco, rosso acceso; ed infine tre gambe, del quale quella in mezzo finiva con uno zoccolo da cavallo, quindi non è un pisello aperto.

Insomma, un bellimbusto che teneva per sé le più gnocche del pianeta e lasciava agli altri gli scartini, come altri sulla Terra avevano fatto prima di lui.

Pip Ino ruppe la vetrata ed entrò di straforo con due guardaspalle simili a lui, solo che le corna erano nere.

Visto che nessuno se lo stava cacando, Pip chiese “Non siete molto attenti, vero?”

Il sindaco rispose, sollevando infine lo sguardo dagli smalti che usava per nutrirsi “Non è vero! Siamo attenti eccome! E adesso saremo attenti a farvi molto male, e seriamente!”, così prese un coltellazzo gigante dalla cucina, ma improvvisamente un ragazzo strillone con una paccata di giornali sottobraccio strillava “PIL DI AQUAD IN RIBASSOOOOO!!! VIK XINES DIVORZIA DAL MARITOOO!!!”

Sia Pip che il sindaco guardarono il ragazzo, ma fu il sindaco a sgranare gli occhi “Cosa? Dammi qua!”

Ma prima di strappare il quotidiano al ragazzo dovette pagare due Plexigos (che buffo, l’unità monetaria di quel pianeta ha lo stesso nome della fusione tra il DNA di un animale e quello degli alieni che ci hanno invaso nel 10.000) si scandalizzò “È inaudito! È rimasta sposata per tre giorni!”

Il suo consigliere impassibile rispose “Beh, era anche ora”

Il sindaco rifletté “È vero, questi rapporti troppo lunghi stufano alla lunga”

Pip Ino poteva avere tutta la pazienza del suo pianeta e quello che aveva invaso, ma alla fine quando era troppo era troppo, e lui non stava facendo la figura del malvagio come sperava, così ruggì, guadagnando punti in questo senso, in modo che la nostra attenzione ripiombi su di lui.

Il sindaco lo guardò “Un attimo di pazienza caro invasore, ci sono cose più importanti delle quali discutere”

Pip rise malvagiamente “Ahahaha! No mio caro, qui sei tu quello grave! E ho ragione nel credere che qui ho l’approvazione del lettore che ci sta leggendo nel volervi uccidere! Pertanto pagherai per avermi ignorato!” e, lanciata una tempesta dalle unghie che non aveva, tagliuzzò tutti i presenti nella sala e con un solo spostamento d’aria, fece implodere l’edificio tutto.

Fatto questo, salì con i suoi due guardaspalle e cominciarono a bombardare la città come stavano facendo gli altri già da qualche minuto.

“È così divertente!”, disse uno dei due.

“Sì, però lasciate qualche sopravvissuto, non vorrei governare un deserto, non concluderei niente!”, ordinò Pip Ino, ribadendo il suo desiderio di fare il tiranno malvagio sadico.

Nel frattempo in un’altra landa, Vag Ina stava convincendo i suoi nel suo nuovo piano di attacco.

“Allora, ascoltatemi bene, bifolchi: dobbiamo distruggere più velocemente di quei bastardi volanti, quindi ho pensato di trasformarci in talpe e sbucare in mezzo alla strada principale di quella città e distruggere tutto con i nostri raggi distruttori ch fuoriescono dalla bocca. È chiaro?”

Uno dei suoi figli alzò uno dei bracci.

“Sì, io ho una domanda, Madre”

“Sì, che vuoi B’itch?”

“Quale bocca dovremo usare io e i miei fratelli?”

“Domanda legittima: per chi avesse più di una bocca dovrà usare quella più vicina al braccio con il quale scrivete”

Ma un’altra persona non imparentata con la regina alzò la mano.

“E io, che non so scrivere, che faccio? Mi astengo?”

La regina chiese “E tu chi cazzo sei?”

“Dick Min Chion E, e non so scrivere”

“Uhm, in effetti è un problema. Mah, sticazzi, attacca come ti pare”

E così si trasformarono tutti in talpa (fortunatamente tutti sapevano come ci si trasformava) e andarono ad attaccare la città del continente di Aquad nominata Dauqa.

A Dauqa, contrariamente a quello che si pensa, erano tutti molto attenti ad ogni particolare, infatti non era raro trovare un indigeno che trovava anche monetine per terra grazie alla loro vista.

“Toh! Una moneta da 30!”, e la prese intascandosela.

“Tu! Che stai facendo?”, lo fermò un vigile.

“Io? Stavo prendendo la monetina”

“Non si può, tutte le monetine a terra sono proprietà dello stato, come previsto dall’articolo 39 a pagina 15 ove c’è una macchia di inchiostro nel quarto rigo”

“Ma che se ne fa lo stato di una moneta da 30 Plexigos?”

“Come sarebbe? Ci compra i tappeti”

Ma ad interrompere questa discussione ci pensarono gli esseri della dimensione oscura che uscirono alle viscere della terra trasformatisi chi in talpe chi in vermi senza arti ma che sputavano raggio viola in modo da distruggere le abitazioni.

“AAAAAH! SCAPPIAMO! MORIREMO TUTTI!”

Il vigile chiamò un suo sottoposto “Tu, Sottoposto, chiama la Squadra Speciale di Dauqa”

Così i 5 Guerrieri scesero nella via principale, e osservando il casino prodotto dall’attacco commentarono:

“Guarda là che schifo” disse Brucia.

“Non sanno come comportarsi” disse Affetta.

“Fanno crollare i palazzi in modo così asimmetrico”, disse Im Picca.

“Non posso credere che stiamo morendo tutti per colpa loro”, disse Agonìa.

“Allora che facciamo qua? Distruggiamoli!”, fece eco il quinto membro del gruppo, Annienta.

Bisogna sapere che Agonia  e Annienta sono i componenti di sesso femminile del gruppo. O in ogni caso facevano parte del sesso con il quale gli individui si riproducevano.

Vag Ina vide la loro discesa in campo e per evitare di perdere troppi sottoposti fra i quali c’erano anche i suoi figli, disse al suo braccio destro, Cly Toride “Ehi, siamo intesi? Tu te ne prendi tre e io due, e non scordarti che hai sotto la tua responsabilità alcuni dei miei figli”

Cly Toride rispose “Va bene, va bene, non rompere le palle”, e sparò un raggio che incendiò centinaia di persone pronte a combattere e che stavano sparando proiettili contro di lei; mentre Vag Ina avrebbe preso i più valenti avversari e li avrebbe portati fuori città per distruggerli.

Agonia e Annienta dissero all’unisono “Da dove venite?”

Vag Ina era dunque da sola, come d’accordo “Dalla Dimensione Oscura, il nostro sacerdote mago indovino fermacarte Test Adik Az ha prodotto un incantesimo e siamo precipitati in here” (= qui in inglese)

Agonia replicò “Tsk! Non puoi distruggere il continente con quelle mezze cartucce che ti sei portata appresso, sappi che…”

Annienta concluse “…”

Agonia si rivolse a lei “Finisci la frase”

Annienta “Che, che… OOOOH CAZZO, NON MI VIENEEEE!”

Agonia si incazzò “È SEMPRE COSì! QUANDO PROVO A FARE UNA COSA CARINA CON TE FINISCE SEMPRE CHE MANDI TUTTOP IN VACCA!”

E fu così che Agonia si trasformò in un animale quadrupede e con la coda biforcuta, e dalla schiena spuntarono varie punte in serie. Somigliava a una lucertola, solo che aveva la lingua biforcuta ed era blu anziché verde, e adesso Vag Ina scoprirà perché era blu.

Agonia si avventò su di lei con un balzo “Agonia BLUUUU!”, e sparò un flash blu verso la nemica.

Vag Ina in un primo momento non si accorse di nulla e sbeffeggiò l’avversaria “Beh? Mi hai scattato una foto ricordo. E allora?”

Annienta quotò “Ma vero, sei sempre la solita”

Agonia la guardò con gli occhi a felino “Taci, stolta, e pensa a finire la frase!”; stavolta aveva ragione lei perché su tutto il corpo sensuale di Vag Ina spuntarono grosse bolle blu.

“Aaaah! Che cazzo stai facendo sul mio divino corpo?”

“Aahahaah! Per te è la fine!” e riattaccò con un colpo di coda biforcuta che come una chela di granchio prese l’obiettivo e premette tutti assieme le bolle, che esplosero da dentro.

Annienta fu stupita “Bene, brava, bis” e applaudì alla maniera del pianeta: bisognava battere dei colpi di mano sul cranio. Non è vero, ma Annienta è leggermente scema.

Non appena il fumo si diradò, ne uscì una Vag Ina completamente messa a nuovo e pronta a combattere nella sua forma originale (prima era sottoforma di talpa)

Agonia digrignò i denti irregolari (ne aveva uno sì e uno no, risultato del colpo di vaso che Annienta le aveva dato durante quella notte perché l’aveva accidentalmente svegliata per andare in bagno) e disse “Cazzo! Ti sei salvata!”

Annienta sgranò gli occhi “Ma và?”, però adesso toccava a lei attaccare, così prese una spada dal nulla e cominciò a mollare fendenti per l’aere, tutti rivolti a disegnare un dodecagono regolare che ci puoi disegnare un cerchio dentro, ma non lo fece.

“Dodecagono della morte!”, e la figura geometrica ivi disegnata si colorò di rosso/arancione e si avventò su Vag Ina, ma non sapremo mai gli effetti perché quest’ultima la fermò con un solo braccio e la rivolse contro le sue nemiche, che sparirono nel nulla non appena la suddetta figura volò verso di loro.

Vag Ina disse “Tsk! Il Dodecagono… ma andiamo, che trucchi vecchi!”

Vag Ina fu contenta successivamente di sapere quanto segue da Cly Toride: “Mi sono scappati alcuni figli che stanno inseguendo gli altri tre della Squadra Speciale!”

Vag Ina “COSA?”

“Però abbiamo preso la città”

“Ah ok”

Nel frattempo che l’informazione riguardante la distruzione di Aquad arrivava a palazzo reale, la regina Joanna stava parlando con i valletti e il ciambellano di corte facendo l’occhiolino al nero Alì. Che ha gli occhi azzurri, ed essendo un pianeta alieno c’è poco da stupirsi.

“Ragazzi, chi di voi ha qualche idea per svegliare sua maestà?”

Alì disse “Nessuna, mia signora, però posso insegnarvi in privato qualche tecnica di Presa del Pesce”

Joanna si svegliò subito “allora ti lascerò approfondire la questione più tardi e in privato. Tutti gli altri cerchino di darsi una mossa e sveglino il re, per favore!”


Fine Capitolo 2! La stupidaggine continua! Cosa ne pensate? 

   
 
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