08/09/2012
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CAPITOLO SETTANTASETTESIMO
Io e Harry arrivammo all' aeroporto in dieci minuti. Avevo incaricato gli altri di distrarre Zayn. Non doveva accorgersi di nulla e se fosse andato tutto a monte li avrei davvero picchiati. Raggiungemmo il loro gate e ci sedemmo ad aspettare.
-allora quando arrivano?- mi chiese Harry dopo neanche un minuto che aspettavamo.
-beh l' aereo è atterrato ora, quindi dovrebbero uscire da un momento all' altro.-
-tutto questo per quel demente di Zayn!- disse Harry.
-è incapace che possiamo fare, ha bisogno di una spinta.-
- nah, ha solo bisogno di una scopata.- disse Harry passandosi una mano tra i ricci.
-dimenticavo con chi stavo parlando.-
-non fare la santarellina, credete che non vi senta a te e il mio ragazzo la notte!-
-stanotte non abbiamo fatto proprio niente per tua informazione, non perché io ti debba delle spiegazioni!-
-stanotte! Solo stanotte babe. -
- vaffanculo idiota.-
-stronza-
-demente-
-falsa-
-coglione-
-finta vergine-
-puttaniere-
-avete finito?- chiese una voce alle nostre spalle. Mi girai.
- Mart!- urlai abbracciandola.
-tu non stavi male?- mi chiese guardandomi male.
-beh mi sono ripresa improvvisamente, sai queste malattie americane vanno e vengono, vanno e vengono.- dissi sorridendole.
-si certo- commentò Harry alle mie spalle.
- Harry!- disse Mart salutandolo.
-ma Lì?- chiesi io non vedendola.
-è andata in bagno. Sai come è fatta.-
-già. Comunque Zayn non sa nulla, è una sorpresa, sono sicura che quando ti vedrà sverrà!-
-questi bagni fanno schifo davvero.-era Lì che trascinava la sua valigia.
-Lì!- urlai andandole incontro per abbracciarla.
-tesoro, ma non avevi la febbre, tu?-
-bugia innocente a fin di bene.- le sussurrai all’ orecchio.
-ah capisco!- disse lei, per poi girarsi verso Harry.
- Styles!- gli disse secca.
-Bionda.- rispose lui.
Bene per loro due ci sarà molto da lavorare. Ma ora occupiamoci di Zayn.
Ricevetti un messaggio da Louis:
-amore, dì a Harry che dovete venire direttamente a New York, perché noi siamo già in viaggio per là, non preoccupatevi ho preso io i vostri bagagli.-
Mostrai il messaggio ad Harry e prendemmo un taxi.
Destinazione: New York City!
Arrivammo a New York dopo qualche ora, Lì ed Harry non smisero di guardarsi schifati per un secondo e io continuai a complottare con Mart per far venire un infarto a Zayn.
Arrivammo davanti all’ albergo. Che lo spettacolo abbia inizio!
# ZAYN
Ma dove era Marika? Altro che migliore amica, lo aveva lasciato da solo nel momento in cui aveva più bisogno di lei. Aveva provato a richiamare Mart una decina di volte, ma a volte c’ era la segreteria ed altre volte aveva rifiutato la chiamata. E come poteva darle torto? Si era comportato da idiota, come un ragazzino geloso, senza sapere nulla. Si meritava di essere trattato così da lei. Ma non poteva evitare di stare male. Gli piaceva quella ragazza: era la prima volta che desiderava così tanto qualcuno. Di solito gli bastava schioccare le dita per far cadere chiunque ai suoi piedi. E invece stavolta era diverso, aveva trovato qualcuno capace di tenergli testa ed evidentemente era questo che lo attraeva di più. Sentii bussare alla porta e controvoglia si alzò per andare ad aprire. Chi cazzo era ora? Aveva chiesto esplicitamente che non voleva essere disturbato. Girò la chiave ed aprì la porta. Non poté credere ai suoi occhi: lei era lì davanti a lui, con quel fantastico sorriso stampato sul viso e i suoi occhi marroni. L’ abbracciò immediatamente senza dire nulla e la fece entrare in camera.
-che ci fai qui?-
-beh avevamo un appuntamento no?-
-non ci posso credere! Ma come hai fatto a venire fino a qui?-
-tu lo sai che hai a che fare con Marika, vero? Ha complottato tutto!-
-non ci credo e io che la stavo odiando perché mi ha lasciato qui solo come un coglione.-
-era venuta a prendere me e Lì all’ aeroporto con Harry.-
-bene, quindi erano tutti a conoscenza di questo viaggio tranne me!-
-beh era una sorpresa per te Malik!-
-la più bella che mi poteste mai fare- disse abbracciandola di nuovo.
-ah Mart senti volevo chiederti scusa per quella telefonata e quella scenata patetica.-
-no dai è stato romantico, vuol dire che ci tieni a me. -
-ovvio, altrimenti non sarei stato chiuso in camera a tormentarmi per ben tre ore!-
-mi dispiace baby, come posso farmi perdonare?-
- un’ idea ce l’ avrei.- disse lui prendendole la mano e avvicinandosi lentamente al suo viso. Aveva un po’ paura, paura che lei si tirasse indietro, paura che come sempre stesse affrettando le cose, ma tutti i suoi dubbi sparirono vedendo la ragazza di fronte a lui avvicinarsi alle sue labbra. Lei non staccava per un secondo il suo sguardo dal viso del moro. I loro occhi marroni dicevano tante cose che le labbra non sarebbero state capaci di pronunciare. O forse perché le labbra servivano a qualcos’ altro. Zayn poggiò delicatamente le sue labbra su quelle della ragazza e per la prima volta in vita sua quel contatto gli provocò un brivido per tutto il corpo. Malik ma cosa ti succedeva? Avrebbe voluto dire a se stesso. Non era mai stato così con nessun altra. Eppure ora era tutto diverso. Si staccarono solo quando entrambi non ebbero più fiato.
-forse è sbagliato dirtelo, perché ci conosciamo da poco, non sto dicendo che ti amo o che voglio rimanere con te tutta la vita, ma credimi se ti dico che mi hai rubato il cuore.- disse Zayn arrossendo lievemente.
Ed ora? Arrossiva anche, non era certo un comportamento da Malik. Da quel ragazzo chiuso, duro e introverso che tutti conoscevano, ma quel ragazzo lì non era Zayn Malik, era semplicemente Zayn, un comune diciannovenne che si era preso una bella cotta.
-credimi lo hai fatto anche tu dal primo momento in cui ti ho visto!- disse lei.
Lui si avvicinò di nuovo al suo viso e le diede un bacio sulla guancia. Poi la prese per mano e uscirono dalla stanza.
# MARIKA
-sentite ho capito che vi odiate, che vi detestate e tutto quello che volete, ma non ci sono altre soluzioni e soprattutto non ci sono altre camere!- urlai esasperata.
Eravamo nel corridoio da più di mezz’ ora io, Lì, Harry e Louis.
-no Marika io non starò mai in camera con lui, piuttosto ritorno in Italia a nuoto.- disse Lì.
-se vuoi ti costruisco una zattera così andrai più veloce!- disse Hazza.
-no grazie, ce la farò da sola, senza il tuo aiuto coglione!-
-sono felice! Anche perché non avevo nessuna intenzione di aiutarti!-
-bene!-
-sai quando ti vedo mi viene davvero voglia di suicidarmi!-
-non frenare le tue voglie Styles!-
-ora basta!- urlò Louis all’ improvviso.
-abbiamo due giorni ancora per stare a New York e non ho certo intenzione di trascorrerli in un corridoio a discutere su una camera: il problema qual è? Non volete dormire insieme, bene non me ne frega niente. Le camere sono grandi, potete anche dormire chi fuori alla terrazza e chi nella doccia! Ma ora non mi rompete le palle a me!- disse prima di entrare in camera sua sbattendo la porta.
Lasciando tutti noi senza parole.
-wow quando si incazza, si incazza!- disse Lì.
-beh a questo punto non ho scelta. Forza andiamo.- disse Harry a Lì aprendo la porta della loro camera per farla entrare.
-buona fortuna!- dissi io, andando nella mia stanza.
- Lou?- lo chiamai.
-sono fuori, vieni!-
-wow questa è ancora più figa di quella che avevamo nell’ altro albergo!- dissi guardando meravigliata la terrazza e la vista spettacolare che offriva.
-già è proprio bella!-
Mi sedetti accanto a lui.
-secondo te che stanno facendo Mart e Zayn?-
-beh, considerato che è Malik con una camera libera e una ragazza disponibile, secondo te cosa possono fare?-
-no Mart non è quel tipo di ragazza!-
-forse non lo è lei, ma Zayn lo è di sicuro!- disse facendomi l’ occhiolino.
-ah sì Tomlinson e invece tu che tipo sei?- gli chiesi sorridendo.
-senti tesoro su di me non puoi avere proprio nulla da dire. Ho aspettato i tuoi tempi, uno come me non lo troverai più!-
-già che ragazza fortunata che sono!-
-puoi dirlo forte!-
-anche tu o sbaglio?-
- mmm forse!-
-forse?-
-tu pensi agli altri a Zayn, a Harry e a me?- disse facendo gli occhi da cucciolo.
-ma io ti penso sempre!-
-non è vero!-
-quindi non sei fortunato ad avere me mi sento offesa!-
-ma quando mai, dai scema vieni qua!- disse tirandomi verso di lui, ma io mi scostai mettendo il broncio.
-te lo devo dimostrare?-
-fai come vuoi.-
-ok, l’ hai voluto tu!-
Si alzò e si appoggiò alla ringhiera della terrazza, sporgendosi un po’ troppo. Giù c’ erano un sacco di macchine, persone e fan urlanti.
Le ragazze appena lo videro affacciarsi lanciarono un urlo che mi fece sobbalzare.
Mi tirò a sé.
-Io amo questa ragazza. Lei e nessun altra e sono fortunato ad averla.- urlò.
-ma sei coglione?- dissi tirandolo lontano dalla ringhiera.
- l’ avevi voluto tu!-
-cretino!-
-ladra!- disse prima di baciarmi.