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Autore: medahmalfoy_    09/09/2012    1 recensioni
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"non volevo credere che fossi un ragazzo presentuoso ed arrogante, pieno di risentimento verso nati babbani e mezzosangue, come credono tutti. Ma forse quelle persone che credono che tu sia cattivo non hanno tutti i torti” dissi io seccata e delusa allo stesso tempo.
La mia bolla di speranza si era disperatamente frantumata.
Il suo sguardo era vacuo. Non riuscivo a cogliere del sentimento.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cosa ti aspettavi? Sono Draco Malfoy”

 

Un'altra giornata, una solita comune giornata al castello di Hogwarts.

Era un sabato e di solito mi recavo in sala grande a fare i compiti. Era una specie di tradizione per me, svolgere il lavoro assegnato dai professori insieme a Ginny.

Ma avrei fatto qualcosa di diverso. Quel sabato sarebbe stato il giorno in cui avrei parlato con quel ragazzo.

Le mie preoccupazioni erano immotivate, non era un mostro e sarei stata in grado di parlargli senza intoppi. Ero curiosa di sapere com'era la sua vera essenza e mi distoglievo dalle opinioni del corpo studentesco. Era un Serpeverde, questo non potevo  negarlo, ma ero fermamente convinta che i ragazzi di quella casa non fossero tutti degli aspiranti Mangiamorte, pronti a tutto per fare del male e per servire il Signore Oscuro.

Avevo fatto delle consuete ricerche su di lui, era come una piccola ossessione per me. Il fatto che fosse così dannatamente bello mi portava a pensare che fosse pieno di amicizie, invece dalle mie ricerche, ero venuta alla conclusione che in campo di amicizia non era molto ferrato.

Di solito si accampava nel parco della scuola.

Mi ritrovavo a pensare a lui quasi tutti i giorni e, ogni volta che lo intravedevo nelle lezioni che i Grifoni avevano in comune con le Serpi, non potevo fare altro che provare un vivo interesse verso di lui.

Ero innamorata? Probabilmente, ma non ero pronta a definire i miei sentimenti.

I miei respiri erano irregolari.

Ero seduta in uno dei divanetti della sala comune, preoccupata e in preda all'agitazione. Come avrebbe reagito di fronte alla mia presenza? Avrebbe pensato che ero una seccatrice o un'altra delle sue spasimanti, ma non ero pronta a dargliela vinta. Magari provavo qualcosa per lui, ma non mi riducevo a fare la leccapiedi per avere un po' di notorietà.

Ero sola, non c'era quasi nessuno. Decisi che era il momento di andare.

L' ora X era scattata.

Mi recai di corsa al parco, dove ovviamente gli studenti se la spassavano e chiacchieravano animatamente.

Mi sistemai i capelli rossi, volevo risultare almeno presentabile.

Era, come prevedevo, seduto sotto un albero. Mi armai di coraggio e mi avvicinai a lui

Ciao” dissi, timidamente.

Lui alzò lo sguardo.

I capelli biondo platino erano vagamente scompigliati dal vento. Gli occhi di ghiaccio mi scrutavano privi di espressione. Non sembrava seccato, quello probabilmente era il mio giorno fortunato. Non rispose, anzi mi trattò con indifferenza. Per un paio di minuti rimase in silenzio. Aspettavo ardentemente una sua risposta.

Cosa vuoi?” disse lui, un po' stizzito.

Volevo solo parlare” risposi io, imbarazzata.

Il suo sguardo era di pieno e sincero stupore, come se non avesse mai sentito nessuno che avesse il desiderio di parlargli.

Chi sei?” mi disse lui, con una vaga curiosità.

Sono Elizabeth Miller, chiamami Beth” dissi io, mantenendo uno sguardo imbarazzato.

Sei parente dei Weasley?” mi chiese una nota di disprezzo.

Ovviamente aveva notato i miei capelli rossi. Ero preparata a quella specie di domanda ma non lo ero al suo disprezzo verso i Weasley.

No” dissi io stizzita

Il mio sincero interesse verso di lui stava cominciando a scemare.

Com'era possibile che trattasse gli altri come se fossero spazzatura?

La famiglia Weasley era una delle mie preferite in assoluto. Come mai aveva una nota di disgusto nei loro confronti?
Ma la risposta venne immediatamente. Erano i più grandi traditori di sangue che il mondo magico avesse conosciuto, quindi era palese che i purosangue li odiassero a morte.

Anche se lo fossi non sarebbe un tuo problema. Credevo fossi diverso. Non volevo credere che fossi un ragazzo presentuoso ed arrogante, pieno di risentimento verso nati babbani e mezzosangue, come credono tutti. Ma forse quelle persone che credono che tu sia cattivo non hanno tutti i torti” dissi io seccata e delusa allo stesso tempo.

La mia bolla di speranza si era disperatamente frantumata.

 

Il suo sguardo era vacuo. Non riuscivo a cogliere del sentimento.

Era straordinariamente bello, anche se provava un evidente sofferenza.

Cosa ti aspettavi, sono Draco Malfoy” disse infine.

  
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