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Autore: deliriums    09/09/2012    8 recensioni
“Come ti chiami?” chiesi, lei esitò un attimo poi mi rispose “Nicol.” “Quanti anni hai, Nicol?” “Quindici.” era piccola, molto, troppo piccola, “Sei una bambina..” dissi a bassa voce guardandola, lei non rispose abbassando lo sguardo, “Che volete farmi?” chiese poi con un filo di voce, io rimasi in silenzio, mi alzai da per terra e gli poggiai il bicchiere sul pavimento per poi uscire dalla stanza.
[...]
“Scusa se prima.. non ti ho aiutato.” dissi abbassando lo sguardo, “Hai fatto bene, non devi fare nulla per me che ti costi la pelle, promettimelo.” disse guardandomi negli occhi, “Non posso.”
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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“Lei, la bionda.” disse Zayn fissando una ragazza bionda che rideva con le sue amiche, “D'accordo, aspettiamo che si allontani.” disse Liam, ormai era lui che comandava, dovevi avere il suo consenso su tutto o potevi ritenerti morto.
La bionda fece segno alle amiche di aspettarla, “Ecco...” bisbigliò Niall con lo sguardo concentrato sulla ragazza, “Louis, vai tu, sei più veloce.” mi disse Liam non degnandomi di uno sguardo, io rimasi in silenzio sapendo che tanto potevo solo accettare.
La bionda si allontanò fino ad arrivare ad un fontanella poco più lontana nascosta di poco fra l'ombra della notte. Spinse il bottone e si chinò per bere, “Ora.” disse Liam e senza farmelo dire due volte scattai fino ad arrivare dalla ragazza, la afferrai per la pancia e le tappai la bocca per non farla gridare, corsi verso i ragazzi che avevano già aperto il furgone e ce la buttai dentro per poi entrare a mia volta.
Zayn gli mise una benda sulla bocca e una sugli occhi mentre la ragazza si dimenava e cacciava dei urli soffocati dalla benda.

Dentro il rifugio c'era un silenzio fastidioso che mi stava dando alla testa.
Mi passai una mano fra i capelli continuando a battere il piede per terra per il nervoso.
“Louis.” mi disse secco Liam lanciandomi un'occhiata e il mio piede si bloccò di colpo, “Quanto chiediamo questa volta di riscatto?” chiese Harry bevendo un altro sorso di birra, “Non lo so.. comunque non lo chiediamo subito, prima ho voglia di divertirmi.” disse Liam con un sorriso malizioso, “Occhio, Liam, non fargli fare la fine dell'altra.” disse Zayn buttando fuori il fumo dalla bocca, l'altro non rispose continuando a fissare i suoi piedi poggiati sul tavolo.
“Vado a portargli dell'acqua.” dissi afferrando un bicchiere mezzo vuoto d'acqua ed andando verso la stanza alla fine del corridoio.
Aprii lentamente la porta e vidi due piedi che di colpo si tirarono indietro per nascondersi nell'ombra.
Mi avvicinai lentamente per poi inginocchiarmi a terra cercando di vedere il viso della ragazza nascosto nell'ombra, “Non farmi del male..” sentii una voce tremante che mi colpì al cuore, “Non foglio farti del male.” dissi spostandomi di poco cercando gli occhi della ragazza che non riuscivo a vedere, “Posso vedere il tuo viso?” chiesi, lei non si mosse per qualche secondo poi lentamente uscì dall'ombra, i capelli mossi, lunghi e dorati le cadevano sul viso bianchissimo che faceva risaltare le sue labbra rosse e le sue lentiggini chiare, un nasino piccolo e due occhi bellissimi, grandi, di un azzurro così chiaro che sembravano fatti di ghiaccio, l'unica cosa che li rovinava era l'ammasso di terrore che li contornava.
“Come ti chiami?” chiesi, lei esitò un attimo poi mi rispose “Nicol.” “Quanti anni hai, Nicol?” “Quindici.” eri piccola, molto, troppo piccola, “Sei una bambina..” dissi a bassa voce guardandola, lei non rispose abbassando lo sguardo, “Che volete farmi?” chiese poi con un filo di voce, io rimasi in silenzio, mi alzai da per terra e gli poggiai il bicchiere sul pavimento per poi uscire dalla stanza.
“Allora, che ti ha detto?” mi chiese Harry guardandomi mentre camminavo verso una sedia libera, “E' piccola.” risposi solo passando lo sguardo dal riccio a Liam, “Meglio, ci pagheranno di più.” disse quest'ultimo, “No, Liam, è piccola, troppo piccola.” dissi cercando di fargli capire, “Non mi interessa, Louis, ormai è qui.” mi rispose lui lanciandomi un'occhiata, “Almeno lasciala in pace nella stanza finchè non ci avranno pagato.” continuai, “Che spreco.” ironizzò lui scuotendo la testa, “Liam, no..” “Non voglio sentire altro, taci.” mi interruppe lui guardandomi male, io ressi il suo sguardo per qualche secondo poi mi alzai violentemente dalla sedia e me ne andai in camera.

“Qualcuno vuole spegnere quella cazzo di televisione?” dissi forse un po' troppo ad alta voce, le voci dei genitori disperati della ragazza mi facevano venire un nodo alla gola.
Ormai erano cinque giorni che la cercavano.
“Calmati..” disse Niall prendendo il telecomando e spegnendo la tv, mi buttai di peso sul divano sbuffando e mi infilai la maglietta, “Mi annoio.” sbuffo Harry mescolando il mazzo di carte, “Vado a fare una visita alla piccola.” disse sorridendo maliziosamente Zayn e spegnendo la sigaretta nel posacenere, “Lo stavo per dire io.” grugnì Harry alzandosi dal divano ma Zayn gli poggiò una mano sulla spalla facendolo risedere, “Appeno ho finito.” disse a bassa voce il moro e andando verso la stanza della ragazza per poi chiudercisi dentro.
Harry era il più piccolo e veniva trattato come tale, in pratica veniva semplicemente usato per fare la guardia la notte anche se dubitavano di lui anche su quello per paura che si addormentasse, lo avrebbero cacciato fuori ma ormai dovevamo tenercelo o saremmo stati tutti in pericolo.
Un urlo soffocato provenne dalla stanza della bionda, “Lo so che tanto non mi darete il permesso di farlo anche a me..” disse sbuffando Harry e scostandosi un riccio dalla fronte, Niall scosse la testa ridendo, “Da quando sei diventato così furbo?” gli chiese ironicamente, l'altro si limitò a mostrargli un sorriso sarcastico ed il dito medio.
Dopo di che in sala cadde il silenzio e tutti prestarono attenzione ai gemiti che provenivano dall'altra stanza o dagli urletti femminili soffocati e dei singhiozzi.
Mi maltrattai le mani cercando di eliminare quel pensiero che mi era venuto il mente, quell'immagine della ragazza, Nicol, che piangeva costretta a fare tutto quello che gli diceva il moro.
Per un attimo tutto fu interrotto e si sentì una botta al muro e la voce di Zayn che la rimproverava di qualcosa, mi morsi il labbro così forte che mi procurai un graffio da dove uscì del sangue.
Ero così in collera per quel pensiero che non mi accorsi neanche di Niall che mi chiedeva cosa avevo e di Liam che gli diceva di lasciarmi perdere o di Harry che aveva cominciato a massaggiarsi con una mano la patta dei pantaloni concentrato su quei gemiti, mentre io restavo con lo sguardo fisso sulla porta con una voglia indescrivibile di alzarmi e portare Nicol fuori da quell'inferno, portarla dalla sua famiglia.
Dopo un'oretta la porta si aprì facendo uscire il moro con la maglietta poggiata su una spalla intento ad allacciarsi la cinta dei pantaloni.
Liam si girò a guardarlo levandosi dalla bocca lo stuzzica denti, “Allora?” chiese poi, “Si è lamentata un paio di volte.” tagliò corto l'altro buttandosi sul divano, a quelle parole mi alzai dalla sedia e mi diressi subito dentro la camera sentendo dietro di me Harry che si lamentava.
Appena dentro la stanza vidi una ragazza bionda di spalle nuda, inginocchiata a terra con le mani al viso, vidi vicino al muro una coperta abbandonata per terra e la afferrai mettendola velocemente sulle spalle di lei che si girò di scatto terrorizzata, sulle labbra aveva un graffio e vicino la guancia era rossa mentre sul braccio la ricopriva un livido, “Ma che ti ha fatto..” dissi a bassa voce guardandola, lei abbassò il volto come per vergognarsi e si tirò ancora di più la coperta per coprirsi, “Mi dispiace tanto..” mi uscì dalla bocca senza accorgermene, lei si girò di scatto guardandomi, “Perchè?” mi chiese, io rimasi a fissarla per poi abbassare lo sguardo, “Ti fa male?” gli chiesi scoprendogli un po' la spalla e guardando il livido, “Poco..” rispose guardandoselo per poi ricoprirselo, “Voglio stare da sola.” disse non degnandomi di uno sguardo, io sorrisi involontariamente, non lo avrebbe mai detto agli altri una cosa del genere, soprattutto in questo modo, non si sarebbe neanche permessa di dire nulla se al posto mio ci fosse stato per esempio Zayn, eppure questo mi faceva sentire bene perchè voleva dire che di me si fidava, “Certo.” risposi alzandomi da terra e andando verso la porta, lanciai un'altra occhiata a Nicol che fece lo stesso e sorrisi a quel gesto lei ricambiò la risata cercando di nascondersi con la coperta, “Come ti chiami?” mi chiese poi sorridendomi, “Piacere, Louis.” gli risposi per poi uscire dalla stanza.
“Adesso posso andare io?” chiese Harry vedendomi tornare, io sibilai un secco 'no' che fece girare tutti i ragazzi verso di me, abbassai lo sguardo e mi calmai, “Liam, la birra.” dissi allungando una mano aspettando che me la passasse, “Che ti prende, Lou?”mi chiese Zayn prendendo un'altra boccata della sigaretta, io bevvi un sorso della birra cercando di calmare la rabbia anche se avrei tanto voluto scaraventarmi su di lui, “Nulla.” dissi, Liam mi scrutò poi si alzò e mi strappò la bottiglia dalle mani, “Cerca di non ubriacarti.” mi disse per poi allontanarsi.

“Smettila, Zayn, lo so che bari.” disse Harry lanciando uno sguardo omicida al moro che rise sotto i baffi, “Sei poco sportivo, Harry, ho vinto, accettalo.” disse poi stiracchiandosi sulla sedia e sorridendo soddisfatto, “Si, l'ho accettato la prima, la seconda, la terza, la quarta e anche la quinta, ma quando arriva la sesta ti viene qualche dubbio.” disse il riccio accigliato, “Vuoi fare un'altra partita?” chiese il moro mischiando le carte all'americana, “No, lascia perdere, la bionda è tutta tua, tanto Liam non me lo avrebbe permesso ugualmente.” disse sbuffando l'altro, Zayn si alzò sorridendo e scompigliò i capelli al riccio, “Liam, hanno chiamato?” chiese poi al ragazzo che stava sulla sedia con lo sguardo fisso su un punto impreciso della stanza, “Si, sto alzando la cifra poco a poco.” disse Liam sorridendo, “E loro accettano?” chiese il moro alzando un sopracciglio, “Sono obbligati.” rispose l'altro mettendosi una mano fra i capelli, “Ci devono tenere proprio tanto..” bisbigliò il riccio mentre mischiava le carte, “Dicono qualcosa di lei?” chiesi girandomi verso Liam, ”Ogni chiamata finisce con 'Vi prego non fatele del male, cercheremo di pagarvi il più presto possibile ma vi prego non picchiatela'” disse imitando una voce femminile stridula per poi ridere, io lo guardai malamente ma lui non se ne accorse per mia fortuna, “Niall?” chiese Zayn guardandosi attorno, “Aveva voglia di una sana scopata.” rispose Liam incrociando le braccia dietro la nuca, “Ha finito?” chiese Harry girando il volto, “Pare di si, comunque Harry a te non ti ci faccio andare è inutile che continui.” disse Liam sbuffando, io serrai la mascella, la trattavano come se fosse un oggetto, avevano voglia di divertirsi? C'era lei. Si stavano annoiando? C'era lei. Un oggetto che veniva usato quando serviva, a nessuno lì interessava se provava dolore o soffriva, solo a me.
Mi passai le mani davanti il volto, volevo liberarmi da quei pensieri, volevo togliermi da davanti quei volti, l'unica cosa che ci riuscivano erano due occhi color ghiaccio ed una ragazza.
Mi alzai ed entrai dentro la stanza.
Ormai erano due mesi che lei era rinchiusa in quella camera, ogni giorno forzava un sorriso quando mi vedeva e mi diceva che stava bene quando la verità era che soffriva moltissimo.
“Ehi.” dissi sorridendo, la bionda alzò il volto da per terra e mi sorrise rimanendo mezza sdraiata con la schiena poggiata al muro, sul volto aveva i soliti graffi e sulle gambe e le braccia i soliti lividi, ogni volta che entravo in quella camera e la vedevo in quello stato sentivo il cuore frantumarsi in mille pezzi, “Ciao, Louis.” mi salutò per poi farmi segno di sedermi vicino a lei, “Tieni.” le porsi del pane e dell'acqua, tutto quello che potevo dargli, “Grazie mille.” disse sorridendo più che mai e mangiando velocemente il pezzo di pane, io allungai una mano sul suo volto e gli tirai indietro una ciocca di capelli biondi ormai rovinati dalla polvere, feci scivolare la mano sulla sua bocca e la accarezzai guardando il graffio che scendeva dal labbro superiore al labbro inferiore, “Sto bene, Lou.” mi consolò lei forzando un sorriso e poggiandomi una mano sul polso della mano che era sulle sue labbra, “Mi dispiace tantissimo, Nicol.” dissi guardandola negli occhi, “Louis, devi capire che tu non hai fatto niente.” mi rispose lei, “Mi scuso da parte di loro.” “Non voglio le tue scuse, tanto meno se da parte di quelli.” disse lei acida bevendo poi l'acqua nel bicchiere, io la strinsi abbracciandola, non so che effetto mi faceva quella ragazza, non era la prima che sequestravamo, per tutte mi sentivo in colpa ma non mi sono mai preoccupato come mi preoccupavo per lei, sentivo il bisogno di proteggerla, volevo dirgli che non l'avrei lasciata sola, già dal primo momento in cui l'ho vista ho sentito che c'era qualcosa di speciale in lei.
“Louis..” sussurrò lei, “Dimmi.” “Perchè sei qui?” “In che senso?” “Perchè fai parte di tutto questo? Tu non sei come gli altri, non vuoi fare del male, ma allora.. perchè ti sei aggiunto a loro?” chiese alzando il volto per guardarmi, ricordo perfettamente quel giorno, quella sera quando avevo litigato con mia madre ed ero uscito di casa per rilassare i nervi, mentre giravo per le vie di Londra vidi quella scena, ricordo Liam che apriva il camion e Zayn che buttava la ragazza che continuava ad urlare dentro, ricordo che non sapevo che fare e che Liam mi notò, bisbigliò qualcosa a Zayn che venne verso di me, mi diede un cazzotto nella pancia e mi trascinò dentro il camion, ricordo che Liam mi disse che non mi avrebbe ucciso se fossi rimasto con loro e avessi tenuto la bocca chiusa, io non sapevo cosa avrei dovuto fare, non sapevo in che guaio mi stavo per cacciare, avevo solo paura di morire ed accettai.
“Louis?” mi richiamò Nicol, io le sorrisi, “Mi trovavo nel posto sbagliato all'ora sbagliata.” risposi semplicemente, lei si strinse di più a me, “Vorrei tanto che mi venissero a prendere..” bisbigliò, io le poggiai il mento sulla testa, “Lo vogliono anche loro, credimi.” “Sarebbero già venuti.. sono passati mesi e sono ancora qui.” disse sospirando e sciogliendosi dall'abbraccio, “Stanno cercando di guadagnare i soldi, Liam chiede sempre di più..” dissi distogliendo lo sguardo e serrando la mascella, “Se riesci a parlare con i miei digli che gli voglio bene.” disse guardandomi negli occhi, io le sorrisi, “Anche loro te ne vogliono.” e nelle mie parole trovai un'immensa malinconia, a volte mi chiedevo se i miei genitori mi pensavano, se gli mancavano, se speravano ancora di rincontrarmi.. “Ed anche a te i tuoi te ne vogliono.” mi disse lei sorridendomi e alzandomi il volto con una mano, io ricambiai il sorriso, “Si saranno già dimenticati di me.. ormai è un anno che non li sento.” “Sono sicura che stanno ancora sperando di rivederti, sono sicura che ti vogliono un bene dell'anima, Louis.” io le sorrisi abbassando lo sguardo poi l'abbracciai, “Ti prometto che riuscirò a farti andare via da qui.” gli sussurrai all'orecchio, “Non provarci, ti costerebbe troppo.”.

Passò un'altra settimana e Liam continuava ad aumentare la cifra minacciando di morte Nicol.
“Credo che dovremmo finirla qui.” dissi ad un certo punto mettendo fine a quel silenzio stressante, Liam mi guardò, “Come?” “Siamo arrivati ad una cifra altissima ci metteranno moltissimo a raggiungerla, lasciamo questa.” dissi, “Per questo ne chiedo di più così che loro ci mettano ancora di più a raggiungerla e la polizia si tranquillizza non dando più tanto attenzione a questo caso.” rispose l'altro, “Non cr..” “LA VUOI SMETTERE DI PIANGERE?” la mia voce fu interrotta da un urlo e pochi secondi dopo dalla stanza uscì Zayn furioso senza maglia, urlò un un altro 'smettila' per poi sbattere Nicol a terra.
Mi staccai dal muro con gli occhi spalancati, “Scusa, io.. ti prego..” singhiozzò Nicol rimanendo sdraiata a terrà terrorizzata guardando in lacrime il moro davanti a lei, “Che succede?” chiese Liam avvicinandosi, “Non ha ancora capito chi comanda.” si limitò a dire Zayn, Liam abbassò lo sguardo sulla ragazza che si sforzava di non piangere e lo fissava terrorizzata, “Sono due mesi che sei qui, credevo avessi capito.” disse Liam con tutta calma, lei non rispose, “Cerca di abituartici, resterai qui ancora per molto tempo, i tuoi hanno smesso di rispondere alle nostre chiamate, non ti vogliono più, ti hanno abbandonata qui, gli costavi troppo.” continuò, Nicol strizzò gli occhi facendo uscire delle lacrime e procurandosi un calcio sulla caviglia da Zayn, involontariamente feci un passo avanti ma non trovai il coraggio di farne un altro, ero un codardo, avevo paura che se l'avessi aiutata mi avrebbero ucciso, mi importava solo di me stesso.. io volevo andare da lei e portarla via da lì ma il corpo non obbediva ai comandi.
“Zayn, riportala dentro, se la prossima volta risuccede portala da me.” disse Liam guardando il moro che obbedì e riportò la bionda dentro.
Mi accovacciai al muro mettendomi le mani fra i capelli, Liam mi si avvicinò e mi poggiò una mano sul polso ma io mi allontanai sibilando un “Non mi toccare.” lui rimase stranito ma non gli risposi ed entrai subito nella stanza appena vidi Zayn uscire.
“Nicol.” dissi abbracciandola vedendola piangere in un angolo, lei mi scansò, “Avevi detto che mi volevano bene! Avevi detto che stavano cercando in tutti i modi di tirarmi fuori da qui!” disse quasi urlando in lacrime, “Invece mi hanno abbandonata qui..” sussurrò mettendosi le mani davanti il volto, “No..” dissi avvicinandomi a lei, “Loro ti stanno cercando, te lo giuro, ogni giorno rispondono alle nostre chiamate dicendo che stanno facendo tutto il possibile e finiscono dicendo di dirti che ti vogliono bene..” dissi guardandola negli occhi, “Ma lui..” “Credi più a Liam o a me, Nicol?” la interruppi, lei rimase a fissarmi poi mi abbracciò, “Scusa se prima.. non ti ho aiutato.” dissi abbassando lo sguardo, “Hai fatto bene, non devi fare nulla per me che ti costi la pelle, promettimelo.” disse guardandomi negli occhi, “Non posso.”.

“Louis, noi andiamo a dormire, sta sera fai tu la guardia.” mi disse Liam spegnendo la televisione e andando verso la sua camera seguito dagli altri, io annuii.
Mi sedetti su una sedia aspettando un'oretta, era ormai una settimana che pensavo a questo., stavo solo aspettando che Liam mi dicesse di fare la guardia.
Passò un'ora, poi due.. mi alzai dalla sedia e cercai di far attenzione a non fare rumore, andai verso la camera e la aprii lentamente, vidi la ragazza sdraiata a terra di spalle che dormiva.
Mi avvicinai lentamente e appena le appoggiai una mano sulla spalla lei si girò di colpo spalancando gli occhi, “Louis, ma che ci fai qui?” mi chiese con una voce roca Nicol, “Vieni.” dissi prendendole la mano e facendola alzare, lei si aiutò con un braccio e appena alzata cercò di stare in equilibrio, “Ce la fai?” le chiesi, lei annuì, la feci uscire dalla stanza e andammo davanti la porta d'ingresso, “E' chiusa..” dissi cercando di aprirla, “Che stai cercando di fare?” mi chiese lei, io rimasi a guardarla poi mi diressi su per le scale, “Che stai facendo?” rabbrividii a quella voce e mi girai vedendo alla fine delle scale Liam, Nicol mi strinse la mano ancora più forte, la tirai e la feci salire il più velocemente possibile mentre Liam ci seguiva da dietro, “Corri, di qua!” dissi tirando Nicol dietro di me, entrammo in un ripostiglio e chiusi la porta a chiava per poi metterci davanti alcuni oggetti, “Coglione apri!” urlò Liam da dietro la porta cercando di aprirla, aprii la porta di vetro che portava ad una scala antincendio, “Scappa.” dissi a Nicol guardandola negli occhi, “Vieni con me.” disse lei stringendomi le mani, io le sorrisi, “Tu hai una vita da vanti, i tuoi genitori ti aspettano, i tuoi amici.. io non ho più nulla, i miei genitori non so neanche che fine hanno fatto come i miei amici, non ho un futuro se non in carcere..” dissi, lei rimase a fissarmi, “Convincerò la polizia della tua innocenza, ma vieni con me.” insistette lei, “Nicol, ho fatto del male a gente indifesa, so già da me che devo pagare.” dissi, “Allora scappiamo, insieme, andiamocene, ovunque, in un posto lontano, solo noi.” disse lei avvicinandosi al mio viso, io risi a quella sua affermazione, “Non posso..” dissi guardandola negli occhi, “Ti prego..” sussurrò lei sulle mie labbra, “Scappa, Nicol, scappa e torna dalla tua famiglia.” lei scosse la testa, “Non posso lasciarti qui, ti uccideranno.” “Preferisco questo all'ergastolo.” “Non ti daranno l'ergastolo, non andrai in carcere.” “Io non intendevo quell'ergastolo, io intendevo rimanere fino la fine della mia vita a rapire gente innocente e farla soffrire.. preferisco morire.” lei strizzò gli occhi facendo uscire delle lacrime che io prontamente asciugai con con il pollice, la porta intanto continuava a sbattere e cigolare, non avrebbe resistito per molto, “Vattene.” dissi guardandola negli occhi, lei rimasi a fissarmi poi poggiò le labbra sulle mie e strinse i miei capelli fra le sue mani, con la lingua mi mi fece schiudere le labbra e dolcemente accarezzò la mia mentre le sue mani giocavano con i miei capelli, un altro scossone alla porta, con tutta la forza che avevo mi staccai da lei, “Scappa.” le sussurrai ancora, lei rimase dei secondi a guardarmi poi si allontanò scendendo alcuni scalini per poi rigirarsi, “Ti amo.” disse, io le sorrisi, “Ti amo.” dissi e rimasi lì a fissarla, mentre velocemente scendeva gli scalini della scala, per vedere solo i capelli biondi ed infine sparì del tutto dalla mia vista.

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Mustache.
No, scusate per il titolo 'Mustache' ma non mi venivano idee uu'
Sooo.
Ecco un'altra mia squallida storia da un capitolo! Yeeeh *grilli* *i grilli se ne vanno*
Allora, si, è drammatico, drammaticissimo, e non so come mi sia potuta venire una storia così deprimente, bah.
E' di due settimane fa, ci ho lavorato per un paio di giorni, la ho elaborata, l'ho finita, sono partita ed ora eccola qua.
Poi, non so come mi sono venuti in mente i personaggi dei ragazzi, così orrendi, non ne ho la più pallida idea .-.
Louis invece lo adoro **
All'inizio non volevo mettere lui, ma poi mi sono accorta che non ho fatto storie su di lui e devo dire che alla fine ci stava proprio bene uu'
Che dire, non mi pare tutto questo schifo, a dire il vero.
Anzi, mi piace e questa non è una cosa di tutti i giorni uu'
Beh, mi dileguo visto che il mio umorismo è andato a farsi fottere e devo aggiornare l'altra mia storia, mi stanno minacciando di morte se non continuo, meglio se non mi ribello uu'
Lascio a voi i commenti, ciao bellezze c':

  
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