Capitolo
3: Noi
Con un
agile balzo, Inuyasha scese dall’albero e si incamminò verso la spiaggia. Nel
mentre, si tolse la parte superiore del suo kariginou e, una volta arrivato da
lei, glielo appoggiò sulle spalle. Kagome sussultò sentendo il suo tocco e cercò
di asciugarsi in fretta le lacrime perchè lui non se ne accorgesse. Tentativo
inutile visto che Inuyasha era in grado di sentirne
l’odore...
-Inuyasha...-
mormorò cercando di sorridere –Cosa c’è? Non riesci a dormire?-
-No, e
tu?- replicò lui sedendosi al suo fianco
-Neanch’io,
ma credo che proverò a fare un altro tentativo-
Kagome
fece per alzarsi, ma Inuyasha la fermò afferrandole un polso.
-Perché
continui a evitarmi, Kagome?- le chiese con voce triste
-Non
capisco di cosa stai parlando-
-Non
mentirmi. Da qualche giorno fai di tutto per non restare da sola con me, credi
che non me ne sia accorto?-
Lei
tornò a fissare lo sguardo alla scura distesa del mare.
-Non è
niente, Inuyasha. Mi passerà-
-Kagome,
guardami-
-No-
-Guardami-
con una mano le voltò delicatamente il viso verso il suo
Vide
che Kagome stava lottando per non ricominciare a piangere.
-Inuyasha,
ti prego, lasciami in pace- si alzò di scatto e cominciò a camminare lungo la
riva –Ho bisogno di restare da sola-
Il
mezzo demone si alzò a sua volta e la seguì. Afferrandole un braccio, la fece
voltare verso di se.
-No,
non ti lascio in pace. Io e te dobbiamo parlare-
-Parlare
di cosa?-
-Del
motivo per cui stai soffrendo-
Lei
abbassò lo sguardo.
-Non
c’è niente da dire, Inuyasha. Non ti devi preoccupare per me. E poi anche tu
stai soffrendo per...per Kikio. Io ti capisco-
Esasperato
nel vederla così giù, lei di solito così allegra e battagliera, la afferrò per
le spalle, costringendola a guardarlo negli occhi.
-Non
dire stupidaggini, maledizione, sei tu quella che sta soffrendo!- esclamò -Credi
che non mi sia accorto che i tuoi sorrisi e le tue risate sono falsi? Credi che
non mi sia reso conto del fatto che non sei più la stessa dal giorno in cui
Kikio è morta?- fece un respiro profondo per calmarsi -Non sopporto di vederti
così, Kagome, sapendo che la colpa è solo mia-
-Ne
abbiamo già parlato, Inuyasha. Kikio verrà sempre al primo posto nel tuo cuore e
io non posso farci niente. Non ho il diritto di accusarti di niente e tu non
devi sentirti in colpa. Non devi sentirti in colpa se l’ami- la sua voce si
ruppe nel pronunciare le ultime parole
-Ti
sbagli, Kagome-
-Che
cosa vuoi dire?-
-Ti
sbagli nel dire che io non mi devo sentire in colpa. È solo colpa mia se stai
soffrendo. È colpa mi se solo per poco l’emanazione di Naraku non ti ha
soggiogato sotto il suo potere. Io ti avevo promesso che ti avrei sempre
protetto, ma alla prima occasione ho tradito quella promessa. E non è vero che
io amo Kikio...-
Gli
occhi di Kagome si riempirono di stupore sentendo quelle parole.
-Ma...Inuyasha...Cosa
stai dicendo?- gli chiese con voce tremante
-Sto
dicendo che Kikio fa ormai parte del mio passato. Non posso continuare a restare
legato ad un ricordo, soprattutto ora che nel mio cuore ha preso posto un
ragazza venuta dal futuro, che mi ha liberato dalla mia prigionia, che mi ha
insegnato che non tutti sono nemici, che alcune persone possono diventarti
amiche, che mi ha insegnato ad essere orgoglioso della mia natura...Una ragazza
che per me è tutto, che mi è stata accanto in ogni momento senza chiedermi
niente in cambio, amandomi come nessuno aveva mai fatto prima...Tu sei tutto
questo per me, Kagome, e molto di più. Io ti amo e mi dispiace di non aver avuto
il coraggio di dirtelo prima-
-Inuyasha,
io...- lacrime di gioia iniziarono a bagnarle le guance
Troppo
emozionata per parlare, gli buttò le braccia al collo stringendosi a lui.
-Ti
prego, dimmi che questo non è un sogno-
-Non
lo è- le mormorò l’hanyou aspirando il dolce profumo dei suoi capelli
Poi,
la scostò leggermente da se per poterla guardare negli occhi. Dolcemente, le
asciugò le lacrime con le proprie labbra.
-E
queste sono le ultime lacrime che verserai per me, te lo prometto-
-Ti
amo, Inuyasha-
-Anch’io
ti amo, Kagome. Non sai quanto-
Detto
questo, le prese il viso fra le mani e la baciò. Sotto lo sguardo complice della
luna piena, cullati dal rumore del mare, le loro anime si promisero amore
eterno.
THE
END