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Autore: hipsta please    09/09/2012    2 recensioni
Quel che le rimaneva erano solo dei bellissimi ricordi; un supermercato.
Un ragazzo.
E poi un prato, un cornetto, della pioggia.
Una chiamata, un caffè allo Starbucks, un panino al Mc Donald’s.
Tanti, tanti problemi. E poi quel bacio sulle labbra, che le aveva lasciato un buonissimo sapore.
Il suo sapore.
E che non voleva saperne di andarsene.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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21. Really beautiful Christmas

 
«Signorina, vuole farci il piacere di seguire la lezione?». La voce della professoressa le giunse come un suono parecchio fastidioso e, a malincuore, decise di puntare gli occhi su di lei. Era intenta a spiegare una complicata equazione alla lavagna, sotto lo sguardo poco attento degli alunni. Cose già fatte e rifatte, che non impedirono a Jess di cacciare uno sbadiglio.
«Zitta, se non vuoi che ti cacci dalla classe!», le sussurrò divertita Marta guardando la faccia scocciata dell'amica.
«Parli facile, tu. Qua sono l'unica che ha passato la notte in bianco per parlare a telefono», rispose reprimendo un altro sbadiglio.
«Li hai sentiti? - gli occhi della ragazza si illuminarono di colpo. - Cosa fanno? Come stanno? Che hanno detto?», sussurrò fremente.
«Calma, cos'è, un interrogatorio? - rise Jess. - Ti spiego dopo, altrimenti la prof. ci ammazza», fece alzando gli occhi al cielo, e meritandosi un'occhiataccia da parte di quest'ultima. Il suono della campanella venne accolto come un miracolo, e tutti i ragazzi si alzarono preparando le cartelle. Finalmente, dopo mesi di segregazione, era libera, anche se per poco. Libera.
Pregustò al meglio questa parola, sorridendo appena; nel cortile della scuola parecchi ragazzi raccoglievano la neve che si era accumulata durante la notte, lanciandosela addosso. Un freddo improvviso si impossessò della sua gamba destra, e la costrinse a girarsi.
«Io l'ho sempre detto che te sei scemo», fece Jess cercando di scrollarsi la neve da dosso.
«Jess, M! Come state ragazze? Pronte per le vacanze di Natale?», chiese con un sorrisone un ragazzo che si avvicinò loro.
«Mmh, si dai. Cos'hai in programma per quest'anno Mirko?», chiese Marta con un sorriso altrettanto grande. Quando parlava con Mirko gli occhi le si illuminavano come quando sentiva parlare dei suoi idoli. È un caso patologico!, Jess alzò gli occhi al cielo.
«Ho in mente una mega festa per capodanno al locale dei miei; ovviamente sei la prima ad essere invitata», disse ammiccando. Marta arrossì.
«E tu, Jess? Sarai dei nostri, vero?», chiese poi lui.
«Ehm, veramente, non so. Sai, stavo pensando di andare fuori per Natale; devo solo aspettare il permesso dei miei. Poi ti faccio sapere!», rispose lei calcandosi il cappello di lana in testa.
«Fuori? Dove hai intenzione di passare le vacanze? Jamaica? Rio de Jainero, Caraibi?», fece l'amico.
«Ehi, ehi, vola basso canarino. Stavo pensando Londra!», rispose Jess ridendo.
«Beh, si, anche Londra è accettabile...», rispose lui con aria di sufficienza; ricevette uno spintone leggero da Jess, prima di scoppiare a ridere entrambi. Marta intanto li perforava con lo sguardo.
«Adesso devo andare! Jess, poi mi fai sapere; noi ci vediamo in questi giorni, bella», concluse rivolgendosi a Marta, facendole l'occhiolino.
«Qualcuno qui ha fatto colpo, qualcuno qui ha fatto colpo...», canticchiò divertita la ragazza, tra le risate di Marta.
«Allora, cos'è questo fatto che vuoi andare a Londra e mi lasci da sola alla festa di Mirko?», fece Marta cacciando il muso, mentre si sedeva insieme all'amica sul muretto ghiacciato della scuola.
Jess alzò gli occhi al cielo. «Oh andiamo, non morirai mica! E poi non so, era un'idea che mi è venuta in questi giorni, devo ancora parlarne coi miei. Sono agitata», rivelò mentre si torturava le mani. Marta l'abbracciò.
«Spero che ti dicano di si. Quindi è una sorpresa?», disse una volta staccatasi.
«Beh, in realtà l'ho detto ai ragazzi; solo Harry è all'oscuro di tutto. A lui gli voglio fare la sorpresa», rispose la ragazza sorridendo timidamente.
«Ehi, a proposito di Harry... Non mi devi raccontare qualcosa, tu? Cosa avevate da dirvi tutta la notte?», fece Marta sospettosa, prima di scoppiare a ridere. Scesero da quel muretto ghiacciato e si avviarono verso casa, mentre Jess parlava ininterrottamente.
«Pronta?», le chiese l'amica una volta giunte sotto casa di Jess.
«Nemmeno un po'. Ti chiamo io per farti sapere, ci sentiamo!», e si salutarono.
«Tesoro, sei arrivata! Ho appena apparecchiato, vieni!», le urlò la madre dalla cucina. Jess buttò la cartella nell'ingresso, e si tolse il cappotto e la sciarpa; entrata in cucina salutò la madre con un abbraccio. Erano cambiate tante cose tra i suoi da quel viaggio a Londra; come al solito aveva ragione Harry. La madre non cercava un modo per liberarsi di lei, sperava solo di farla felice; le voleva bene, aveva sempre amato sua figlia.
«Ehm, mamma, senti... Ti vorrei chiedere una cosa», iniziò Jess addentando un po' di pasta; la madre le rispose con un sorriso incoraggiante.
«Ehm... Sai, per i buoni voti a scuola, e il mio impegno, volevo... Che mi facessi un regalo un po' più particolare a Natale», chiese timidamente. La madre alzò gli occhi al cielo, e le sorrise.
«Tranquilla, l'ho ordinato quel telefono. Per Natale sarà tuo», sorrise.
«Cosa? D-davvero? Oddio, mamma grazie, ma... In realtà non era questo che volevo chiederti. Adesso mi fai sentire in colpa, però», cacciò Jess abbassando la testa. La madre le accarezzò dolcemente la mano, per invitarla a continuare.
«Io desideravo... Un viaggio. A Londra», concluse tutto d'un fiato. In cucina non volava una mosca; il fratello guardava tranquillamente la televisione, come se non avesse sentito una parola.
«Un... Un viaggio? A Londra? Ma, tesoro, a Londra ci sei già stata! Potresti andare da qualche altra parte, che so, Parigi! È la capitale dell'amore, ti è sempre piaciuta Parigi da piccola!», disse la madre prendendo un po' di pasta. Cosa significava? Che l'avrebbe fatta partire?
«Ma, mamma... Significa che tu e papà sareste disposti a regalarmi un viaggio? Davvero?», la ragazza aveva gli occhi ormai lucidi.
La signora sospirò. «Se è questo che desideri... In fondo sei responsabile, so di potermi fidare di te». Jess si alzò di scatto dalla sedia per buttare le braccia al collo della madre.
«Grazie! Grazie, grazie!», fu l'unica cosa che riusciva a ripetere mentre la madre, divertita, le accarezzava i capelli.
«Ma, Jessica, sei sicura di Londra?», chiese poi la signora scettica.
«Si, mamma, sono più che sicura. A Londra c'è tutto ciò che voglio», affermò decisa. Era fatta.
*
Il telefono di Louis squillò, così glielo porse.
«Ehi Lou, ti stanno chiamando», disse Harry svogliato, senza distogliere lo sguardo dalla TV.
«Chi è?», la sua voce arrivò smorzata dalla cucina; entrò in salone con una carota in bocca. Prevedibile.
«Non so, rispondi e vedi». Quando lo sguardo dell'amico si posò sullo schermo del cellulare spalancò gli occhi, e per poco non si strozzò con la carota.
«Ehm, vado a rispodere di là», e uscì dalla stanza. Cos'aveva? Dalla stanza accanto arrivò un gridolino, che fece saltare il ragazzo dal divano.
«Louis, ma che...?», fece quest'ultimo entrando in camera; appena l'amico lo vide attaccò il telefono.
«Sarà un bel Natale questo. Davvero un bel Natale», disse con un sorriso.
A volte questo ragazzo è davvero stupido.


Ehm.. *coff, coff*
SIIIIIIIIIIII, LO SOOOOOOOOOOO, SONO IMPERDONABILE, INSULTATEMI PURE COME VOLETE NELLA VOSTRA MENTE. (?)
.. In realtà non è proprio tutta tutta tutta colpa mia, la chiavetta mi ha lasciato a piedi nel bel mezzo di agosto e non ho potuto aggiornare c.c Ma adesso le vacanze sono finite, io sono tornata, e sono qui più depressa che mai ad aggiornare :/
Adesso che ho una connessione come si deve e che passerò tutti i giorni al pc, prometto, giuro solennemente che sarò sempre puntuale con gli aggiornamenti, parola di scout. (?) Spero che ci sia ancora qualcuno che mi segua però D:
E, per farmi perdonare, adesso ora in questo momento (?) darò un volto alla mia Jess.
Lei è Lucy Hale, un'attrice che amo. Vorrei tanto metterla in un banner questa foto ma proprio non sono capace, quiindi, se c'è qualcuno all'ascolto più capace di me se si facesse avanti io non mi offendo mica èwé
Sarei davvero felice di ricevere qualche recensioncina. E appena finirò questa storia ne ho già pronta un'altra che amo immensamente.
Ciao ragazze :D
  
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