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Autore: lunalba    10/09/2012    8 recensioni
Hermione e Fred stanno insieme da 6 mesi e tutto sembra essere perfetto, ma una notizia inaspettata scoinvolgerà il loro equilibrio.
"Improvvisamente qualcosa si posò sugli occhi della riccia che stava per urlare, quando qualcuno parlò
-Zitta, sono io! – sussurrò la voce di Fred
Hermione sospirò e si voltò a guardare il fidanzato, bello come sempre
-Ehi come è andata la giornata? – chiese trattenendo le lacrime
-Hermione c’è qualcosa che non va?-
-Aspetto un bambino- sussurrò mentre una lacrima le rigava il viso
-Tu … cosa?-
-Aspetto un bambino … - ripeté la ragazza ormai in lacrime
-Aspetti chi? Che bambino?-
-Insomma Fred! Noi aspettiamo un bambino! Sono incinta! Ti ricordi qualche settimana fa … quando noi abbiamo…. Insomma Fred sono incinta … I-N-C-I-N-T-A! – urlò la ragazza"
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Zucchero e Miele

 

 

 

Inizio Flash Back
 
“ << ehi Hermione dove stai andando? >> chiese una voce femminile attirando l’attenzione di una ragazza riccia poco distante.
<< Ginny, tutto ok? Sto andando in biblioteca >> rispose la mora voltandosi verso l’amica e mettendo in bella mostra la piramide di libri in scarso equilibrio tra le sue braccia.
<< muoviti,non c’è tempo da perdere dobbiamo scegliere i vestiti per la festa!  >> le ricordò la rossa con fare impaziente.
Hermione alzò gli occhi al cielo esasperata, la suddetta festa di cui si stava parlando era stava organizzata dalla signora Weasley per festeggiare l’inizio delle vacanze. E contando che la scuola non era ancora finita, la festa sopra citata si sarebbe svolta tra circa due settimane, diamine! Perché doveva ricordarglielo ogni 5 minuti?!
<< Ginny… mancano due settimane, c’è ancora tempo per scegliere i vestiti … che tra l’altro credo di aver già scelto … >>
<< si jeans e t-shirt della nonna! Toglitelo dalla testa non ti farò indossare niente che sia diverso da un vestito da sera! È una promessa! >>  dichiarò la piccola Weasley.
<< A dir la verità mi pare più una “minaccia”… “ >> Concluse la conversazione la riccia, voltandosi pronta
ad andare alla sua adorata biblioteca.
Ma i suoi piani furono sabotati appena girò l’angolo che l’avrebbe portata dritta alla sua meta, quando qualcosa … o meglio qualcuno, la fece cadere distesa sul pavimento circondata dai suoi amati libri.


<< Ehi tutto bene? >> chiese subito una voce … una voce che Hermione conosceva molto bene. Inconfondibile.
Hermione alzò lo sguardo pronta ad aggredire il suo interlocutore.

<< Fred razza di idiota, mi hai fatta cadere! Oh i miei poveri libri! >> sbraitò iniziando a raccogliere affannosamente i libri più vicini a lei.
<< Fred? E chi ti dice che sono Fred? Potrei benissimo essere George >> la stuzzicò il rosso chinandosi per aiutarla a tirar su i libri.

<< Hai voglia si scherzare?! >> continuò a brontolare la riccia. Quel giorno era particolarmente “acida”.
<< Sempre!... E poi ad essere sinceri … i tuoi “poveri libri” non possono ferirsi, insomma sono solo … libri!
>> aggiunse con un espressione disgustata tenendo i libri con prudenza come se potessero esplodere da un momento all’altro.
<< certamente hanno più sensibilità di te, caro Fred, perché sono stra sicura che tu sia Fred >> rispose la riccia pronta ad avviarsi nuovamente verso la biblioteca.
<< aspetta, “sapientona so tutto io” volevo chiederti una cosa >> la trattenne bloccandola per un braccio prima che sparisse a tutta velocità.
<< che vuoi? Stavo andando in biblioteca! >> disse senza neanche rigirarsi verso di lui.
<< questa non è una novità! Comunque volevo offrirti una burro birra, sei libera domani pomeriggio alle 4? Bene a domani! >> propose il ragazzo lasciando il braccio della ragazza e andandosene con un sorriso da guancia a guancia senza aspettare neanche la risposta di Hermione.
La ragazza un po’ disorientata si girò verso il ragazzo che stava camminando già lontano da lei con le mani in tasca

<< M-ma io non ho accettato! Non verrò! Hai capito!!? >> gli urlò contro sperando che la sentisse.
<< Si che verrai! A domani! >> le rispose Fred sempre col sorriso accennando un saluto con la mano.
E cosi la discussione si chiuse lasciando alla ragazza una strana sensazione allo stomaco. Sarebbe dovuta andare? No, ma cosa stava pensando, non poteva uscire con Fred Weasley! Un momento era un appuntamento? Forse solo un’uscita tra amici, forse voleva chiederle un aiuto per qualche compito o forse o forse … non sapeva cosa pensare! … E cosa avrebbe dovuto indossare!? C’era una persona sola
che potesse aiutarla e quella persona era Ginny Weasley! L’unica e sola!
E cosi ignorando la meta di poco prima si diresse verso camera dell’amica.

Aprì la sua stanza di scatto, buttando letteralmente tutti i libri sul letto più vicino. Ginny era vicino alla finestra e stava aspettando che lo smalto si asciugasse, Hermione lo capì dal fatto che l’ amica sventolava le mani continuamente come se stesse cercando di prendere il volo.
<< Ginny! Ginny! Ho bisogno del tuo aiuto! AppuntamentoamiciFredvestito>>  disse tutto d’un fiato diventando tutta rossa. Per l’agitazione, per l’imbarazzo o per la corsa appena fatta? Bah…
<< calmati, ho capitolo solo “Fred” e “vestito” … non vorrai mica dirmi che mio fratello sta andando in giro con un vestito, vero? Non te li metti tu a momenti, e se li mette mio fratello?! >> scherzò Ginny assumendo un’espressione un po’ confusa alla vista dell’agitazione della ragazza. Non l’aveva mai vista così, nemmeno quando era in ansia per un compito in classe.

Così Hermione le spiegò la situazione, tra imbarazzi e balbettii, ed una volta concluso,  le due ragazze si misero in azione: dovevano trovare un vestito adatto all’occasione.
Dopo ore di estenuanti ricerche ed interi minuti passati a discutere se fosse stato  più opportuno indossare jeans o vestiti, le due amiche optarono per un paio di jeans chiari ed una maglietta a maniche corte azzurra dello stesso colore delle ballerine. Non troppo elegante, ne troppo sportiva.

 Ginny  avrebbe preferito una vestito viola che secondo lei era più adatto alla situazione, ma si dovette arrendere.
La giornata passò tra paranoie e domande a cui Hermione non riusciva a darsi risposte: cosa sarebbe successo con Fred, cosa doveva aspettarsi?
Il giorno dopo la ragazza si preparò con i vestiti scelti il giorno prima, si truccò leggermente gli occhi e lasciò i capelli sciolti lungo le spalle, raccogliendone solo una piccola ciocca con una molletta blu.

Si controllò un attimo davanti allo specchio, si passò le mani a dare volume ai capelli per l’ennesima volta dandosi dell’idiota. Perché mai tutta quella preparazione per un appuntamento?! E perché tutta quell’agitazione?!
“ respira, calma, forza Hermione è lo stesso Fred a cui gridi dietro ogni volta che testa uno dei suoi aggeggi su quelli del primo anno, lo stesso Fred, il fratello di Ron, Fred Weasley! Cosa mai potrà succedere!?”
La ragazza riuscì a staccarsi dal proprio riflesso e si incamminò verso i tre manici di scopa dove trovò, con un po’ di stupore, il rosso ad aspettarla.  Si aspettava che ritardasse ed invece …
<< aspetti da molto? >> gli chiese imbarazzata arrivandogli davanti.
<< non ti preoccupare, sono appena arrivato. Wow sei propri carina >> disse Fred con noncuranza. Aveva sempre quel sorriso da furbetto.
<< grazie, tua sorella diceva che era meglio un vestito ma io ecco … >>
“ stupida, stupida Hermione, adesso penserà che ho passato il pomeriggio a scegliere i vestiti per questo appuntamento .. taci che è meglio…“
<< non ti ci vedo con il vestito, cioè sono sicuro che saresti bellissima ma non sei il tipo! >>
A quelle parola la ragazza arrossì ulteriormente.
<< entriamo? >> aggiunse il rosso porgendole il braccio. Il rossore della ragazza non fece che aumentare, ma annuì e lo prese a braccetto.
È proprio vero che quando stai bene il tempo vola: stettero seduti a quel tavolo a sorseggiare burro birre per quasi due ore, a scherzare e parlare, e ad Hermione sembrava di essere uscita con un ragazzo diverso dal Fred Weasley che conosceva.  Un Fred più dolce, serio, che amava parlare di varie cose e che riusciva
a restare serio per più di due minuti, cosa che fino al giorno prima reputava una “mission impossible”.

 Ma allo stesso tempo sentiva di aver di fronte lo stesso Fred che odiava i libri e che combinava un guaio dietro l’altro!
<< sono stata bene oggi! >> ammise sincera, quando infine uscirono, abbassando lo sguardo.
<< anch’io, il tempo è volato! Dovremmo uscire di nuovo, magari domani e dopodomani e poi anche il giorno dopo e quello ancora … potrei anche farti allontanare dalla tua amata biblioteca per più di due giorni! >> disse sorridendo.
Hermione guardò quel ragazzo tanto bello quanto pericoloso. Tutti sapevano che non era capace di stare con una ragazza per più di una settimana, e poi loro due erano l’opposto dell’altro, lei cosi seria e responsabile e lui sempre a fare lo scemo …

E se le cose fossero andate male? Lui era il fratello del suo migliore amico dopotutto, quella storia era troppo pericolosa!
<< come finirà? >> chiese esprimendo le sue paure mentre si avviavano verso il castello.
<< non lo so, lo sapremo solo vivendo! >>  le rispose semplicemente.”
 

Fine Flash Back
 

Hermione si ridestò dai suoi pensieri.  Le sembrava che da quella serata fosse passata un’eternità. Una burro birra, era iniziato cosi, semplicemente con un’innocente uscita, ed ora eccoli li, con due gemelli in arrivo, un matrimonio alle porte e la paura del futuro.
Se qualcuno le avesse detto che sarebbe finita così non ci avrebbe creduto.
Lei e Fred Weasley? Nessuno avrebbe scommesso su loro due ed invece eccola li con un anello all’anulare sinistro, in un negozio per bambini.
<< Amore va tutto bene? >> chiese Fred prendendola alla sprovvista, abbracciandola da dietro ed accarezzandole il pancione di ormai 7 mesi con due mani.
<< benissimo, quella carrozzina mi sembra perfetta! >> rispose dandogli un leggero bacio a stampo e indicando una carrozzina per gemelli verde acqua. Il ragazzo non ebbe il tempo di rispondere che la ragazza spalancò gli occhi e portò entrambe le mani sul ventre.
<< che c’è? Ti senti male? Amore?! >> si allarmò il rosso spostando lo sguardo dalla pancia al viso della fidanzata.
<< ha … hanno … scalciato! Ho sentito un calcio! Fred qui! Metti la mano senti! >> quasi urlò prendendo la mano del ragazzo, che di tutta risposta restò impalato con la mano sulla sua pancia, gli occhi lucidi fissi sul punto in cui suo figlio aveva dato il primo calcetto.
<< è bellissimo! Senti! Sono i nostri figli! >> disse estasiato da quel gesto tanto semplice ma anche tanto importante.
<< ti amo! Vi amo a tutti e tre! Siete la mia vita! >> aggiunse abbracciando Hermione e asciugandole le lacrime che scendevano lungo la guancia.
<< che succede? >> chiesero Ginny e Harry arrivando quasi di corsa. Dai toni un po’ troppo acuti dei due ragazzi, avevano avuto paura che fosse successo qualcosa.
<< i vostri nipotini hanno appena scalciato >> spiegò  Fred tenendo stretta la fidanzata con una punta di orgoglio. Finalmente i suoi figli si facevano sentire, diventavano reali, sempre di più. Sentiva la loro presenza.
<< oddio!!! Voglio sentirli!!! >> e cosi dicendo la rossa si avvicinò e appoggiò una mano sul ventre dell’amica. Hermione sorrise vedendo i suoi amici accarezzarle delicatamente la pancia come se avessero paura di rompere il più prezioso dei cristalli.
“ Crystal” pensò all’improvviso, era un bel nome … ci avrebbe fatto un pensierino.
Ad un tratto Fred le cinse i fianchi e l’ avvicinò a se guardando con fastidio qualcuno dietro di lei.
<< che succede? >> chiese la giovane confusa dallo sguardo minaccioso del fidanzato.
<< niente, andiamocene >> rispose arrabbiato il rosso con un piede già fuori dal negozio.
<< no, aspetta, dobbiamo scegliere le carrozzine! >> cercò di trattenerlo Hermione.
<< le prendiamo domani, voglio tornare a casa o giuro che vado li e gli spacco la faccia! >>
Hermione si voltò e capì subito cosa aveva provocato l’improvviso cambio d’umore del fidanzato; un ragazzo la stava fissando come in trance …   anzi meglio precisare che stava fissando il suo fondoschiena!
<< oh avanti Fred porto un anello di fidanzamento al dito e i tuoi figli nella pancia quindi non fare il geloso, dai dobbiamo scegliere le carrozzine per i gemelli! >> cercò di farlo ragionare.
<< Fa niente non devono guardarti in quel modo! E tu non potevi metterti dei jeans più lunghi e meno attillati! E la maglietta è troppo scollata! >> brontolò Fred indicando il vestiario della ragazza.
<< Ora so cosa regalarti per il compleanno amore: degli occhiali da vista! Ma ci vedi bene?! Fred porto dei jeans a ¾ premamam e la maglietta non è per niente scollata! Cosa dovrei mettere un burqa? >> rispose innervosita la giovane.
<< lasciamo perdere! >> cercò di chiudere il discorso il ragazzo, ma ormai la nostra dolce mammina era arrabbiata e niente e nessuno sarebbe riuscito a fermare la sua furia.
<< Ah ah Lasciamo perdere un corno!! Non puoi dare la colpa a me se un ragazzo mi fissa, e non puoi fare il geloso in questo modo! E i miei jeans non sono attillati! Sono io quella che ha gli ormoni impazziti quindi non dirmi di lasciare stare! Sono io che ho una pancia enorme, la nausea e mal di schiena! Sono io che porto dentro di me i nostri figli quindi non dirmi di lasciar perdere!! >> urlò Hermione con le lacrime agli occhi. Delle persone si girarono non sapendo se ridere per la scena appena vista o se spaventarsi.
Fred rimase sorpreso dalla reazione della fidanzata, cosa diavolo centravano i dolori della gravidanza con la sua gelosia?
<< amore non piangere, agitarti non ti fa bene! >> cercò di calmarla. All’improvviso, chissà come mai, la sua rabbia era svanita, completamente sovrastata da quella della ragazza.
<< sto benissimo, tu devi fidarti di me! >> rispose cercando di scacciare l’ansia che si era impossessata di lei. Da quando era incinta il suo umore cambiava continuamente e, ovviamente, quello che ne pagava le conseguenze era Fred. Poverino …
<< mi dispiace ok? Non voglio litigare, però non è giusto che tu dia la colpa a me se un idiota mi guarda! >> aggiunse con voce più calma.
<< hai ragione, mi dispiace. Neanche io voglio litigare. Dimentichiamo tutto ok? >> Le accarezzò la guancia cancellando l’ultimo segno  di pianto dal viso della fidanzata.

<< ok, Ti amo >> disse Hermione calmandosi del tutto. Fred scosse la testa ridendo, un attimo prima gli urlava contro indemoniata e l’attimo dopo gli diceva che lo amava con tono dolce. Un giorno sarebbe impazzito a cause dei suoi cambi di umore!               
<< anch’io ti amo >> E quell’improbabile litigata si concluse con un bacio.
Per tutto il tempo  che passarono al negozio, il ragazzo non si allontanò dalla ragazza nemmeno un secondo, e ogni tanto lanciava dello occhiate omicida verso ogni essere di sesso maschile che sembrava avesse anche solo la minima intenzione di posare lo sguardo su Hermione.
<< ok, ci rinuncio, domani andiamo a vedere da un’altra parte, queste carrozzine non mi fanno impazzire dopotutto! >> sbuffò Hermione uscendo seguita dai suoi amici e dal fidanzato sempre ancorato a lei.
Stavano tranquillamente camminando guardando le vetrine quando una canzoncina famigliare attirò l’attenzione di Hermione.
<< e il pulcino pio, il pulcino pio! In radio c’è una gallina, in radio c’è una gallina … >> stava intonando George saltellando allegramente come un bambino di 5 anni.
<< George Weasley dove hai sentito quella maledetta canzone? >> chiese poco gentilmente la mora.
<< ieri in radio … non ti piace? A me sembra cosi carina! >> disse continuando a cantare e a ballare.
<< no, non mi piace smetti di cantarla o stanotte potresti ritrovarti senza un letto in cui dormire! >> lo minacciò la ragazza non dandogli neanche modo di ribattere.
Ma ovviamente non bisogna mai, e dico mai, dire a uno dei gemelli Weasley che non può fare qualcosa, perché questo di tutta riposta lo farà solo per il gusto di disobbedire.
E cosi con un Fred rassegnato, una Hermione innervosita ed un George canterino, i ragazzi si avviarono verso casa Granger seguendo le note dell’odioso pulcino pio, che per fortuna alla fine rimase spiaccicato sotto al trattore!!
<< mamma siamo a casa! >> urlò Hermione entrando in salotto e lanciando la borsa sul divano.
<< buon pomeriggio, allora com’è andato lo shopping? >> chiese la donna sorridendo.
<< abbiamo comprato giochi, vestitini, ma niente carrozzine! Domani andiamo nel negozio in centro, magari avremo più fortuna >>
<< non ti preoccupare, avete ancora due mesi per sceglierla >> la tranquillizzò la donna appoggiando sul tavolo un vassoio di biscotti appena sfornati che i ragazzi accettarono di buon grado.
2 mesi… mancavano solo due mesi al parto, ma il dottore le aveva detto che visto che si trattava di due gemelli avrebbe anche potuto partorire prematuramente … aveva due mesi, forse meno per prepararsi a diventare mamma, ce l’avrebbe fatta?
<< ah tesoro, sono andata ad informarmi, tu e Fred potete frequentare il corso pre parto, si fa nel terzo trimestre, di solito si inizia al sesto mese, ma anche al settimo va bene, vi ho iscritti e domani c’è la prima lezione>> informò Jane tornando in cucina.
<< corso pre parto? >> chiese Fred con un grosso punto di domanda stampato in fronte rivolto alla ragazza.
<< si, è un corso in cui ti insegnano la giusta respirazione per il momento del travaglio e ti fanno fare degli esercizi di yoga e stretching per i dolori alla schiena dovuti al pancione >> spiegò Hermione con la sua aria da “ secchiona”. Era peggio di un vocabolario! Era peggio addirittura di Wikiperdia!

Ovviamente il ragazzo trovò la cosa molto entusiasmante ed il giorno dopo era impaziente di recarsi in ospedale per la prima lezione.
Ad accoglierli ci fu una dottoressa giovane di nome Susan.
<< per prima cosa, voglio darvi il benvenuto, e poi ci tengo a dire a tutte che qui non dovete sentirvi costrette a fare niente, se non ve la sentite di fare un esercizio potete fermarvi senza nessun problema >> spiegò gentilmente.
<< allora siamo in attesa di un bel …. ? >> aggiunse guardando il pancione della ragazza.
<< veramente sono due gemelli, una femminuccia e l’altro è ancora una sorpresa >> rispose con un sorriso Hermione, trovava la dottoressa molto gentile e cortese e si sentì subito a suo agio.
<< bene allora iniziamo! Per prima cosa la respirazione! >> disse rivolgendosi anche alle altre coppie.
<< sedetevi sul tappetino e ricordate, nel momento della contrazione sarete portate a respirare più velocemente, ma cosi rischiate di andare in iperventilazione , quindi dovete mantenere la calma, dovete inspirare e espirare tranquillamente >>
E cosi iniziò la prima lezione del corso pre parto, Hermione trovò molto utile la parte sulla respirazione ma quando dovette sottoporsi a degli esercizi di yoga con una specie di ninna nanna di sottofondo trovò la cosa meno interessante, e quello serviva a rilassarsi? Avrebbe preferito di gran lunga leggere un libro, quello si che l’avrebbe rilassata! Ma nonostante il poco interesse, da buona “prima della classe” si mise di impegno e fece tutti gli esercizi nel migliore dei modi. Ovviamente Fred non fece altrettanto, come poteva quella dottoressa, pretendere che Fred Weasley stesse sdraiato su un tappetino con le gambe incrociate a “sentire” ed imparare a conoscere il proprio corpo, per più di cinque minuti?
<< Herm, mi sembra stupido che debba farlo anch’io! Mica sono incinto! E poi non ho bisogno di conoscere il mio corpo! >> le sussurrò dopo il secondo esercizio.
<< non lamentarti e continua! >> lo sgridò a bassa voce Hermione.
<< adesso sdraiatevi, io vi dirò una parte del vostro corpo e voi dovrete
concentrarvi solamente su quella parte imparando a conoscerla! >> spiegò la dottoressa passando all’esercizio successivo.
A fine lezione Fred aveva smarrito l’entusiasmo che aveva quando era entrato.
Almeno aveva capito che lo yoga non faceva proprio per lui!
<< io non ci torno li! Quella donna è pazza! Mi spieghi perché dovrei stare 10 minuti concentrato sul mio mignolo! Conosco il mio corpo! >> sbuffò una volta tornato a casa.
<< Fred, Hermione, siete tornati! Venite devo mostrarvi una cosa >> li interruppe George trascinandoli al piano di sopra.
<< Hermione, ricordi quando mi hai parlato di quelle camicette portafortuna che si regalano ai neonati? >> continuò rivolto alla futura cognata, che annuì confusa.
<< ecco, ho pensato che sarebbe stato bello regalarle ai miei nipotini, però invece di comprarle ho pensato di ecco … si di farle io! O almeno ricamarle! >>
E cosi dicendo passò un pacchetto ai due ragazzi.

Hermione si accorse solo in quel momento delle condizioni in cui si trovavano le mani di George. Completamente ed interamente ricoperte di cerotti con sopra i personaggi dei cartoni animati. Non era visibile neanche un centimetro di pelle, tutto era ricoperto dalla figura del re leone, dai cagnolini della carica dei 101 e dal faccione di Topolino.

Lui e l’ago usato per ricamare dovevano aver avuto una lunga lotta sanguinosa …

Comunque il pacchetto conteneva due camicette leggere bianche con sopra ricamata una scritta in rosso:
<< “ l’amore della mia famiglia illuminerà la mia vita” >> lesse Hermione commossa.
Il ricamo non era di certo uno dei più precisi, le lettere non erano precisamente allineate, ma quello era uno dei regali più belli che avessero ricevuto.
<< tua mamma mi ha insegnato a ricamare, almeno ci ha provato! >>
<< sono bellissime! Grazie George! >> rispose abbracciando il ragazzo.
<< grazie, sarai uno zio fantastico! >> aggiunse Fred appoggiando una mano sulla spalla del gemello.
<< ragazzi ascoltate bene perché non lo ridirò mai più! Vi voglio bene e io per voi ci sarò sempre! Ok basta, se avete sentito bene altrimenti tanti cari saluti! E adesso basta frasi dolci perché altrimenti mi rammollisco >> concluse con tono più scherzoso. Non si smentiva mai.
<< grazie George, sei il cognato migliore del mondo! >>

<< Si si lo so, sei molto fortunata! Adesso basta ho detto! Ho una reputazione io! >>

<< Ma smettila e vieni qui tenerone! >> si avvicinò pericolosamente Fred al fratello prendendo la sua guancia con due dita strizzandola come si farebbe ad un piccolo bambino pacioccone.

I due finirono per fare la lotta sotto gli occhi divertiti  di Hermione.

<< Tesoro? Puoi scendere un momento? >> li interruppe Jane dal piano inferiore.
La ragazza, ancora emozionata per il regalo di George, raggiunse la madre in cucina.
<< potresti andare al supermercato a prendere il pane e il latte? Mi sono dimenticata di comprali! >> le chiese gentilmente la donna.
<< certo, prendo la borsa e vado subito! >> rispose uscendo dalla cucina per avviarsi poi verso il salotto. Ad un certo punto, proprio mentre stava per salire le scale per prendere la borsa con i soldi, lo squillo del telefono attirò la sua attenzione.
<< pronto? >> chiese mettendosi la cornetta all’orecchio.
<< Hermione? Sono Marie! >> disse una voce sorpresa ed emozionata dall’altro capo del telefono.
<< Marie! Da quanto tempo, come stai? >> chiese Hermione riconoscendo la voce dell’amica d’infanzia.
<< tutto bene e tu? Quando sei tornata? >>
<< alcuni giorni fa … una di queste sere vieni a cena da me, ti devo raccontare
tante cose! E come va con Rob? >>
<< oh va benone, verrò sicuramente, anch’io ti devo raccontare molte cose! Cosa ne dici di domani? >>
<< Certo, va benissimo! Alle sette a casa mia? >>
<< va bene, a domani allora! >> confermò prima di chiudere la conversazione.
Quando la ragazza attaccò un sorriso nacque spontaneo dalle sue labbra, lei e Marie erano cresciute insieme, lei era sempre stata una delle sue amiche più care, e durante gli anni a Hogwarts si erano tenute in contatto, ma non si vedevano da molto tempo! Chissà che effetto le avrebbe fatto vederla col pancione! Pensò la mora salendo le scale per prendere la borsa e andare al negozio.
<< amore mio … >> iniziò a dire entrando nella stanza del fidanzato ma si bloccò quando lo vide addormentato, con il viso rilassato, la bocca leggermente socchiusa, e le lentiggini ancora più evidenti sotto la luce che filtrava dalla finestra.
<< si è addormentato appena ha toccato il cuscino! >> disse George sottovoce.
<< Forse gli esercizi di yoga lo hanno stancato! Io vado al supermercato, se si sveglia glielo dici tu? >>
<< se ti fa piacere vengo con te, almeno ti faccio compagnia! >> propose il rosso chiudendo la rivista che stava leggendo.
<< certo mi farebbe piacere! Ah e grazie per il regalo, è la cosa più dolce che qualcuno abbia fatto per i gemelli, davvero è un regalo stupendo! >> lo ringraziò nuovamente la ragazza.
<< certo che è il regalo più bello, l’ ho fatto io!!! e poi ci ho versato il mio sangue da battitore quindi è davvero unico! Non esiste cosa più preziosa! >> disse orgoglioso alzando la testa trionfante.
Hermione sorrise, forse lui lo aveva detto scherzando, ma quello era davvero il regalo più prezioso, forse non era perfetto, ma era fatto col cuore e questo lo rendeva davvero speciale!
<< lascio un biglietto a tuo fratello così se si sveglia non si preoccupa! >>
disse la ragazza prendendo un pezzo di carta e una penna dal cassetto.
<< lo scrivo io! >> si affrettò a dire George strappando il foglio e la penna dalle mani della riccia.
 
“ Caro Fred, forse dirtelo per lettera non è giusto, ma non riusciremmo mai a
confessarti questa cosa guardandoti negli occhi, sarebbe troppo doloroso!
Premettiamo dicendoti che non è stata una cosa intenzionale, è successo per
caso, nessuno dei due lo voleva, ma è successo e non lo possiamo ignorare. Io e
Hermione ci siamo innamorati, abbiamo tentato di reprimere i nostri sentimenti,
ma è stato inutile. Quindi abbiamo deciso di scappare insieme, non ti
preoccupare mi prenderò cura dei tuoi figli come se fossero miei. Spero che un
giorno potrai perdonarci, ci dispiace davvero.
Con affetto
Tuo George.
Ps. Siamo andato al supermercato, torniamo tra poco. “
 
<< George sei uno scemo! >> sussurrò Hermione tirandogli un leggero pugno sulla spalla ridendo.
<< vorrei proprio vedere la sua faccia quando lo leggerà! Dai andiamo se no si fa tardi! >> disse appoggiando il foglio sul comodino e trascinando la ragazza fuori dalla stanza prima che potesse strapparlo o scrivere altro.
 
Il supermercato non era molto distante e in breve i due ragazzi si ritrovarono davanti all’enorme insegna. Appena entrati a George gli si illuminarono gli occhi.
<< una colla gigante! >> urlò correndo verso un uomo vestito da colla che stava pubblicizzando l’oggetto in questione.
<< è un uomo vestito da colla! >> puntualizzò Hermione alzando gli occhi al cielo. Era proprio un bambinone…
<< voglio farci una foto insieme! >> rispose battendo mani emozionato come un bambino davanti a un pacchetto di caramelle.
Cosi un entusiasta George e una rassegnata Hermione si misero ognuno ad un lato dell’uomo vestito da colla, mentre un’anziana signoria scattava loro una foto.
<< guarda è stupenda! >> esultò George entusiasta ammirando il suo trofeo.
Dopo aver comprato il pane e il latte, e ovviamente caramelle, biscotti, gelati, pistacchi e altre mille cose al di fuori della lista, che secondo George si erano buttati nel carrello da soli, finalmente i due amici si avviarono verso le casse.

<< ehi Hermione guardami >> urlò il rosso stando in bilico sulla parte inferiore del carrello e “guidandolo” come se fosse al volante di una ferrari.

<< guarda come vado veloce! Uuuuooooh sono il re del mondo!!! >> aggiunse sempre urlando.

<< oddio! George scendi e spingi quel carrello come una persona normale! Dai fai il bravo! Se vai subito alla cassa ti compro un ovetto di cioccolato! >> cercò di convincerlo la riccia, impaziente di tornare a casa.
<< ok, adesso andiamo a casa! >> sospirò Hermione dopo aver pagato ed insacchettato tutto.
<< no! Prima devi portarmi al piano superiore a vedere quel negozio di oggetti strani! >> la interruppe George fermandola per una braccio.
<< ok! Però solo cinque minuti! >> lo avvertì la riccia, sapendo che cercare di dissuaderlo non sarebbe servito a nulla. Cosi i due ragazzi si avviarono verso l’ascensore, mentre George mangiava golosamente il suo ovetto kinder.
Per fortuna l’ascensore era vuoto, Hermione odiava essere circondata da troppe persone in uno spazio cosi ristretto.
<< i babbani si sono organizzati bene anche senza la magia! >> ammise George appena sentì che stavano salendo.
<< ehi che succede? >> aggiunse preoccupato quando sentì l’ascensore bloccarsi di colpo.
<< si deve essere bloccato! >> rispose allarmata la ragazza premendo poco delicatamente il pulsante d’emergenza.
<< cosa vuol dire bloccato? >>
<< vuol dire che siamo chiusi qui, non andremo ne giù ne su! >> quasi urlò isterica la ragazza lasciandosi scivolare sul pavimento. Lei odiava gli ascensori! Ma con quella pancia fare le scale era diventato praticamente impossibile!
“ maledetta claustrofobia” pensò quando sentì il suo sangue freddo andare in frantumi, sostituito da un agitazione sempre più grande.
<< calmati Herm, nelle tue condizioni non ti fa bene agitarti, vedrai che ci tireranno fuori! >>
Ma le parole del giovane non servirono a calmare la ragazza che di tutta risposta lo fulminò con lo sguardo e chiuse gli occhi cercando di regolarizzare il respiro.
<< Hermione Granger che perde il controllo! Hai combattuto contro i maghi più oscuri del mondo ed ora esci fuori di testa per essere rimasta bloccata in un ascensore?! >> la schermì sedendosi vicino a lei e passandole un braccio intorno alle spalle.
<< soffro di Claustrofobia! Mi manca il respiro! >>
<< vedrai che ci tireranno fuori … pensa a quando Fred si sveglierà e non ti troverà a casa … >> cercò di distrarla George.

<< sa che sono andata a fare la spesa e starà tranquillamente sdraiato a pensare a come fartela pagare per quello stupido bigliettino! >> rispose demoralizzata ma anche felice che almeno lui non sarebbe stato in ansia.
<< quando si tratta di te, il mio adorato gemello sa essere molto protettivo.
Mi ricordo alla vostra prima uscita, lui diceva di essere tranquillo, ma si è cambiato tre camicie, ed è rimasto quasi un’ ora a fissare lo specchio … >> raccontò sorridendo al ricordo.
<< davvero? Io ho passato un intero pomeriggio a frugare nell’armadio con Ginny alla ricerca dell’abito adatto … >> ammise arrossendo.
<< nessuno avrebbe scommesso su di noi … all’inizio neanche io … >> aggiunse voltandosi verso il futuro cognato.
<< io si, ho visto la vostra storia crescere, e mio fratello non è mai stato preso così tanto da una ragazza … gli hai davvero rubato il cuore! E poi averti come cognata ha i suoi vantaggi, mentre lui ti distrae io posso provare le nuove invenzioni … >> scherzò facendole l’occhiolino.
La ragazza di tutta risposta gli dirò un pugno sulla spalla.
<< anche tu sei un bravo cognato … ti voglio bene George >> sussurrò sincera.
<< ti voglio bene anch’io, anche se a volte sei una rompi bolide so-tutto-io >> rispose spettinandole i capelli con fare fraterno.
I due ragazzi si interruppero quando sentirono l’ascensore scendere lentamente. In quel momento Hermione si ricordò di dove si trovava, e che era bloccata, e la paura torno più forte di prima.
<< ehi c’è qualcuno li dentro? >> urlò una voce estranea appena l’ascensore si fu fermato.
<< siamo qui! C’è anche una donna incinta! >> urlò George alzandosi e avvicinandosi alla porta.
<< state tranquilli, ora vi tiriamo fuori, la porta è bloccata ci vorrà un po’ di tempo>> ripose l’estraneo.
<< tempo? Quanto tempo? >> chiese Hermione agitandosi ulteriormente.
<< tranquilla, sanno che siamo qui e ci tireranno fuori … >> ma nulla sembrava calmare la ragazza, e George sapeva che una sola persona sarebbe riuscita a farla tranquillizzarla.
<< ehi siete ancora li fuori? >> urlò cercando di attirare l’attenzione dei loro salvatori.
<< si, siamo qui! >>
<< dovete chiamare mio fratello, Fred Weasley, fatelo venire qui! >> disse dandogli anche il numero di telefono di casa Granger.
<< d’accordo, come vi chiamate? >>
<< George Weasley e Hermione Granger >>
<< state tranquilli, tra poco uscirete di qui. La signora ha bisogno di qualcosa? Ha dolori al ventre? >> si informò il pompiere.
<< no, ma soffre di claustrofobia! >> lo avvertì il rosse guardando preoccupato la ragazza che stava impallidendo e respirava più veloce del normale. Dovevano farli uscire di li al più presto …
 
 
Nel frattempo in casa Granger …
 
<< cosa? Bloccati in un ascensore? Dove? Come sta Hermione? >> chiese preoccupato Fred quando la madre di Hermione gli disse cos’era successo.
<< non ti preoccupare, hanno detto che stanno bene ma che devi andare li, probabilmente Herm si sarà agitata, soffre di claustrofobia >> rispose Jane cercando di nascondere la preoccupazione.
<< andiamo il supermercato è a pochi minuti. >> aggiunse prendendo le chiavi della macchina.
<< veniamo con voi! >> aggiunsero gli altri ragazzi seguendola fuori dalla porta.
<< non ci stiamo tutti in macchina, voi restate qui e telefonate a mio marito, il numero è a fianco del telefono >>
<< io vengo con voi! >> disse Ginny salendo in macchina mentre Harry, Ron e Luna entravano a chiamare.

Appena arrivati al supermercato, Fred si precipitò presso la folla che circondava la porta dell’ascensore.
 
 
 
<< Herm? Amore? George? State bene? >> urlò Fred appoggiando l’orecchio alla porta cercando di sentire anche il minimo rumore.
<< Fred! Siamo qui! Tirami fuori! >> lo pregò la riccia sul colmo delle lacrime.
<< tranquilla, tra poco ti tirano furori … non devi agitarti, pensa ai nostri bambini. Ah George? Sei un idiota! Come ti è venuto in mente di scrivere una cosa del genere! >>
<< scusa non ho resistito! Avrei proprio voluto vedere la tua faccia mentre la leggevi! >> rispose ridendo il gemello dall’interno dell’ascensore.
<< non ci ho creduto neanche per un momento! Ehi Herm tutto bene? >>
<< chiedimelo quando sarò fuori di qui! Amore? >>
<< si? >>
<< ricordi il nostro primo appuntamento? >> gli chiese improvvisamente la ragazza che sembrava tranquillizzata dalla presenza del giovane.
<< si, come potrei dimenticarlo, avevi una maglietta azzurra e un semplice paio di jeans ma eri bellissima, ci avevi messo davvero un pomeriggio intero per scegliere cosa indossare? >> le chiese ricordando come lo aveva entusiasmato sapere che lei aveva accuratamente pensato a cosa indossare per uscire con lui.
<< si, ho fatto diventare matta Ginny … avresti mai pensato che sarebbe finita cosi? >> gli chiese Hermione appoggiandosi una mano sul ventre gonfio.
<< con te chiusa in un ascensore con mio fratello e io qui fuori a cercare di tranquillizzarti? >> scherzò il rosso.
<< sinceramente non pensavo che ci saremmo ritrovati cosi giovani con due bambini in arrivo, però adesso mi sembra la cosa più bella e naturale del mondo >> continuò appoggiando la testa al muro e pensando a quanto era fortunato.
Conquistare la Granger non era stata sicuramente un’ impresa facile, ma avrebbe rivissuto ogni litigata, l’avrebbe corteggiata altre mille volte, avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche solo per tenerla tra le braccia una sola volta.
<< Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata >> sussurrò dolcemente pur sapendo che la fidanzata non lo avrebbe sentito.
<< chissà se avranno i capelli rossi come voi … >> continuò Hermione ignara dei pensieri del ragazzo.
<< Vorrei che avessero i tuoi occhi, ma spero che non diventino dei so-tutto-io come la loro mamma! >>
<< ehi! I nostri figli sapranno l’importanza dello studio! >> disse Hermione seriamente.
<< ecco, stiamo per aprire la porta, ragazzi state indietro! >> intervenne il pompiere interrompendo la discussione.
Pochi minuti dopo Hermione si buttò tra le braccia del fidanzato che la strinse dolcemente a sè.
<< Non salirò mai più su un ascensore! >> giurò la riccia felice di essere finalmente libera.
<< non ci pensare, adesso sei qui e stai bene, questo è l’importante! >> la tranquillizzò il fidanzato.
<< Ehi Herm,sai quante ragazze sognano di rimanere chiuse in un ascensore con me! E poi pensa se invece che con me ci fossi rimasta con Ron! >> scherzò George con una faccia fintamente disgustata.
<< Hermione? >> la chiamò Fred alzandole il viso dolcemente.
<< si? >>
<< ti amo, ti amo da morire! >> le sussurrò dolcemente all’orecchio.
<< ti amo anch’ io … e sono felice di aver rischiato e di essere venuta a quel primo appuntamento, tu e i bambini siete tutta la mia vita. >> rispose la giovane appoggiando la testa sul petto del ragazzo.
Ma ovviamente un momento cosi romantico non poteva durare troppo al lungo, non
con George Weasley nei paraggi …
<< ma cosa sta facendo tuo fratello? >> chiese sconcertata Hermione vedendo il
rosso tenere il povero uomo vestito da colla per un braccio e pregarlo di fargli provare il suo
costume, mentre l’uomo cercava, terrorizzato, di liberarsi e scappare lontano da quello strano ragazzo.
<< e dai uomo-colla fammi provare il costume! Ehi Fred vieni qui! Guarda questa colla gigante! Secondo te sarei bello anche con questo costume addosso?! >> urlò attirando l’attenzione dei clienti che stavano passando di li in quel momento.
<< i gemelli Weasley sarebbero bellissimi anche con la maschera di Voldemort addosso! >> rispose Fred correndo in aiuto del gemello.
“ cresceranno mai? “ pensò Hermione accarezzandosi la pancia sconsolata ma felice.
 
CIAO A TUTTI! SIAMO SOPRAVVISSUTE AGLI ESAMI ( ESULTAZIONI DI GIOIA ) ED
ECCOCI QUI CON UN NUOVO CAPITOLO!
RINGRAZIAMO CHI HA MESSO LA STORIA TRA LE PREFERITE, RICORDATE E SEGUITE E CHI
SEMPLICEMENTE LEGGE IN SILENZIO.
IN QUESTO CAPITOLO SONO SUCCESSE TANTE COSE,  NON è UNO DEI Più IMPORTANTI,
MA SOLO UNO TRANSITORIO. COMUNQUE PRESTO ARRIVERà UN CAPITOLO IMPORTANTE!
ALCUNI DI VOI CI HANNO CHIESTO SE LA STORIA CONTINUERà ANCHE DOPO LA NASCITA
DEI GEMELLI, LA RIPOSTA è SI, CI DISPIACE MA NON VI LIBERERETE TANTO PRESTO DI
NOI U.U CERTO CON L’INIZIO DELLA SCUOLA NON RIUSCIREMO AD AGGIORNARE
FREQUENTEMENTE COME ADESSO, MA CERCHEREMO DI ESSERE REGOLARI. QUINDI VEDRETE I
NOSTRI NEO-GENITORI ALLE PRESE CON DUE NEONATI! TRA POCO CI SARà
LA TANTO ATTESA NASCITA, QUINDI PREPARATEVI A CONOSCERE I DUE GEMELLI
WEASLEY!
AH LA PARTE IN CUI GEORGE FA LA FOTO CON L’UOMO VESTITO DA COLLA, è ISPIRATA
ALLA REALTà ( SIAMO ORGOGLIOSE DI DIRE DI AVER FATTO UNA FOTO CON UNA COLLA
GIGANTE U.U )
ORA VISTO CHE LE NOTE STANNO DIVENTANDO Più LUNGHE DEL CAPITOLO, VI
SALUTIAMO.
ALLA PROSSIMA
BIANCA E VALENTINA.
 

ps. ABBIAMO SCELTO IL TITOLO " ZUCCHERO E MIELE" PERCHè IN QUESTO CAPITOLO CI SONO STATI PIù MOMENTI ROMANTICI DEL SOLITO ( SPERIAMO CHE NON VI SIATE SENTITI MALE PER LE  TROPPE SDOLCINATEZZE)xD

  
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