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Autore: LilyHome    10/09/2012    2 recensioni
Finita la guerra e quasi terminata Hogwarts, dopo la morte di Lord Voldemort tutti i ragazzi si ritrovarono a ripetere l’anno perduto. I M.A.G.O terminati e solo sette giorni per salutare definitivamente la scuola, che per molti era stata come una seconda casa. Sette giorni prima dei risultato degli esami affissi sulla bacheca, sette giorni prima di diventare adulti, adulti veramente.
Draco Malfoy vuole rinascere e decide di non scappare mai più.
Hermione Granger vuole finire la scuola come una ragazza normale .
Una notte di follie e sfide perfide per un anello marchiato Narcissa Black.
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Parliamone-
Nessuna risposta, né un si né un no.
Draco si alzò e poggiò l’anello sul bancone –Esponimi le tue preoccupazioni- La invitò sedendosi di nuovo sul suo sgabello.
 L’anello dentro la sua custodia di camoscio a metà tra i due.
-Perché dovrei farlo?-
-Perché l’uomo dei tuoi sogni ti ha chiesto di farle da testimone di nozze-
-Ci sarebbero un sacco di altri pretendenti-
Draco la squadrò alzando entrambe le sopracciglia curve  –Ma se continui a reclinare ogni proposta, perché dici di non conoscerli o che sono dei senza cervello, idioti e altri ancora anche razzisti-
-Cosa che li rende diversi da te, non è vero?-
-Non mi sembra il caso di scherzare- L’ammonì lui –Altri dubbi?-
-Questo non lo hai risolto- Gli fece notare la ragazza –Tu, comunque, cosa ci guadagni?-
-A me serve una compagna, punto. La fauna femminile incomincia a scarseggiare e  ho bisogno di qualcuno da portare alle cene d’alta società e si da il caso che tu sia perfetta. Sai che figurone, mi sposo l’eroina di tutti i tempi. Inoltre farei in modo di salvare la reputazione dei Malfoy, da Mangiamorte a Salvatori del Mondo Magico. Un ottimo passo avanti, direi -
-I matrimoni magici sono per sempre-
-Se ci dovessimo stancare del giochino, ognun per se e Merlino per tutti, secondo il Mondo Magico  saremmo la coppia perfetta ed innamorata ma dormiremo in letti diversi-
-E il mio sangue?- Hermione assottigliò gli  occhi sporcendosi verso di lui –E’ sempre stato un problema tra noi. O Sbaglio?-
Draco rise fragorosamente scuotendo la testa –Se così indietro! Per quanto detesti sapere che il tuo sangue è più lercio del Tamigi ho delle priorità io. E salvare il mio culo è in cima alla lista-
-Figli?-
-Sarai sterile-
Hermione si accigliò –Non sono disposta a non diventare madre per una matrimonio di convenienza. Quando ci stancheremo del gioco e uno di noi due si innamorerà di qualcun’ altro? E vorrà avere dei figli da lui o lei?-
-Sai quante case ho in giro per il Regno Unito, Mezzosangue?- Le domandò lui –Ti scegli una reggia e vai a vivere là con il tuo amante e i pargoli. Non mi importa-
-Io non sono innamorata di te-
Draco sorrise –Ma non mi dire. Se non vuoi sposarti in chiesa per me va bene anche il Ministero-
-E’ tutto così complicato- Disse esitante Hermione buttando i capelli dietro le spalle frustrata.
-Non hai il coraggio di sposare una serpe, Mezzosangue?- Malfoy sapeva fin dall’inizio che per quella situazione avrebbe dovuto usare l’artiglieria pesante.
Hermione gli lanciò un’occhiata pungente, colpita nell’orgoglio–Ci sto-
Draco sorrise di nuovo, prese l’anello dalla custodia e lo infilò al dito della ragazza.


***
 

La faccia dei quattro amici che seduti ad un tavolo della Sirena Danzante, il ristorante più buono e costoso di tutta Diagon Alley era veramente da fotografia. Se ne stavano tutti con la mandibola che sfiorava il pavimento a guardare Draco Malfoy allibiti.
-Non posso crederci- Sussurrò Pansy –Non riesco a crederci, in effetti-
Malfoy bevve un sorso della sua burrobirra senza smetterla di guardarla, per assicurarle che tutto ciò non era affatto uno scherzo.
-Ma..- Cominciò Nott boccheggiando mentre cercava conforto negli occhi persi di Zabini –Ma avevi detto che era solo sesso-
-E’ un matrimonio di convenienza come un altro, solo con una ragazza famosa e amata dalla società. Ve l’ho detto-
Millicent inghiottì a vuoto e scosse una paio di volte la testa –Fammi capire bene..- Disse portando avanti il busto e appoggiando i gomiti sulla tavola –Tu ti scopi una sanguesporco durante il Ballo d’Addio perché eravate entrambi strafatti di Erba Girella, decidi di continuare il gioco perché dici che ti piace il corpo di quella feccia e di stimola anche mentalmente oltre che a livello sessuale. Poi la cosa si prolunga e lei sta più da te che a casa sua, e come ciliegina sulla torta, infine, credi che per rialzare gli standard della famiglia Malfoy, sposartela sia la cosa migliore?- Era allibita, decisamente fuori di se e non la smetteva di guardare il suo futuro marito per avere un appoggio –Ho tralasciato qualcosa?-
-Aggiungi anche che non è una sanguesporco qualunque- Disse Blaise –E’ la Mezzosangue che abbiamo sfottuto per quasi dieci anni, che abbiamo combattuto contro la guerra e che ci ha fatto il culo sbattendo ad Azkaban tutti i nostri genitori. Per non parlare del fatto che è uno dei membri fondatori della squadra miracoli. Dray, è tutto uno scherzo dì la verità!-
Malfoy con un colpo di bacchetta fece versare in tutti i bicchieri ancora un po’ burrobirra –No- Disse semplicemente –E me la sposo-
-E il sangue? E’ una nata babbana, Dray!- Disse Nott sconvolto.
-Non ti sei forse reso conto che abbiamo perso la guerra, Theo? Che la nostra causa è perduta? Chi di voi da quando ha finito la scuola è mai stato invitato a un evento mondano di alto livello?- Draco osservò i volti silenziosi degli amici -Appunto. Siamo diventati lo scarto dell’alta società magica, se mi sposo la Mezzosangue il nome dei Malfoy tornerà a risplendere come un tempo, abbiamo perso è vero, ma si può ancora combattere per una vita migliore, la nostra, ad esempio. Ed io non starò a guadarla scorrere via, sacrificherò la purezza del sangue della mia famiglia in cambio di ritornare all’altezza del nome Malfoy, quello di una volta-
Un minuto abbondante di silenzio riempì la tavola in cui erano seduti, fino a quando Pansy non sollevò il bicchiere colmo di burrobirra –Alla libertà, al matrimonio e alla nostra nuova vita- Disse brindando e iniziò a sorridere quando i bicchieri di tutti i suoi amici si scontrarono tintinnando contro il suo.
 

***
 

La Grenger se ne stava distesa a pancia sotto sul letto di Malfoy mentre studiava attentamente i libri sui diritti (quasi inesistenti) degli elfi.
-Mezzosangue?- La chiamò Draco appoggiato allo stipite della porta.
Lei alzò la testa dagli appunti e poggiò la piuma su una pagina per non perdere il segno.
-Non mi viene una pozione, mi vedi se c’è qualcosa che non va?-
Hermione scese dal letto e si avviò con Malfoy verso lo studio –Davvero mi hai chiesto aiuto, Furetto?-
-La tua mente psicopatica da So-Tutto-Io magari riuscirà a capire perché non mi viene il soluto- Draco la fece entrare nella stanza e le spiegò i procedimenti che aveva fatto per arrivare fin lì -…il punto è che dopo aver versato il succo di ortica il colore dovrebbe essere viola, e non blu elettrico..- Le disse prendendo dalla mensola un barattolo e porgendoglielo.
Hermione osservò la pozione attentamente –A cosa hai detto che serve?-
-Aggiusta le ossa-
-Mi allunghi due fiale?-
Draco le passò i flaconcini e la guardò versare il contenuto del calderone all’interno chiudendole per bene con i tappi di sughero.
-Non so l’errore- Ammise la ragazza uscendo dalla stanza e andando nel salone, lì prese dal mobile accanto al muro una pergamena bianca e una busta –Ma scrivo a Madama Chips i tuoi dubbi e le invio un campione via gufo, così poi ti faccio sapere-
Draco annuì e si buttò sul divano stanco morto per quelle ore di duro lavoro che alla fine non avevano portato a nulla.
-Oggi vado alla tana a dare la notizia ai Weasley, sai, che ci sposiamo- Disse Hermione chiudendo la lettera e fischiando chiamò il gufo di Malfoy e gli legò la missiva alla zampetta.
-Non hai ancora accennato a nulla?-
-Harry e Ginny sanno tutto, anche  i miei. Loro credono che siamo troppo giovani per sposarci, ma dopo avergli spiegato che tra noi maghi i matrimoni avvengono presto e che ti amo follemente hanno accettato la cosa-
Draco rise passandosi una mano sul viso -La Donnola?-
-Glielo dico con Harry, così si tranquillizza- Hermione aprì la finestra del salotto per far uscire l’uccello –Avevi in programma di chiedermi questa cosa già da quando siamo andati a Villa Malfoy? E’ per questo che hai preso la custodia dell’anello?-
Draco scosse la testa –No. L’ho deciso durante le vacanze di Natale. Ho preso il cofanetto prima perché non voglio lasciare nulla a cui tengo lì, casa mia è questa-
-E le parole che sono incise all’interno? Da donna a donna. Che vogliono dire?-
Draco fece lievitare la Gazzetta del Profeta di quel giorno fino alle sue mani e iniziò a leggere i titoli in prima pagina –Mia nonna l’ha regalato a mia madre per i diciassette anni, non so bene cosa voglia dire-
Hermione annuì e si fece materializzare il libro che stava leggendo prima, si accovacciò vicino al caminetto scoppiettante ed iniziò a leggere anche lei.
-Mezzosangue?- Chiamò Draco chiudendo il giornale. La ragazza mugolò qualcosa senza sollevare la testa dal libro –Vuoi organizzare qualcosa per il fidanzamento?-
-Tipo?-
-Non so- Disse Malfoy –Queste cose da donne, un tè con i testimoni  e parenti a casa o una cosa in grande con la stampa e tutto il resto-
-Tu che vorresti?-
-L’ho chiesto io a te, sei tu la sposa-
Hermione chiuse il libro e si sistemò un cuscino dietro la schiena per stare più comoda–Tu hai bisogno che i giornali sappiano?-
-Non è necessario-
-Però ti farebbero comodo per la tua reputazione da Malfoy-
Draco non negò che quell’affermazione fosse vera e rimase in silenzio a ad ascoltare la ragazza.
-Potremmo fare una cosa a metà- Propose lei –Magari graduale, io lo dico ai Weasley, poi iniziamo a farci vedere in giro insieme, ma niente giornali per il matrimonio-
-Assaliranno la casa se non gli daremo ciò che vogliono, Mezzosangue. L’eroina del mondo che si sposa con un ex Mangiamorte non è una cosa da tutti i giorni-
Hermione fece una smorfia che strappò un sorriso a Draco –Tu che proponi?-
-Una cena  ufficiale con amici e parenti a casa, un rappresentate della gazzetta che il giorno dopo ci fa qualche domanda e poi possiamo ritirarci felicemente alla vita di coppia. -
-Serpeverde e Grifondoro insieme a tavola?- Domandò scettica la Grenger –Non arriveremo al secondo senza fare danni-
 
***
 
-Come hai detto che l’hanno presa?- Chiese Malfoy che teneva al braccio la Mezzosangue per le vie di Diagon Alley.
-Male. Malfoy, molto male. E togliti quel ghigno dalla faccia-
Draco strinse la mano della ragazza –Come fai a dire che sto ghignando, hai un cappuccio che non ti fa vedere neanche dove metti i piedi!-
Era la prima volta che la nuova coppia usciva al di fuori dell’appartamento di Draco, la neve della fine di gennaio non accennava a sciogliersi. Hermione teneva riluttante la mano di Draco coperta da un guanto nero, lei era avvolta da un mantello marrone con il cappuccio che le ricadeva sul viso. Da quando era finita la guerra le era sempre più difficile camminare per le strade senza dover stringere mani a destra e a manca o sentirsi fare i complimenti come strega più brillante della sua generazione.
-Sei ridicola, Mezzosangue- Le sussurrò Draco all’orecchio, non si faceva sfuggire lo sguardo incuriosito dei passanti che con nonchalance cercavano di capire chi fosse la ragazza che lo accompagnava.
-Tu sarai ridicolo!-
-Cos’è Granger, non hai il coraggio di farti vedere in giro con me?-
Hermione sbuffò –Se fosse stato questo il problema non avrei detto di sì alla tua proposta-
Draco salutò con un cenno della testa il Capo del Dipartimento dell’Uso Improprio della Magia che passava di là.
-Signor Malfoy- Lo salutò quello distaccato.
-Signor Piterson, salve- Rispose cortese il ragazzo.
-E’ da un po’ che non ti si vede in giro, ragazzo- Disse l’uomo guardando scettico Hermione coperta dal mantello scuro.
-Tra l’Accademia e il trasferimento, sono stato parecchio impegnato, signore-
-Lo credo bene- Un’altra occhiata incuriosita alla sua destra, verso la Mezzosangue.
-Posso avere il piacere di presentarle la mia futura moglie, signore?- Draco si sentì stritolare la mano con cui teneva la Mezzosangue.
-Ne sarei onorato, ovviamente!- Disse Piterson sorpreso dalle parole di Draco.
-Hermione- Fece Malfoy con un ghigno perfido sul volto –Questo è il signor Piterson, lavora al Ministero come te, forse lo conosci-
La ragazza, ormai impossibilitata dallo tirarsi indietro prese lentamente i lembi del cappuccio che le copriva il viso e lentamente se lo fece cadere sulle spalle.
-Oddio!- Squittì quello –Ma lei è Hermione Grenger! L’amica del Bambino Sopravvissuto-
-E’ un piacere conoscerla- Disse la Mezzosangue con un sorriso di circostanza mentre stringeva la mano dell’uomo.
-Mi creda, il piacere è tutto mio!- Piterson assolutamente stupito guardava affascinato la ragazza –Immagino di capire perché lei non si faccia più vedere signorina, lavora al Ministero?-
-Studio i diritti degli elfi-
L’uomo sgranò gli occhi –Strabiliante. E dire che c’è qualcuno che non lo reputa doveroso-
-Io sono del parere che non sia doveroso schiavizzare creature indifese-
Piterson annuì mezzo tra l’ammirato e il contrariato –E quindi vi sposate- Disse –A quando le nozze?-
-E’ ancora tutto da decidere, faremo una cena di fidanzamento a metà aprile, quando arriveranno i genitori di Hermione. Ora però se non le dispiace, dobbiamo andare, è stato un piacere rivederla-
-Certamente. Ma prima che andiate via… Signorina le dispiacerebbe farmi un autografo? Sa, il mio nipotino fa la collezione di figurine e…- Piterson affondò la mano in una tasca e tirò fuori la carta con sopra la Mezzosangue che sorrideva e agitava la mano, gliela porse e Hermione fece comparire un piuma per  scarabocchiare una firma sulla sua fotografia.
-Grazie mille, Robin ne sarà entusiasta. Mi auguro abbiate un matrimonio felice, arrivederci- Disse prima di prendere la mano della mezzosangue coperta dal guanto di pelle e accennare ad un bacia mano.
Quando  Piterson fu ad una notevole distanza Hermione, la quale si era già coperta il volto con il cappuccio, si scatenò contro un Malfoy che non con poca fatica cercò di rabbonirla.
-Non urlare- Le sibilò Draco –Ci guardano tutti-
-Me ne infischio Malfoy!- Sbraitò lei -Perché hai fatto una cosa del genere? Ti avevo chiesto di non attirare l’attenzione!-
-Ora sei tu che la stai attirando-
-Dammi una risposta!-
-Ti ha visto solo lui, non ti agitare. Almeno così la notizia inizierà a spargersi, non è quello per cui oggi siamo usciti insieme?-
Hermione sbuffò entrando in una caffetteria sfiziosa ed elegante. Era un locale piccolo, per nulla affollato, al lato c’era un bancone con dei dolcetti dai colori sgargianti che facevano capolino dalla vetrina. Si sedettero su un tavolino centrale. La Grenger si sfilò i guanti e il mantello che lievitò fino all’appendiabiti all’angolo e si accomodò sulla sedia di ferro battuto studiandosi il menù.
-Lo sai- Disse ancora arrabbiata con il ragazzo mentre sbatteva il cartoncino viola sul tavolo –Che stiamo facendo una cosa da vecchi?-
-Mezzosangue, stiamo solo prendendo un caffè..- Disse lui chiamando con un cenno del capo la cameriera e ordinando un tè per la Grenger due fette di torta e un caffè nero bollente per lui.
-In un posto da pensionati, dove un muffin costa cinquanta falci- Si lamentò lei inviperita.
-Non è un posto da pensionati, è un locale per gente del nostro rango- Disse Draco portandosi la tazza appena arrivata alle labbra –Non credere che a me piaccia girare per questi posti, ma devo farmi vedere in giro con te, dato che ci sposiamo quindi per piacere non rompere-
-Ma perché qui!?-
-Mezzosangue, chiedo pietà. Cambiamo argomento-
Hermione prese una forchettata della torta –Una cosa che voglio assolutamente fare, Malfoy, è il viaggio di nozze-
-E dove, di grazia?-
-India?-
Draco sollevò il viso dal suo piatto –Scordatelo-
-Perché?-
-Perché io non vado in India per starci due giorni-
-Due giorni di viaggio di nozze?- Il viso della Grenger era assolutamente contrariato –Non ti facevo così attaccato ai soldi-
-Non è per i soldi, Mezzosangue, mi pare ovvio- Disse lui seccato –Ho gli esami all’Accademia, non posso prendermi troppe vacanze-
-Allora tu rimani lì due giorni e io ti raggiungo a casa tre mesi dopo-
-Trova un altro posto-
-Trovati un’altra moglie-
Draco stava per perdere la pazienza –Ci penso-
-Non devo chiedere il permesso a te, io faccio quello che voglio, se tu rimani con me te ne sarei grata, ma faccio anche senza- Hermione bevve l’ultimo sorso di tè –Sarei voluta andare in viaggio lì con Ron, ma per come sono andati a finire gli eventi mi vedo costretta a farlo da sola-
Con un colpo di bacchetta la ragazza richiamò a se il mantello e si rimise i guanti, lasciò sul tavolo la metà del conto –Vado alla Tana, ceno lì, non mi aspettare sveglia-
Disse chiudendosi la spilla che legava i due lembi del mantello al collo, poi si chinò sul ragazzo e gli sfiorò le labbra con un bacio prima di smaterializzarsi via.
   
 
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