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Autore: __avatar__    10/09/2012    2 recensioni
storia sul secondo genito del celebre Harry Potter, ma la storia non si ripete, anzi ci saranno "colpi di scena" inaspettati
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
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 L’ingresso del Manor era stupefacente, molto elegante, rifletteva il portamento dei Malfoy. Il pavimento era di cruda pietra, al centro c’era un bellissimo tappeto riccamente decorato di verde e nero, ma non aveva l’aria cupa, anzi trasmetteva calore e serenità.
Nel mezzo dell’ingresso c’era una bellissima scalinata di marmo  nero, che conduceva al piano superiore, ai due lati c’erano due porte, una leggermente aperta dove si intravedeva un pezzo del salotto, l’altra era chiusa, ma in quel momento ne uscì un uomo.
Era alto con dei capelli biondi lunghi. Era anziano, ma portava ancora l’eleganza di una volta, Lucius Malfoy si fermò davanti al gruppetto con un sorriso e disse
<< Ah la famiglia Potter. E’ un onore avervi qui. Alex mia cara bentornata, Narcissa sta arrivando, è andata a comprare gli ultimi regali. Non sapevamo del vostro arrivo fino a questa mattina. >> e si avvcinò a salutare la ragazza.
<< Lucius lascia che ti presenti, come ben conosci, mio fratello Harry e sua moglie Ginny. >> e indicò i due
Poi si avvicinò ai nipoti << Loro sono James, Albus e Lily. I miei meravigliosi nipoti. >>
Il signor Malfoy salutò tutti con un cenno del capo, guardò la pendola vicino alla porta d’ingresso e disse
<< Beh accomodatevi pure in salotto, intanto che aspettiamo Narcissa. >> e con un gesto indicò la porta socchiusa.
Quando entrò, Albus rimase ancora più incredulo. Il salotto era arredato con mobili antichi e molto belli. C’erano tre divani disposti in modo tale che le persone potessero vedersi sempre, il pavimento era, anchesso ricoperta da un tappeto ricamato. Sulla parete più grande si trovava un camino di pietra, dove scoppiettava un allegro fuoco. Anche in questa stanza c’erano vari dipinti, alcuni erano immobili, e Albus ebbe il sospetto che si trattassero di quadri Babbani, come quelli a casa di zio Duddley, anche se non era suo zio lo chiamavano sempre così. La stanza era molto bella e calda, in un angolo c’era anche un piano forte a coda, nero lucido. Tempo prima la zia Hermione gli aveva dato delle lezioni di piano, e aveva scoperto di essere abbastanza bravo, si avvicinò senza rendersene conto e sfiorò quei bellissimi tasti bianchi e neri.
<< Al che stai facendo? >> quando si senti chiamare tornò alla realtà, si voltò e vide che tutti lo stavano guardando.
<< Oh mi scusi signor Malfoy, non volevo essere maleducato. >> rispose velocemente, tutto rosso, e si avvicinò alla madre e si sedette.
<<  Mirny puoi venire qui. >> disse Lucius, e pochi istanti dopo l’elfo che aveva accolto la famiglia comparve in salotto con un inchino
<< Porta un po’ di tè con dei biscotti, per i ragazzi, e del buon Whisky Incendiario, per i più grandi. >> ordinò, con un innaturale gentilezza, il vecchio Serpeverde.
<< Lucius, dove sono Scorpius e Draco? >> chiese la zia Alex dopo che l’elfo si smaterializzò
<< Oh ecco, loro sono da Astoria, la mamma di Scorpius, hanno festeggiato li il pranzo. Sai le cose non vanno tanto bene tra mio figlio e  la sua ex-moglie.  Però non è ora di parlarne, ditemi ragazzi, come sta andando la scuola? Scorpius mi dice che sei entrato nella squadra di Grifondoro James. Ottimo lavoro. >>
A quelle parole il più grande dei ragazzi Potter, arrossì, non si aspettava che un Malfoy potesse essere così gentile dopo tutte quelle cose brutte. Si girò verso il fratello che lo guardava con un’espressione da “te l’avevo detto che erano dei tipi a posto” e un mezzo sorriso. Così decise di dar retta al fratello e dare il beneficio del dubbio a quella famiglia.
<< Si signore, è stata dura, ma alla fine sono diventato Cacciatore, e ho già segnato qualche punto. >>
Poco dopo arrivò Mirny, con due vassoi uno carico di dolci di tutti i tipi e la teiera del tè,  l’altro con una bottiglia  di Whisky Incendiaro Odgen Stravecchio, l’elfo servì tutti e scomparve. 


Angolo autrice
Scusate se ci ho messo tanto a pubblicare un nuovo capitolo, e questo non è uno dei più riusciti, per i prossimi mi faccio venire in mente qualche idea. spero vi piaccia, e che rencesiate :) buona lettura. <3
  
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