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Autore: Tods    10/09/2012    5 recensioni
"A boy like that /Who'd kill your brother/Forget that boy/And find another"
E' un classico. La ragazza sbagliata che si innamora del ragazzo sbagliato.
Credevo che West Side Story fosse l'ultimo remake di Romeo e Giulietta. Ma devo ammettere che la mia vita ci si avvicina parecchio.
"I have a love and it's all that I have/Right or wrong, what else can I do?"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Quinto

Finite le lezioni, mi era rimasto ancora qualche desiderio suicida, ma ero così stanca che probabilmente non avrei avuto la forza nemmeno per ammazzarmi. Sudata all’inverosimile, mi ero trascinata in segreteria, dove la connetta nervosa di quella mattina mi aveva allungato le chiavi della mia camera con un sorriso di circostanza. Che schifo di primo giorno.
I professori erano degli stronzi con le rotelle fuori posto, le ragazze tutte oche stupide e senza cervello e i ragazzi tutti fighi e snob (eccetto Niall e Liam tutti gli altri sarebbero da buttare, mio fratello compreso). Merda, merda che scuola d’élite.
Ma che ci facevo lì? Non era un posto per me. Era tutto così serioso e noioso…tutto così…
Mi fermai un attimo di fronte alla bacheca degli annunci che troneggiava sulla parete destra del corridoio. Era l’unica macchia di colore in tutto quel bordeaux-marroncino-panna: fogli gialli, turchesi, verdi e fucsia indicavano qualcuno che cercava ripetizioni, qualcuno che vendeva un cellulare o qualcuno che impartiva lezioni di cockney. Mi ricordavano i miei post-it.
Il mio sguardo si perse in mezzo ai recapiti telefonici e alle indicazioni di corridoi e stanze: cominciai a vederci doppio. All’improvviso, un foglio parecchio spiegazzato catturò il mio sguardo. Sembrava una locandina, quasi, e al centro troneggiava la scritta “West Side Story”. Era uno dei miei musical preferiti: da bambina avevo costretto Jad non so quante volte a fare Tony, e spesso lui fingeva di annoiarsi, e diceva che non c’era gusto a giocare con una mocciosa come me, ma io sapevo che si divertiva da matti. A noi è sempre piaciuto quel genere di cosa.
Mi avvicinai e cominciai a leggere il contenuto di quella specie di locandina. Le audizioni si sarebbero tenute la settimana seguente, dopo di che ci sarebbero state circa 10 ore di prove settimanali fino alla fine della scuola, ovvero quando si sarebbe tenuto lo spettacolo. La professoressa di riferimento era una certa Katherine Wright. Firmai con il mio nome (ed accanto misi anche corridoio e stanza, dato che molti avevano fatto così) appena sotto il foglio, e poi mi diressi verso la mia camera con il morale un po’ risollevato. Forse quel musical era proprio ciò che ci voleva per rendere il mio ‘soggiorno’ ( o prigionia, fate un po’ voi) un po’ più sopportabile.
Avrei tanto voluto gettarmi di peso sul letto, ma purtroppo mi accorsi subito di non essere sola. Seduta sul letto accanto al mio, intenta a limarsi le unghie laccate di rosa, c’era la quintessenza della stupidità femminile. Oh, cara vecchia Shandi.
Non alzò nemmeno lo sguardo. Pff. Patetica. Odiosa. Pessima.
Mi lasciai cadere sul letto e chiamai mio fratello, per ricordargli di portare la mia valigia nella mia stanza. Mi rispose al primo squillo, dicendomi che era troppo occupato (era insieme a Roxanne, ne ero più che certa) e che mi avrebbe mandato Niall.
Involontariamente, assunsi una posizione più rigida, e mi sistemai i capelli con un gesto nervoso della mano. Per quello che mi sembrò un secolo aspettai tamburellando con le dita sulle ginocchia, cambiando posizione ogni tre secondi, ed ignorando la presenza di Shandi. Quando bussarono alla porta respirai profondamente e saltai su come una molla.
-Niall ti ring…-davanti a me, con la valigia caricata in spalla, non c’era il biondo, bensì Liam, l’ex compagno di stanza di mio fratello. Strano. Perché era venuto lui?
-No, Niall stava facendo una telefonata importante.-disse con semplicità-Così sono venuto io.
Sorrisi, e lo invitai ad entrare. Liam poggiò la valigia sul pavimento, e poi fece un  cenno di saluto a Shandi, che lo guardò come una vera e propria predatrice.
Quando chiesi a Liam se per caso avesse voglia di restare un po’ per farmi compagnia, accettò con troppo slancio, e prese a scambiarsi lunghe occhiatine con la bionda ossigenata accanto a noi. Lei, dal canto suo, sembrava una porno star in erba, e non faceva altro che leccarsi le labbra e sbattere le ciglia, e lanciargli occhiate perverse.
-Com’è stato il primo giorno?-occhiatina a Shandi.
-Benissimo!- non ero stata io a rispondere, ma quella specie di essere mononeuronale di Shandi, che arrossì dall’imbarazzo. Bellissimo semmai.
-Così così.-dissi poi, mentre Liam si sedeva su una sedia girandola al contrario, in modo da poter poggiare il mento sullo schienale (ed osservare meglio Shandi, mi permetterei di aggiungere).-La Moxey è una matta. Blake altrettanto. La segretaria fa paura.
Liam ridacchiò:-E’ questione di abitudine. Vedrai che con il tempo ti sembrerà tutto normale.
“Le gocce di sudore sono le lacrime del grasso”? E’ questo il tuo concetto di “normale”? Liam questo non può sembrare normale. A nessuno. Mai. Di sicuro.
-Speriamo!-ancora Shandi. Dio, ti prego. Uccidetela con il gas, sparatele in bocca, fucilatela, ma non vi azzardate a lasciarla qui con me un altro secondo. Liam le sorrise.
Scattai in piedi così in fretta che per poco non cascò dalla sedia. Lo presi per le spalle e cominciai a spingerlo verso la porta:-Be’, grazie. E’ stato molto intenso. Ciaooo!
Cavolo, che figura di merda. Epica. Colossale. Complimenti, Christa, hai appena azzerato tutte le possibilità che avevi con un ragazzo fic...No, aspetta, frena, rettifico. Non ne avresti avute comunque, visto che Liam è così palesemente interessato dalle regina dei Tampax…
-Simpatico il tuo amico…-mi disse lei con tono affabile, sbattendo le ciglia.
-Mai quanto te.-borbottai, e mi chiusi in bagno. Giuro, gli arredi sanitari sono una compagnia più stimolante di Shandi. In tutti i sensi.
 
Verso ora di cena, il clone numero 1 e il clone numero 2 vennero ricongiunti, in una sfavillante e galmour esplosione di trucchi e profumi rigorosamente griffati. Un sogno, per me.
Rimasi chiusa in bagno ad ascoltare tutte le loro chiacchiere insulse, fino a che, dopo aver lungamente discusso su che cosa fosse più fashion tra lo smalto semipermanente e un robe-manteaux, Mandi disse qualcosa che mi fece drizzare le orecchie.
-Io ed Harryno pensavamo di svignarcela stasera!-risatine.-Dopo cena, nel ripostiglio della palestra, io e lui da soli… sarà divertente..
La mia espressione si contrasse involontariamente in una smorfia di disgusto. Su “Harryno” potevo anche passarci, volendo, ma…il ripostiglio della palestra! Dio, che squallore! Tra i materassini e le funi? In mezzo alle palle e alle racchette? Andiamo, che caduta di stile! Nemmeno Jad ci porterebbe Roxanne. Credo. O almeno spero.
Scacciai quel pensiero rivoltante e prestai ancora attenzione, perché Shandi confermava tutti i miei peggiori sospetti:-Quel Liam del terzo anno è…woh…-risatine.
No, okay. Magari avrei potuto accettare che lui le sbavasse dietro, se solo lei si fosse interessata a qualcun altro. O magari avrei preferito che lei lo adorasse e lui non la calcolasse, ma… Dio, riusciva impossibile da credere. Si piacevano. Frenai un conato di vomito.
Perfino i manichini mutilati delle vetrine hanno più ammiratori di me. Mi accoccolai attorno al lavandino e dormii, con la testa affollata da orribili incubi in cui Liam e Shandi decidevano di comprare una casa di pan di zenzero sul fiume degli arcobaleni e chiamavano i loro figli Chanel, Tiffany, Jimmy e Buzz.
 
L’indomani, praticamente sembravo l’uomo di latta del mago di Oz con le giunture cigolanti. Riuscivo a stento a camminare e mi faceva male tutto. La giornata si prospettava lunga: inglese, spagnolo (che, a proposito non conoscevo affatto), matematica, pranzo, arte e…storia, di nuovo.
La voglia di affrontarla si riduceva sempre più.
Fuori dalla porta della mia stanza, trovai Zayn e la sua tonta-metà, ambedue sorridenti, come se avessero passato la notte nel lago della felicità anziché sul pavimento del bagno come la sottoscritta.
-Ehi Trista, come va la vita?-ah, dolce Roxanne. Shandi, che sì è scema, ma non è mica sorda, cominciò a trillare quel nomignolo orribile. Ahh! Ma perché tutti non fanno altro che darmi ai nervi? Perché? Vorrei morissero tutti. Tutti quanti.
-Benissimo, ghaby*.-Jad mi assestò una sonora gomitata nello stomaco, che mi spezzò il fiato. A metà strada dalla mensa, Roxanne si congedò con un bacio e si diresse nel bagno delle ragazze.
-Non l’aspettiamo?-chiesi a mio fratello, ma lui scosse il capo.
-Volevo stare un po’ solo con la mia cara sorellina…
Mandai gli occhi al cielo. Sì, certo, e a pranzo servono stinco di unicorno rosa caramellato.
-Ma smettila!-Zayn rise e mi circondò le spalle con un braccio.-Perché mi stai così appiccicato? Non temi che ti reputino un perdente se vai in giro con una del primo anno?
Scosse la testa allargando il suo sorriso:-Ma scherzi? Voglio che tutti vedano quant’è fica la mia sorellina, e poi devo assicurarmi che tu ti tenga alla larga da certe persone…
La cosa non fece altro che irritarmi ancora di più. Ah, tipo scorta. Bodyguard. Balia.
-Hai conosciuto qualcuno? Ti sei fatta qualche amico?-gli leggevo in faccia che quella ‘o’ era puramente formale. Che sperava solo che io gli dicessi che no, eccetto Niall, Liam e Roxanne mi sembravano tutti odiosi. Il che era abbastanza vero, se toglievamo Roxanne.
Rimasi sul vago:-Qualcuna del primo anno, ma niente di che.-sospirò di sollievo. Qualcuna. E mi venne un’idea. Okay, so di essere bugiarda, e vagamente sadica, ma la mia idea era troppo allettante per essere ignorata.
-…e poi c’è un ragazzo…-Zayn strabuzzò gli occhi, e mi strinse forte le spalle, fino a farmi male. Proprio come pensavo.-E’ del secondo anno, credo.
Potevo vedere la rabbia che gli montava dentro, a dire il vero mi faceva un po’ paura. E se andava a spaccargli la faccia? Oh be’, tanto meglio, così magari si sarebbe liberato di quel sorrisetto fastidioso.
-Si chiama Harry…lo conosci?-ingenua al punto giusto. Bel lavoro tesoro, sono così fiera di te!
Zayn si fermò all’improvviso in mezzo al corridoio.
-Sta lontana da quel ragazzo, Christa! Credimi, non fa per te. E’ proprio il genere di ragazzo che cerco di tenere alla larga da te, intesi?-sembrava serissimo, e qualcosa mi diceva che lo era davvero. Si morse un labbro:-Ti ha baciata, o cose del genere?
Mi tradii:-No, che schifo Jad! Non ci pensare nemmeno! È fidanzato con Mandi…
La sua espressione si distese e riprese a respirare:-La tua compagna di stanza?
Riprendemmo a camminare verso la sala mensa:-No, la sua amichetta. Difficile distinguerle, ma non impossibile.
Rise, e raggiungemmo gli altri. Liam non aveva toccato una singola briciola della sua colazione, mentre Niall ammonticchiava ciotole vuote le une sulle altre, ed era nascosto in mezzo ad una quantità di cibo che avrebbe sfamato un esercito. Roxanne si stava mettendo il lucidalabbra, e per la prima volta notai che aveva le unghie laccate di rosso intenso. Mi avvicinai e sussurrai all’orecchio di Zayn:-Io consiglierei a te di mollare quella specie di ornitorinco con la parrucca, non fa per te.
La sua espressione si indurì:-Non sono affari tuoi!-abbracciò la rossa da dietro:-Ehi, splendida…-e la baciò.
Disgustata, mi lasciai cadere accanto a lui, proprio di fronte a Niall, che mi sorrise al di sopra della tazza di cereali. Mi sentii arrossire.
Addentai timidamente un pezzo di pane imburrato, sotto il suo sguardo amichevole.
-Buon giorno, Christa.
Posai il pane. Non avrei potuto mangiarne altro:-Buon giorno, Niall.
Sono sicurissima che mi avrebbe detto qualcosa di dolcissimo, se solo mio fratello non avesse detto:-Allora, Niall, come va con Elyse? 

*
Spazio autrice (lalala)
Ormai era un po' che non aggiornavo questa FF
così ho rimediato, non siete contente??
Personalmente adoro questo capitolo,
mi veniva da ridere perfino a scriverlo!!
West side story avrà un ruolo abbastanza
importante in questa FF, come si capisce
dal titolo, :)
Domande, dubbi, perplessità?
Im right here babe!
Grazie per l'attenzione!
:*
Mila

 

*gheby:stupida, in arabo

  
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