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Autore: Dark side of Wonderland    10/09/2012    3 recensioni
ehi, ciao. Questa è la mia prima fanfiction. Ho esitato molto prima di pubblicarla, ma ora sono qui, una nuova autrice, fan della coppia Draco e Hermione. Questa storia parla ovviamente dei due, che tra litigi, e arrabbiature non trovano mai pace. Herm è fidanzata con il nostro carissimo Ronald, ma ultimamente quando è con Malfoy si scalda un tantino troppo ... se poi ci si mettono in mezzo anche gli amici ... insomma, leggete, e commentate, un bacione ...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 2
Draco , strisciò nell’acqua come una vera serpe. Senza Hermione, era inutile rimanere li, da solo, ad aspettare l’alba. Fissò il suo riflesso nell’acqua. Un Malfoy adirato e amareggiato,sbatteva contro di se i raggi pungenti della luna calante. Le parole della grifondoro orgogliosa lo avevano, per la prima volta, ferito profondamente. Avrebbe voluto ucciderla, ma poi pensò che avesse ragione, quella stupidissima ragazzina , aveva ragione. Nonostante il suo carattere presuntuoso, Draco doveva ammettere la verità. La mezzosangue aveva centrato il punto della questione. L’aveva vista più combattiva, armoniosa nei gesti. Non si rintanava più nello studio, dopo la battaglia finale contro il signore oscuro, Hermione era cambiata. Tutti erano cambiati. Non poteva essere altrimenti. Malfoy si rese conto di quanto gli mancassero i vecchi tempi. La smania di potere di suo padre, la lotta incontenibile tra il bene e il male, e tra lui e la mezzosangue saccente. Rivoleva i tempi nei quali la sua coscienza era ‘’ pulita’’ e il suo gruppo di amici era intatto. Dopo, la morte di Goyle, di Piton che l’aveva aiutato, di Silente, di metà della popolazione di Hogwarts, della professoressa di Babbanologia, la sua vita era crollata nell’oblio. Come poteva aver visto così tanto dolore, e non aver fatto mai niente. Tirò un pugno nell’acqua e uno zampillo tiepido innaffiò la sua faccia. Poi si alzò in piedi e se ne andò nobilmente …
 
- Parassita
Esclamò Hermione  sottovoce
- Draco Malfoy,sei un parassita, una serpe velenosa …
La sua furia era incontenibile. Appollaiata sulla poltrona calda della sala comune dei grifondoro , come un gufo infreddolito, la ragazza malediceva il serpe verde. Sembrava una di quelle vecchiette strabiche, con problemi di udito, e pochi denti rimanenti. Strinse il tessuto soffice, di un rosso prepotente.  Si, prepotente, era l’aggettivo giusto. Come il coraggio e la lealtà dei grifi. Accantonato il problema Malfoy , Hermione si precipitò nella sua stanza. Ron era ancora li ma, con sua grande sorpresa, Lavanda Brown, era  avvinghiata a lui. Le mani del ragazzo erano attorcigliate alla vita della puttanella. ‘’ Brutta stronza, e Ron … mi hai d-deluso’’ le lacrime uscirono fuori da quegli occhi di brace. Quei due diamanti dolci come il miele, e allo stesso tempo infuocati. Miele e fuoco. Dolcezza e crudeltà. Poesia e dolore. E che dolore. Un tradimento inaspettato, dalla persona alla quale voleva bene. In quell’istante ebbe quasi la voglia di ucciderli entrambi, quei due traditori, quei voltafaccia, ma avrebbe dato corda alla gelosia e alla rabbia, e non voleva essere un’assassina per amore. Strinse la bacchetta a se, come se fosse un talismano. Soffocò un singhiozzo per la vergogna e il disprezzo. Silenziosamente aprì la porta della stanza . Un ghepardo leggero come una farfalla. Doveva escogitare un piano. Aveva perso il ragazzo non l’orgoglio. Quella caduta l’aveva resa inflessibile. Inflessibile come il pezzo di ghiaccio che si muoveva nei dormitori dei serpe verde nei sotterranei di Hogwarts. ‘’ Draco  , sei solo come me’’ pensò fulminea Hermione che si appoggiò impaurita dal dolore lancinante che si allargava nel suo petto. Il cuore cantava un aiuto incompreso. Voleva ribellarsi all’odio.  Si mise a sedere davanti al camino, e sprofondò nel sonno. Non sognò, perché il suo cervello aveva deciso di riposare con la sua padrona, in quella notte d’inverno. Le ore passarono velocemente. Un gruppo di Grifondoro si stava avviando verso la sala comune. Poi una figura esile, con gli occhi chiusi, la pelle bianca, e la bacchetta sul cuore, li sorprese.
- Hem … Herm-Hermione?
Chiese incuriosito Neville, cercando di essere il più delicato possibile
La ragazza sobbalzò, e si ritrovò davanti Paciock e Dean Seamus. ‘’ Che figure, sono mezza nuda su una poltrona’’
- Io … scusatemi è che … non riuscivo a dormire bene stanotte, nel mio dormitorio … così … sono venuta a dormire qui
‘’ che scuse penose, è vero, sono proprio pessima nel dire bugie’’
- E i capelli? Sei bagnaticcia
Aggiunse preoccupato Seamus, ma Neville esclamò
- Ehi Dean, saranno fatti suoi. Noi, non volevamo infastidirti Hermione, ma sai, a volte la curiosità …
- Tranquillo Neville, è tutto ok. Mi sono solo fatta una … doccia
- Con questo freddo?
Aggiunse Seamus alquanto contrariato.
- Eh … Dean, finiscila … andiamo … ci - ci vediamo a colazione Herm
Farfugliò Paciock. La ragazza osservò i due allontanarsi mentre bisticciavano come una coppia di sposini . Sul viso della grifondoro si allargò un leggero sorrisetto divertito che si spense subito dopo. Come poteva pensare ad altro quando il suo ragazzo era appiccicato a quella vipera vanitosa? Come poteva aver dimenticato tutto, solo con una dormita? Sentì altri passi. Uno scalpiccio nervoso, che invocava guerra.
- Ehi Dean, Neville, dove siete … Hermione?
Chiese scioccato Harry. La ragazza annuì lievemente. ‘’ E ora cosa gli dico? La verità? Oh no, che faccio?’’
- Perché sei … qui?
- Perché … non avevo sonno, ok?
‘’ Uffa! Impiccione’’
- Ok … ci vediamo in sala Grande?
- Si arrivo
Rispose Hermione nervosa. Aspettò di essere sola, poi con un vuoto nello stomaco incredibile, si diresse nel suo dormitorio. Non pensò a Ron, ne a Lavanda, il suo obbiettivo era la divisa. Doveva solo vestirsi. Aprì la mano, e tese i nervi. Non avrebbe sopportato di vederli insieme, ma la sua bacchetta era sempre e comunque con lei. Trattenne le lacrime di rabbia, e aprì la porta. La maniglia le sembrava così fredda, la porta troppo piccola per contenere il suo disprezzo. Fece un passo. La stanza era vuota. I letti rifatti. I guanciali puliti e l’aria fresca. Si diresse verso il comodino. Aprì il cassetto e estrasse la divisa. La macchiò con una lacrima. La tristezza si faceva sentire. Quante volte Ron aveva accarezzato quella divisa? E quante volte lo gli occhi di Draco l’avevano trapassata? Se la infilò in fretta. Si guardò allo specchio e sorrise al suo riflesso. Lo stemma dei Grifondoro brillava imponente. Camminò fino all’uscita della sala comune, con la paura di avere Lavanda e Ron dietro. Guardando l’ora, si accorse che era anche fin troppo tardi, per lei. Seminò i quadri, soprattutto la signora grassa, abbastanza in fretta e si ritrovò proprio all’ingresso della sala grande. Tutti i tavoli, in perfetto ordine come sempre. Senza volerlo, il suo sguardo si posò sui serpe verde . Draco era accanto a Zabini. Come sempre del resto. Poi, diede un frettoloso sguardo ai grifi e vide Ron che rideva accanto a Lavanda. Camminò a testa bassa e si guadagnò il posto accanto a Ginny.
-  ciao Herm, tutto ok?
La Granger esitò per un secondo, poi guardando il lucente sguardo dell’amica, rispose con un sorriso. Quando però, i suoi occhietti furbi si posarono sulla faccia di Ronald, ecco ancora la dolcezza contro la rabbia.
- ‘Giorno amore
Disse Ron con un sorriso scemo ‘’ Amore? Brutto coglione ha anche il coraggio di rivolgersi a me così?’’ pensò amareggiata la grifondoro
- Ciao
Ronald guardò confuso la ragazza triste e malinconica’’ ma che le ho fatto stavolta? ‘’.
Malfoy era assorto come sempre nei suoi pensieri, ma quando capì che Hermione era arrivata alzò la testa di scatto. Blaise sogghignò di nascosto. Capì che la ragazzina ultimamente faceva un certo effetto sul suo amico.
- Ehi Dra … ti sei incantato?
Chiese Zabini, ma l’amico non gli rispose semplicemente abbassò lo sguardo sul proprio piatto, e continuò ad ingurgitare cibo.  La Granger invece, non aveva fame. Riusciva solo a pensare ad escogitare la sua vendetta. Rigida come una pietra , afferrò la forchetta e la conficcò rudemente in un tozzo di pane, che si portò alla bocca. Lo sbranò e lasciò che miriadi di briciole scivolassero sulle sue braccia. i weasley e Harry rimasero stupefatti dalle mosse della ragazza. Non era impazzita, stava solo pensando. Dopo la solita chiacchierata della McGranitt, tutti gli studenti si alzarono, e tra bisbigli confusi, e passi agitati, si fece il caos. Ginny prese sottobraccio Potter e lo portò a lezione, Ron cercò di trascinare Hermione al suo fianco, ma lei lo evitò fino all’aula di pozioni. Lavanda sogghignò contenta, nel vedere che la ragazza davanti a lei, si allontanava sempre di più da Ron. Due fossette si fecero spazio sulle sue guance paffutelle. Strinse i pugni. Voleva ottenere l’amore di Ron, onestamente, ma se non ci fosse riuscita, sarebbe passata alle maniere forti. In pochi minuti, arrivarono nell’aula di Lumacorno. Tutti erano al proprio posto. Zabini affiancato dalla Grengrass e dalla Parkinson. ‘’ Il triangolo delle bermuda’’ pensò infastidita la grifondoro’’ manca solo … MALFOY?’’ subito dopo si accorse dell’assenza di quest’ultimo. Video il professor Horace sbuffare insoddisfatto per l’assenza del serpe verde.
- Allora signori, qualcuno mi sa dire perché il signor Draco Malfoy non è a lezione stamattina?
Un silenzio di tomba sostituì un brusio incosciente. Blaise sorrise
- Sarà nel suo dormitorio
- Beh … dica al suo amico che …
Lumacorno fu zittito dalle’entrata del ragazzo
- Ah finalmente , possiamo cominciare?
Malfoy annuì sfacciatamente e si mise a sedere. Hermione bofonchiò. Le faceva un certo senso vederlo  quasi sottomesso dalla malinconia.
- Herm … perché lo stavi fissando?
Sussurrò Ron nel più completo silenzio. La Granger gli rispose in modo calmo
- fissando chi?
‘’ brava, fa la naturale, non devo dirgli assolutamente niente’’
- Smettila di fare la finta ton …
- Signor Weasley
Sbraitò il professore
- se non le interessa la mia lezione , può anche andarsene
Le guance di Ron divennero rosse più dei suoi capelli. In segno di risposta si limitò ad abbassare la testa e a tacere. L’aveva scampata un’altra volta’’ Fiuu’’ pensò soddisfatta la grifondoro’’che fortuna’’.
- Bene, come dicevamo, il distillato sviante o di Confusione crea confusione e in alcuni momenti, il soggetto non capirà il senso delle sue azione passate, ne tantomeno di quelle presenti e future. È come, in un certo senso, avere la febbre alta. Il tuo cervello non elabora completamente lo stato in cui realmente sei, e ti mostra una realtà alterata. Se utilizzata su soggetti sensibili, può provocare anche il suicidio e quindi la morte. Quando sei sotto l’effetto di questa pozione, non sei più tu a rispondere delle tue azioni, ma è la magia. Naturalmente è utilizzata solo nei casi di estrema emergenza ed è una pozione assicurata legale dal ministero della magia. Detto ciò voglio arrivare al punto della situazione. Io mi fido di voi studenti dell’ultimo anno, perché, come ho appena detto, siete dell’ultimo anno. Avete passato molto tempo qui a Hogwarts, e ora, voglio che voi prepariate questa pozione. Ma vi avverto, dovete stare molto attenti. Alcune pozioni sono insidiose, e il distillato sviante è una di quelle. Per alcuni, il contatto con essa potrebbe essere nocivo. Quindise qualcuno di voi si dovesse sentire male, può uscire da qui. Io, non toglierò punti casa. Lo comprenderò. E ora … cominciate pure
Hermione afferrò gli ingredienti, e con aria presuntuosa cominciò a seguire le istruzioni
- Ehi mezzosangue, attenta a cosa bevi, potresti ritrovarti un po’ di questa pozione nel calice
Sussurrò sarcastico Malfoy
- Zitto biondino, magari sarò più veloce io, e con la fortuna che ho tra una settimana mi troverò a ballare sulla tua tomba
L’immagine della tomba del ragazzo si focalizzò nella testa della grifondoro. ‘’ Ma da dove mi è uscita questa?mi devo assolutamente controllare’’
La risposta di Malfoy fu un semplice grugnito contrariato. Le parole della ragazza lo avevano atterrito. Granger 1 Malfoy 0. Ron, fissò la ragazza con occhi brillanti e delusi, ma lei era troppo impegnata a sminuzzare gli ingredienti con estrema cura. Molte volte in quell’ora Ronald toccò la mano di lei, ma Hermione non ne voleva sapere. L’orgoglio l’aveva sopraffatta ancora. Gettò la coclearia, il Levitisco e l’erba starnutaria nel calderone. Ogni tanto lanciava occhiate minacciose a Malfoy, che furbo ricambiava, e a volte cercava un appiglio morale da parte del suo ragazzo, poi però si ricredeva pensando al male che le aveva fatto. Finita la lezione Hermione si staccò dalla pozione. Lumacorno, passò per i banchi.
- Ottimo signor Potter … signor Zabini, deve migliorare ma non male. Signorina Brown, non eccelle in questa materia però si può sempre migliorare, signor Weasley, dovrebbe dedicarsi a un’altra materia. Signor Malfoy … molto convincente,ma non abbastanza. Signorina Weasley , molto bene e … signorina Granger, ha fatto davvero un lavoro eccellente …
Il biondino fissò arrabbiato Hermione che gli sorrise divertita.’’ Granger 2 Malfoy 0’’ pensò la grifondoro. Una leonessa contro una serpe. Un serpente velenoso contro una pantera ambrata. Un boa stritolatore di anime contro la tigre con gli occhi di brace. Una partita all’ultimo sangue. Lo avrebbe voluto torturare ma capì che non era lui che in quel momento detestava. Era quel rosso strambo che continuava a implorarle amore. In un attimo lei afferrò la fialetta che portava in tasca da tempo, e la tuffò nella pozione.  Quando riemerse, la tappò con un incantesimo e la nascose dentro la divisa. ‘’ nessuno mi ha visto ‘’ pensò Hermione, ma per la prima volta in vita sua, si sbagliava. Finito il giro del prof. I ragazzi e le ragazze delle diverse case, si mescolarono tra di loro, e di nuovo la confusione. Draco fissò esterrefatto la dolce Granger. ‘’ Ma cosa cazzo intende fare?’’ pensò il ragazzo, che si fiondò incuriosito dalla ragazza
- Ehi mezzosangue
‘’ ah quanto non lo sopporto. Dopo 8 anni  non ha ancora capito che io rispondo solo se qualcuno mi chiama per nome?’’
- Ehi mezzosangue
Disse di nuovo Malfoy, leggermente irritato
- Cazzo Hermione!
 Gli occhi ambrati della ragazza divennero argentei per lo stupore. Alzò il suo sguardo in precedenza irritato sul dolce viso della serpe.
- Ce l’hai fatta a chiamarmi per nome … che - cosa -vuoi?
- Dammi la fialetta
Disse senza esitazioni Draco
- Q- quale fialetta?
Chiese stranita la Granger
-  quella che ti sei infilata nella divisa, quella fialetta!
- Non so di cosa tu stia parlando … e ora se mi vuoi scusare …
- NO! Granger, sei un’illusa se credi d’incantarmi. La fialetta , dalla a me
‘’ ehi ma questo sta dando di matto ’’
- Così potresti avvelenarmi?
 Aggiunse quasi ridendo sadicamente
- Non sai quanto vorrei farlo, credimi mezzosangue, sarebbe un onore porre fine alla tua insulsa vita, ma … per mia sfortuna, dormiamo ancora sotto lo stesso tetto e quindi …. Per evitare situazioni irritanti  e spiacevoli … Dammi quella cazzo di fialetta
- ne avrai già una
- SANGUESPORCO! DAMMI QUELLA CAVOLO DI FIALETTA CON LA POZIONE DENTRO, ORA!
Sembrava urlarlo, ma in realtà lo sussurrava irritato
- Ok, io non dovrei nemmeno convincerti perché è da tanto che desidero vedere lenticchia morto, però non vorrei essere espulso a causa sua, e so che non piacerebbe nemmeno a te essere espulsa proprio all’ultimo anno.
Quel sorrisetto si trasformò in una smorfia di disgusto, e una lacrima amara le solcò il viso.
- Dai Granger, no obbligarmi a cercare nella tua divisa
Furiosa estrasse dalla tasca del maglione la fialetta e la diede a malincuore a Malfoy
- Brava, e adesso …
Draco versò il liquido pastoso dentro il calderone , poi lasciò cadere la fiala, che si frantumò in mille pezzi
- Non ti azzardare a farlo di nuovo, o la pagherai
- ciao Malfoy
Rispose ancora più sadicamente di prima. Il dolore era di nuovo scomparso ed era tornato il fuoco. Aspettò che se ne andasse anche lui, e alla fine decise di varcare la porta. Ma c’è una cosa che non rientrava nei suoi piani. La sua innata determinazione. Aveva duplicato la fiala, e una copia ce l’aveva ancora lei al caldo nella divisa.
- Malfoy, deve nascere ancora qualcuno più intelligente di me
E così detto,si allontanò vittoriosa con alcuni libri sottobraccio.
- Ron Weasley, e Lavanda Brown, avete le ore contate …
 
 
Ciao! Come vi è sembrato questo capitoletto? Diciamo che i due litiganti si sono riaffrontati di nuovo. Hermione ha praticamente perso la testa. Ron l’ha ferita davvero tanto, e questo l’ha spinta a rubare una pozione che può arrivare anche ad ucciderlo. Draco però, ripensando alle parole fredde che la grifondoro gli aveva scagliato contro la sera prima, e che erano vere, decide di ‘’ aiutarla ‘’ ed è difficile pensare che un Malfoy aiuti la mezzosangue che ha odiato per sette anni e mezzo. Starà pianificando uno dei suoi attacchi a sorpresa o starà cambiando poco a poco? E Hermione riuscirà a non uccidere Ron e Lavanda? Lo scoprirete nel prossimo capitolo. Grazie a chi ha recensito , chi ha messo la storia nelle seguite e nelle ricordate  … un bacio
Piumetta
 
 

 
 
 
 
 
 
  
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