Capitolo 7
Mi sentì scuotere del tutto, e aprì di botto gli occhi.
-Ragazzi, ragazzi svegliatevi! Sono quasi le cinque- Disse mia madre continuando a smuoverci.
-Come siete carini- Ridacchiò uscendo dalla camera.
Zayn si stiracchiò la schiena e poi ancora con la voce impastata dal sonno disse –Elli la valigia non l’hai ancora preparata?-
-No mi hai costretto a dormire- risposi alzando le mani al cielo.
Aprì l’armadio e presi un borsone ci misi dentro una felpa qualche maglietta e un pantalone di tuta. Chiusi il borsone e mi girai verso di lui. –Ecco fatto!- sorrisi.
Il mio stomaco e il suo brontolarono all’unisono, cosa che ci fece ridere.
Portammo i nostri culi giù in cucina dove mia madre aveva preparato latte caffe e schifezze varie tra qui cereali brioche e chi ne ha più ne metta.
-Ragazzi io torno a dormire, domani ho una giornata piena. El a mamma, mi raccomando non fare cose pericolose e chiamami. Quanto starete via?-
-Due giorni più o meno-Rispose Zayn inzuppando la brioche nella tazza del latte.
-Ciao mamma- la salutai infine mentre lei andava in camera sua.
-Ma dove andiamo di preciso?- Inzuppai anch’io la brioche.
-In un bosco che sa Louis, boh- rispose vago.
Il suo cellulare prese a suonare, lo prese e lesse il nome ad alta voce. –Liam. Sono fuori, prendi il borsone- Si alzò da tavola e si diresse verso la porta di casa.
-Cavolo è buio pesto- gli feci notare.
-Sono le cinque di mattina baby. Buon giorno- Sorrise stampandomi un bacio sulla guancia. Nel mio stomaco stava succedendo la guerra mondiale tra farfalle. Cazzo Jawaad povere farfalle! Le stai facendo massacrare.
Posai il borsone nel cofano e salì dentro.
I ragazzi ci salutarono in coro, poi Louis mise in moto e partì.
-Il viaggio è abbastanza lungo, chi vuole sentire una barzelletta?- Disse il maggiore guardando nello specchietto retrovisore.
-Io!- Mi piacciono le barzellette, sono la regina delle barzellette io.
-Ellen ti rendi conto cosa hai appena detto? Te ne pentirai amaramente! Si porto le mani alla testa Niall guardandomi male.
-Sai perché un gatto va in chiesa?-Iniziò già a ridere. Scossi la testa e lo incitai a continuare –PERCHE’ E’ GATTOLICO HAHAHHAHAHAH-
Rimasi con una faccia da pokerface. Che merda di barzelletta era?
-Mhh seh.. che ne dite di mettere un po’ di musica eh?!- sdrammatizzò il riccio accendendo la radio.
Arrivammo nel posto “che conosceva Louis” dopo circa due ore.
Ma dove cazzo siamo? Porca vacca inculata da un bue, è un fottuto bosco boscoso(?) Sgranai gli occhi osservandomi attorno.
-Che c’è piccola, non ti piace?- Disse Harry circondandomi per un fianco.
-Ma la notte non ci sono le bestie feroci, vero?- Domandai ancora più stranita.
-Mhh chissà. Ma se hai paura puoi dormire con me! In qualche modo ci intratteniamo- Sghignazzò malizioso.
-Giù le zampe Styles! Ellen dorme con me- Sorrise sicuro di se, Malik.
Annuii trottando verso di lui per poi abbracciarlo. Povero riccio, c’era rimasto di merda.
-CI AIUTATE A PIANTARE LE TENDE?!-urlò da lontano Liam mentre inciampava ad ogni minimo movimento.
Osservai la cartina delle istruzioni per qualche secondo per poi scoppiare a ridere.
-Ma come cazzo si montano?- afferrai un pezzo di quella stoffa e osservai anche quello.
-Tu e Liam non siete proprio adatti al campeggio. Queste tende non si devono piantare, basta aprire e posizionarle a terra. Si allargano da sole- Sospirò rassegnato Zayn.
-Visto che siete tutti dei geniacci qui, io e El andiamo a fare due passi- Disse il castano facendo il finto offeso. Lo presi a braccetto e ci allontanammo.
-Non ci mettete molto, un giretto veloce-urlò di risposta.
-Si papà!- ridemmo entrambi in coro.
Più avanti scoprimmo che c’era un fiume. Liam immerse le mani dentro e se le sciacquò. –E’ bella fresca- sorrise asciugandosele vicino i pantaloni.
Imitai il suo gesto e sorrisi anch’io. Gironzolammo per i dintorni fino a mezzo giorno, poi i nostri stomaci reclamarono .
-Porca vacca,finalmente!- urlò Louis. Zayn mi guardò sembrava arrabbiato ma nello stesso tempo sollevato.
Si alzò da terra e mi venne incontro. –Vi avevo detto un giretto, cazzo!-
-Zayn ero con Liam, calmati- dissi indicando il castano.
-Liam? Con Liam? Liam si perde nel cesso di casa sua! Come vuoi che sia il suo senso dell’orientamento?!- sbottò provocando la risata di tutti.
Stendemmo a terra un telo e iniziammo a mangiare tra risate e scherzi. Stanca di tutta quella pasta consegnai quello che era rimasto a Nialler, lui era una pattumiera vivente.
Volevo chiamare mamma per avvisarla che era tutto apposto, ma porca merda non c’era campo. Giocai per tutto il pomeriggio con i giochi del cellulare e ascoltando la mia amata musica.
Prima che calasse completamente il buio Harry propose di andare a pescare.
Stupido di un riccio, cazzo peschi di sera?!
Ovviamente gli altri fessi accettarono. Io non avrei pescato, non sapevo farlo ne volevo farlo!
Così rimasi li impalata a guardarli seduta sull’erba.
Raccolsi qualche pezzo di legno e qualche foglia secca dopo di che ritornammo alle tende.
Verso le nove accendemmo il fuoco e mettemmo il pesce a cuocere.
Ovviamente non poteva mancare il dessert, ovvero i marshmallow accompagnati da delle storie dell’orrore.
-E così la piccola Jennifer andò nel bagno della casa abbandonata pensando di essere sola, ma non era così. C’era anche…- incitai a continuare il racconto a Louis quando sentì un ‘BUUUUUUUH’ subito dopo mi ritrovai schiacciata sull’erba fredda. Lo ammetto stavo per piangere dallo spavento.
-Muori Harry!- imprecai pulendomi il pantalone sporco. Stavano ridendo tutti, quei bastardi si erano messi d’accordo!
-Si è fatto tardi, io vado- Disse Liam dirigendosi verso la sua tenda.
Stava tirando anche vento, rabbrividì dal freddo –V-vad-do anch’i-io- Dissi sbattendo i denti. Louis con un secchiata d’acqua spense il fuoco, non si vedeva una ceppa, era completamente buio.
Io Zayn e Niall ci avviammo in tenda.
-Non sapevo venisse con noi anche Niall- Dissi infilandomi nel sacco a pelo.
-Preferivi Harry?- Mi guardarono entrambi sorridendo.
-Mi avrebbe stuprato nel sonno!- Ridemmo tutti e tre a quella battuta.
Niall spense la torcia e ci augurò la buona notte, ricambiai e poi lasciai il mio sonno nelle mani di Orfeo.