Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Cilyan    10/09/2012    10 recensioni
Ad un tratto mi ritrovai una coperta addosso, coperta tanto reclamata qualche secondo prima al tono di :- hey Zayn qui abbiamo un pulcino bagnato, portami per favore una coperta!- e che aveva ricevuto come risposta un: - davvero? Lo vorrei tanto vedere, arrivo subito!-.
Questo Zayn, a quanto pare era moro e con due occhi cristallini color nocciola che mi fissavano imperterriti come se stessero guardando un alieno, ed io avevo paura degli alieni o dei mostri in generale, specie dell’uomo nero.
Il biondo mi prese in braccio tenendomi avvolta nella coperta calda e mi portò dentro sotto lo sguardo incuriosito di quel moro dai capelli così alti , da farmi venire una voglia irrefrenabile di tirarglieli tanto erano alti, sembravano quasi un grosso cespuglio di erba ed io amavo accarezzare o tirare l’erba con le mani. Allora , a soli tre anni, mi faceva sentire viva, quel contatto con l’erba umida, il suo odore, specie dopo essere stata bagnata dalla pioggia, mi portava a credere che io esistessi veramente e che per questo, per la mia esistenza, qualcuno mi amava
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

  Image and video hosting by TinyPic

 

"A New Entry in my lovely family"



<< Lei è Danielle>> disse , poi, Liam guardando verso quella figura.

<< Sai se non fosse stato per lei, non avremmo saputo minimamente cosa fare >> continuò poi.

<< Già tesoro, ma adesso riposati, resterà Louis con te, intesi? >> disse Harry rivolgendosi a me ,  poi, guardando Louis disse << Lou, per qualunque cosa tu abbia bisogno, suona il campanello che sarò subito qua!>> finì di parlare , mentre si alzava con la schiena visibilmente dolorante.

Lo osservai allontanarsi, mentre Louis stringeva il pugno fasciato e lo guardava sparire dietro quella porta assieme agli altri. L’ultima ad andarsene fu la nuova arrivata.

Non si sa perché o come, quella Danielle mi ispirava fiducia. 

Bho , sarà stato per la cordialità con cui si congedò prima di andarsene , “piacere di conoscerti Connie, io sono Dannielle Peazer, ma ora riposati, dopo parleremo! Giocherò anche io ai Conti con te, non appena guarirai!”, oppure per il suo sorriso smaniante che non accennava a levarsi dal suo viso, o per l’aura di misteriosa contentezza nel vedermi che l’attorniava, ma mi ispirava fiducia.

<< Chi è quella lagazza?>> chiesi, poi, a Lou guardandolo fisso negli occhi che , fino a quel momento, si erano rivelati pieni di odio o astio verso non si sa chi o cosa.

<< E’ un’amica di Liam, tranquilla, è una brava ragazza >> disse solo, ma non so perché nelle sue parole lessi comunque un “ almeno credo”.

Neanche lui era tanto sicuro di quello che stava dicendo, eppure il suo sguardo mi donava una sicurezza assurda, davvero assurda.

<< Hai fame tesoro?>> non si mosse mentre me lo chiedeva; stava ancora male, molto male, ma nonostante questo continuava a sorridere. Perchè? Perché mi chiedo adesso, eppure so che dipende dal bene che prova per me, anche se … puo’ davvero esistere un ‘amore tanto grande da farti dimenticare ogni dolore?

<< No , ho sonno >> asserii soltanto, stanca, molto stanca.

<< Allora dormi piccola. >> 

<< Anche tu, Lu!>> dissi , allora, io, dandogli un bacio sulla fronte,cercando di donargli tutto l’affetto che avevo in corpo in quel momento.

<< Bene!>> rispose solo ricambiando con una carezza.

Tutti e due dormimmo fino a quando non fu buio. Quando mi svegliai mi ritrovai nuovamente nelle braccia di Louis, ma ero ancora più indolenzita di prima, così decisi di alzarmi. Purtroppo lo feci troppo di corsa e la testa mi girò violentemente. Stavo per cadere, quando qualcuno mi prese:Danielle.

<< Tutto bene , piccola?>> mi chiese.

<< S-si, tutto a posto >> risposi io titubante.

<< Lu dorme?>>  le chiesi, non essendomi accorta, invece che lui era sparito dal letto.

<< No, tesoro, sta guardando la tv in salotto.>>

<< Capito.>> annuii convinta. << Hally c’è?>> le chiesi, poi.

<< Hally?>> fece un attimo dubbiosa, mentre io cercavo in tutti i modi di dire quella maledetta “r” che insieme alla “v”, solo in quel momento, mentre ero raffreddata, non riuscivo a pronunciare, quando ad un tratto riuscì a capire:

<< Ah !Harry!>> esclamò alzando un dito, come se le si fosse accesa una lampadina.  Annuii in senso di consenso:

<< Si  sta guardando la tv con Louis, perché?>>

<< Debo andale al bagno >> dissi intimorita.

<< E che c’entra Harry?>>

<< Lui mi accompagna semple!>> corrucciai la fronte e le sopracciglia, come se fosse ovvio.

<< Davvero? Se ti accompagno io non è lo stesso?>>

<< No!>>  ed oltre all’espressione aggiunsi anche le braccia incrociate.

<< Davvero Connie, non posso disturbarlo ora; sta con Louis capisci?>>

<< No, non capisco!>> sospirai. Non ce la facevo davvero a trattenerla ancora.

<< Ok, andiamo>> sentenziai alla fine, sull’orlo di una crisi di pianto.

Non mi fidavo di lei, ma non avevo altra scelta in quel frangente. Le mie gambe erano ancora deboli, per cui mi dovetti anche far prendere in braccio. Incredibile. In una sola giornata quella bionda riccia era entrata nella mia esistenza e sembrava non ne sarebbe uscita tanto presto.

<< Ecco fatto piccola, ora possiamo andare dagli altri!>> mi disse poi e mi portò in salotto dove trovai Lou letteralmente accasciato sul petto di Harry, mentre quest’ultimo lo teneva con un braccio, avvolto attorno al suo collo , facendo, con l’altra mano, zapping tra i canali.

MI guardai intorno, mentre Danielle si allontanava dal soggiorno per dirigersi in cucina , dove Liam, presumo, stava cucinando, dopo avermi posato in braccio a Niall che era intento a giocare sul piccolo tavolino del salotto con Zayn.

Il tavolino si trovava sopra il tappeto vicino ai vari divani e il biondo e il moro si erano messi seduti alle sue estremità. Notai che Niall avesse delle carte in mano, ma io non sapevo giocare, quindi osservai solamente silenziosa, anche se potei comunque comprendere che stesse vincendo Zayn,dato che il biondo aveva un’espressione più corrucciata della mia poco prima.

Ogni tanto Niall mi faceva qualche carezza e mi sussurrava un “come stai?” , “stai comoda così?”,, “vuoi che ti insegni qual cosina?”,cui io rispondevo sempre con un “sto bene così, glazie”.

Zayn, dall’altra parte, mi sorrideva spensierato, guardando di tanto in tanto in direzione del suo gesso. Doveva fargli male la gamba, ma come Lou non voleva che mi preoccupassi ed ovviamente riuscì anche lui nell’intento di farmi sentire meglio. Louis ed Harry, invece, sembravano essere calati in un mondo tutto loro: Harry aveva preso ad accarezzare il collo fasciato del castano ed ogni tanto si sentiva un mugolio proveniente da quest’ultimo , quasi come se stesse godendo di quelle carezze, come se lo ricaricassero in un certo senso; ma non erano cose che potevo capire allora, a soli tre anni.

Continuai ad osservarmi intorno, appoggiata al petto di Niall, finchè non arrivarono Liam e Danielle con la cena.

Stupendo!Avevano preparato uno dei miei piatti preferiti:riso e verdure. Come tutte le ragazzine non amavo mangiare gli ortaggi, anche se adoravo la frutta, ma nel riso per me tutto diveniva più buono ed assumeva un colore diverso.

<< La minestra è pronta!>> annunciarono, facendo in un qualche modo ridestare tutti da quel torpore creatosi.

Harry si alzò di scatto, mi guardò, sorrise, mi diede un bacio sulla guancia e poi aiutò Zayn ad arrivare a tavola. Non disse nulla, fece solo quello, ma per me bastò ed avanzò per farmi capire tutto ciò che le parole non potevano fargli dire in quel momento.

Niall, invece, dopo avermi posata a tavola, vicino al riccio, prese in braccio Lou assieme a Liam e lo posizionò a tavola di fianco a Danielle, seduta accanto ad Harry.

Iniziammo a mangiare tutti quanti tranne il bellissimo castano dagli occhi di ghiaccio. Lui non poteva mangiare da solo, ovviamente. Per lui c’era una cena speciale, mi dissero, e notai che Danielle, finito di mangiare per prima, si alzò per poi tornare con una cannuccia e del passato, freddo.

Osservai attentamente mentre lo aiutava ad infilarla nella bocca, solo da poco sfasciata, supportandolo ogni qual volta la perdesse.

Sembravamo una vera e propria famiglia , in fondo, e , forse, quella giovane dai lunghi capelli castano chiaro, non doveva essere poi tanto male.

Non appena finimmo di mangiare, mi sentii subito ricaricata, ma durò pochissimo , perché  verso le nove e mezza caddi in un sonno profondo tra le braccia di quella ragazza che mi stava cantando una ninna nanna nel letto di Louis, dove io dormivo solitamente.

Il giorno seguente non la trovai in casa, ma fu solo perché era andata a fare spesa.

<< Ci serviva proprio una donna in casa >> sentivo mormorare mentre mi avvicinavo alla cucina per fare colazione. Mi sentivo molto meglio per cui il giorno seguente sarei anche potuta andare a scuola dopo tanto tempo.  La giornata passò velocemente tra i giochi che feci con Zayn e Danielle, benché il povero ragazzo non potesse correre e prendermi. Poi la giornata finì  e mi infilai presto sotto le coperte perché il giorno dopo sarebbe stato Lunedì.

Era Lunedì il che significava che sarei potuta andare a scuola, all’asilo e fu proprio lei ad accompagnar mici. Dopo aver messo la divisa, mi prese per mano e mi portò all’ingresso dell’edificio, dove, una volta visto il piccolo Gigì, lasciai la sua mano per corrergli incontro.

Erano un paio di giorni che non lo vedevo ,per cui mi era mancato tantissimo, ma, essendo educata, mi rivolsi un attimo a Danielle sorridendole e dicendole un enorme “grazie”; per poi entrare mano nella mano con il mio amichetto, a cui raccontai di tutte le mie avventure.

Dopo quel giorno la ragazza venne sempre più spesso a casa nostra ed io mi affezionavo a lei sempre di più.

Passarono alcuni mesi, forse tre o quattro ed anche Louis si era ormai stabilizzato. Io ero felice perché finalmente avremmo potuto giocare ai “conti”; ma lui e gli altri non c’erano mai perché la loro pausa dal lavoro era finita e non potevano più dedicarmi tanto tempo.

Io piangevo quasi tutte le notti per questo, incavando il viso nei pettorali di Louis , cercando però di non fargli sentire quelle piccole gocce che gli bagnavano la maglietta, anche se lui capiva ogni volta e mi faceva “pat pat”, dicendomi un misero, ma dolcissimi “lo so , lo so piccola, ti amo”. La sua voce era come una ninnananna. Mi cullava in una maniera assurda e sarebbe stata capace di farmi addormentare anche tra il baccano ed il caos più totale.

Ciononostante, mi mancava sempre quell’affetto che prima potevo avere per me 24 su 24.

Una volta li potei vedere anche in tv:parlavano di me. Gli intervistatori gli avevano chiesto se avrebbero potuto intervistarmi , prima o poi, ma loro negarono con tutti se stessi, dicendo che già troppe volte avevano dovuto allontanare i paparazzi da casa per evitare che mi importunassero, cosa di cui io non ero minimamente a conoscenza,  e che non volevano che io venissi immischiata oltre nei LORO affari e sottolinearono molto il “Loro”.Avevo da poco scoperto che i miei papà fossero  dei famosi cantanti di successo e con Gigì mi divertivo spesso, nei momenti di noia, a cantare le loro canzoni. Ovvio che tutti e due eravamo altamente sgrammaticati e che storpiavamo quasi tutte le parole. E ricordo anche, di quando Louis tornava a casa e ci trovava a saltellare sul divano con Danielle che , intanto, cantava con noi a squarciagola, con quella sua vocina stridula in cui il dolce appariva solo nelle ninnananne. Già le sue ninnananne mi ricordavano molto quelle di Lou, solo che quelle del mio papà dagli occhi di ghiaccio erano molto più calde ed armoniose … ehm...stavo dicendo …

Louis, ogni volta che tornava a casa con gli altri e mi vedeva assieme a Gigì, diveniva rosso come un peperone, dicendo che per la sua piccola fosse troppo presto per intrattenere rapporti con degli “sconosciuti” del sesso opposto. Danielle rideva di gusto a queste affermazioni e guardava divertita Louis, mentre io e Gigì avevamo solo due grossi punti interrogativi scritti sul viso e che svanivano non appena entravano Niall e Liam che, prontamente, ci offrivano un cono gelato gigante.

E mi ricordo ancora di quella sera, quando Adolf, il cane del mio Hally, era saltato addosso a Gigì sotto ordine di Louis, a cui , tra l’altro non obbediva mai. Chissà, magari anche il cane era geloso di quel piccolo ed innocuo ragazzino, ora mio migliore amico.

Ancora oggi Lou è restio a farmi uscire con lui; dice che mi” rovina” e che quindi dovrei restargli lontana, che poi del suo rovinare devo ancora ben capire il senso.

Comunque sia, ritornando a quella sera in cui tornarono dall’intervista, sera in cui ero sola in casa con Dani, sentii una cosa che non avrei mai voluto sentire:  << Ed il prossimo tour quando sarà? Avete già deciso le date? >> aveva chiesto l’ora l’intervistatrice.

<< Si, partiremo a maggio, verso il 15 all’incirca e gireremo tutta l’America del nord >> rispose proprio Louis, in grande forma fisica rispetto a quando lo avevano malmenato.

Rimasi attonita davanti allo schermo , mentre Danielle , che prima si trovava in cucina per prepararmi del latte caldo, entrò e vide i miei occhi gonfi di lacrime.

Non potevano partire, no, e poi con chi mi avrebbero lasciato?Ed il mio compleanno?Con chi lo avrei festeggiato il mio adorato 27 maggio? Ricordo che mamma mia preparasse sempre una torta e che  organizzasse una festa con tutti i  vicini e che poi il mio babbo mi portasse sempre un mega regalo, accompagnato da tanti baci e abbracci. Certo non avrei voluto proprio tutto quello, ma le mie coccole?No, non avrei avuto neanche quelle; almeno così la pensavo allora, mentre piangevo inerme tra le braccia di Danielle.

HELLOMYSPACE!!
Ciao a tutti i miei carissimi lettori.Allora finalmente ho aggiornato!Certo come decimo capitolo non è gran che.L'ho ricontrollato a metà, per cui spero non ci siano troppi errori nella metà dopo, ma , davvero, scrivere mi toglie un sacco di energie che ultimamente non ho, figuriamoci oggi che a scuola, il primo giorno ho preso 3 pagine di appunti di greco...si anche a scuola scrivo un sacco, per cui è stancante...sono una maturanda quest'anno sapete?Anyway non importa a nessuno della mia vita...nel capitolo Connie, la nostra piccola Connie rimane un po' spaesata,mi pare.Perchè lei ancora non sapeva del fatto che i One D fossero famosi?forse il programma non lo avrebbe dovuto vedere?PErchè la gelosia di Louis secondo voi?Pensate che in futuro sarà rilevante? A quanto dice la Connie dodicenne mi pare di si...
Bah beh..ora vi mollo,
Un bacione
Notte
Fat

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Cilyan