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Autore: Jendra    28/03/2007    3 recensioni
A volte, per trovare ciò che sidesidera davvero, basta cambiare aspetto...
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Potter, Lucius Malfoy
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Jade green eyes

Jade green eyes

Di Jendra

 

Tradotto da Bran of hell

 

Cap. 47

 

Finalmente, Harry si ricompose, asciugandosi gli occhi. “Scusami. Mi ero promesso di non fare questo”, mormorò.

Se è ciò di cui hai bisogno, *devi* farlo”, disse Lucius, allontanandosi un poco, in modo da poter vedere quei brillanti occhi verdi. “E’ stata una settimana grezza, non mi stupisce.

“Quello, è un modo di metterlo”, ridacchiò Harry un poco bagnatamene.

“Jade!” Una voce chiamò da oltre l’orlo del separé.

“Ehi Denise, che c’è di sbagliato?” Chiese Harry, interessato al tono preoccupato della sua voce.

“Va tutto bene?” Chiese lei. I suoi occhi allargarono come vide chi c’era con lui. Immediatamente lei afferrò il braccio di Harry e l’estrasse dal separé, mettendosi tra lui ed il suo innamorato biondo. “Cosa pensa di star facendo qui?” Ringhiò lei.

“Va tutto bene”, Harry sbirciò da dietro lei. “Si è scusato e tutto. Aveva anche una scusa.

“Una buona scusa?” Disse una voce da dietro a loro.

“Una buona?” Disse pensierosamente Harry. “Non penso che ci *sia* una buona scusa per ignorarmi per una settimana, no? Ma era comprensibile.

“Quello vuol dire che sono perdonato?”Chiese Lucius, come si alzò.

“No”, disse sfacciatamente Harry. “Ti sei scusato, ma devi ancora inventarlo a me.

“Denise e l’altra ragazza, Willow, iniziarono a ghignare. “Quello è il modo, non cedere troppo facilmente, ragazza.

 “Vieni a ballare con me?” Chiese Harry.

“Ballare? A quello…che…qualunque cosa tu lo chiami?” Lo guardò Lucius, dubbiosamente.

Harry fece il broncio. “Per favore?” Lo pregò. “Voglio davvero ballare ancora un poco, e se ci sei tu, nessun altro metterà le sue mani su di me. Per favore?” Lo guardò attraverso le ciglia e con la sua espressione migliore da supplica.

Sono condannato”, mormorò Lucius, guardando a quell’espressione. Lasciando i due travestiti che ridono dietro a lui, seguì il suo innamorato sulla pista da ballo.

Ci volle molto stuzzicare da parte di Harry, prima che Lucius si rilasso abbastanza per muoversi con la musica. Una volta che iniziò, improvvisamente tutta l’attenzione si posò su di lui.

Harry aveva sentito dicerie che i Malfoy avevano sangue di Veela in loro. Ora, lo credeva. Il modo in cui Lucius stava muovendosi, mostrava una grazia che era chiaramente non umana. Lui attirava tutti gli sguardi su di se, ma i suoi occhi non lasciarono mai Harry. Harry si mosse avanti finché stavano quasi toccandosi.

Incominciarono solo a ballare, lasciando i loro corpi toccarsi ogni tanto. Come cambiò la musica, i due si mossero anche più vicino. C’era un cerchio raggruppato come falene attirate ad una fiamma di nero ed argento. Come loro si avvicinarono, le mani di Harry riuscirono ad estrarre la camicia di Lucius dalla schiena dei suoi pantaloni e scorrere le mani sulla sua pelle. Le mani di Lucius si erano mosse sulla schiena nuda di Harry, scendendo sotto l’orlo del suo vestito e stabilendosi sul didietro del giovane. L’uomo avvertì qualcosa, qualcosa era diverso, ma prima che potesse dedurre cosa, la bocca di Harry aveva incontrato  la sua e i due stavano baciandosi disperatamente. I due si erano dimenticati di tutte le persone attorno a loro, ma fortunatamente gli amici di Jade non li avevano dimenticati. Quando sembrò come se i due innamorati riuniti stavano per ottenere un poco *troppo* caldi, le ragazze intervennero.

“Ehi Jade”, Karen toccò il suo amico sulla spalla, ignorando il ringhio di risposta dall’altro membro del duetto. “Non pensi che tu e il tuo bello dovreste fare questo in un altro posto? Come una camera da letto o qualcosa?”

Harry arrossì mentre guardò a tutte le persone che stavano osservandoli. Lucius non infastidì. La fredda occhiata nel suo sguardo sembrava categorizzare tutti loro come sotto del suo avviso e spedì la maggior parte di loro ad altre ricerche. Inoltre, sembrava che lo show era finito. Lucius guardò in giù al ragazzo ancora nelle sue braccia.

“Ritornerai a casa con me?” Chiese calmo.

Harry lo guardò per un lungo momento, prima di accennare col capo. “Non posso lasciare Draco diventare troppo solitario, no?” Disse ghignando.

“Marmocchio”, fu l’amorosa risposta di Lucius.

E tu meriti ogni momento dei miei capricci”, disse Harry, con lo stesso tono. Sorprese una risata fuori di Lucius.

“Vieni”, mormorò lui, disimpegnando di malavoglia tutti ma un dito dal suo dilettevole coniuge. I due camminarono verso la porta del locale con la mano ancora sulla vita di Harry, mezzo sotto l’orlo del vestito. Harry rimase volentieri accoccolato accanto a lui mentre camminavano.

Una volta nascosti, usarono il loro portkey nell’emblema per risalire al Feudo dei Malfoy. I due finirono di nuovo nello studio, dove Draco stava aspettandoli.

“Bene, vedo che riuscì a trovare la testa fuori del sedere”, disse il biondo sarcasticamente a Harry, che rise.

“Si è scusato, molte, molte volte”, ammise lui.

“bene, sembra che riesca a fare qualcosa bene”, disse Draco acidamente.

“Sono ancora tuo padre”, l’avvertì Lucius.

Si, lo so”, sospirò Draco duramente. “Questo è il mio dolore”, rimarcò ad un Harry ridente, sorridendo alla vista del suo amico così felice.

“Su quei bambini che pensavamo di avere”, disse Lucius a Harry, ignorando suo figlio. “E’ evidente che ho bisogno di un nuovo erede.

“Pensavo che stessimo prendendolo lentamente, no?” Chiese Harry innocentemente, inclinandosi contro di lui e battendo le ciglia al più vecchio uomo.

Lucius sorrise grato che Harry aveva così molta capacità di perdono. Lui comprese che aveva corso il serio pericolo di perdere il più giovane uomo, e la sua vita molto peggiore senza di lui in essa. Specialmente da quando a suo figlio ed al suo più buon amico piacque Harry più di lui, e gli avrebbero fabbricato la vita un inferno vivente. Lucius fece per scorrere la mano nei capelli di Harry, ma si fermò.

Harry rise all’espressione sulla sua faccia come fece scorrere la propria mano nei capelli pieni di lacca con brillantini.

“Credo di aver bisogno di una doccia, vero? Oh, cavolo”, mormorò improvvisamente, sembrando disgustato.

Cosa c’è?” Entrambi i Malfoy chiese in sincronia perfetta.

“Tutta la mia roba è ancora da Jeri. Non ho qualsiasi cosa con cui cambiarmi.

Draco guardò a suo padre e sorrise furbamente prima di guardare di nuovo al suo amico. “Penso che, in qualche luogo, ci sia ancora quel chimono.

Harry gettò uno sguardo all’espressione addolorata di Lucius per poi sorridere furbamente di nuovo all’altro adolescente. “Per ora quello farà”, decise lui ed andò a fare una doccia. Draco lo seguì.

Lucius si diresse all’alcool appena i ragazzi andarono via. Il chimono…dopo non averlo visto per una settimana…definitivamente, i due stavano tentando di distruggere il suo autocontrollo.

Harry lavò felicemente via il brillio dai suoi capelli e via dal suo corpo. Draco aveva promesso di  chiedere ad uno degli elfi domestici dello struccante e il chimono. Come si era aspettato, il tatto dell’acqua calda illimitata che si versava in giù su lui da molti punti, era meraviglioso. Gli era mancato questo bagno. *Decisamente*, aveva fallito questo bagno.

Draco entrò con gli articoli promessi e sentì Harry canterellare felicemente. “Dimmi la verità, stai con mio padre solo a causa dei bagni, vero?” Ghignò il biondo, gettando uno sguardo attraverso il vetro traslucido. Si diresse poi verso una mensola di fronte al fatto che la sua mente registrasse realmente quello che aveva visto.

“Per le palle di Merlino!” Gridò, roteando rapidamente indietro. Come Harry, sorpreso, si girò verso di lui, Draco guardò di nuovo. “Dove sono le tue?”

Dove sono le mie che cosa?” Chiese Harry in sorpresa.

“Le tue palle! E il tuo cazzo! Ed alcuna altra parte come ragazzo!” Balbettò Draco.

Come Harry uscì dalla doccia, coprendosi con un asciugamano, rise. “Ti ricordi quello che pensò Ron quando mi vide come Jade?” Gli chiese, usando un altro asciugamano per cominciare ad asciugare i capelli.

Siiiiii”, sfoderò Draco come si rese conto di quello che deve esser accaduto.

“Bene, io non facevo. Almeno, non finché avevo già provato uno dei canditi dai gemelli. Ho un altro quindici ore o così, prima che vada via.”

Draco si riprese dal colpo ed iniziò a sbirciare. “Bene, mi sono sempre chiesto come sembreresti come una ragazza, hai voglia di esperimentare?”

Draco guaì come l’asciugamano che Harry stava usando sui suoi capelli stava colpendo improvvisamente il suo didietro indifeso. Non gli fece cambiare la sua espressione. “Non sapevo che ti piacesse grezzo. IO pensavo che ti piacesse l’altro modo. Draco ruppe e corse come Harry cominciò a camminare impettito verso di lui. Draco sapeva quello con cui poteva scamparsela e quando no, e lui era andato troppo lontano, passando il *punto*. Farsi introvabile il prossimo giorno o così, stava sembrando un’idea molto buona.

Harry aspettò finché Draco era fuori della stanza prima di ridere. Si sarebbe dovuto aspettare una cosa simile, davvero. Harry finì di asciugarsi rapidamente e prese via la truccatura che non era venuta via con l’acqua e sapone della doccia. Messosi il chimono che aveva portato una volta, con risultati devastatori, scese le scale.

Harry amò l’occhiata negli occhi di Lucius quando il biondo lo vide. Era una combinazione di concupiscenza, possessività ed amore che lo fece sentire caldo, fremente, amato…e molto svegliato, anche se certamente, sembrava strano in questo corpo.

Con un sospiro si sedette sul grembo di Lucius. Quietamente, i due parlarono di quello che stava facendo Harry mentre Lucius era sparito.

Karen mi ha comprato un libro”, disse lui dannosamente.

“Oh?” Rispose Lucius, alzando un sopracciglio.

Mm-hmm. E’ intitolato ‘La gioia del sesso Gay’. Era una lettura *molto* interessante”, gli disse provocantemente Harry. “Davvero.”

“Oh”, fece le fusa Lucius.

“Si, alcune parti, non sono veramente pronto a farle, ma delle cose…” Harry ghignò, la sua mano che va alla deriva in giù in un territorio inesplorato, e a quella protuberanza molto interessante che aveva notato da prima nel locale. Harry accarezzò dolcemente, e poi aggrottò le sopracciglia. Lui guardò su per trovare Lucius che osservava non comprendendo il proprio grembo.

“Non si suppone che diventi più duro?” Chiese Harry, sconcertato.

“Definitivamente”, ringhiò Lucius, sconcertato. Non aveva mai avuto di questi problemi con un maschio, e certamente non c’era modo che li avesse con il ragazzo che amava.

“Pensi che è perché adesso io sono una femmina?” Chiese pensierosamente harry, continuando ad accarezzare anche se non stava accadendo nulla. Per un momento, aveva pensato di star facendo qualcosa di sbagliato, o forse Lucius non lo voleva tanto quanto pensava, ma congedò quei pensieri. Lucius gli aveva mostrato molte volte che lo desiderava. Inclusa l’occhiata nei suoi occhi quando era entrato nello studio questa sera.

“Ti sei vestito anche prima come una donna, e non è mai importato”, rispose assentemente Lucius.

“No, intendo una donna realmente. Mi sono incontrato con uno degli scherzi dei gemelli, un trucco che cambia il sesso. Iniziò a mettere il broncio. “Volevo vederti stasera, e forse, giocare con te. Non sono riuscito a farlo ancora.

“Non ho idea di quello che sta accadendo”, disse duramente Lucius. “IO ti ho voluto quando pensavo che tu fossi realmente una femmina, ti voglio ora, questo non dovrebbe star accadendo.”

Harry sospirò e si stabilì di nuovo in giù. “Non sono io, giusto?”

“Definitivamente non sei tu”, disse immediatamente Lucius.

Harry sembrò pensieroso mentre guardò Lucius bere un sorso del liquore, uno grande. “Non penso che diventando ubriaco aiuterà”, mormorò lui.

“Fortunatamente, quello non è possibile con questo”, rispose Lucius assentemente, ancora tentando di dedurre quello che stava succedendo. Forse aveva trovato colpito da un malocchio? Ma Draco era l’unico che avrebbe avuto un’opportunità, e lui aveva abbastanza istinto di sopravvivenza per non fare qualcosa del genere. O almeno, lui lo pensava.

Cosa pensi?” Chiese Harry. Lui aveva desiderato esplorare un poco più, ma non sarebbe male coccolare per un poco. Lucius, comunque, era evidentemente infelice con la situazione.

“Chiedendomi se Draco abbia un istinto di conservazione così piccolo per fare qualcosa del genere”, fu la risposta di Lucius.

Harry si alzò improvvisamente. “Hai detto che non è possibile diventare ubriachi con qualunque cosa tu stai bevendo, vero?”

“Esatto”, rispose lui, chiedendosi dove stava andando il ragazzo con questo.”Ha su di se incantesimi che permettono al bevitore di rimanere sobrio, nessuna questione quanto ne bevi.”

“Sei il solo che lo beve?” Chiese Harry.

Lucius accennò col capo, mentre odorando la bibita per vedere se lui potesse dedurre quello che aveva allarmato Harry. “Si, è un gusto acquisito e né Draco né severus mai hanno mostrato il desiderio nell’acquisirlo.

Harry si alzò e si diresse allo specchio sul muro.

“Specchio, specchio sul muro”, mormorò lui. “Come contatti Severus?” Chiese improvvisamente.

Lucius aggrottò le sopracciglia ed aguzzò ad una sezione nella destra. “Voco Snape contatterà il suo specchio nella sala da pranzo. Si suppone che tu lasci una comunicazione se lui non c’è e non è un’emergenza. Pensi che abbia qualcosa a che fare con questo?”

“Ha minacciato di farti spiacente se tu mai mi facessi del male, no?” Chiese Harry confusamente. “Ed io scommetto che tu ora sei spiacente. Voco Snape!” Chiamò lui, pigiando la sezione che Lucius aveva indicato. “C’è un problema, Lucius?” La voce di Severus parlò in modo lento dallo specchio prima che la sua immagine si mostrò. Sembrò sorpreso quando vide chi stava cercandolo. “Harry, tutto bene?”

“Hai messo una pozione nel suo liquore?” Chiese Harry, mettendo le mani sulle sue anche e sfolgorando all’uomo nello specchio.

“Una pozione? Che genere di pozione?”

“Non tentare di darmi quell’occhiata innocente, Sev, sei peggiore anche di Ron con quella! Riparalo!”

Perché dovrei? Io gli ho promesso che avrebbe pagato per farti male, e non tentare di dirmi che ignorandoti non ti fece male. Ero io che dovevo vivere con te con il morale sotto i piedi per tre giorni.

Quindi, per riaverti a lui, hai portato via il mio giocattolo? Io volevo giocarci!” Addentò Harry. Come Severus lo fissò e Lucius cominciò a ridere dietro a lui, Harry ripensò a quello che aveva detto ed iniziò ad arrossire. “E’ evidente che sono stanco. Penso che me ne andrò a letto. Voi due parlatene, ma io voglio che torni di nuovo tutto a posto, Sev, e lo intendo davvero. Um…si…ci vediamo, buona notte.”

Harry uscì il più rapidamente possibile a piedi nudi e viso violentemente arrossato.

 

  
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