Jade green eyes
Di Jendra
Tradotto da Bran of hell
Cap. 47
Finalmente, Harry si ricompose, asciugandosi
gli occhi. “Scusami. Mi ero promesso di non fare questo”,
mormorò.
“Se è ciò di cui hai
bisogno, *devi* farlo”, disse Lucius, allontanandosi un poco, in modo da poter
vedere quei brillanti occhi verdi. “E’ stata una settimana grezza, non mi
stupisce.”
“Quello, è un modo di metterlo”, ridacchiò
Harry un poco bagnatamene.
“Jade!” Una voce chiamò da oltre l’orlo del separé.
“Ehi Denise, che c’è di sbagliato?” Chiese
Harry, interessato al tono preoccupato della sua voce.
“Va tutto bene?” Chiese lei. I suoi occhi
allargarono come vide chi c’era con lui. Immediatamente lei afferrò il braccio
di Harry e l’estrasse dal separé, mettendosi tra lui
ed il suo innamorato biondo. “Cosa pensa di star
facendo qui?” Ringhiò lei.
“Va tutto bene”, Harry sbirciò da dietro lei. “Si è scusato e tutto. Aveva anche una scusa.”
“Una buona scusa?” Disse una voce da dietro a
loro.
“Una buona?” Disse pensierosamente Harry.
“Non penso che ci *sia* una buona scusa per ignorarmi per una settimana, no? Ma
era comprensibile.”
“Quello vuol dire
che sono perdonato?”Chiese Lucius, come si alzò.
“No”, disse sfacciatamente Harry. “Ti sei
scusato, ma devi ancora inventarlo a me.”
“Denise e l’altra ragazza, Willow, iniziarono a ghignare.
“Quello è il modo, non cedere troppo facilmente, ragazza.”
“Vieni a ballare con me?” Chiese Harry.
“Ballare? A quello…che…qualunque cosa tu lo chiami?” Lo guardò Lucius, dubbiosamente.
Harry fece il broncio. “Per favore?” Lo
pregò. “Voglio davvero ballare ancora un poco, e se ci sei tu, nessun altro
metterà le sue mani su di me. Per favore?” Lo guardò attraverso le ciglia e con
la sua espressione migliore da supplica.
“Sono condannato”,
mormorò Lucius, guardando a quell’espressione.
Lasciando i due travestiti che ridono dietro a lui,
seguì il suo innamorato sulla pista da ballo.
Ci volle molto stuzzicare da parte di Harry,
prima che Lucius si rilasso abbastanza per muoversi
con la musica. Una volta che iniziò, improvvisamente tutta l’attenzione si posò
su di lui.
Harry aveva sentito dicerie che i Malfoy
avevano sangue di Veela in loro. Ora, lo credeva. Il modo in cui Lucius stava
muovendosi, mostrava una grazia che era chiaramente non umana.
Lui attirava tutti gli sguardi su di se, ma i suoi occhi non lasciarono mai
Harry. Harry si mosse avanti finché stavano quasi toccandosi.
Incominciarono solo a ballare, lasciando i
loro corpi toccarsi ogni tanto. Come cambiò la musica, i due
si mossero anche più vicino. C’era un cerchio raggruppato come falene
attirate ad una fiamma di nero ed argento. Come loro si avvicinarono,
le mani di Harry riuscirono ad estrarre la camicia di Lucius dalla
schiena dei suoi pantaloni e scorrere le mani sulla sua pelle. Le mani di
Lucius si erano mosse sulla schiena nuda di Harry, scendendo sotto l’orlo del
suo vestito e stabilendosi sul didietro del giovane. L’uomo avvertì qualcosa,
qualcosa era diverso, ma prima che potesse dedurre cosa, la bocca di Harry aveva incontrato la sua e i due stavano baciandosi
disperatamente. I due si erano dimenticati di tutte le persone attorno a loro,
ma fortunatamente gli amici di Jade non li avevano dimenticati. Quando sembrò
come se i due innamorati riuniti stavano per ottenere
un poco *troppo* caldi, le ragazze intervennero.
“Ehi Jade”, Karen
toccò il suo amico sulla spalla, ignorando il ringhio di risposta dall’altro
membro del duetto. “Non pensi che tu e il tuo bello dovreste
fare questo in un altro posto? Come una camera da letto
o qualcosa?”
Harry arrossì mentre
guardò a tutte le persone che stavano osservandoli. Lucius non infastidì. La
fredda occhiata nel suo sguardo sembrava categorizzare tutti loro come sotto
del suo avviso e spedì la maggior parte di loro ad altre ricerche. Inoltre,
sembrava che lo show era finito. Lucius guardò in giù
al ragazzo ancora nelle sue braccia.
“Ritornerai a casa con me?”
Chiese calmo.
Harry lo guardò per un lungo momento, prima
di accennare col capo. “Non posso lasciare Draco diventare troppo solitario,
no?” Disse ghignando.
“Marmocchio”, fu l’amorosa risposta di
Lucius.
“E tu meriti ogni
momento dei miei capricci”, disse Harry, con lo stesso tono. Sorprese una
risata fuori di Lucius.
“Vieni”, mormorò lui, disimpegnando di
malavoglia tutti ma un dito dal suo dilettevole coniuge. I due camminarono
verso la porta del locale con la mano ancora sulla vita di Harry, mezzo sotto
l’orlo del vestito. Harry rimase volentieri accoccolato accanto a lui mentre camminavano.
Una volta nascosti, usarono il loro portkey nell’emblema per
risalire al Feudo dei Malfoy. I due finirono di nuovo nello studio, dove Draco
stava aspettandoli.
“Bene, vedo che riuscì a trovare la testa
fuori del sedere”, disse il biondo sarcasticamente a Harry, che rise.
“Si è scusato, molte, molte volte”, ammise lui.
“bene, sembra che riesca a fare qualcosa
bene”, disse Draco acidamente.
“Sono ancora tuo padre”, l’avvertì Lucius.
“Si, lo so”, sospirò
Draco duramente. “Questo è il mio dolore”, rimarcò ad un Harry ridente,
sorridendo alla vista del suo amico così felice.
“Su quei bambini che pensavamo di avere”,
disse Lucius a Harry, ignorando suo figlio. “E’ evidente che ho bisogno di un
nuovo erede.”
“Pensavo che stessimo prendendolo lentamente,
no?” Chiese Harry innocentemente, inclinandosi contro di lui e battendo le
ciglia al più vecchio uomo.
Lucius sorrise grato che Harry aveva così molta capacità di
perdono. Lui comprese che aveva corso il serio
pericolo di perdere il più giovane uomo, e la sua vita molto peggiore senza di
lui in essa. Specialmente da quando a suo figlio ed al suo
più buon amico piacque Harry più di lui, e gli avrebbero fabbricato la vita un
inferno vivente. Lucius fece per scorrere la mano nei capelli di Harry, ma si
fermò.
Harry rise all’espressione sulla sua faccia
come fece scorrere la propria mano nei capelli pieni di lacca con brillantini.
“Credo di aver bisogno di una doccia, vero?
Oh, cavolo”, mormorò improvvisamente, sembrando disgustato.
“Cosa c’è?” Entrambi
i Malfoy chiese in sincronia perfetta.
“Tutta la mia roba è ancora da Jeri. Non ho
qualsiasi cosa con cui cambiarmi.”
Draco guardò a suo padre e sorrise furbamente
prima di guardare di nuovo al suo amico. “Penso che, in qualche luogo, ci sia
ancora quel chimono.”
Harry gettò uno sguardo all’espressione
addolorata di Lucius per poi sorridere furbamente di nuovo all’altro
adolescente. “Per ora quello farà”, decise lui ed andò a fare
una doccia. Draco lo seguì.
Lucius si diresse all’alcool appena i ragazzi
andarono via. Il chimono…dopo non averlo visto per una
settimana…definitivamente, i due stavano tentando di distruggere il suo
autocontrollo.
Harry lavò felicemente via il brillio dai
suoi capelli e via dal suo corpo. Draco aveva promesso
di chiedere ad uno degli elfi domestici dello struccante e il chimono.
Come si era aspettato, il tatto dell’acqua calda illimitata che si versava in
giù su lui da molti punti, era meraviglioso. Gli era mancato questo bagno. *Decisamente*, aveva fallito questo bagno.
Draco entrò con gli articoli promessi e sentì
Harry canterellare felicemente. “Dimmi la verità, stai
con mio padre solo a causa dei bagni, vero?” Ghignò il biondo, gettando uno
sguardo attraverso il vetro traslucido. Si diresse poi verso una mensola di
fronte al fatto che la sua mente registrasse realmente quello che aveva visto.
“Per le palle di Merlino!” Gridò, roteando
rapidamente indietro. Come Harry, sorpreso, si girò verso di
lui, Draco guardò di nuovo. “Dove sono le tue?”
“Dove sono le mie
che cosa?” Chiese Harry in sorpresa.
“Le tue palle! E il
tuo cazzo! Ed alcuna altra
parte come ragazzo!” Balbettò Draco.
Come Harry uscì dalla
doccia, coprendosi con un asciugamano, rise. “Ti ricordi quello che
pensò Ron quando mi vide come Jade?” Gli chiese,
usando un altro asciugamano per cominciare ad asciugare i capelli.
“Siiiiii”, sfoderò
Draco come si rese conto di quello che deve esser accaduto.
“Bene, io non facevo. Almeno,
non finché avevo già provato uno dei canditi dai gemelli. Ho un altro quindici ore o così, prima che vada via.”
Draco si riprese dal colpo ed iniziò a
sbirciare. “Bene, mi sono sempre chiesto come sembreresti come una ragazza, hai
voglia di esperimentare?”
Draco guaì come l’asciugamano che Harry stava
usando sui suoi capelli stava colpendo improvvisamente
il suo didietro indifeso. Non gli fece cambiare la sua espressione. “Non sapevo
che ti piacesse grezzo. IO pensavo che ti piacesse l’altro modo.” Draco ruppe e corse come Harry cominciò a camminare
impettito verso di lui. Draco sapeva quello con cui poteva scamparsela e quando
no, e lui era andato troppo lontano, passando il *punto*.
Farsi introvabile il prossimo giorno o così, stava sembrando un’idea molto
buona.
Harry aspettò finché Draco era fuori della
stanza prima di ridere. Si sarebbe dovuto aspettare una cosa simile, davvero.
Harry finì di asciugarsi rapidamente e prese via la truccatura che non era
venuta via con l’acqua e sapone della doccia. Messosi il chimono che aveva
portato una volta, con risultati devastatori, scese le scale.
Harry amò l’occhiata negli occhi di Lucius quando il biondo lo vide. Era una combinazione di
concupiscenza, possessività ed amore che lo fece sentire caldo, fremente,
amato…e molto svegliato, anche se certamente, sembrava strano in questo corpo.
Con un sospiro si sedette sul grembo di
Lucius. Quietamente, i due parlarono di quello che stava facendo Harry mentre Lucius era sparito.
“Karen mi ha
comprato un libro”, disse lui dannosamente.
“Oh?” Rispose Lucius, alzando un
sopracciglio.
“Mm-hmm. E’ intitolato ‘La gioia del sesso Gay’.
Era una lettura *molto* interessante”, gli disse
provocantemente Harry. “Davvero.”
“Oh”, fece le fusa Lucius.
“Si, alcune parti, non sono veramente pronto
a farle, ma delle cose…” Harry ghignò, la sua mano che va alla deriva in giù in
un territorio inesplorato, e a quella protuberanza molto interessante che aveva
notato da prima nel locale. Harry accarezzò dolcemente, e poi aggrottò le
sopracciglia. Lui guardò su per trovare Lucius che osservava non comprendendo
il proprio grembo.
“Non si suppone che diventi più duro?” Chiese
Harry, sconcertato.
“Definitivamente”, ringhiò Lucius,
sconcertato. Non aveva mai avuto di questi problemi con un maschio, e
certamente non c’era modo che li avesse con il ragazzo
che amava.
“Pensi che è perché adesso io sono una
femmina?” Chiese pensierosamente harry, continuando ad accarezzare
anche se non stava accadendo nulla. Per un momento, aveva pensato di
star facendo qualcosa di sbagliato, o forse Lucius non lo voleva tanto quanto
pensava, ma congedò quei pensieri. Lucius gli aveva mostrato molte volte che lo
desiderava. Inclusa l’occhiata nei suoi occhi quando
era entrato nello studio questa sera.
“Ti sei vestito anche prima come una donna, e
non è mai importato”, rispose assentemente Lucius.
“No, intendo una donna realmente. Mi sono
incontrato con uno degli scherzi dei gemelli, un trucco che cambia il sesso.” Iniziò a mettere il broncio. “Volevo vederti stasera, e
forse, giocare con te. Non sono riuscito a farlo ancora.”
“Non ho idea di quello che sta accadendo”,
disse duramente Lucius. “IO ti ho voluto quando
pensavo che tu fossi realmente una femmina, ti voglio ora, questo non dovrebbe
star accadendo.”
Harry sospirò e si stabilì di nuovo in giù.
“Non sono io, giusto?”
“Definitivamente non sei
tu”, disse immediatamente Lucius.
Harry sembrò pensieroso
mentre guardò Lucius bere un sorso del liquore, uno grande. “Non penso
che diventando ubriaco aiuterà”, mormorò lui.
“Fortunatamente, quello non è possibile con
questo”, rispose Lucius assentemente, ancora tentando di dedurre quello che
stava succedendo. Forse aveva trovato colpito da un malocchio? Ma Draco era l’unico che avrebbe avuto un’opportunità, e lui
aveva abbastanza istinto di sopravvivenza per non fare qualcosa del genere. O almeno, lui lo pensava.
“Cosa pensi?” Chiese
Harry. Lui aveva desiderato esplorare un poco più, ma non sarebbe
male coccolare per un poco. Lucius, comunque, era evidentemente infelice con la
situazione.
“Chiedendomi se Draco abbia un istinto di
conservazione così piccolo per fare qualcosa del genere”, fu la risposta di
Lucius.
Harry si alzò improvvisamente. “Hai detto che non è possibile diventare ubriachi con qualunque
cosa tu stai bevendo, vero?”
“Esatto”, rispose lui, chiedendosi dove stava
andando il ragazzo con questo.”Ha su di se incantesimi che permettono al
bevitore di rimanere sobrio, nessuna questione quanto ne bevi.”
“Sei il solo che lo beve?” Chiese Harry.
Lucius accennò col capo, mentre odorando la
bibita per vedere se lui potesse dedurre quello che aveva allarmato
Harry. “Si, è un gusto acquisito e né Draco né severus mai hanno mostrato il
desiderio nell’acquisirlo.”
Harry si alzò e si diresse allo specchio sul
muro.
“Specchio, specchio
sul muro”, mormorò lui. “Come contatti Severus?”
Chiese improvvisamente.
Lucius aggrottò le sopracciglia ed aguzzò ad
una sezione nella destra. “Voco Snape contatterà il suo specchio nella sala da pranzo. Si suppone
che tu lasci una comunicazione se lui non c’è e non è un’emergenza. Pensi che
abbia qualcosa a che fare con questo?”
“Ha minacciato di farti spiacente se tu mai
mi facessi del male, no?” Chiese Harry confusamente. “Ed io scommetto che tu ora sei spiacente. Voco Snape!” Chiamò lui, pigiando la sezione che Lucius
aveva indicato. “C’è un problema, Lucius?” La voce di Severus parlò in modo
lento dallo specchio prima che la sua immagine si mostrò. Sembrò sorpreso quando vide chi stava cercandolo. “Harry, tutto
bene?”
“Hai messo una pozione nel suo liquore?”
Chiese Harry, mettendo le mani sulle sue anche e sfolgorando all’uomo nello
specchio.
“Una pozione? Che
genere di pozione?”
“Non tentare di darmi quell’occhiata
innocente, Sev, sei peggiore anche di Ron con quella! Riparalo!”
“Perché dovrei? Io
gli ho promesso che avrebbe pagato per farti male, e non tentare di dirmi che ignorandoti non ti fece male. Ero io che dovevo
vivere con te con il morale sotto i piedi per tre giorni.”
“Quindi, per
riaverti a lui, hai portato via il mio giocattolo? Io volevo
giocarci!” Addentò Harry. Come Severus lo fissò e Lucius cominciò a
ridere dietro a lui, Harry ripensò a quello che aveva detto ed iniziò ad
arrossire. “E’ evidente che sono stanco. Penso che me ne andrò
a letto. Voi due parlatene, ma io voglio che torni di
nuovo tutto a posto, Sev, e lo intendo davvero. Um…si…ci
vediamo, buona notte.”
Harry uscì il più rapidamente possibile a
piedi nudi e viso violentemente arrossato.