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Autore: Mala Zeta    11/09/2012    0 recensioni
Fanfic su Chiyomi Shiroga, la mia OC. Ho deciso di scrivere la sua vera storia perchè mi sembrava giusto spiegare com'è.
Sono molto affezzionata a Chiyomi, ci tengo davvero parecchio.
{Aver a che fare con un nuovo incubo è una cosa che devo imparare a superare. In fondo, con tutto quel che mi è successo in tenera età, dovrebbe risultarmi facile. Ma non so per quale ragione, sarà un'impresa ardua.
Solo per colpa sua.}
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Cap.8_Una nuova avventura Yeeee finalmente si aggiorna!
Non potete sapere quanto ci dispiaccia avervi fatto attendere così a lungo (per non parlare di MBE:. , che attende il suo ventesimo capitolo da febbraio ç_ç)!
Le novità sono: Madi è di nuovo il mio migliore amico, ma così è la vita u.u finchè mi aiuta a scrivere gli vorrò sempre bene xD ;
Il ventesimo capitolo di MBE:. verrà pubblicato entro la fine dell'anno;
Domani inizia la scuola;
E IO NON HO VOGLIA DI ANDARCI! ç_ç
Bene, dopo ciò, vi lascio a un nuovo capitolo di Guarda Verso Il Cielo:. ^^
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Chiyomi si svegliò indecentemente frastornata, perchè dopo notti che non dormiva bene ed era riuscita ad ottenere un buon sonno ristoratore, una serie di colpi alla porta avevano cominciato ad importunarla.
-A... arrivo...- biascicò.

Mala Zeta presents:
UNA NUOVA AVVENTURA

Barcollando andò in bagno e appena vide il suo volto riflesso nello specchio spalancò gli occhi e si mise a cercare freneticamente la spazzola:
-Dannato nido di merli!- prese a pettinarsi quasi fino a farsi male, sebbene non ancora soddisfatta del risultato.
Aprì il rubinetto e pose le mani a conca sotto il debole getto dell'acqua, per poi lavarsi il viso assonnato; il bussare alla porta intanto persisteva.
-Ho detto che arrivo...!- con movimenti impacciati si infilò la vestaglia e andò, sciabattando, ad aprire.
-Chi è--
-BUONGIORNO!- un Miki-tornado la travolse in pieno.
-M-miki, ma che diamine-- fu interrotta nuovamente, stavolta da Nekoi.
-Lo sai che ore sono?- disse, le braccia incrociate al petto.
Chiyomi scosse la testa, per quanto le fosse possibile, dato che Miki era ancora appiccicato a lei.
-Le dieci e mezza!- alle parole di Kuroyuki, Miki si staccò da Chiyomi.
Lei rimase basita per un po', non vedendo nulla di strano nel fatto che fosse mattina inoltrata.
Lo Tsutoya capì e, prendendola per le spalle, la scosse leggermente.
-Prooontooo, oggi dovevamo incontrarci alle sette e mezza per l'allenamento con Kanao!-
-E' Kurai, Miki.- lo corresse l'altro, sempre con le braccia conserte.
Mentre gli altri due parlavano, la chunin rimase impietrita.
"Che figura di..." si schiaffò una manata in faccia e, senza dire una parola, entrò in casa sbattendo la porta in faccia ai due amici.
In meno di dieci minuti uscì, pronta e tutto.
Non calcolò neanche di striscio i due e partì spedita per strada, pensando ad un modo per scusarsi.
-Ehm, Chiyomiiii?- urlò Miki per farsi sentire.
-Stai andando dalla parte sbagliata!- gli fece eco Nekoi.
La ragazzina si fermò, si schiaffò una seconda manata in faccia e tornò indietro con un'espressione sconsolata.
-Scusatemi...-
In tutta risposta entrambi i ragazzi le misero una mano sulla spalla.
-Tranquilla, non è successo nulla. Non siamo venuti qui per andare tutti insieme.- Miki sorrise, lasciando Chiyomi perplessa.
-E allora perchè siete qui? Il sensei non è arrabbiato?- chiese di getto.
Nekoi le spiegò con calma la situazione:
-Quando ha capito che stavi dormendo della grossa,- Chiyomi arrossì imbarazzata e a Miki scappò una risatina, -ha detto di lasciar perdere e che potevi goderti un meritato riposo.-
Chiyomi tirò un sospiro di sollievo e ringraziò mentalmente Kyotaru, mentre l'amico continuava.
-Citandolo letteralmente, ha detto che voleva "testarlo personalmente prima di tutti noi assieme".-
-E che avremmo dovuto incontrarli entrambi verso mezzogiorno! Quindi... COLAZIONEEEE!- detto ciò, Miki schizzò al negozio di pasticceria, tra le risate della ragazzina e del chunin, che si incamminarono a passo più calmo.

---

Appena finita la colazione, i tre amici si erano messi a discutere.
O, almeno, solo Miki e Nekoi; Chiyomi era appoggiata a braccia conserte, sul tavolo, ad ascoltarli in silenzio.
Ad un certo punto il discorso si fece più interessante:
-Ma... Secondo voi,- Miki guardò i compagni con sguardo enigmatico, -questo Kanao...-
-E' Kurai, Miki.- lo corresse ancora Nekoi.
In tutta risposta Miki fece un cenno con la mano come a dire "si, si... è lo stesso" e continuò:
-Questo tipo qua, insomma.-
-Sì?- domandò Chiyomi, guadagnandosi un'occhiata alla "e fammi finire!".
-Questo ninja, è forte?- il baka del Team tirò un sospiro a ringraziare di non essere stato interrotto una terza volta.
-In fondo, è anche più grande di noi.- finì il discorso, e Nekoi, dopo aver riflettuto...
-A mio modesto parere, non è così figo come si descrive; mi è sembrato perfino ruffiano.- Chiyomi lo guardò, registrando le sue parole.
"Evidentemente si riferisce al commento su Lady Tsunade."
-Continua, continua.- lo spronò Miki, appoggiando le gambe sul tavolo e dondolandosi con la sedia.
-Dice di non avere gradi nel suo Paese, ma secondo me è una menzogna.- fece una pausa, e si accorse che Chiyomi lo stava fissando con interesse.
-E' solo lui che non sa combattere, al 90 percento delle probabilità.- concluse.
Chiyomi, rimasta in silenzio fino a quel punto, si alzò in piedi e posò entrambe le mani sul tavolo.
-Bèh, non ci resta che andare a verificare di persona.- le scappò un mezzo sorriso, che non mancò di essere visto dai due ragazzi.
Era terribilmente curiosa, quel ragazzo l'aveva intrigata parecchio.
-Ma il sensei ha detto-- Miki non finì la frase.
-Al diavolo, non credo che al maestro dispiacerà vederci arrivare prima!- Nekoi si alzò in piedi e guardò di sottecchi Chiyomi, stando al suo gioco.
Lo Tsutoya non capì, ma si alzò anche lui ugualmente e scrollò le spalle:
-Màh, ogni tanto non vi capisco proprio...-

---

Il luogo dello scontro fu facilmente raggiungibile, e appena trovarono un buon nascondiglio dietro un gran cespuglione di more, i tre amici rivolsero la loro attenzione al loro maestro e al ragazzo che stava saggiando.
Chiyomi rimase letteralmente colpita: Kurai aveva una tecnica fluida, forte ed equilibrata al tempo stesso, era evidente che fosse stato sottoposto ad un lungo allenamento intensivo, durante gli anni accademici e non.
E poi c'era il maestro, il quale la ragazzina adorava guardare durante i combattimenti.
Era poderoso, deciso, ma mai avventato; ogni volta che lo osservava imparava qualcosa, anche inconsciamente.
L'estasi venne spezzata dal masticare goloso di Miki, che si era messo a mangiare le more del cespuglio.
Nekoi gli tirò una pcca sulla spalla con l'intenzione di farlo smettere, mentre l'altro lo fissava contrariato con la bocca gonfia piena di frutti.
Chiyomi si girò spazientita verso i due e fece segno di smetterla, e con quel dialogo, sebbene fosse muto, non si accorsero che la "battaglia" era cessata, e che i due sfidanti si erano messi a parlare tra loro.
-Hai una tecnica interessante, Inugami! Utilizzi bene i tuoi jutsu acquatici, e sei più forte di quanto pensassi.- gli mise una mano sulla spalla, attendendo un commento dell'altro.
-Grazie, anche tu non sei male.- si mise a ridere di gusto.
Intanto i tre non avevano ancora smesso di  guadagnarsi occhiatacce l'un l'altro.
-Sai cosa mi fa ridere?- fece ad un tratto Kyotaru, e Kurai  lo guardò complice.
-Cosa?- ribattè.
-Le persone che si sopravvalutano troppo...-
-Eh, ma sai com'è fatta la nuova generazione! Finchè finisce tutto con una risata...- e strizzò l'occhio.
Chiyomi smise immetiatamente di gesticolare, seguita a ruota da Nekoi, mentre Miki riprese a mangiare cogliendo l'occasione; la ragazzina aveva uno strano presentimento, e non sentendo più un rumore provenire dai soggetti che stavano (in teoria) osservando, inarcò le sopracciglia dubbiosa.
Non fece in tempo a dire o a fare altro, che una lingua infuocata saettò verso il loro cespuglio, combustendolo insieme alle more.
-Noooo le mie moreeee!- urlacchiò Miki prima di essere tirato indietro per la collottola dai suoi amici.
Nella semi fuga  Chiyomi sbattè la schiena contro qualcosa; quel qualcosa era Kurai, che allargò le braccia e, trasformatele in liquidi, avvolse i tre chunin in una prigione d'acqua.
-Guarda quanti bei pesciolini spioni!- ridacchiò, mentre Kyotaru saltava davanti alla bolla.
I polmoni dei ragazzi cominciarono ad esigere ossigeno e soprattutto Nekoi prese ad agitarsi, data la sua indole da gatto.
Kurai sciolse la tecnica e i tre pescetti vennero liberati dalla rete, tra le risate dei più grandi.
Mentre Chiyomi boccheggiava ancora, il ragazzo gatto protestò, inzuppato fradicio:
-Non-- prese fiato, -Non è stato-- tossì un paio di volte, -Non è stato il massimo della vita!-
Miki si scrollò come un cane e guardò in malo modo il sensei.
-Mi hai bruciacchiato le more!-
-Ma almeno Kurai ti ha pulito la faccia...- scoppiò a ridere sommessamente, mentre Chiyomi si alzava in piedi, strizzandosi la maglia azzurra, per poi togliersela e rimanendo con la canotta a rete*.
-Bèh, direi che potevate risparmiarci questo benvenuto, la doccia l'avevo già fatta!- e si tirò indietro la frangetta.
Kurai si voltò verso di lei e fece un faccino da chiuaua, si chinò leggermente e avanzò piano verso la ragazzina.
Lei lì per lì non se ne accorse, perchè era occupata a strizzare ancora la maglia azzurra; appena finì l'operazione, si ritrovò la faccia di Kurai a un metro buono dal suo petto.
-Che stai facendo?- lo guardò perplessa, sia per l'espressione, che per la posizione.
Intanto lui aveva sollevato le mani vicino alla testa, e faceva schizzare gli occhi dalla faccia di Chiyomi al suo petto.
Prima che lei potesse dire ancora qualcosa, lui senza pudore le mise entrambe le mani sul seno che, sebbene fosse poco, c'era.
-Ma sei piatta!- disse il ragazzo con non chalance.
Lei schizzò indietro e gli assestò un calcio della madonna sotto il mento, coprendosi la parte "lesa" con le braccia.
-MA COS-ngh...!- paonazza, indignata per il gesto e per il commento, si nascose dietro a Nekoi.
Intanto Miki era caduto a terra dalle risate.
-HAHAHAOMMIODDIOAHAHAHAHA- mentre si rotolava, fu fermato da un piede di Kuroyuki, e Kyotaru guardò con una faccia stranita Kurai.
-Si può sapere perchè l'hai fatto?- il maestro alzò le braccia al cielo, mentre Chiyomi gli gridava di rimando.
-Sì, perchè diamine l'hai fatto?- Nekoi si girò per abbracciarla.
-Mi sento così violata...- sussurrò con una faccia scandalizzata.
-Su, su, è tutto a posto adesso.- l'amico le accarezzò la testa, impassibile, perchè se avesse ceduto alle risate anche lui Chiyomi lo avrebbe rispedito a casa direttamente con un calcio.
Kurai si giustificò con un fievole "ma è lei che si è tolta la maglietta!", guadagnandosi una sleppa degna da videogioco picchiaduro.

---

A pranzo Chiyomi non spiccicò parola.
Il fatto che non riuscisse a capire quel ragazzo della Zanna la imbestialiva, ma la cosa che più la faceva impazzire era il suo modo di comportarsi.
A tratti fiero, forte e gentile, a tratti spastico, stupido e pervertito.
Kyotaru si era allontanato da un po' per prendere altre patatine per tutti, così lei era rimasta da sola in mezzo a tre demenziali maschi che si intendevano alla perfezione.
"Perchè non ci hanno mandato una ragazza? Finirò per andare al manicomio, così."
Appoggiò la testa al tavolo, sconsolata e abbattuta.
Aveva già i suoi problemi, lei!
-Chiyo, tutto bene?- le domandò Miki, che aveva visto la sua testa abbassarsi.
-Seeeeeeh...- annuì sul tavolo, pronunciando l'asserzione come fosse un fantasma.
Nell'atto di annuire, si beccò una spina sulla fronte.
-Ahi!- alzò il capo di scatto e a momenti non fece cadere Kyotaru e le patatine calde appena arrivate.
-Scu-scusa sensei!- gli prese dalle mani delle vaschette per agevolarlo e lui la guardò, mentre si sedeva, notando un puntino rosso sopra il suo sopracciglio.
-Una spina? Come hai fatto?- lei non seppe rispondere, così il maestro si rivolse a Kurai, avendo già in mente un piano per la riappacificazione.
-Potresti togliergliela tu?-
-COS-ma nemmeno se mi pagate! Non mi faccio toccare di nuovo da lui, piuttosto mi prendo un'infezione!- si allontanò lei, prima che Kurai potesse dire qualcosa.
-Ma è solo una spinettina da due soldi.- puntualizzò Miki.
-Eeeeeeeeeeeeeeeeh è lo stesso.- farfugliò la chunin, così si alzò e andò in bagno.
Si esaminò allo specchio e riuscì a togliersi la piccola spina senza problemi, così si sciacquò il viso e rimirò la sua immagine nello specchio.
-Uff...-
"Non so più come comportarmi. Cosa devo fare? Cosa devo fare con tutto quanto?" sospirò sonoramente, si asciugò con della carta e tornò al tavolo.
-Ti ho tenuto al caldo le patatine.- Nekoi aveva messo sulla vaschetta di plastica di Chiyomi un tovagliolo, così che il calore non adasse via del tutto.
-Grazie...- tolto il tovagliolo, la ragazzina si mise a mangiare in silenzio.
-Chiyomi, ho appena ricevuto un'informazione; tu e Kurai dovete presentarvi all'ufficio di madamigella Tsunade, dopo pranzo.- lei aprì la bocca per dire qualcosa, ma si fermò e annuì, riprendendo a mangiare.
Stava pensando a come riuscire ad allenarsi da sola, ora che c'era anche il lupo, e per questo era un po' triste: ora che avevano fatto amicizia, i due adolescenti del team avrebbero notato di meno la sua assenza.
Quasi non si accorse di aver finito lo snack, così si alzò di nuovo per andare a prenderne altro.
Si avviò, e quando fu al bancone si sentì poggiare una mano sulla spalla.
-C'è qualcosa che non va?- le chiese Kurai, senza schernirla.
-N... Niente.- rispose abbastanza secca lei, per coprire il velo di tristezza che ancora le aleggiava attorno.
Kurai allora si mise in piedi di fianco a lei.
-Anche io ho finito le patatine...- ridacchiò, senza però stappare nemmeno una smorfia dalla bocca di Chiyomi.
-Senti, mi dispiace per...- cercò le parole giuste, -per il mio gesto immaturo. Se è questo che ti dà così fastidio, io-- la chunin lo interruppe.
-No, non è per quello... Bèh, sì, anche, ma non solo.- si mise a gesticolare impacciata, facendo sorridere l'altro.
Imbarazzata, smise immediatamente, già colorita sulle guance.
Perchè doveva sempre fare la figura della bamboccia stupida?
Era troppo sensibile, era IPERsensibile, e si odiava per questo.
Inspirò profondmente, lenamente, a capo chino e con gli occhi chiusi.
Se non stava bene con se stessa, non sarebbe mai stata bene con gli altri.
-Scusa, mi comporto come una bambina.- si grattò dietro la testa, sempre imbarazzata, ma sorridendo.
Lui la osservò in silenzio per qualche istante, con i suoi occhi verde scuro.
-Dai su, non preoccuparti.- le pattò una spalla.
-Sbrighiamoci a mangiare, che dobbiamo andare da lady Tsunade.- mentre pronunciava il nome, si mise le mani davanti al petto in modo da rappresentare un prosperoso seno invisibile.
Chiyomi stavolta scoppiò a ridere, senza arrabbiarsi, senza fingere.

---

Camminavano vicini, lui e lei, sulla polverosa strada che portava ai volti scolpiti nella roccia.
Si erano messi a chiacchierare tranquillamente, scoprendo nuove cose l'uno sul conto dell'altra, e intanto il tempo scivolava via veloce.
Arrivati a destinazione, dopo aver salito la lunga rampa che portava agli uffici, incontrarono Shizune che stava dando da mangiare al piccolo Ton Ton.
-Prego, madamigella Tsunade vi attende.- lasciò il maialino al suo pranzo e aprì le porte dell'ufficio.
Tsunade li aspettava paziente, seduta come suo solito dietro la scrivania.
-Buongiorno, lady Tsunade.- salutò cortesemente Chiyomi.
-Yo!- sorrise Kurai.
La Hokage sorvolò l'introduzione inappropriata del ragazzo e li invitò ad avvicinarsi.
-E' arrivata una missiva per te, Inugami.- porse una busta all'interpellato, sigillata con della ceralacca che riportava il simbolo della Zanna, e questo l'aprì subito.
-E' da parte del tuo capo Villaggio.- si alzò in piedi e si appoggiò alla scrivania.
-Come me, conviene col fatto che voi siate delle persone importanti, da proteggere. Ma comunque,- sorrise annuendo, -non possiamo tenervi relegati in un villaggetto.-
Chiyomi sprizzava felicità da tutti i pori; non poteva credere che qualcuno che non avesse mai visto le avrebbe assicurato più libertà, in futuro.
Intanto Kurai aveva tirato fuori la lettera.
-Dei giovani ed aitanti ragazzi possono impiegare molto meglio il loro tempo. Infatti,- la Sannin aggirò il suo seggio e si mise le mani dietro la schiena, -ho qui una missione proprio per voi, e per il resto del vostro T-- non riuscì a finire la frase, che Kurai scoppiò a ridere: mostrò la lettera alle due presenti in modo che capissero il motivo della sua ilarità.

Non combinare pasticci,
BAKA.


Un semplice messaggio, chiaro e tondo, seppur serio dannatamente buffo.
Chiyomi trattenne le risate, e Tsunade si coprì la bocca in tempo per salvare le apparenze, così tirò un pugno sulla superficie del tavolo e riprese, seria.
-Bando alle ciance! Questa missione è molto particolare, e ho voluto affidarla a voi per buone ragioni.-
Spiegò brevemente di cosa si trattasse: un ricco signore feudale era indeciso se far inglobare la sua terra dal Paese dell'Acqua o da quello del Fuoco.
La missione consisteva nello sfidare una squadra selezionata del Paese dell'Acqua, e chi avesse sconfitto l'avversario, avrebbe fatto guadagnare al proprio Paese un nuovo appezzamento fertile e prospero.
-Vi dovrete presentare nel feudo tra cinque giorni. Vi darò altri dettagli quando tutta la squadra sarà presente, e vi fornirò una mappa.- tornò a sedersi, e li congedò.
Quando Chiyomi stava per uscire dalla porta, Tsunade la fermò per un attimo.
-Non abbiamo avuto tempo per parlare di te. Non preoccuparti, arriverà presto il momento per le tue spiegazioni.- con un cenno la lasciò andare, e lei seguì Kurai oltre le porte della stanza.


---

Arrivata a casa, dopo aver informato anche gli altri della missione e mandatili a loro volta dalla Hokage, comiciò subito a prepararsi per bene.
Prese il necessario lo sistemaò in un borsone e, quando tutto fu pronto, uscì di casa per andare a mangiare una ciotola di ramen in tranquillità.
Arrivata da Ichiraku, prese il solito, e moentre mangiava notò una tenerissima Hinata alle prese con un probabile appuntamento insieme a Naruto.
Mangiò senza fretta, tornò a casa e si infilò in bagno, per lavarsi i denti e immergersi poi in una calda vasca piena di schiuma di bianco iridescente.
Riuscì a rilassarsi come non riusciva da tempo, posando la nuca sul bordo legnoso.
A quanto pareva il suo cervello aveva smesso di pensare a Tobi, ai suoi problemi e al resto delle cose che non riguardassero il suo Team.
Chiuse gli occhi e si lasciò andare al tepore dell'acqua.
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*la cannottiera di Chiyomi = non è una comune cannottiera a rete, ovvero non si vede il reggiseno sotto u_u
Qui un mini sketch per chiarirvi le idee. CLIC CLIC HERE ^^ (il disegno è di più di un anno fa, ed è scrausissimo D: scusatemi.)

Bien bien bien bieeeen u_u
Dato che alla fine sono sempre io che concludo, lo spazio autore finale torna in mio esclusivo possesso v.v
Vi porto i saluti di Madi xD
Ringraziamo chi legge, segue e recensisce!
Alla prossimaaaa :3
   
 
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