VI

Tutti rimasero di stucco.

Lily, soprattutto, non se ne capacitava proprio!

Ma almeno una cosa l'aveva capita: quelle ninfe facevano sul serio, e se James fosse andato non l'avrebbe visto mai più.

“No, James, aspetta!” gridò Sirius, ma quello non l'ascoltò e strinse la mano della ninfa.

“Su, voi altre, lasciate stare quel cucciolone e la ragazzina. Un Animagus è un boccone molto più allettante...” sussurrò lei, e subito Remus e Lily furono liberi, mentre James venne trascinato sul fondo del fiume.

Sirius imprecò duramente e si ritrasformò: il lupo era di nuovo pericoloso!

Ma ad attenderlo ci fu una sorpresa: la notte stava finendo, un bagliore rosa si vedeva all'orizzonte e, cosa più importante, la luna piena era sparita.

Nel giro di un minuto, la trasformazione di Remus fu completa, e il ragazzo fu di nuovo sé stesso.

“Oddio, ma che è succ...” attaccò, poi vide Lily e si bloccò.

La ragazza sbiancò di colpo. “Non... non è possibile, tu sei...” sussurrò.

“Cosa l'avete portata qui a fare?” gridò Remus, poi si sedette a terra, affranto.

“Rem, non è come credi, e per la cronaca ci ha seguiti lei!” fece Sirius.

“Sì, ma, ragazzi, non ci sarebbe un altro problema? James!” gridò Lily, vicina ad un attacco nervoso.

Remus rimase sconvolto: Lily Evans che chiamava James per nome?

“Che problema? E dove siamo?” fece il ragazzo tentando di calmarla.

“Ninfe. Brutto affare.” spiegò Sirius, senza scomporsi.

“Eh? Tutto qui? Ma è solo colpa mia!” strillò lei.

“Verissimo.”

“E James mi odierà!”

“Molto probabile.”
“Ma sta per morire!”

“Assolutamente no, scema, sono qui!”

Alla fine Lily decise di voltarsi per vedere con chi cavolo stava parlando, e per poco non svenne sul colpo: davanti a lei c'era un James bagnato fradicio che inarcava un sopracciglio, le braccia incrociate.

“Credevi davvero che quelle ninfe possano qualcosa contro di lui? Le ha già gabbiate un'immensità di volte, ma loro ci provano sempre... valle a capire, potevano beccarsi te e Remus e invece si sono fatte scappare tutti e tre i pesciolini!” sghignazzò Sirius.

“Stai bene?” sussurrò Lily a James ignorando l'altro ragazzo, ancora mezza scioccata.

“Ma sì, tranquilla... però adesso è meglio sloggiare. Su, che è già l'alba... Ehi, Lunastorta! Tutto a posto, amico?”

“Lunastorta... ecco perché...” sussurrò Lily. “E tu sei Ramoso per il cervo e tu sei Felpato per il cane... e Peter dov'è?”

“Era il topo! Ma te lo devi essere perso...” ridacchiò Sirius.

“Lily, ascolta...” cominciò Remus.

“No, sta' tranquillo. Me l'ha spiegato James... senza dirmi che si parlava di te. Io non penso che tu sia un mostro, figurati! Sei sempre tu.” lo tranquillizzò la ragazza con un sorriso. “E devo ammettere che sei stato coraggioso, Black!” aggiunse, rivolta a Sirius.

James aveva incrociato le braccia. E se ne stava già andando, quando Lily lo bloccò.

“James...”

Lui si voltò molto lentamente.

“Sì, Evans?”

Lei non disse nulla, semplicemente gli si avvicinò e gli stampò un timido bacio sulle labbra.

“Grazie.” mormorò, arrossendo. “Non so se mi odi, ma io...”

“Perché non scopri da sola?” sussurrò di rimando James, e le prese il volto fra le mani.

Dopodiché ripresero a baciarsi, a lungo e con passione.

“Aiuto! Non posso guardare! Pietà!” strillò Sirius mettendosi le mani davanti agli occhi.

Senza staccarsi, entrambi i ragazzi lanciarono un incantesimo all'incauto ragazzo, che fu costretto a saltare dietro un albero per nascondersi.

Il giorno dopo, a scuola, tutti gli studenti di Hogwarts credettero di essere vittime dell'ennesimo scherzo dei Malandrini.

Ci avevano già provato più volte: indimenticabile, al secondo anno, quella in cui Sirius aveva preso una pozione Polisucco e aveva assunto le sembianze di Lily: l'inganno si era svelato quando tutti avevano chiesto di vedere un bacio e Sirius era esploso gridando di non essere pagato abbastanza per quello.

Fu inutile fargli notare che non era pagato affatto.

Oppure, tutti ricordavano con estrema chiarezza quella volta in cui Lily era stata comprata a prezzo di lasciare in pace Piton per un anno, cosa che non aveva funzionato sempre al momento del bacio, quando Lily aveva gridato di non potercela proprio fare ed era scappata via.

Quindi tutti rimasero di sasso quando, al momento della verità, i due ragazzi sorrisero e si scambiarono un lungo bacio sotto gli occhi di tutta la Sala Grande.

In seguito a ciò, furono visti innumerevoli studenti cedere con aria truce dei galeoni ad altrettanti studenti dall'aria molto compiaciuta.

Lo stesso Sirius, allegro e soddisfatto come non mai, intascò la bellezza di trentadue Galeoni, quindici Falci e tre Zellini, affermando che il campione delle scommesse era tornato. Il fatto che James ricevette una percentuale, però, non è noto ai più.

Addirittura la McGranitt ottenne una manciata di Galeoni da uno stizzito professor Lumacorno, anche se questo fu visto solo da Sirius, il quale, purtroppo, non è mai stato molto affidabile.

La questione rimane ancora oggi oggetto di numerosi dibattiti.

“Mi spieghi come hai fatto a uscire vivo da quel fiume?” chiese qualche giorno dopo Lily, mentre camminavano mano nella mano per il parco.

“Facilissimo, mon amour. Quelle, seppure ninfe, Veela, sirene o che so altro, sono comunque donne. Il gentil sesso. Per cui, è bastato far valere il mio seducente fascino...” ma fu interrotto da un pugno nello stomaco da parte della rappresentante più vicina del gentil sesso.

“Ok, ok. Ma non dirlo a Sirius, o a chiunque altro, intesi? Per loro è solo il mio fascino. Punto. Vedi, quelle ninfe saranno anche potenti, ma hanno bisogno delle perle che tengono al collo. A me basta strappargliele con un incantesimo, poi con un Confundus glielo faccio dimenticare. Così ci riprovano ogni volta! Ma ovviamente né tu né Remus potevate saperlo, quindi...”

“Quindi tutti quei “Ramoso non fare pazzie”, e “No James aspetta” di Sirius erano calcolati, proprio fatti apposta per farmi spaventare?” domandò Lily, minacciando seriamente una bella esplosione.

“No, ma che dici? Come potevo sapere che saresti venuta, scusa? E il fatto che Sirius si sia voluto divertire, bé, non posso biasimarlo. Intanto io mi sono proposto lo stesso, quindi...”
“Quindi possiamo affermare che sei riuscito a fare la tua bella figura, ora vedi di non strafare e accontentati di questa.” aggiunse, alzando la mano che stava stringendo dentro quella di James.

“E il debito? Com'è che erano in debito con te?”

“Ah, questa poi... insomma, non so se...” tentennò il ragazzo.

“Dimmelo subito, Potter, altrimenti una bella Orcovolante non te la toglie nessuno...” minacciò Lily, gli occhi di fuoco.

“E va bene, ma non dire che non ti avevo avvisato...” sorrise James. “Come ho già spiegato, quelle sono donne. E la faccenda del fascino, in parte, è proprio vera. Siccome io sono così bello, meraviglioso, dotato, eccezionale...”
“Dacci un taglio!” sbuffò esasperata la ragazza. “Che gli hai dato?”

“Un bacio.” ghignò James. “A ciascuna.” precisò, allontanandosi furbescamente.

“Tu COSA?” strillò Lily.

“Ehi, ehi, ero ancora single, nel caso tu te lo fossi dimenticato! E ho pensato che un debito con loro mi sarebbe potuto essere utile, e guarda un po', così è stato!” disse James conciliante.

“Uhm... dovrei perdonarti, Potter?” si chiese Lily, indecisa se affatturarlo o baciarlo.

“Decisamente sì, signorina Evans. Tutti i loro baci non valevano neanche un secondo di queste passeggiate mano nella mano con te.” affermò, e tornò a stringerla con ancora più calore,

“A proposito di mani... o meglio di polsi... questo è per te.” disse poi, estraendo di tasca un braccialetto di perle.

Lily lo fissò, senza parole. “Ma è...”

“Sì, sono le perle delle ninfe. Speravo di arrivare a fare una collana, ma non ho tutto quel tempo. Non so, credevo ti sarebbe... ma se non lo vuoi, non... pensavo solo...” balbettò James confuso.

“Zitto! È bellissimo!” sussurrò la ragazza allacciandoselo stretto al polso.

“E allora? Non si ringrazia?” tentò James, ghignando malandrino.

Allora è un'abitudine fissa. Pensò Lily alzando gli occhi al cielo.

Poi però fissò quelli di James, che erano anche quelli del cervo, e decise che erano perfetti così, aria malandrina e tutto.

Si sporse avanti e lo baciò con enfasi, rendendosi conto con felicità che era tutto maledettamente perfetto.

E non aveva la minima intenzione di rovinare quel momento soltanto perché c'era quel Black appostato dietro di loro a ridacchiare. Ancora non lo sapeva, il Malandrino numero due, che la sua vendetta sarebbe stata atroce.

Per il momento, continuò a godere del suo James, del suo ragazzo lì fra le sue braccia.

Il resto poteva aspettare, il resto doveva aspettare.

Anzi, il resto non contava un bel niente.

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Angolo mio:

E alla fine ce l'ho fatta!

Finito!

Applausi per me!

*silenzio imbarazzante*

Ehm... ok...

Oh, sono commossa, mi ci ero affezionata a questa ff...

Spero che vi sia piaciuta come è piaciuta a me, e un grazie enorme a quelle anime pie che sono andate avanti a leggere questo mio sclero!

Voglio dire, diciassette recensioni!

Wow, vi adoro tutti!

Un bacio

Emma