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Autore: meiousetsuna    12/09/2012    5 recensioni
Partecipa alla challange: D'infiniti mondi e AU di AleDic
"Versione Vampire Diaries" del divertentissimo film: "Il diario di Bridget Jones". Tutti i personaggi saranno umani, per mantenere il tipo di comicità originale. Dal testo: Mi sembra ieri che alla festa prenatalizia dell’ufficio mi stavo esibendo nella più penosa esecuzione di karaoke mai ascoltata da anima viva, attirando solo l’attenzione di quel maniaco di Niklaus, il vice direttore, che assumeva sempre un’aria di superiorità, come se i dipendenti fossero il suo esercito personale, da comandare come schiavetti! Inoltre, lo chiamiamo tutte “micro-coso” per via del cavallo dei pantaloni incredibilmente liscio… lui sbaglia il mio, di nome, e mi chiama ‘Delena’ un nome che nemmeno esiste! C’è una sola persona che gli incute rispetto, la coordinatrice più anziana, Esther. Quando entra nella sua stanza, corre a sistemare il lavoro arretrato, sembra un bambino sorpreso a rubare le caramelle… la mia collega Anna, un tipo dalla lacrima facile, mi aspettava nel corridoio, spuntando all’improvviso, quasi evocata con la forza del pensiero! “Elena… è tuo fratello… non mi chiama, non mi risponde… sono trasparente per lui, come se fossi un fantasma! Non potresti metterci una buona parola?"
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Grazie alle carissime Seizerus, Iansom, Hugghina, Cassie95, everlily, che mi rincuorano non poco!

E NanaBianca TvD, che segue....

p.s. conoscete i film da cui sono tratti i titoli dei capitoli? ^-^ curiosità! (che curiosità scema, finora ne avete visti 2 su 4... sopportatemi!)

 

Capitolo 2 : Romance and Cigarettes

“Li ho trovati insieme, seguendo una scia di incarti di marshmallows, di cui Damon va pazzo, fino alla camera da letto - gli occhiotti da Bambi di Stefan erano davvero teneri – e non perdonerei mai né lui né lei, vivessi centocinquant’anni! Ma basta parlare di loro, raccontami delle storie piccanti sulle feste dei Fondatori”.
“Ma non ce ne sono!”
“Inventale, o vieni a casa mia, per il sesso più fantastico che tu abbia mai provato!”  Un minuto dopo ero a casa Salvatore, una vera reggia, constatando che era reale quello che si raccontava; quando siamo entrati, malgrado non ci fosse nessuno, il camino era già acceso!

Senza neanche capire come mi ritrovai sul tappeto, con Stefan che mi sfilava il tubino nero, per trovare…
”Le mutande della prozia Honoria! Incredibile, Gilbert, mi stupisci veramente!” Come avevo potuto dimenticarmene?
“Non dovresti vederle…” Ogni tentativo di riabbassare il vestito andò a vuoto.

Diario di Elena Gilbert, amante segreta del capo

Mentre andavo al lavoro, pensavo a quante calorie avevo bruciato la sera prima: e dire che avevo fatto anche un penoso tentativo per attrezzare una mini-palestra nel mio appartamento, tempo addietro, senza risultati! Però alla mia domanda sul fatto che forse CI avrebbero scoperti, lui ha risposto di aspettare ad usare quella parola. Stavo per replicare, quando è suonato il telefono.
“Qui è Elena Gilbert, sfrenata dea del sesso, con un mostro tra le gambe… buongiorno, mamma!?” Isobel aveva trovato un diversivo, faceva la dimostratrice di balestre nel locale negozio di attrezzature sportive e fu li che la raggiunsi.

“Vedete, con questo mirino di precisione potrete colpire al cuore del bersaglio e infilzarlo per sempre, è quercia bianca, il legno migliore per questo tipo di uso!” Più tardi consumavamo insieme l’immancabile bourbon di mezzogiorno al bar.
“Elena sono stufa di tuo padre! Sempre sospettoso, chiuso in cantina, a cercare certificati, documenti… è troppo noioso, non mi apprezza! Invece, Richard dice che ho un talento inespresso!”
“Mamma, chi è questo Richard?”
“Ma pallottina, Richard Lockwood, il famoso gioielliere che fa vendite in TV! Mi ha proposto di diventare la sua assistente. E tu, hai fatto un pensiero su Damon?” “Ciao, mammina…”

Poche settimane dopo, andando a casa trovai mio padre seduto a terra, in uno stato comatoso, a guardare la televendita.
“Ed ecco il pezzo forte di oggi, la copia esatta della Bussola del Consiglio dei Fondatori, creata da Johnathan Gilbert nel 1864, riprodotta in oro diciotto carati; come vi mostrerà la mia bella aiutante, Isobel, si può smontare ed utilizzare come un elegantissimo orologio da taschino!”
“Hai visto? Che ci trova in quel cafone arricchito, abbronzato con la lampada tutto l’anno?”
“Coraggio, papà! Puoi farla ingelosire alla festa ‘vampiri e conigliette’ di zio Logan, se ci provi con altre donne impazzirà! In questo momento posso dare consigli, sai ho un ragazzo fantastico…”

Il quale, il giorno dopo mi portava a fare una romantica gita al lago, come una vera coppietta! Per tutto il viaggio, fece degli strani sorrisi mostrando i denti, ma ero abituata al suo tipo di scherzi. Scesa dalla macchina entrammo in albergo, per scoprire che a parte una convention, gli altri ospiti erano Damon e Rebekah. “Che coincidenza… noi siamo qui per riposarci dal lavoro, l’ultima causa ci ha stancati moltissimo”. Non avrei lasciato Damon con quell’aria di superiorità stampata sul suo bel faccino a nostro danno.
“Ma vi avranno pagato, so che siete piuttosto succhiasangue, con le vostre parcelle!” Come speravo, se ne andò con la coda tra le gambe. Nel pomeriggio ci incrociammo di nuovo sul lago, in due identiche barchette a noleggio, che noia! Stefan si mise in piedi, cantandomi la mia canzone preferita.

“Don't go around tonight / Well, it's bound to take your life / There's a bad moon on the rise/”* Che romantico! Che parole d’amore! Finché non cadde in acqua, per fortuna bassa. Damon ci guardava con una specie d’invidia, mentre Rebekah commentava a voce alta. “Che giochi puerili, mica come me, che per hobby organizzo sfilate con le mie amiche volenterose!”


Diario di Elena Gilbert, cortigiana & coniglietta

Questa notte Stefan mi ha fatto ripetutamente una cosa che, sono certa, può considerarsi illegale. Essere riempita di morsi abbastanza forti, non si potrebbe definire ‘lesioni personali’? Ma non mi ero lamentata e i segni non si notavano troppo, così lo lasciai proseguire, gli piaceva decisamente! Peccato che al mio risveglio l’ho trovato già vestito, che stava per partire.
“E la festa? Non mi accompagni più?”
“Mi dispiace, Elena, c’è un imprevisto, la casa editrice è nei guai, devo veramente correre, anche a super-velocità! Ma ti lascio una macchina con l’autista e mi raccomando, vinci la gara di stasera!”

Mi aveva comprato un costume per la festa, che carino! Era il più bel completino da coniglietta che avessi mai visto.
“Niente mi ecciterebbe come vederti con questo addosso, e inseguirti nel bosco… - mi mise il cerchietto con le orecchie di pelouche, sbavando in modo spaventoso – dovrai indossarlo di nuovo per me, magari solo le orecchie e questa…” In mano aveva la codina a batuffolo. Che depravato! Peccato che al mio ingresso mi accorsi di essere l’unica in maschera! Jenna aggredì il suo fidanzato.
”Logan! Non hai avvisato Elena del cambio di programma?”
“Mi sono dimenticato! (come no, vecchio maniaco! E intanto, tra gli invitati c’era Rebekah, che gongolava vistosamente) E il tuo fidanzato, è già scappato a seguire altre prede?”

Anche mamma e Richard erano lì, lui insopportabile al solito.
“Ciao Elena, sembri una passeggiatrice del Wikery Bridge”. Sempre pieni di tatto…
”Appunto… e papà?”
“Ha appena spaventato Kelly Donovan, e ce ne vuole!” Mi girai. Mio padre, vestito da Dracula, inseguiva la signora nel giardino; era proprio distrutto. Jenna ci raggiunse col vassoio degli stuzzichini.
“Vedi Elena, non sei sola, anche Kelly non era stata avvertita”.
“IO SÍ!” Si allontanò mortalmente offesa.
“Ecco… Jenna era famosa per le sue gaffes a ripetizione – e il tuo fidanzato? Steven, Steward, come si chiama?”

“Stefan Salvatore - Damon era sopraggiunto, con la sua solita aria strafottente - e non è certo un buon fidanzato, per Elena”. Come si permetteva?
“Lui direbbe lo stesso, visto il tuo comportamento in passato”.
Il mio?” prima che potesse andare oltre, fortunatamente Rebekah lo richiamò con quella sua vocetta da gatta morta, togliendomelo dai piedi. Non mi restava che farmi consolare da Stefan. Arrivata a casa sua fu molto gentile, suggerendomi di fare un bel bagno caldo e non pensandoci più. Però qualcosa attrasse la mia attenzione, un rumore sospetto.

“Stefan, c’è qualcuno?”
“No, a meno che sia lo spettro di qualche zio seppellito nelle segrete...” Il mio istinto però mi disse di non fidarmi, e controllai la camera da letto… nessuno. Che figura!
“Scusa, io... oggi sono fuori di me!”
“Non è colpa tua, è chiaro”. Qualcosa però mi spinse a cercare un distacco.
“Ora avrai pensato che sono gelosa, quindi innamorata, non è così, insomma”. Stavo uscendo, quando un assurdo giubbottino borchiato, di jeans, con la faccia di Bon Jovi e la scritta “Atalanta 2010, C’ero anch’io!” attrasse la mia attenzione e corsi nel bagno. Nella vasca era seduta una biondona, con la faccia più simile ad un criceto che avessi mai visto.
“Ciao, sono Lexi”. Conoscendo la passione di Stefan per i roditori, non ebbi bisogno di fare domande.

Diario di Elena Gilbert, sedotta e abbandonata

Ero a casa e avevo versato tutte le mie lacrime, guardando Glenn Close cadere riversa nella vasca, l’unico modo in cui l’ex amante aveva potuto distaccarsene; poi anche il documentario sulla vita erotica dei corvi non aiutava! Il mattino dopo, la cricetona mi squadrava, e Stefan mi aspettava nella mia stanza.
“Mi dispiace, Gilbert, il punto è che noi siamo due insicuri e non saremmo andati molto avanti. Alexia... Lexi invece è di New Orleans, sai che belve sanguinarie sono, loro! Ha preso in mano la situazione…” Secondo me, aveva preso in mano altro, ma lo lasciai finire.

”Penso che ci dovremmo sposare, sai, quando mi ha conosciuto avevo dei problemi e lei mi gestisce così facilmente… era una cosa decisa, mi sento un criminale e tu mi vedevi quasi un santo…”
Le ore non passavano mai, poi finalmente arrivai a casa, dando fondo alle provviste nel frigorifero, finché un barlume di orgoglio si accese nella mia testa. Scelsi il bourbon, scelsi Taylor Swift e dopo aver toccato il fondo, risalii. Giù con la palestra, via le sigarette, nella spazzatura con le altre bottiglie di alcolici, i libri “Come conquistare un italo-americano” e “Come soggiogare un uomo fuggitivo” e avanti con la mia nuova biblioteca, a partire da “Combattere da sole” e “Restare umane, malgrado tutto”. In quanto al lavoro, volevo infliggere un bello smacco a Stefan, annientarlo col mio successo. Tutti mi dicono che ho un bel faccino, quindi perché non la TV? Ero pronta!

*Bad Moon rising, 2x3

Grazie a chi è arrivata a leggere fin qui! Vi aspetto per il terzo (e penultimo!) capitolo, tra una settimana! baci, Setsuna

  
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