"NAMI! FINALMENTE!" mi salutarono all'unisono i miei compagni al Grove 5. A quanto pareva, ero arrivata per ultima.
La temperatura era mite sull'Arcipelago Sabaody e
le luci del Sabaody Park si riflettevano nelle bolle.
"Buonasera, ragazzi" sorrisi "State tutti bene?"
"Ci è andata bene anche stavolta" Chopper ricambiò il sorriso.
"Oh, dolce Nami!" Sanji
si perse in mille moine "Ti trovo in gran forma! Sei più bella che
mai!"
"Ecco che comincia a fare il cascamorto..." sospirò Zoro.
"Hai detto qualcosa, marimo?" si voltò
stizzito il biondo.
"Niente che il tuo misero cervello da cuoco possa comprendere" lo
sfidò l'altro.
"Adesso ti faccio ved..."
"Avanti, ragazzi!" Usopp cercò di
mitigare la situazione "Non ci vediamo da più di tre settimane e già vi
mettete a litigare?"
"Non cambieranno mai" sospirai senza speranze.
Nico Robin sorrise lievemente "Infatti"
"Allora, Nami" incalzò Rubber "Come sta il nostro amico Law?"
Non potei fare a meno di arrossire leggermente "Sta bene" evitai
di dirgli che l'aspettava nel Nuovo Mondo con l'intento di sconfiggerlo.
"Super!" s'intromise Franky e, per mia
fortuna, cambiò discorso "Brook, a te invece
com'è andata da quello svitato di Hawkins?"
Solo allora notai che lo scheletro indossava una tunica nera "Beh,
diciamo che mi ha usato un po' per i suoi riti voodoo, yohoho!"
Io e gli altri sgranammo gli occhi. Cosa diavolo c'era da ridere?
"Ma è stato divertente, mi ha predetto un sacco di cose belle per il
futuro e ha detto che ho un cuore grande!" esitò, poi aggiunse "Anche
se, essendo uno scheletro, io il cuore non ce l'ho! Yohoho!"
Mi battei una mano sulla fronte. Avevo dimenticato quanto fossero penose le
battute di Brook.
"Noi invece siamo stati da Bonney"
intervenne Chopper. Si udì un "Perchè?!"
disperato provenire da Sanji, ma il medico continuò
"All'inizio ci trattava malissimo, diceva che se non fosse stato
assolutamente necessario non ci avrebbe mai salvati" inarcò le
sopracciglia "Poi alternava momenti in cui diceva che i pirati devono
collaborare tra loro e piangeva"
Nico Robin sorrise "Era un po' instabile, la ragazza"
"Almeno nella misura in cui è carina!" commentò un Sanji particolarmente esaltato.
"Tsè!" fece Franky
"Siete capitati da una squilibrata!"
"Zitto tu!" lo canzonò Usopp
"Potrei rovinarti la reputazione in un istante!"
"Poi, all'improvviso" continuò la renna "Ha cominciato a
trattare benissimo Zoro: gli faceva portare i pasti in camera e addirittura gli
faceva mettere un cuscino sotto la testa dovunque si addormentasse!"
Nico Robin soffocò una risata, mentre lo spadaccino diventava di tutti i
colori.
"COSA?!" digrignò i denti Sanji.
"E' solo una bambina capricciosa!" si difese Zoro.
"Come l'hai chiamata?!" ringhiò il biondo "Non posso credere
che una come lei degni di attenzioni UN IDIOTA COME TE!"
"Non ti allargare, cuocastro da quattro
soldi!"
"Ci risiamo" sospirammo in coro.
In quell'istante, riconobbi alcuni reduci della battaglia di Marineford che si trovavano a bordo del sottomarino
riabbracciare i loro compagni e i loro capitani.
Mi chiesi dove fosse in quel momento Law e se fosse già ripartito...
"Tutto bene, navigatrice?" Robin richiamò la mia attenzione.
Caddi dalle nuvole, ma simulai indifferenza "Certo! Andiamo"
"SI PARTE!"annuncio Rubber
facendo un salto di dieci metri.
"Sììììì!!!" rispondemmo in coro.
Il Nuovo Mondo ci stava aspettando.
Piacevole, la sera su Sabaody. Tranquilla e senza
caos. Piacevole anche stare sulla Sunny cullata dalle
onde.
Erano le due del mattino ormai. I ragazzi avevano deciso di passare a
salutare Rayleigh e di bere qualcosa, ma si sa come
vanno a finire le cose quando Rubber addenta una
coscia di pollo e Zoro si attacca ad una bottiglia di sakè.
Saremmo partiti l'indomani. Intanto, tutti sembravano dormire beatamente e
godersi l'aria fresca dell'arcipelago.
Io ero stesa a pancia all'aria sul letto, incapace di prendere sonno. Era
strano addormentarsi sulla Sunny, dopo aver trascorso
tre settimane a bordo di un sommergibile.
Rayleigh ci aveva detto che la
marina stava mobilitando tutte le sue forze per darci la caccia: visti i
precedenti a Marineford, era piuttosto intenzionata
ad andare fino in fondo.
In effetti, si prevedeva un'altra guerra, ma nessuno avrebbe saputo dire
quando. Una cosa era certa: la marina e i pirati si stavano muovendo.
Decisi di accantonare quei pensieri, almeno per quella notte, e scesi dalla
Sunny. Ormai avevo rinunciato del tutto al sonno e mi
godetti per un po' il vento tra i capelli.
Dopo un po' presi a camminare, ero scalza e l'erba umida mi solleticava i
piedi, camminai così tanto che persi completamente di vista la nostra nave.
Poi avvistai un sottomarino giallo attraccato e mi strofinai gli occhi: era
proprio lui?
Felice, sorridente, salii a bordo ed entrai nella grande sala circolare,
per poi proseguire per il lungo corridoio, arrivai alla stanza beige e poi
controllai la sala operatoria.
Infine, aprii la porta della biblioteca e Trafalgar Law mi rivolse uno di
quei sorrisi beffardi che soltanto lui sapeva rivolgere.
Gli saltai tra le braccia, baciandolo e spogliandolo e sentendo
l'impazienza crescere dentro me.
"Un'ultima volta" continuavo a ripetere "Fammi tua un'ultima
volta! Trafalgar!" chiamavo il suo nome.
Lui mi sorrise ancora una volta e mi mostrò un pezzo di carta tra le sue
mani.
"Non andare via" gli dissi, stringendomi alla sua felpa
"Resta con me"
I suoi occhi erano grigi come la pioggia a novembre e si confusero con i
miei per l'ultima volta, quegli occhi che non avevo potuto ammirare nel buio della
sala operatoria.
Mi svegliai affannata, con una sottile lacrima che m'inumidiva la guancia
destra "Merda!" sbuffai "Non è possibile!"
Cosa mi era successo? Che cosa mi hai fatto, LAW?!
Uscii sul ponte della Sunny e sospirai. Nico
Robin non sembrò accorgersi di me.
Guardai a fondo la luna alta in cielo e mi persi ad osservare il suo
riflesso nell'acqua.
Come si permetteva, questo Trafalgar Law, di farmi pensare a lui in modo
così nostalgico?
Mi tornò in mente la lettera che gli avevo scritto quando avevo trovato un
pezzo di carta strappato sul tavolo della biblioteca. La lettera di suo padre.
Era stata dura, ma alla fine mi ero decisa a farlo:
...avevo preso carta e penna e mi ero messa a scrivere...
Caro Trafalgar,
ti scrivo sul retro di questa lettera strappata sperando che non ti
dispiaccia. Quando la leggerai, io sarò già dai miei compagni e probabilmente
mi starai già mancando.
Perdona gli eventuali sentimentalismi, ma in questo momento non riesco
proprio a farne a meno.
So che non ti piace essere ringraziato, ma ci tenevo ugualmente a farlo e a
renderti noto che sono stata benissimo a bordo del tuo sottomarino: grazie per
avermi curata, per avermi fatta sorridere con la tua sottilissima ironia, ma
soprattutto per avermi fatta sentire, più di qualunque altro uomo, DONNA.
Sapevo che sarebbe arrivato il momento di andare, ma sento di lasciarti con
rammarico...
Scusami, mi viene da ridere pensando all'espressione rabbiosa che potresti
avere in questo momento.
Non arrabbiarti, Trafalgar. Sai anche tu che è successo qualcosa tra noi,
anche se uccideresti piuttosto che ammetterlo. Qualcosa che va oltre il
semplice incontro di due corpi caldi...
Domani prenderò di nuovo il mare con i miei amici: la nostra rotta sarà il
Nuovo Mondo, dove spero di rincontrarti. Oppure, se non altro, dove spero mi
verrai a cercare se le pareti di ghiaccio del tuo cuore si saranno in parte
sciolte.
Detto questo, adesso vado a bere un po' di succo d'arancia, sperando che il
suo sapore non mi ricordi troppo quello delle tue labbra. ©
Nami
Ho sempre pensato che Bonney avesse una cotta per Zoro (assieme a Perona, Tashigi, la tipa del
primo special e la sottoscritta, ovviamente xD).
Devo confessarvi che sono scoppiata a ridere quando ho scritto “…per avermi
fatta sentire, più di qualunque altro uomo, DONNA” perché sembra il genere di
cosa che direbbe una cinquantenne frustrata e repressa, ma alla fine ho deciso
di lasciarlo proprio perché mi divertiva. Oggettivamente, la lettera è abbastanza
OOC (perdonatemi, ma sono fissata ò__ò), ma c’è da
considerare la dinamicità che il personaggio di Nami
(e anche quello di Law) ha mostrato durante il corso della storia.
E così termina “Succo d’arancia”, una fan fiction che mi è piaciuto
tantissimo scrivere e che sono stata felicissima sia stata così tanto
apprezzata! Adesso se vi dico una cosa non la prendete troppo sul serio…ma c’è
la remota possibilità che io scriva un seguito! xD In
effetti, diciamocelo, il finale è un po’ aperto: c’è una guerra all’orizzonte e
Nami e Law si lasciano un po’ bruscamente. Insomma,
mi piacerebbe farli rivedere, ecco! Ma non metteteci troppo il pensiero, con la
scuola di mezzo avrò meno tempo e per di più le idee sono ancora molto
azzardate (quasi quasi aspetto addirittura di arrivare alla saga di Punk Hazard, così magari m’ispira). Ma se vi fa piacere, se
prima o poi decidessi di scriverlo, vi prometto che vi avviserò personalmente con
un messaggio privato (qualora lo vogliate).
Per adesso (tempo permettendo) mi piacerebbe dedicarmi ad altre pairings.
Detto questo, vi ringrazio infinitamente una ad una per aver seguito,
recensito o anche solo letto la mia storia così appassionatamente. Spero di
risentirvi tutte al più presto! ;) Baci***