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Autore: AleCarrots    12/09/2012    1 recensioni
I vampiri esistono, e non sono sempre come vengono descritti, come dei mostri.. alcuni sono buoni, altri invece...
[...] -Perciò non scherzavi quando dicevi che cercavi cibo?- dissi spaventata. Lui -Si, beh, te l'ho detto sono "speciale", hai paura?-. Mi affrettai a dire, con la voce più tranquilla che potessi avere -No, sono curiosa, non sei come gli altri, questo è ovvio, e non mi sembri cattivo-. La sua faccia si trasformò in una smorfia divertita -Ti stupiresti-.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi trovavo in una foresta, la più buia che avessi mai visto. Guardai in lontananza, solo alberi, sempre più alti, montagne tutte uguali, non un segno di riferimento. Mi girai e rigirai, fino a quando non lo vidi.. Era una sagoma alta, scura, che si muoveva come se fosse un fantasma che non sapeva dove andare. Mi misi a correre, mi sentivo in un videogioco, davo il comando alle mie gambe di correre e accelerare come volevo, senza pensare alla stanchezza. O cavolo quella sagoma mi stava seguendo, e la sua velocità era sovrumana. Quando finii a terra, ero caduta in una buca, il mio primo pensiero fu "giusto, adesso ci voleva anche questo". Mi guardai in torno, in cerca di qualche radice resistente sul quale arrampicarmi.. E guardandomi intorno vidi un vecchio monumento. Era una grossa porta, una di quelle che, se fossimo nel mondo dantesco, segnerebbero l'entrata per l'inferno. L'osservai per un minuto ancora prima di capire che i segni che erano scritti su di esso, erano delle scritte in chissà quale lingua. Stranamente, in un modo così strano da essere persino inquietante, mi resi conto che io stavo traducendo quelle frasi. Leggendo ad alta voce quelle frasi, sentii un rumore che proveniva dalla porta, di un materiale così pesante che per sollevarla occorreva una gru. Il rumore stava a indicare che la porta si stava aprendo. Quando mi avvicinai per vedere cosa si nascondeva all'interno, tante ombre nere uscirono così velocemente che caddi a terra. All'improvviso, mi svegliai. Era un sogno, ma così strano che mi spaventai realmente. Guardando l'orologio capii che ero in ritardo per andare a scuola. Mi alzai, mi misi qualcosa a dosso, riuscendo a levarmi il pigiama, e scesi di colpo. Non si sentiva nessun rumore, possibile che erano già a lavoro se quando me ne andavo a scuola c'era mio padre ancora in pigiama e mia madre che ritirava la biancheria che puntualmente scordava la sera prima? Era tutto fin troppo strano quella mattina. Oh cazzo, ma oggi è sabato, questo significa, niente scuola, niente lavoro, e quindi più ore di sonno per tutti, tutti tranne me. Verso le dieci, sentii bussare alla porta, era El, dovevamo andare al bar, dove io avrei dovuto incontrare casualmente Louis. Okay.. -Sono pronta! Andiamo?-. -Dove sei stata? Ieri sera non mi hai richiamata, e sta mattina non ti sei fatta sentire-. -Non sapevo se dormivi o meno-. -Beh, andiamo?-. -OKAY-. -Hai sentito più Louis?-. -Dopo che ci hai lasciati al bar, siamo andati in biblioteca per studiare per un compito-. -Ho capito-. -Tu che hai fatto?-. -Niente, ho studiato-. Al bar incontrammo Louis, che mi guardò quasi deluso. Louis disse -Non mi hai chiamato più ieri sera..-. El mi guardò, senza mettermi in imbarazzo però si mostrò intenta a leggere il menù. -Lo so, ma ho finito tardi, e non mi sembrava il caso-. Chiamammo il cameriere per ordinare. Si chiacchierò di tutto, scuola, compiti e argomenti vari. Poi decidemmo di fare una passeggiata al parco e addentrarci nel bosco. Rincorremmo Louis perché mi aveva rubato il cellulare, quando alla fine non cascammo in un fosso. Déjà vù. Mi alzai di scatto per capire se tutto non fosse solo un sogno, o incubo. Era tutto reale, le scritte che non riuscivo a decifrare, oh, aspetta, mi ricordo.. "Per aprire la porte occorre leggere il seguente incantesimo, ma ciò che direte si avvererà solo se a leggere sarà una strega puro sangue".. Ricordandomi qualche parole di quella strana lingua, dissi -Mimi kufungua milango ya kuzimu ambayo kuleta tamaa na hofu katika nchi, laana kwa ajili ya mashindano yote, mengi ya maafa zitaanguka juu ya vizazi binadamu-. Eleanor spaventata da quello che stavo dicendo si avvicinò a Louis, Louis era quasi meravigliato, ma tranquillo. Le porte si aprirono, e io rimasi così scioccata da avvicinarmi a loro, quasi saltellando. Ero una strega? Ad un certo punto, vidi tante "anime" sconfinate risalire a galla da un terribile passato trascorso in quel posto buio e maledetto. Scappammo da quel luogo a gambe levate. Louis accompagnò a casa El, e mi portò a casa sua. Viveva solo mi aveva detto, quando dal nulla vedo comparire un ragazzo, non si assomigliavano per niente, ma questo non significava che non potevano essere parenti in qualche modo. Mi baciò la mano -Lieto di conoscervi madame, sono Harry, il fratello di Louis, voi siete la sua...-. -Io sono la sua amica, tu invece sei?-. Louis s'intromise -Fratello, ormai non si ci da più del voi, ma del tu. Dovrò spiegarti un po' di cose-. -Fratello, mi scombini tutti i giochi, lo so, non vengo mica da un secolo fa, forse tre, ma mi sono evoluto come tutti gli altri-. Parlavano come se non ci fossi, ma ero lì. -Harry, credo che sia meglio che tu ci lasci soli-. -Ahh ho capito, il mio fratellino ha una ragazza, e molto carina pure, chissa, magari anche buona-. Mi schiacciò un occhiolino. Che succedeva? -Vabbe, Louis, ci vediamo domani, con permesso..- Prima che Louis potesse fermarmi chiusi la porta e sfrecciai verso la stazione dell'autobus, al quanto distante, ma ce l'avrei potuta fare.
Intanto:
Louis: So come sei arrivato fin qui. Quella ragazza? E' una strega.
Harry: Ma no? Solo che mi è sembrato che lei non lo sapesse, cioè, ti avrebbe respinto subito.. Visto il passato amorevole tra vampiri e streghe.
Louis: Lo so. Non devi fare il cascamorto con tutte, voglio conoscere meglio Alessia. Sarà una strega, ma è attraente in tutti i sensi. 
Harry: E se ci provo io..
Louis: Non fare mosse azzardate, dobbiamo prendere con le pinze questa situazione, per esempio dobbiamo scoprire quello che ha fatto con l'incantesimo che ti ha fatto uscire dal bosco. Non sappiamo le conseguenze..
Harry: Io so solo che la fame mi sta divorando. Ho bisogno di assaggiare le bionde del ventunesimo secolo, non ne assaggio una da ormai qualche anno.. o forse qualche secolo. 
  
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