Capitolo V

Mi fece sedere sul freddo marmo del bancone in cucina, si posizionò dietro di me e con cura mi legò, di nuovo, una bendo davanti agli occhi.
« Zayn, non mi piace questo gioco.» Dissi con un tono scocciato, sbuffando.
« Ma se ancora non abbiamo iniziato!» Rispose lui, divertito.
« Ma non sopporto questa benda davanti agli occhi.» Affermai scocciata.
« Perché ti da fastidio?» Domandò lui.
« Perché non vedo nulla!» Risposi ovvia.
Sentii una sua risata.
Amavo la sua risata, era dolce. Mi riscaldava il cuore in un secondo.
Era strano, come ogni suo piccolo gesto mi faceva sentire meglio.
Mi faceva sentire amata.
« Serve per questo, cara mia.»
Sbuffa, incrociando le braccia ed accavallando le gambe.
Cercai di sembrare arrabbiata.
« Sei tenera quando sei arrabbiata.» Disse Zayn, schioccandomi un bacio sulla guancia.
Un piccolo brivido mi percorse la schiena.
Perché tutte le volte che mi sfiorava o baciava mi faceva questo effetto?
« Dai! Toglimi la benda.» Implorai.
« Sai? Dovresti imparare ad essere meno curiosa.»
« Non sono curiosa!» Obbiettai io.
« Sì.»
« No.» Rispose lui divertito.
« Sì.»  Dissi io arrabbiata
« E sei anche testarda.»
Non dissi nulla, sbuffai e ruotai la testa.
Sentivo dei passi per la cucina.
« Che cosa stai facendo?» Domandai, curiosa.
Okay, ero una delle persone più curiose di questo mondo.
Ma anche troppo orgogliosa per ammetterlo.
« Apri la bocca.» Disse lui.
« Oddio. Ho paura.»
Rise di nuovo e spontaneamente sorrisi anch’io, all’ascolto di quella risata che per me era musica.
Aprii la bocca indecisa e sentii un liquido nella lingua.
« Che cos’è?» Domandò lui.
Faccio combaciare la lingua al palato, concentrandomi sul gusto di quel liquido.
Avverto un aroma forte, sembra quasi freddo.
«…mh menta?» Domandai insicura.
« Fuochino…»
« Cioccolato alla menta!» Risposi entusiasta, gustando meglio quel sapore dolciastro e zuccheroso.
« E non ti ricorda nulla?» Domandò lui.
« No…»
« Concentrati.»
Sbuffo, cercando di pensare a quel gusto.
Nulla, assolutamente nulla.
« Allora?» Chiede Zayn.
« Nulla.»
« Proviamo con questo, apri!»
Obbedii, aprendo la bocca.
Sentii nella bocca una piccola sfera, liscia.
Provai a masticare ma era troppo dura.
Così l’assaporai con la lingua, aveva un sapore forte.
« Rum!» Dissi, sputando la pallina.
Sentii Zayn ridere.
« Hai sempre odiato il rum.» Dice divertito.
« Mi posso togliere la benda ora?» Domando spazientita.
« No.»
Sbuffo rumorosamente.
« Okay, apri.»
Aprii la bocca e sentii qualcosa di viscido.
Masticai lentamente e riconobbi subito cos’era.
« Sushi!» Dissi entusiasta.
« Sì. Ti ricordi quando l’hai mangiato la prima volta?»
Feci ‘no’ con la testa.
« Pensaci bene.» Disse con tono tranquillo.
Cercai di immaginarmi seduta in un tavolo, assaporando il pesce.
Il ricordo divenne quasi vivido, ero seduta davanti ad una persona…è Zayn.
Noto che è rosso in viso, quasi in imbarazzo.
« Il nostro primo appuntamento.» Risposi con un sorriso.
Nella mia mente tutto si fa più chiaro, come se tutte le nuvole che offuscavano il ricordo siano sparite, rivelando il cielo sereno.
« Mi ricordo che indossavo un vestito rosso di Armani e delle decolté nere di pelle.» Sorrido spontaneamente, al pensiero di ricordarmi tutti questi pensieri.
« Tu eri molto agitato, la prima volta che ti ho visto imbarazzato, con le guance rosse.» Sento che ride. « Dopo aver mangiato siamo andati al cinema a vedere un film..» Dissi, ricordandomi io e lui, seduti su delle poltroncine al cinema.
« Ti ricordi che film era?» Domandò lui.
Più mi sforzavo di immaginare che film fosse, più la memoria si annebbiava.
Mi dava fastidio quella sensazione, non potevo farci nulla.
Più combattevo contro questa nebbia, più si ritorceva contro di me.
Fu in quel momento che ebbi paura di non ricordare più nulla.
Come avrei potuto amare un uomo che io non conoscevo.
Oltre a quei baci, io per lui non provavo nulla.
Fu duro ammetterlo a me stessa, ammettere che io per lui non provavo assolutamente nulla.
Magari con il tempo ciò che provavo per lui sarebbe cambiato, forse.
Se invece io non mi sarei ricordata?
Sarebbe stato orribile avare al mio fianco un ragazzo, che mi amava, ma io? Io non provavo assolutamente nulla per lui.
Ma ero troppo ottimista e mi convinsi che tutto si sarebbe risolto.
Io mi sarei ricordata di tutto, di ogni particolare.
Del nostro primo bacio, dei nostri primi abbracci, delle nostre chiamate, dei nostri litigi.
« ‘Cento volte il primo bacio.’» Risposi, sorridente.
E’ strano, come quel film abbia dato inizio alla nostra relazione e quanto fosse simile a ciò che mi era successo.
Come se fosse stato un avvertimento.
Fato, destino o come lo volete chiamare. Ma preannunciava il mio futuro, il nostro futuro.
Proprio come nel film, Zayn ogni giorno si alzava nella speranza che io fossi guarita dall’amnesia.
Ogni giorno lottava per farmi ricordare, anche un briciolo della mia memoria.
Teneva a me, teneva a me come se fossi il suo oggetto più prezioso.
E forse era proprio così.
« A cosa pensi?» Mi interruppe Zayn.
« Penso a quanto tu tenga a me» Affermai, con sincerità.
Sentii dei passi nel parchè, segno che si stava avvicinando.
Purtroppo la benda mi impediva di vedere, intravedevo solo delle ombre.
Come sentii le sue morbide labbra sulle mie, sorrisi.
Intrecciai la mano tra i suoi capelli, avvicinando i nostri petti.
Sentivo il suo battito, fondersi con il mio.
Come due calamite, che si richiamavano e non potevano far altro che stare affianco.
Quel bacio era così dolce, mi sentivo come una bolla.
Lontana da tutti, lontano dal mondo.
Solo io e lui.

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Ciao belle.
Inizio a dire che per il prossimo capitolo ci metterò molto a pubblicarlo perchè il pc si è fuso e lo devo portare in assistenza.
Anyway spero che il capitolo vi piaccia.
E che siete contenti che continuo la storia.
Mi raccomando, recensite :)
E se non l'avete fatto mettete la storia tra le seguite, preferite o ricordate.
Detto questo, see you