Ballo. Sono sul palco. Tutti mi guardano.
Sto ballando. Mani in alto, verso l'immaginario cielo.
Danzo, le mani formano cerchi tutto intorno a me.
Salto, sembra di volare, sembra che ali trasparenti
si agitino sulle mie scapole. Come un' angelo.
Mi alzo, sulle punte, è magnifica la sensazione
di leggerezza che mi provoca. Fremo intensamente.
Mi muovo. Elegantemente, dolcemente.
Balzo, in largo, come una lepre e, a terra, volteggio.
Il cuore batte a mille, costringendomi a respirare.
Avevo trattenuto il fiato a lungo, senza accorgermene.
Sento l'applauso del pubblico mentre mi inchino.
Questo è il mio ultimo ballo, la danza della vita.
Me l'avevano detto che poteva uccidermi,
ma sarei morta comunque,
se non avessi più potuto ballare.
Il piccolo pugno tra le costole è impazzito.
Non riesco a trattenerlo,
vuole uscire dalla gabbia che lo protegge.
Cado lentamente, fino a stendermi.
Chiudo gli occhi, vedo solo il buio.
La soddisfazione del ballo rimane.
Dovevo farlo, ora, finalmente, sono felice.