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Autore: JennySoul    12/09/2012    1 recensioni
Lei si ritrova ad affrontare una nuova vita, con un passato segnato dal dolore per una grande perdita, un padre assente ed un ragazzo che si è preso gioco dei suoi sentimenti.
Lui ha una vita piena d'opportunità davanti a sè, ha tutto ciò che si può desiderare, ma qualcosa forse manca, gli manca quel pizzico di felicità in più.
Cosa succede se queste due persone si incontrano? Cosa succede se il destino però non è a loro favore? Cosa succede se uno dei due viene strappato all'altro troppo presto?... Entrate e lo scoprirete..
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi ricordate quando alla ''presentazione'' scrissi che uno dei due verrà strappato all'altro? Chissà cosa intendevo...
Buona lettura...



CAPITOLO 5

Mi immergo nella vasca, colma fino all’orlo d’acqua bollente, piena di schiuma. Zia mi aveva chiesto come fosse andata la giornata ed io avevo preferito limitare il discorso ad un ‘’tutto bene, lì è bellissimo’’, per poi andarmene in camera mia. Mentre riempivo la vasca avevo anche mandato il messaggio a Tiziano, un semplicissimo

‘’Grazie mille per oggi, ci vediamo all’uni… Fede’’

poi avevo posato il telefono sulla mensola del lavandino e mi ero abbandonata al puro relax.
Occhi chiusi, testa posata sul bordo della vasca e mi faccio i miei soliti viaggi mentali. Sono così assorta dai miei mille pensieri che sobbalzo quando mi squilla il cellulare. Una chiamata, numero privato, un po’ scocciata alla fine rispondo –‘’Pronto chi è?’’ silenzio, riprovo
–‘’Pronto?’’ ancora nulla,
-‘’Ok ora riattacco, ciao’’
X –‘’Aspetta’’.
Mi si gela il sangue, avrei riconosciuto la sua voce ovunque, sempre e comunque. Ormai sono mesi che non ci sentiamo più, solo in questo momento però mi rendo conto che non ci penso più, non l’ho più fatto da quando ho incontrato Tiziano. Respiro e poi
–‘’M-Marco sei tu?’’ sento un respiro profondo provenire dall’altro capo del telefono
–‘’Sì, ti prego non riattaccare, ho bisogno di parlarti, di vederti, di toccarti’’ un tuffo al cuore,  come può tornare quando finalmente stavo iniziando a dimenticarlo? Quando finalmente non era più il mio unico punto fisso? Lui è ancora lì in linea e il mio silenzio lo fa preoccupare 
–‘’Ei sei ancora lì?’’ sospiro,
-‘’Sì ci sono. Perché mi hai chiamata?’’
-‘’Come devo dirtelo? Mi manchi Fè, vediamoci sta sera, alle 21.30 al nostro solito posto. Un bacio, vieni ti prego.’’ Non andrò da lui, non voglio più vederlo. Non può ogni volta tornare dopo mesi e pensare che io sia pronta a correre da lui. Esco dalla vasca e con gli occhi fissi nel vuoto mi asciugo i capelli, mi metto il pigiama e me ne vado a letto.

Tiro il piumone fino a sopra la testa, chiudo gli occhi, pronta a perdermi nei miei sogni, ma la suoneria mi indica  che mi è arrivato un messaggio, borbotto e lo leggo

–‘’ei affacciati’’.

Inizialmente non leggo di chi è e rimango un attimo perplessa, ma quando vedo che è Tiziano salto giù dal letto e mi affaccio alla finestra in men che non si dica. Apro la finestra e a bassa voce gli chiedo
–‘’ma cosa ci fai qui?’’ lui sorride
–‘’dai matricoletta, hai 5 minuti per scendere…ti porto in un posto ’’
–‘’tu sei pazzo, io sono in pigiama’’
–‘’dai suuu, sono diventati 4 minuti’’
scuoto la testa, chiudo la finestra e corro a vestirmi.
Cosa diamine mi metto? Prendo dei jeans stretti, chiari, leggermente strappati su una coscia, la maglietta di Spongebob blu a maniche lunghe, una felpa con il cappuccio e la zip davanti, semplice e blu come la maglia. Mi arriva un messaggio e mentre impreco lo leggo, è Tiziano

–‘’sei in ritardo baby’’

rido, lanciando il telefono in borsa, corro in bagno e do una pettinata ai miei lunghi e lisci capelli neri, li lascio sciolti e decido di non truccarmi neanche, solo un po’ di mascara e basta. Prendo la borsa, le chiavi di casa ed esco in punta di piedi per non farmi sentire, quando sono davanti a lui mi guarda e sorride
–‘’finalmente, andiamo và’’ io sorrido e gli dico
–‘’andiamo dove?’’
–‘’sorpresa…Sali e zitta’’ io fingo di guardarlo male e lui mi fa una linguaccia. Mi porge un casco ed io un po’ confusa –‘’cosa? E la macchina?’’ lui ride
–‘’sta sera in moto, daiii Sali ’’ mi infilo il casco borbottando e salgo sulla moto, quando sta per partire mi dice –‘’stringiti a me’’ inizialmente un po’ timida metto le mie braccia attorno a lui, poi mano a mano che corre mi sciolgo, fino a lasciar andare la mia testa sulla sua schiena. Dopo un po’ arriviamo e parcheggia, io scendo e mi levo il casco, rimango senza fiato, il Colosseo di notte è bellissimo, ogni volta è come se lo vedessi per la prima volta. Lui mi raggiunge e mi dice
–‘’vieni adiamoci a sedere lì’’ indicando una delle panchine di marmo che ci sono, ci andiamo a sedere ed io gli dico –‘’come mai siamo venuti qui?’’ lui mi sorride, mi prende la mano, si avvicina a me, ma il mio stupido cellulare inizia a squillare, sbuffo e rispondo
–‘’pronto?’’  
–‘’dove sei? Ti sto aspettando da mezzora’’
–‘’Marco non ti ho mai detto che sarei venuta’’
Tiziano mi fissa mentre io continuo a parlare con Marco, che diventa sempre più pesante. Tiziano mi prende il telefono
–‘’senti ora stai rompendo, io la sono andata a prendere a casa, l’ho convinta a salire in moto, l’ho portata fino al Colosseo e stavo per baciarla quando chiami tu e rovini tutto, ok va bene ci può stare, ma ora SCOLLATI’’ riattacca e mi porge il telefono, il lo spengo e scoppio a ridere, lui prende il mio viso tra le mani e mi bacia. Le farfalle nello stomaco impazziscono, per un momento ho paura che il cuore mi schizzi fuori dal petto, ora nulla potrebbe rovinare un momento così, intorno a noi non c'è più nulla, sparisce ogni rumore di macchine che corrono veloci, non ci sono più le luci ad illuminare la strada, nè i clacons impazziti delle moto. Ci siamo solo io e lui, lui ed io, solo noi.

Lascio a malincuore le sue labbra e per un po’ ci guardiamo negli occhi, senza dire nulla, dopo un po’ Tiziano rompe il silenzio
–‘’andiamo a casa che è tardi’’ io rido
–‘’cioè tu mi hai portata fin qui per nulla?’’ lui si avvicina e mi tira a sé, prendendomi dai fianchi
–‘’il nostro primo bacio doveva essere speciale’’ poi le sue labbra si posano ancora sulle mie, io lo abbraccio forte e lo stringo a me. Sento il suo cuore battere con il mio e la sua mano accarezzarmi i capelli, poi con la sua voce calda mi riporta alla realtà
-‘’dai ti porto a nanna bambolina’’ io rido di gusto, poi fingendomi seria
–‘’non chiamarmi bambolina’’  
–‘’ma come no? Guardati, sei una bambolina’’
ridiamo insieme, lui mi prende la mano e ci incamminiamo verso la moto.
Saliamo ma io non ho voglia di mettere il casco, Tiziano parte ed inizia a dirmi
–‘’mettiti il casco ’’  
–‘’no mi da fastidio ’’
continua a sgridarmi come fossi una bambina ed io rido con il vento che mi scompiglia i capelli, senza notare che stiamo arrivando nei presi di un incrocio.

Tiziano si gira per la millesima volta per dirmi di mettere il casco, quando due fari mi acciecano,  
–‘’Tì attento ’’
non riesco a dire altro, la luce svanisce ed intorno a me c’è solo buio.






 

-------------------------------------------------------- <3 --------------------------------------------------------



Eeeecomi qui, con un nuovo capitolo... 
Vi avevo detto che era drammatico no?
Avete visto anche l'entrata in scena di
MARCO... Non sottovalutatelo...
Ah, a
Roma con ''scollati'' si intende ''smettila, sei pesante'' ahhaah...
Nel prossimo scoprirete cosa è successo ad i nostri giovincelli...
Non ho altro da dirvi se non il solito
GRAZIE...e mi raccomando

RECENSITE.

xx

 

  
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