1.
Nuove prospettive matrimoniali

 

 
«Ma in quelle baite ci saranno almeno due o tre sotto la soglia della mezza età, vero?” chiese Faye in tono lagnoso.
«Il paese si chiama Hanged Guard, cara, e non ci sono solo baite, ma anche edifici moderni. E comunque ci sarà il figlio degli Shepard» rispose sua zia senza staccare gli occhi dalla strada. «Ti piacerà, è un gran bravo ragazzo. E’ come te» aggiunse dopo un attimo di esitazione.
Faye storse la bocca. «Per “come me” intendi che non ha ingranaggi in giro per l’apparato muscolare o che non fa parte di club di assassini professionisti?»
La zia sospirò. «Intendo che non ha mai subito innesti meccanici, ma sono certa che non faccia nemmeno parte di club strani.»
«Zia, ti devo ricordare che eri tu quella assolutamente certa che Hadden fosse un tipo raccomandabile?»
«Credevo che fosse il tipo per te» si giustificò sua zia. «Come potevo sapere che faceva parte della setta ribelle di Filthy Lane? Aveva tutta l’apparenza di un normalissimo tenente dell’esercito.»
«Oh, sì, sembrava proprio un tipo con la testa a posto, a parte quel piccolo difetto di amare follemente la dinamite e le bistecche crude...»
«Oh, va bene! La prossima volta che mi occuperò del tuo fidanzamento starò più attenta. E ora fammi concentrare sulla guida o rischio di sbagliare strada.»
Faye, che non ci teneva a finire i suoi giorni in un burrone sconosciuto con la zia e la vecchia e scassata auto a petrolio, si zittì immediatamente, anche se avrebbe avuto ancora un paio di cose da ridire su Hadden Core e sul proprio fidanzamento.
«E comunque» aggiunse la zia, mentre il motore dell’auto emetteva scoppietti agghiaccianti, «il ragazzo degli Shepard non è come Hadden.»
«Zia, stai già architettando un altro accordo matrimoniale?» chiese Faye, incredula.
«Oh, è solo un’idea.»
Faye sbuffò. Sì, certo, come no. Era un’idea anche quella del fidanzamento con Hadden, divenuta poi realtà nel giro di sette giorni. Ed era un’idea anche quella del fidanzato ancora prima di Hadden, avveratasi anche quella.
A rigor di logica dopo tutti quei fidanzamenti Faye avrebbe dovuto essere già bella e sposata. E invece eccola lì, costretta a viaggiare sull’auto preistorica della zia -il villaggio dimenticato da Dio dov’erano dirette non aveva nemmeno la stazione ferroviaria, assurdo!
Il fatto è che Faye non era mai stata fortunata con gli uomini. O forse sua zia aveva una capacità innata a scovarle il peggio della piazza.
Tutto era cominciato con il Maggiore Sigers, un giovanotto di bell’aspetto -a parte il braccio e la gamba meccaniche su cui Faye poteva anche accettare di passare sopra. Era un tipo con la testa a posto cosa rara di quei tempi, e sembrava un affare già andato in porto. Peccato che poi la testa, a Sigers, fosse saltata in aria durante un’esercitazione sul campo finita male: una recluta imbranata aveva preso male la mira con il cannone, e il primo fidanzato di Faye era finito dritto all’aldilà.
Il secondo era stato un suo vecchio compagno di scuola, un ragazzo timidissimo e brufoloso, figlio di una famiglia di commercianti perbene. Se Faye ripensava che aveva dato a lui il suo primo bacio tratteneva a stento i conati di vomito. Il fidanzamento era andato alla grande, e quando già la zia e i genitori del ragazzo stavano cominciando a discutere di matrimonio, s’era scoperto che il ragazzo dopotutto non era così timido, dato che se l’era svignata all’improvviso con una pescivendola di dubbia moralità.
Il terzo, Hadden Core, era stato di gran lunga il peggiore. Faye non aveva mai apprezzato lo strano odore chimico che emanava la sua divisa da Tenente Federale dell’Esercito, e aveva scoperto il motivo circa due settimane prima, quando Hadden era stato arrestato dalla Guardia Cittadina un attimo prima che si facesse esplodere insieme a tutto il palazzo del Parlamento: sotto la giacca indossava sette chili di esplosivo. L’avevano processato e impiccato a velocità lampo. Be’, nonostante tutto, Faye dovette ammettere che il suo senso dell’umorismo macabro un po’ le sarebbe mancato. Ma solo un po’.
Dopo quell’increscioso episodio –e la fine degli studi di Faye al college- sua zia aveva deciso che occorreva cambiare aria perché l’atmosfera cittadina avrebbe potuto ledere la –peraltro scarsa- attrattiva della nipote.
L’unica cosa che può ledermi sono i tentativi di farmi sposare della zia, aveva pensato in cuor suo Faye. Con tre fidanzamenti finiti male –due con la morte dell’interessato- la fama di portatrice di iella si starà diffondendo.
Così la zia aveva preso la sua decisione: Faye sarebbe andata a vivere, almeno per quell’estate, nella sua piccola casa di montagna a Hanged Guard.
Si preannunciava, dunque, un’ottima prospettiva per la zia, che era sinceramente stufa di avere tra i piedi una nipote squattrinata e invadente. Si preannunciava pure una pessima prospettiva per Faye: sola, collegata alla civiltà solo via telegrafo –perché c’era un telegrafo a Hanged Guard, vero?- e in balia di una popolazione che, come età media, raggiungeva gli ottant’anni suonati.
Gran bella estate, Faye, si disse, ironica.
Allora non poteva ancora sapere che tutto le sarebbe accaduto, quell’estate, tranne che annoiarsi.