Passammo tutto il giorno a pulire, mangiare, pulire, guardare la tv, pulire, perdere tempo al pc, pulire.
La domenica più snervante e noiosa della mia vita.
«Lola, dimmi che abbiamo finito… ti prego» esclamai dall’altro lato della stanza, rilassando finalmente i muscoli sul divano.
«Si, si. Ora puoi anche andartene, rompipalle».
«Che? Questo sarebbe il ringraziamento?!» chiesi facendo la finta offesa.
«Oh, andiamo. Sappiamo entrambe che vorresti essere ringraziata da un’altra persoona».
La guardai confusa. «Dovrei sapere di cosa stai parlano?».
«Nulla, nulla. Ma se ti interessa quel gran figo frequenta la nostra stessa scuola, è due anni più grande di noi e, almeno secondo me, non è un tipo molto affidabile» disse con l’aria di chi ha capito tutto dalla vita.
«Ah, si? Beh… comunque non m’interessa».
«Ti interessa eccome, altrimenti non avresti capito subito di chi stavo parlando… cogliona».
Di tutta risposta le lanciai un cuscino in faccia, con l’intenzione di distrarla intanto che ero diventata un peperone ambulante.
«Smettila di chiamarmi un quel modo, stronza» le dissi con l’intento di provocarla, ma poi continuai «Beh… ed ora? Che vogliamo fare? Questa domenica è ancora lunga».
Un sorrisino malizioso comparve sul viso di Lola. «Ho un’idea».
Mi ritrovai nel reparto ‘porno’ di una videoteca.
«Non posso crederci, mi stai davvero facendo fare questa cosa» dissi a bassa voce, guardandomi intorno.
«Su, sta calma. Tu scegli qualcosa, io vado a vedere se possono farmi uno sconto» disse ammiccando nella direzione di un commesso che aveva l'aria di trovarsi lì per sbaglio.
Mi lasciò lì da sola, con un altro paio di uomini che mi facevano tutto tranne che una buona impressione.
Mi feci coraggio e iniziai a frugare tra quei titoli patetici, me ne cadde uno. Così mi piegai per prenderlo, quando mi rialzai sentii qualcuno schiarirsi la voce a qualche metro da me.
«Ehm… Arrianne?»
Zayn.
«Merda» bisbigliai tra me e me prima di voltarmi. «Hei».
Sul suo viso comparì un’espressione divertita alla vista del DVD che avevo ancora tra le mani. «Cosa ci fai qui?» chiese.
Mi morsi la lingua in cerca di qualche risposta che non lo provocasse troppo, in quelle condizioni non sarebbe stato d’aiuto.
«Beh, potrei farti la stessa domanda» dissi in fine, pentendomene subito dopo.
Alzò le mani in segno di resa, spavaldo. «Giusto. Ma sai… non ti facevo quel genere di ragazza».
«E infatti non lo sono, nonostante le circostanze facciano capire ben altro» dissi guardandolo in quegli occhi così dannatamente ammalianti. «Ma comunque non ti devo spiegazioni, io a malapena ti conosco» esclamai in fine, posando il DVD e avviandomi verso la cassa, dove si trovava Lola.
«Aspetta, scusami. Hai perfettamente ragione: non ci conosciamo. Ma permettimi di rimediare».
Persino di schiena riuscii a percepire i bordi delle sue labbra che si piegavano in un sorriso disarmante.
«Stai davvero dicendo una cosa simile in un reparto porno? Sai… sarò stupida ma non riesco a convincermi delle tue buone intenzioni» dissi girandomi di nuovo nella sua direzione, cercando di mantenere l’espressione più seria e posata possibile.
«Giah… vuol dire che ti farò cambiare idea» disse continuando a sorridere. «Ah, a proposito» mi lanciò un DVD che aveva appena preso da uno degli scaffali «questo è il mio preferito».
BuhBoh, se volete leggete v.v
Lo so, è un tantino corto. Ma con il prossimo capitolo farò il possibile per rimediare, giuro.
Se recensite vi do un biscotto.
Intanto ringrazio S and B per aver recensito il primo capitolo:)
Per il resto, oggi è il compleanno di Niall! *canta la canzoncina in inglese* yaaay
Basta, vado♥
Lo so, è un tantino corto. Ma con il prossimo capitolo farò il possibile per rimediare, giuro.
Se recensite vi do un biscotto.
Intanto ringrazio S and B per aver recensito il primo capitolo:)
Per il resto, oggi è il compleanno di Niall! *canta la canzoncina in inglese* yaaay
Basta, vado♥