Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Maya92    13/09/2012    6 recensioni
La guerra è finita, Voldemort ha vinto. I mezzosangue sono ormai ridotti in schiavitù.
E se Narcissa stesse cercando una Dama di Compagnia? e se questa fosse proprio Hermione? come la prenderà Draco?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Specchio delle Brame

I giorni trascorrevano tranquilli al Manor. Nonostante la presenza di Hermione non fosse ancora di suo gradimento, Draco doveva ammettere che, sapere di poter lasciare sua madre in compagnia di qualcuno durante le sue assenze, lo tranquillizzava.

Ma poteva veramente fidarsi di lei? Chi gli assicurava che la Mezzosangue non avrebbe tentato di uccidere sua madre e poi scappare,per andare a cercare i suoi amici ribelli?

Stava osservando dalla finestra sua madre ed Hermione che rientravano in casa dopo la passeggiata.

-Draco, buongiorno, vieni a colazione?-

-Buongiorno madre, si vi raggiungo subito.-

Lanciò un occhiata ad Hermione. Non facevano altro: guardarsi, studiarsi, cercare di capire quale sarebbe stata la mossa dell’altro. Si parlavano a malapena, il minimo indispensabile. Ad entrambi andava bene così.

Quando Draco entrò nella Sala da pranzo le due donne stavano chiacchierando e ridendo.

Il ragazzo si fermò per un attimo. Era da tempo che non vedeva sua madre ridere così di gusto. Poi il suo sguardo si posò su Hermione.

Ormai era una giovane donna, non più la ragazzina saccente che ricordava. Doveva ammettere, anche se a malincuore, che non era per niente male, anzi…

-Draco, che fai li fermo, su siediti.-

Il ragazzo si risvegliò dai suoi pensieri e si sedette.

-Hermione mi stava raccontando un episodio divertente di quando era bambina.-

Draco quasi si strozzò. Si schiarì la gola.

-mm… interessante …  questa sera dovrò partecipare ad una missione,  crediamo di aver trovato un gruppo di ribelli.-

Questa volta fu Hermione a sbiancare. Draco lo notò e un ghigno soddisfatto si aprì sul suo viso.

-e quanto starai via?-

-beh … se le cose vanno come dico io, mi basteranno un paio di giorni …-

Infieriva il bastardo, Hermione lo aveva capito, ma non avrebbe mai mostrato la sua fragilità.

Alzò lo sguardo e vide gli occhi gelidi di Malfoy puntati su di lei. Un brivido le percorse la schiena.

 

 

 

 

Hermione stava sistemando la stanza di Narcissa. Prese tra le mani uno specchio, doveva essere molto antico.. si guardò. Era cambiata. Gli anni, le lotte, i dolori della schiavitù e della perdita degli amici , tutto aveva contribuito.

Ad un tratto però , l’immagine iniziò a cambiare, ora, vedeva  quella dei suoi genitori

-Non rifletto il volto ma il cuore …- Narcissa era alle sue spalle.

Hermione si girò di scatto.

-mi dispiace io … io non volevo …-

Narcissa la raggiunse sorridente.

-la mia famiglia lo possiede da generazioni, è raro trovarne uno… sai di cosa si tratta?-

La giovane Grifondoro ebbe un momento di esitazione, decise comunque di dire la verità.

-si … io … ne ho sentito parlare.-

-Lo immaginavo. È questo ciò che il tuo cuore desidera? … -

Narcissa stava osservando l’immagine riflessa nello specchio.

-sanno che sei qui?-

Hermione posò lo specchio nel tavolino.

-si … loro … sanno che sto bene. E voi Narcissa? Cosa ci vedevate?-

La Signora Malfoy capì che era meglio far cadere il discorso.

-Io? … io ci vedevo quello che dovrebbe desiderare qualsiasi nobildonna purosangue. Suo marito … e mio figlio quando era lontano. Hermione, io so chi sei tu.-

Hermione si voltò di scatto.

-Non sono stupida. Pensi che non sapessi che tu eri la fedele amica di Harry Potter? O che non ti abbia mai visto alla stazione di King’s cross? Io ti osservo da tempo Hermione. Tu sei diversa…. Mio figlio non è cattivo.-

La ragazza non capiva… perché gli stava parlando di Draco adesso?

-sai qual è il problema di Draco? Che non è mai stato capace di pensare con la sua testa. Ma non è poi colpa sua… ogni ragazzo desidera solamente rendere orgoglioso il proprio padre. Hermione … a me non resta più molto da vivere …-

- Narcissa cosa dite? …-

-Ascoltami … se ti ho scelta c’è un motivo. Tu sei buona Hermione, e sono sicura tu sappia cosa sia il perdono. Quando non ci sarò più, non abbandonare mio figlio… salvalo!.-

-Posso promettevi che rimarrò con lui, ma non posso assicurarvi niente … vostro figlio mi odia, non penso riusciremo mai neanche a discutere civilmente.-

Narcissa l’aveva presa per mano, la guardò negli occhi e sorrise.

-Vai in libreria, ho voglia che tu mi legga qualcosa … decidi tu, mi fido di te. -

 

 

 

 

 

Hermione entrò in biblioteca e rimase a bocca aperta. Forse nemmeno Hogwarts poteva vantare qualcosa di simile. Entrò lentamente, assaporando ogni istante e pensando che forse, la sua casa di Londra, aveva le stesse dimensioni di quella sala. Tutte le pareti, in tutta la loro altezza, erano ricolme di scaffali con libri di ogni genere, anche letteratura tipicamente babbana e questo, sorprese non poco la giovane.

Due scalinate permettevano di raggiungere i piani più alti. Hermione era talmente presa dai suoi pensieri che non si accorse della presenza alle sue spalle.

-Mezzosangue … non sei proprio cambiata dai tempi della scuola. Dove trovarti se non sepolta tra i libri.-

Hermione si girò e lo trovò appoggiato allo stipite.

-Mi dispiace deluderti Malfoy, ma non sono qui per me, tua madre mi ha chiesto di prendere un libro da leggerle.-

-e cosa avresti scelto ,sentiamo!-

-La Bella e la Bestia di Beaumont, Malfoy … mai sentito parlarne?-

Malfoy non si mosse e non disse nulla. La fissava immobile. Hermione sentiva quello sguardo tagliente su di lei e improvvisamente, si sentì a disagio. Non le era mai capitato prima ma adesso, sentiva il bisogno di fuggire e allontanarsi.

Si diresse verso la porta con passo svelto – con permesso – disse. Draco però le bloccò la strada. Si avvicinò al suo orecchio e iniziò a sussurrarle qualcosa.

-          Non mi fai gli auguri per la missione di oggi Mezzosangue?-

Hermione  impallidì. La missione, l’aveva quasi scordata. E se tra quel gruppo di ribelli ci fosse stato anche Ron?

Draco iniziò ad accarezzarle delicatamente il viso, passando poi lentamente, al collo. La ragazza chiuse gli occhi, cosa le succedeva? Perché non fuggiva via? Riusciva a sentire solo il profumo di lui, era inebriante. Ma ad un tratto Draco si fermò. Lei riaprì gli occhi e vide che, sul suo volto, era stampato un ghigno soddisfatto.  Lei arrossì.

“Maledetta serpe”pensò. Senza dire una parola , uscì.

-Ci vediamo al mio rientro, mezzosangue.- Gli sembrò di sentire un “fottiti” in lontananza. Draco rise. Aveva capito che, da quel momento, lei sarebbe diventata il suo nuovo passatempo.  L’avrebbe fatta impazzire, doveva desiderarlo più di ogni altra cosa al mondo e poi … poi l’avrebbe distrutta, per sempre.

 

 

 

 

 

 

Hermione era in camera sua, si stava rivestendo dopo un bagno. Effettivamente, non aveva mai pensato di poter stare bene in casa Malfoy … Malfoy escludendo.

Ad un tratto, sentì dei passi frettolosi salire le scale e una porta, in fondo al corridoio, sbattere. ‘potrebbe essere …’

Si alzò e aprì la porta. Mise la testa fuori per vedere cosa succedeva. Narcissa stava entrando nella camera di Draco.

‘Draco è tornato …’

Il cuore di Hermione iniziò a battere più forte. Decise di avvicinarsi per vedere di sentire qualcosa.

“un paio di giorni ,se le cosa vanno come dico io…” Due giorni erano passati …

Si avvicinò lentamente, un asse del pavimento cigolò … ‘maledetta vecchia casa’.

Arrivò davanti la porta del ragazzo, sentì qualcosa sbattere contro il muro, un pugno forse.

-          Una trappola?-

-          Si madre ! quei maledetti ribelli avevano architettato tutto … ma arriverà il giorno in cui li troverò e quel giorno, gli farò pentire di essere nati!-

Una trappola … significa che … che Ron era ancora vivo!

Un sorriso le si stampò sul volto ma, indietreggiando, urtò un tavolino e un vaso cadde a terra, rompendosi.

‘merda’

La porta si aprì, Draco era lì, ed era furioso. La prese per il braccio e la spinse contro il muro.

-Lurida Mezzosangue, stavi origliando? Adesso ti insegno io a non immischiarti nei fatti altrui.-

-DRACO! Draco lasciala, lei era con me e le ho detto io di aspettarmi qua fuori. –

Draco continuava a fissare HErmione con uno sguardo colmo d’odio. Naturalmente non credeva alle parole della madre ma in fondo, non aveva prove a suo favore.

-Io ed Hermione stiamo andando a fare compere per la festa di stasera!-

 

 

 

 

 

La giovane grifondoro continuava a guardarsi allo specchio. Non si riconosceva neanche. Non era un abito sfarzoso ma allo stesso tempo,era la cosa più bella che avesse mai indossato.

Narcissa aveva voluto prendere quello a tutti i costi. Non volle guardare altro dicendo che QUELLO, era perfetto. 

Era lungo, con uno strascico appena accennato. Era color carne, una piccola cinta alla vita e con ricami floreali che lo rendevano unico. I capelli erano acconciati con una semplice treccia.

Decise che era l’ora di scendere.

Arrivata in sala sentì Draco parlare.

-Madre, avete ancora la possibilità di ripensarci. Pensate sia davvero una buoa idea portare la Granger alla cena?-

- si-

Hermione rise, amava quella donna, era l’unica che sapeva metter freno alla lingua strafottente del figlio. Pensava che non fosse all’altezza? Beh, alla fine della serata lo avrebbe fatto ricredere.

Entrò e si schiarì la voce per annunciare la sua presenza.

Draco si girò e la vide.

E purtroppo, dovette ammettere che era la cosa più bella che avesse mai visto. Sembrava una creatura angelica, eterea, irreale …

-HErmione tesoro, sei bellissima! Bene, ora che siamo tutti pronti possiamo andare.-

Poi avvicinandosi all’orecchio del figlio disse piano, - e non sbavare Draco, non è elegante-

Rise e andò via prendendo a braccetto Hermione.

 

 

 

 

 

Appena Hermione entrò in sala desiderò solo di essere invisibile.

La festa era in casa in casa Greengrass e le sembrava essere ad un raduno di ex serpeverde. Ad ogni suo passo, sentiva mille pugnalate alle spalle. Tutti la fissavano  sottecchi , tutti parlavano di lei.

Ad un tratto, una splendida ragazza bionda con gli occhi verdi si avvicinò a Draco. Astoria, era più bella di quanto ricordasse.

-Draco, è un vero piacere averti qui. E anche lei signora Malfoy, grazie per averci onorato della vostra presenza!-

‘onorato della vostra presenza?’ che ruffiana ! naturalmente Hermione era invisibile.

-Grazie cara. E lei è Hermione, la mia nuova dama di compagnia.-

Puntò i suoi gradi occhi verdi, ricolmi d’odio, verso la ragazza.

-si … ne ho sentito parlare. Con permesso signora Malfoy, le rubo suo figlio.-

-oh si si cara, fai pure, divertitevi … che ochetta odiosa-

Aggiunse non appena si allontanarono. Hermione tentò di trattenere una risata.

-Narcissa .-

-cosa?! È vero! Quella è l’ultima donna che vorrei come madre dei miei nipoti!

Hermione stringeva il braccio di Narcissa come fosse la sua ancora di salvezza, un salvagente che le permetteva di stare a galla e salvarsi da quel mare ricolmo di squali.

Ma ad un tratto fu costretta ad allontanarsi da lei.

Usci in terrazza per prendere aria e soprattutto, allontanarsi da quel covo di serpi e mangiamorte.

Sentì una voce al suo orecchio.

-cosa fai mezzosangue?-

Ebbe un sussulto, ma la ragazza aveva capito il giochetto di Malfoy e non lo avrebbe fatto vincere tanto semplicemente.

-nulla Malfoy, prendo un po’ d’aria. E tu? Dove hai lasciato la tua bella?-

Malfoy sorrise, non poteva vederlo, ma lo percepì.

-e chi ti dice che Astoria sia la bella adatta ad una bestia come me?-

Hermione si girò e lo fissò negli occhi.

-hai ragione Malfoy … non esiste una donna adatta ad una bestia come te.-

Draco la guardava, i suoi occhi erano di un argento luminoso, non si era mai accorta di quanto fossero belli.

Il chiarore della luna lo rendeva ancora più affascinante. Lui era questo, una creatura della notte, una creatura oscura.

-e se ti dicessi … che è da tutta la sera che desidero toglierti quel vestito di dosso?-

Hermione chiuse gli occhi per assaporare quel momento, ma cosa le prendeva santo cielo, era Malfoy?

‘non capisci che fa tutto questo per rendere la tua vita un inferno? Sei solo un gioco’

Con quei pensieri aprì gli occhi.

-ti direi di andarti a fare una doccia fredda per raffreddare i tuoi bollori … con permesso Malfoy, vostra madre mi aspetta-

-scappi sempre Mezzosangue, dov’è finito il tuo coraggio grifondoro?-

Ma Hermione andò via senza rispondere.

La loro routine era questa, lui la punzecchiava, lei andava via per evitare qualsiasi scontro inopportuno.

 

 

 

 

 

 

Tornarono a casa e lei , dopo aver dato la buona notte a Narcissa, corse in camera sua. Non voleva avere altri confronti per quel giorno con Malfoy. Si avvicinò al letto e vide che qualcosa vi brillava.

Era lo specchio di Narcissa, sopra un biglietto. Una calligrafia elegante e precisa.

‘Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi.’*

L’essenziale è invisibile agli occhi …. Era proprio vero!

Hermione si mise a letto, chiuse gli occhi e si addormentò, sperando si poter riuscire un giorno, a soddisfare di nuovo i desideri del suo cuore.

 

 

Allora che dire, questa è la mia prima Dramione , ho un sacco di idee che non riesco a riordinare bene xD mi metterò calma. Detto ciò spero che il cap sia piaciuto, non è niente di che ma siamo ancora agli inizi della storiaspero abbiate pazienza :) Ringrazio tutti quelli che hanno letto, o che l’hanno aggiunta tra le seguite, se avete suggerimenti sono ben accetti :) a presto un bacio grande a tutti!

*Antoine de Saint Exupéry

 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Maya92