CAPITOLO TRE 

Lavai i piatti e andai in camera mia. 

Accesi il cellulare e anche il computer per entrare su facebook. 

Avevo 14 richieste di amicizia, dai miei compagni di classe e anche qualche messaggio, di scuse. 

Ce ne fu uno, dal ragazzo di cui ero sempre stata segretamente innamorata, durante le lezioni non facevo anche che guardarlo, e pensare che era lui quello che maggiomente mi prendeva per i culo. Mi dava diminutivi come ad esempio: piccola balena obesa. 

Il messaggio diceva: 

'' Hai passato tre anni a guardarmi ed io ho passato tre anni a disgustarmi ogni volta che mi guardavi. 

Mi verrebbe da farti la setssa domanda che ti ha fatto il professore in classe: perchč ti sei ridottta cosė? perchč? '' 

Risposi alla mail: '' Intanto ciao, comunque non so nemmeno io perchč e cosa mi ha spinto a ridurmi in questo modo. Faccio schifo eh? haha lo so, lo so. Si ho passato tre annia  guardarti, credo di essermi innamorata.. '' la ragazza grassa innamorata del bello della scuola '' sembra quasi un film non trovi? Dai ciao, stammi bene ''. 

 

Ceh, ma ti prego, i sensi di colpa dei miei compagni di classe mi facevano tanto ridere, fino ad oggi di me non gli fregava proprio niente di niente, pessimi. 

Chiamai Maria. 

Io: tu non puoi capire, hahah. 

Maria: cosa? 

Io: tutti i ragazzi della classe che mi hanno mandato messaggi di scuse, ma cazzo, fanculo! 

Maria: perchč devi dire cosė? sai, magari fosse successo a me. 

Io: mi sono sentita lo zimbello della classe! 

Maria: io mi ci sento tutti i giorni. 

Io: beh, anche io, tranquilla. 

Maria: oggi che facciamo? Andiamo a mangiare cinese? 

Io: basta mangiare, io penso che mi metterō a dieta. 

Maria: ... 

Io: davvero, a Settembre voglio lasciare tutti incantanti dal mio nuovo fisico, eh magari farmi avanti con Luca. 

Maria: lo vorrei anche io, ma non so come. 

Io: vieni a London con me?facile. 

Maria: pensi davvero che i miei mi lascino? 

Io: tranquilla ci penso io, ci vediamo in piazza alle quattro. 

Maria: arrivo alle quattro e mezza, la coriera ha una deviazione del cazzo! 

Io: va bene, a dopo, ciao ciao. 

 

Tornai in soggirono. 

Io: papāāāāāāāāāā! 

Papā: cazzo Chanel dormivo! 

Io: sorry, hai chiamato la nonna? 

Papā: dopo la chiamo. 

Io: okay, ah si.. sei papino migliore del mondo. 

Papā: quanti ne vuoi? 

Io: di cosa? 

Papā: cash.. 

Io: ma che pensi! guarda che sei davv... eh si ho bisogno di qualcosa.. 

Papā: dica! 

Io: allora, dovresti andarea a casa di Maria e convincere i suoi genitori a mandarla a Londra per fare la terapia con me. 

Papā: non dovrebbero dire di no! E' una cosa che farā prima di tutto per star bene con se stessa. 

Io: lo so, ma a quanto pare non lo capiscono. 

Papā: ci proverō. 

Io: grazie, ah si li hai dieci euro? 

Papā: prendili dal comodino, ciao. 

 

Si rimise a dormire, io mi andai a preparare e verso le quattro presi ' autobus, arrivai in piazza alle quattro e venti. 

Dieci minuti dopo mi raggiunse anche Maria. 

Io: ciaooo. 

Maria: Chanel, che ha detto tuo padre? 

Io: no, ma ciao eh! 

Maria: č importante per me. 

Io: lo so, lo so, ha detto che dopo andrā a casa tua e parla con i tuoi. 

Maria: non diranno mai di si.. 

Io: eh perchč? 

Maria: perchč tanto a loro non gliene frega un cazzo di avere una figlia obesa o meno.

Io: non dire questo, sono sicura che non č vero. Dai verso le cinque mio papā va e stasera mi dice tutto. 

Maria: speriamo. 

 

Io e Maria facemmo un giro per i negozi per tutto il pomeriggio, stavo bene con lei, mi capiva e mi sarebbe mancata tanto se non sarebbe venuta a Londra. 





Hola, sono Angela, la ragazza che sta
scrivendo questa ff,  lo so che i capitoli
sono un po' corti e scusatemi, buona lettura c: