Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: miharu dokuro    13/09/2012    0 recensioni
Ho immaginato quali possano essere state le storie dei domestici di villa Phantomhivie... ^^
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bard, Finian, Meirin
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Un’ esplosione riecheggia nella villa in un giorno come tanti... Bard esce dalla cucina sporco di polvere da sparo. “ ‘ccidenti! Ho fatto saltare tutto! Non riesco ancora ad abituarmi a questa vita tranquilla...” Le mani di Bard sono sporche di cenere e polvere, come allora...
<< “Fuoco!! Non lasciamone vivo neanche uno!!” il caporale sbraita ordini a destra e a manca...
Quando cavolo finirà questa insulsa guerra? È ormai da mesi che non facciamo altro che sparare alla ceca sui nostri nemici. Accidenti! Non ho neanche il tempo di accendermi una sigaretta!
“Attenti!!” una granata vola sulla mia testa per poi scoppiare in un enorme boato poco distante da me. L’ esplosione mi travolge scaraventandomi lontano dalla mia postazione...
Ogni muscolo del mio corpo rifiuta di muoversi. Sento i rumori degli spari e le voci dei miei compagni come fossero lontani anni luce... la vista mi si annebbia... che fine miserabile che sto facendo... dicono che morire in battaglia è la morte più gloriosa che si possa avere... Idioti! Chissà cosa ci sarà di tanto glorioso nel morire distesi su un luogo arido e desolato, simbolo dell’ egoismo e della smania di supremazia dell’ uomo,  mentre persone innocenti,  guidate dal senso di dovere per una patria volta solo a primeggiare sulle altre, si ammazzano l’ un l’ altro.
Le miei palpebre diventano sempre più pesanti... il buio si annida dentro me e mi trascina in un baratro di rimpianti... se io avessi avuto qualcuno da cui tornare, qualcuno per cui valesse la pena sopravvivere... forse non starei qui disteso a terra aspettando la morte...
I miei occhi si chiudo e poi buio...
 
Intorno a me nient’ altro che silenzio... apro gli occhi sorpreso di essere ancora vivo... il vento alza polveroni di cenere, mentre cerco di capire la ragione di questo innaturale silenzio... centinaia di corpi sono distesi inermi e privi di vita su quel terreno arido. Appena provo a mettermi seduto un dolore atroce si annida in ogni anfratto del mio corpo. Merda! Mi sa che mi sono rotto qualche osso!
Il dolore diminuisce fino a diventare un fastidioso formicolio e solo allora mi accorgo che vicino a me giace il corpo di un ragazzo di appena 20 anni... “Non avresti dovuto partecipare a questa stronzata amico.” da sotto la giacca del ragazzo spunta un medaglione... lo apro e trovo una foto che ritrae lui e una ragazza incinta. “è la tua donna? È molto bella sai... però chi si prenderà cura di lei ora? Tu... sei morto. Tsk! Avresti dovuto pensarci due volte prima di arruolarti”
So che le mie parole sono sprecate e che nessuno può sentirmi, ma non posso fare altro... non mi rimane nient’ altro da fare se non parlare con un morto! Che pena che mi faccio! Ma come ho fatto a ridurmi così?!
Perché sono l’ unico ad essere sopravvissuto? Perché non sono morto al posto di questo ragazzo... nessuno avrebbe sentito la mia mancanza, nessuno avrebbe pianto o si sarebbe preoccupato non vedendomi tornare...
Il ticchettio di passi mi fa riemergere dal quel baratro di malinconia... un uomo  totalmente vestito di nero si avvicina senza neanche curasi delle centinaia di corpi stesi a terra...
“Sei un dio della morte? Se sei venuto a prendermi lasciami prima fumare una sigaretta”
“Mi rammarica che mi abbiate scambiato per una così effimera e nefanda presenza qual’ è uno shinigami”
“E allora chi o COSA sei?”
“Sono solo un DIAVOLO di maggiordomo” un maggiordomo? TSK!
“E perché un maggiordomo dovrebbe trovarsi qui?”
“ Per portarla a casa Bard-san, nella sua NUOVA casa... Villa Phantomhive la attende. In fondo non ha più niente da perdere” quella voce così calma e ferma è simile al flauto di un ipnotizzatore...
senza accorgermene ho iniziato a camminare acconto a lui per chissà dove... e non mi interessa neanche saperlo, perché in fondo aveva ragione... non ho più niente da perdere...>>
 
È passato molto tempo da quel giorno, ma Bard non riesce ancora a dimenticare il rumore di quegli spari e la foto di quella ragazza destinata a crescere un figlio senza l’ aiuto della persona
da lei amata. A quest’ ora quella piccola famigliola sarebbe sul lastrico se non fosse per un uomo gentile che mensilmente dona loro soldi... forse per riscattare le vite di tante persone uccise o semplicemente per la pura voglia di sapere che la sua esistenza non è del tutto vana... 
 
 
 
  
  
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