13/09/2012
4 recensioniFarewell
CAPITOLO 4.
L'eccezione
If you don’t mind catching up
I’ll spend the day telling you stories
about a land far away
(Farewell - Rihanna)
Era arrivato il momento.
Era arrivato il momento di lasciarmi tutto alle spalle.
Il momento di dimenticare.
Il momento di ricominciare da capo.
Avrei dovuto trovarmi una nuova migliore amica.
Avrei dovuto abbandonare tutti i vecchi ricordi e crearne di nuovi.
Eppure i ricordi con te erano e rimarranno sempre i migliori.
Come farò senza di te?
Non potremo più passare le giornate insieme e creare momenti indimenticabili.
Non potremo più uscire e gironzolare senza meta per la città.
Non potremo più andare a prendere il nostro gelato al parco.
Non potremo più entrare nei negozi per il semplice gusto di indossare capi costosissimi e farci foto divertenti.
Non potremo più aspettare l’alba seduti con i piedi a penzoloni sul tuo balcone.
Non potremo più svegliarci e cucinare quelle frittelle che invadevano la casa col loro profumo dolce.
Non potrò più affacciarmi dalla finestra della mia camera e vederti fare lo stesso dalla tua.
Non potrò più stare ore e ore al telefono con te raccontandoti le mie giornate, e tu le tue.
Non potrò più invitarti a pranzo la domenica mattina.
Non potrò più farti improvvisate portandoti la colazione a letto.
Non potrò più chiacchierare con te scherzando sulle disavventure del giorno.
Non potrò più fare nulla.
Niente, se non sentirci raramente su internet o per messaggi.
C’erano così tante cose che avrei dovuto dirti, ma probabilmente resteranno tutte mie fantasie.
Ora forse capisco cosa provavi tu ad ogni mia partenza, ad ogni mio viaggio, ad ogni mio addio.
Ma io non ti avrei mai abbandonata sul serio, non come hai fatto tu con me.
Non posso neanche insultarti, chiamarti insensibile o cattiva.
Se è quello che realmente desideri, se l’America potrà realizzare i tuoi sogni, non posso fare altro che lasciarti andare.
Forse mi sto facendo dei filmini mentali.
Forse a te non importa di me.
Forse per te sono solo quel ragazzo famoso che ti puoi vantare di conoscere.
Forse tu non tieni a me come io tengo a te.
Forse la tua è pura amicizia, e sono sicuro che lo sia.
Per te non sarò mai un ragazzo da guardare con occhio diverso.
Sarò sempre Harry Styles, quella pop-star squinternata che mi ritrovo come vicino e che tratto come fosse un fratello.
Non sentirai mai le farfalle nello stomaco vedendomi.
Milioni di ragazzine nel mondo farebbero la fila per avermi per anche solo per un giorno, ma a quanto pare a te non basto.
Non basto all’unica ragazza che mi sia mai interessata veramente.
Mi pulisco col dorso della mano una lacrima silenziosa che mi ha rigato il volto e tiro su col naso, per poi alzarmi dal tavolino del bar dell’aereoporto, pagare velocemente alla cassa e uscire dalla porta.
Avevo bisogno d’aria, un altro po’ seduto in quel locale e sarei impazzito.
Mi infilo le mani nelle tasche dei jeans e mi stringo più nella giacca per il freddo dell’aria condizionata.
Nessuno sa che sono qui.
Nessuno sa che Harry Styles è qui.
È meglio così alla fine, l’ultima cosa che voglio fare sinceramente è di fare foto con i fan, parlare con loro e fingermi felice e sorridente.
Non mi va di fingere. Non con loro. Con nessuno.
Però fingo con me stesso.
Fingo di poter sopportare tutto questo, di essere forte.
Ma come posso fare se eri tu la mia forza?
Scuoto la testa e sposto lo sguardo su una famiglia con dei bambini che giocano e ridono insieme al gate aspettando il loro volo.
In un certo senso mi ricordano noi, me e Nicole.
Mi ricordano la prima volta che ho preso l’aereo, a dieci anni.
E con me c’eri anche tu ovviamente.
Le nostre famiglie avevano organizzato un viaggio tutti insieme per Parigi, dove saremmo rimasti tre giorni.
Ero elettrizzato ma anche un po’ impaurito dal prendere l’aereo.
Lo eri anche tu, ma insieme avevamo superato le nostre paure.
Mi era bastato guardarti un paio di volte per tranquillizzarmi, come sempre.
Vedere i tuoi occhi vispi e grandi osservare il mare sotto di noi dal finestrino mi aveva fatto scappare anche un sorriso.
Che fossero più limpidi i tuoi occhi o il mare? Questo ancora non lo sapevo.
Non si sanno molte cose a quell’età.
Si è ingenui.. ma io già avevo capito che eri diversa dalle altre.
Per me tu eri l’eccezione.
Tu sei l’eccezione.
Questa è forse l’unica cosa di cui sono certo in questo momento, perché non so dove sto andando.
Sto vagando per i corridoi e i negozi dell’aereoporto senza meta, anche se una parte di me sognerebbe di vederti tornare indietro, camminare sui tuoi passi e venire da me.
Forse camminando da queste parti spero di incrociare i tuoi occhi di nuovo e di vederli pieni di rimorso.
Ma non succederà, questa volta non andrà come voglio io.
Questa è un’eccezione.
Buonsalve!
Sì lo so, dovevo aggiornare una settimana fa prima di partire per Londra ma sono tornata sabato e con l'inizio della scuola, gli ultimi compiti, e un insolito blocco dello scrittore çwç ho finito il capitolo solo ora.
Spero vi piaccia e ringrazio tutte voi che leggete questa FF anche se aggiorno ogni morto di papa ahah
Non posso dirvi quando posterò perchè DAVVERO non lo so.
Devo ancora bene organizzarmi con gli orari scolastici e lo studio, ma vedrò di fare il possibile.
Spero passerete anche nelle mie altre FF e One-Shot e che dire.. OGGI E' IL COMPLEANNO DI NIALL!
IL MIO IRLANDESE PREFERITO STA CRESCENDO :'D
Adesso vado che devo ancora andare in cartoleria a prendere delle robe per scuola, e altre cose.. ADIOS!
Se volete potete trovarmi su twitter, sono @birbi_alex ;)