23.VISITE

Arrivata l'ora di cena Hermione non era riuscita ad alzarsi dal letto se non una volta e per andare in bagno. Era veramente seccata! Insomma, Draco come si permetteva di tenerla segregata nel letto? Ok la gelosia e la voglia di proteggerla. Pero' quando e' troppo e' troppo!! Hermione arrivo' persino a volere che arrivasse Alan. Magari lui riusciva a far ragionare il serpeverde. Ma niente. Il campanello non era suonato nemmeno una volta! Per sua enorme sfortuna.

-Posso alzarmi?- chiese a Draco per l'ennesima volta.

-No, lo sai. Dev...- non fece in tempo a finire la frase. Un rumore proveniva dal piano di sotto. -Io vado a controllare- le disse -Tu non ti muovere.-.

-Si, si.... staro' qui- gli sorrise, mentendo -E chi a voglia di stare ancora a letto?- penso'.

Draco scese le scale e la scena che gli si presento' davanti lo lascio' sbigottito: la McGranitt e Piton mano nella mano, Blaise Zabini che camminava zoppicando su un fianco con una ragazza che lo guardava ridendo, infine (giusto per dare un tocco di classe), la vecchietta che aveva letto la mano ad Hermione vestita di stracci.

-Ciao Draco- gli disse Piton, ritraendo la mano stretta con quella della McGranitt.

-Salve professore- aveva gli occhi sgranati.

-Signor Malfoy sa dirmi dove posso trovare la signorina Granger?- gli chiese la professoressa di trasfigurazione.

-Veramente non potrebbe vedere nessuno al momento- disse il ragazzo con titubanza.

-Questo non lo decidi tu- disse una voce alle sue spalle. Hermione non aveva minimamente ascoltato quello che doveva essere un consiglio del ragazzo.

-Cosa ci fai alzata?- domando' con rabbia.

-Mi sono rotta di stare a letto, semplice, no?- lo guardo' con aria di sfida -Salve professoressa- disse, girandosi verso la McGranitt -Voleva par...- la ragazza non riusci' a terminare la frase: impallidi' e svenne. Per fortuna Draco riusci' ad afferrarla prima che cadesse.

Draco la appoggio' sul letto, preoccupato. Tutti erano preoccupati e tutti lo seguirono nella stanza della ragazza. Il ragazzo le strinse la mano, cominciando piano a chiamarla.

-Che... cosa e' successo?- chiese la grifondoro aprendo gli occhi.

-Sei svenuta. Mi hai fatto prendere un colpo, sai?- le sussurro' Draco.

-Non ho fatto apposta- gli disse, dispiaciuta.

-Ci mancherebbe!- Piton li guardava con un'espressione di sufficienza.

-Non credo perche' a lei dovrebbe interessare una cosa del genere!- sbotto' Hermione, riuscendo a ribattere prima di tutti gli altri presenti nella stanza -Si preoccupi della relazione con la McGranitt!- sibilo', fredda -Senza offesa profesoressa-.

-Nessun disturbo- disse piano la McGranitt, riuscendo a malapena a dire quelle parole.

-Wow! Mi avevano detto che Hermione Granger era forte e sveglia. Pero' non pensavo che fosse anche cosi' decisa e diretta!- disse una ragazza bionda, i capelli liscissimi sciolti sulle spalle e due occhi azzurri, la ragazza che prima stava ridendo di Blaise.

-Tu saresti?- le domando' Draco, a dir poco seccato.

-Lindsay Lovelace- rispose lei -Piacere-.

-Ecco eravamo venuti per parlarvi di una cosa molto importante- intervenne la McGranitt.

-Credo che di questo ne potrete discutere piu' tardi Minerva- Silente era sbucato dal nulla, entrando nella stanza dopo essersi materializzato nel corridoio.

-Albus...- provo' a protestare lei.

-Niente ma! Ora devo parlare un attimo con la signorina Granger. Da solo-.

-Come se io non valessi niente!- sbotto' la vecchina.

-In questo momento vale molto di piu' quello che devo dire alla ragazza!- ribatte' secco Silente. Una frase che non ammise repliche e fece uscire tutti dalla stanza.

-Di cosa vorrebbe parlarmi?- gli chiese Hermione una volta soli nella stanza.

-Ascoltami attentamente, quello che ti dico e' veramente importante- comincio', con tono solenne -La vecchina che hai visto e' tua nonna.- lo disse cosi', in modo molto diretto.

-Cosa?- chiese lei allibita -Io non ho nonne... sono morte tutte...-.

-Veramente lei ha fatto credere di essere morta... non voleva che tu sapessi di avere una nonna. Ora e' venuta per chiederti una possibilita'-.

-Non ha il diritto di farlo! Non so chi sia e non voglio avere niente a che vedere con lei!- urlo'.

-Mi dispiace... devo darti una brutta notizia... sara' la nuova professoressa di divinazione-. Per poco Hermione non svenne di nuovo. Non era pronta ad una notizia del genere, ci mancava solo quello nella sua vita gia' incasinata!

-Me ne faro' una ragione- disse con tono piatto. -E' tutto quello che posso fare.- comincio' a tossire.

-Vuole un bicchier d'acqua?- le chiese il preside.

-No, grazie... sto bene cosi'...- tossi' ancora.

-Ne dubito. Sa quella non e' una semplice influenza... e' provocata dal suo potere che si sta assestando nel suo corpo. Sta creando dei forti squilibri. Ti potrebbero capitare anche magie molto potenti accidentali o... volute.-.

-Quando pensa che riusciro' a guarire?-.

-E' difficile dirlo... dipende da come il suo corpo reagisce al nuovo potere-.

-Ok... quindi le cure babbane non funzionano?-.

-Temo di no, signorina Granger-.

Rimasero un po' in silenzio. Hermione tentava di ordinare i suoi pensieri in base a quello che le aveva detto Silente. Lei aveva una nonna, che avrebbe insegnato divinazione ad Hogwarts al posto della Cooman. Lei aveva la febbre perche' il suo potere stava crescendo. Ma cos'era il suo potere? Come aveva fatto a nascere? Questo pripio non lo sapeva.

-Il suo potere e' stato dato dalla forza dell'amore- disse Silente, prevedendo la domanda che lei gli avrebbe fatto -Da un ragazzo, che da quando l'ha incontrata per la prima volta non ha mai smesso di volerla con se'. Ha continuato, giorno dopo giorno, a desiderare la sua compagnia. La voleva vicino e ha pensato che se fosse stata come lui sareste potuti stare insieme. Cosi' quel bambino, crescendo, ha continuato a trasmetterle un po' di potere per volta.-

-Lui non sapeva che io sono una strega?-.

-No, non l'ha mai saputo. Lui pero' non ha perso niente... lui e' rimasto il solito... solo che le trasmetteva amore-.

-Quindi mi sta dicendo che un ragazzo mi ha trasmesso poteri grazie all'amore?-.

-Precisamente.-

-Ma come?- chiese, allibita.

-Lui ha ancora una parte di te-

Risposta molto enigmatica che lascio' Hermione sbigottita. Cosa avrebbe dovuto fare? Cercare quel ragazzo per tutto il mondo? Per cosa poi? Ringraziarlo? La ragazza non lo sapeva, guardo' Silente uscire dalla stanza e decise di seguirlo. Dopotutto c'erano ancora Blaise, Lindsay, Piton e la McGranitt. Dovevano dire qualcosa di importante. Come se le informazioni ricevute quel giorno non bastassero!

Note dell'autrice: Spero che questo cap vi piaccia! Commentate anche negativamente. Grazie a tutti quelli che leggono e a June (Sono contenta che ti piaccia! Grazie per i complimenti e per il commento!), a pai80 (Grazie per il commento e per i complimenti!), a camminatrice sul cielo (Spero che questi colpi di scena ti piacciano... e non sono ancora finiti! Sono contenta che ti piaccia e grazie per i complimenti e il commento!), a *GIU* (Gia'... Alan e' servito a qualcosa! Sono contenta che ti piaccia! Grazie per il commento!), a Polvere_di_stelle (Grazie per il commento!! sono contenta che ti piaccia!). Grazie ancora per i vostri commenti, magnifici come sempre!

Spero di riuscire ad aggiornare presto. Alla prossima, baci Hermione92.