TI SENTO PARTE DI ME
-Lo stai facendo apposta?-
-Ti ho già detto di no, è stato un caso-
-Bè, allora smettila almeno di rompere le scatole ogni cinque minuti-
-Sei tu che mi fai entrare in ogni negozio di Diagon Alley! Secondo me sei tu quella che lo sta facendo apposta-
-Può darsi-
Scorpius sbuffò e alzò gli occhi al cielo, esasperato. Quello che diceva era in parte vero: aveva incontrato Lily per caso, non l’aveva pedinata o robe simili, ma di sicuro non era un caso se aveva deciso di accompagnarla in giro. E di sicuro non era un caso se lei ci stava mettendo mezz’ora a scegliere un libro, come ci aveva messo mezz’ora a comprare un regalo per una delle sue cinquecento cugine, mezz’ora a guardare la vetrina del Serraglio Stregato, mezz’ora alla Gringott…
Gliela stava facendo pagare, era chiaro come il sole, ma se quello era il prezzo per riconquistarla l’avrebbe pagato.
Non si sarebbe fatto vincere così facilmente, non lui!
-Grazie di avermi offerto il pranzo, tesoro- disse Lily, marcando il tono sull’ultima parola.
-Sì, come se avessi scelta- borbottò Scorpius contrariato. Si stava leggermente stufando di quel comportamento infantile.
-Bè, non ti aspetterai che ti perdoni così da un momento all’altro vero? Te l’ho già detto, dovrai faticare per riavermi- ribattè sadicamente Lily, che invece si stava decisamente divertendo. Era ora della sua rivincita!
-Stai solo attenta a non tirare troppo la corda…- la ammonì il biondo, pur sapendo che anche se avesse deciso di mollarla lì in mezzo alla strada prima o poi sarebbe comunque tornato da lei. Dannazione!
-Spero che non impiegherai mezz’ora anche per scegliere i gusti del gelato- la istigò Scorpius, a metà tra il punzecchiato andante e il serioso scocciato.
-Bè, visto che ti lamenti tanto lascerò a te la scelta, così vediamo quanto ci metti- replicò Lily, sedendosi su una panchina e guardandolo con aria di sfida.
Era vero, lo stava facendo palesemente apposta, ma non aveva voglia di lasciargliela vinta così facilmente. L’aveva mollata dicendole che si era stufato di lei, aveva prepotentemente preteso di riaverla indietro… ci era stata male, troppo per fargliela passare liscia così in fretta.
Solo, non sapeva per quanto ancora sarebbe riuscita a trattarlo così: nonostante si maledicesse per questo, era palese che anche lei lo rivoleva indietro.
-Cioccolato e crema- arrivò la voce di Scorpius da dietro la panchina.
Lily lo guardò, cercando di non mostrare il suo disappunto misto a piacere. Si era ricordato i suoi gusti preferiti, quel biondastro irritante!
-Grazie- disse semplicemente prendendo il cono gelato, facendo un po’ di spazio al ragazzo perché si sedesse accanto a lei.
Mangiarono i loro gelati in silenzio, perso ognuno nei propri pensieri. Era la prima volta in tutta la giornata che non discutevano, e nessuno dei due voleva rompere quel momento.
-Mi dispiace- sussurrò infine Scorpius, riscuotendo bruscamente Lily dai ricordi nei quali era sprofondata.
-Ehm… per cosa di preciso?- chiese, ancora leggermente persa.
-Per averti mollato così. No, per averti mollato e basta in effetti. Non avrei dovuto farlo- gli era costato molto dire quelle parole, ma voleva farla finita con i giochetti. Era ora di scoprire le carte.
-Non avresti dovuto- convenne Lily laconicamente. Non pensava che Scorpius si sarebbe scusato così pubblicamente, non era nel suo stile. D’altronde, non era stato nemmeno nel suo stile lasciarla così.
-Credevo di essere migliore di quello che sono… evidentemente mi sbagliavo- concluse poi Scorpius con un’alzata di spalle.
-Tu sei migliore di quello che sei. Ti sei appena scusato, no?- gli disse Lily, con un tono che avrebbe quasi potuto definirsi dolce.
Scorpius scosse la testa, guardando per terra per non incrociare lo sguardo della ragazza. Quando l’aveva lasciato aveva deluso molte persone: Lily, Albus, James e Hugo, che se non l’avevano ucciso era stato per miracolo, ma più di tutti gli altri aveva deluso se stesso. E se Lily, in fondo, era sempre stata disposta a perdonarlo, per lui non era così facile.
Con un sospiro, Lily si appoggiò maggiormente allo schienale della panchina, avvicinandosi così a lui.
-Sai, c’è un motivo se mi sono innamorata di te quando eravamo a scuola e se ti amo ancora adesso. Non perché tu fossi il migliore, il più perfetto o qualcosa del genere. Perché sei un ragazzo normale, anche se forse un po’ troppo arrogante e presuntuoso, e mi hai conquistato così come sei. Devo sempre essere stata pazza, in effetti, per innamorarmi di te, ma ricordi? Io non sono una principessa, non cerco il principe azzurro- concluse sorridendo.
A quelle parole Scorpius sorrise di rimando, alzando finalmente gli occhi da terra e guardando la sua ragazza.
-Sembro forte, ma in fondo sono fragile- ammise poi, sorridendo a mo’ di scuse.
-E allora? Ho sempre voluto un tenerone per fidanzato- lo prese in giro lei, lasciandosi finalmente andare a una risata liberatoria.
Scorpius si unì alla sua risata, cingendole le spalle con un braccio. Chi se ne importa se aveva appena mandato la sua dignità di uomo alle ortiche con quella confessione, Lily era tornata da lui e questo era l’importante.
-L’ha sempre detto Al che nel nostro rapporto sono io quella che porta i pantaloni- gongolò Lily, per poi alzarsi e tirare con sé il suo ragazzo.
-Ora non infierire, è già tanto che ti abbia chiesto scusa e tutto il resto-
-Ma guarda com’è vergognoso il mio biondino!- continuò lei, stringendogli la guancia come se fosse un bambino di cinque anni.
-Ti stai divertendo, vero?- sbuffò Scorpius, che stava però trattenendo un sorriso. Gli era mancata la risata di Lily, e maledetto lui per un simile pensiero sdolcinato!
-Molto, in effetti- ridacchiò lei.
Gli scoccò un bacio sulla guancia e poi si fermò, pensierosa. Inaspettatamente gli tirò un calcio non troppo leggero negli stinchi.
-AHIO! Ma che… ma sei matta? Ma che ti salta in mente?- urlò Scorpius sorpreso e dolorante. La sua ragazza era completamente pazza!
-Avevo voglia di prenderti a calci, perdonami.* Consideralo il sigillo della tua idiozia e la conclusione del nostro periodo di lontananza. Te lo dovevo un ultimo atto di angheria- rispose semplicemente Lily.
Scorpius continuava a guardarla sbalordito, massaggiandosi la parte colpita. Lui era fragile, ma lei non lo era per niente! Forte sembrava e forte era!
-Guardala da questo punto di vista: dato che ti ho già picchiato ti risparmio le botte di James e Hugo- disse candidamente la rossa, abbracciando Scorpius e baciandolo.
Scorpius sospirò e scosse la testa, esasperato. Lily Potter era completamente pazza, ma era la sua ragazza, e a lui andava bene così.
*gentilmente rubata a Writer96
My Space.
Mmm salve… *ehm ehm* Sì, lo so, mi merito ogni genere di improperio perché non aggiorno da inizio giugno (o.O), e non starò qui a tediarvi con la lista di motivi per cui non ho più pubblicato. Mi dispiace veramente tanto, comunque. Per fortuna questa storia prevede ancora solo un capitolo, così non rischiate di morire aspettando me xD
Bè, che dirvi, Lily fa patire ben bene Scorpius ma lui alla fine mette la sua testaccia bionda, quindi è bene quel che finisce bene! Il prossimo capitolo sarà l’ultimo, e prometto che per quello non vi farò aspettare tre mesi!
Bye bye readers!
Nip.