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Autore: Nipotina    07/06/2012    3 recensioni
Come Lily e Scorpius si sono messi insieme.
Come sono stati i momenti passati insieme.
Come sono riusciti ad affrontare le difficoltà che sorgono in ogni coppia.
Come hanno lottato per stare sempre e comunque insieme.
Una mini-Long creata sulle note delle canzoni dei Modà.
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Dalla storia:
Molte notti dopo Lily Potter, a diciassette anni, non era ancora diventata una principessa. Era indubbiamente la principessa di casa, dato che suo padre stravedeva per lei, ma le somiglianze finivano qui.
Lily Potte era rossa con gli occhi castani, non bionda con gli occhi azzurri (ma la sua principessa preferita restava Biancaneve).
Lily Potter aveva due fratelli più grandi che fin da piccola l’avevano abituata a menare le mani.
Lily Potter non era per niente una ragazza elegante e composta, anzi.
Lily Potter era un uragano.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vicarious Living'
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Dedicato a PeaceS. Tutta la storia è dedicata a lei.


        MIA




La vita non è una favola, Lily l’aveva capito bene già da tempo.
La vita è vita, tutto qua, ma questo non vuol dire che essa sia meno avventurosa, pericolosa, piena di colpi di scena, di amarezze e di momenti felici.
Lily lo sapeva già da tempo, ma nulla avrebbe potuto prepararla a quanto le stava succedendo. Nulla.

***


-Ti voglio mollare-
-C’è un motivo particolare?-
Non avrebbe pianto Lily, non davanti a lui. Forse dopo, tra le braccia di Hugo, ma non avrebbe fatto vedere a Scorpius la devastazione che le stava causando.
-Credo di essermi stancato-
-Wow Scorpius, complimenti per il tatto. Perfino da te mi sarei aspettata qualcosa di più, ma evidentemente ti avevo sopravvalutato-
Parole sarcastiche, dure. Parole che servivano a mascherare quello che Lily sentiva per davvero. Lo guardò a lungo negli occhi, cercando qualcosa che nemmeno lei sapeva. Infine si girò e se ne andò, senza più voltarsi indietro.

***


Erano passati sei mesi da quando Scorpius aveva mollato Lily.
Sei mesi da quando le cose non erano più state come prima.
Lily, dopo aver ceduto e aver dato sfogo a tutto il suo dolore tra le braccia di un Hugo infuriato, aveva deciso di andare avanti: non sarebbe rimasta lì a piangersi addosso, non per una persona che ti lascia con la scusa di essersi stancato.
Lily non meritava tutto questo, ne era cosciente, e non avrebbe mosso un muscolo per riavere indietro Scorpius. Chiamatelo orgoglio, chiamatela determinazione, chiamatelo come volete: lei non l’avrebbe fatto.
Sarebbe andata avanti, fiera e combattiva come era sempre stata, ancora più consapevole che decisamente la vita non è una favola.

***


Scorpius guardò il liquido ambrato volteggiare nel bicchiere prima di berlo tutto d’un fiato. Il familiare sapore del Whisky Incendiario gli invase la gola, bruciandogliela piacevolmente.
Se ne versò un altro po’ e rimase a osservare pensieroso le fiamme del camino.
Fu in questa posizione che lo trovò Al dopo essersi Smaterializzato nel salotto di casa Malfoy.
-Pausa riflessiva?- gli chiese scettico, sedendosi su una poltrona.
-Qualcosa di simile- fu la laconica risposta.
-Sarebbe un evento- fu la replica altrettanto concisa.
Rimasero in silenzio per un po’, Scorpius che continuava a fissare il fuoco e Al che di tanto in tanto lo guardava.
-Sai, c’è una cosa che ancora non mi quadra in tutta questa faccenda- esordì infine il moro, rompendo il silenzio che si era creato.
Aspettò che lo sguardo di Scorpius si posasse su di lui per continuare a parlare.
-Perché l’hai mollata-

Scorpius tornò a guardare le fiamme danzanti. Rosse, come i suoi capelli.
Quella di Al non era una domanda, suonava più come un’affermazione a cui però doveva seguire una spiegazione: una spiegazione che Scorpius non era in grado di dare.
Tornò a guardare l’amico, che per tutto il tempo non gli aveva tolto gli occhi di dosso. Non c’era rancore nel suo sguardo, cosa che sarebbe stata piuttosto comprensibile, solo bisogno di sapere la verità.
-Non lo so- disse Scorpius, con una strana nota amara nella voce.
-Non lo sai- ripetè Al, che non sembrava molto sorpreso dalla risposta.
-No. “Mi sono stancato” erano le prime parole che mi sono venute in mente-
Al fece un sorriso amaro e quasi incredulo.
-Credo che tu abbia mancato alcune basilari lezioni sul tatto, amico-

Il silenzio cadde di nuovo fra loro. Prima d’ora non avevano mai toccato l’argomento per ovvie ragioni: Al non voleva essere messo in mezzo a una questione simile e non voleva essere costretto a prendere la parte o di sua sorella o del suo migliore amico.
Eppure, proprio quel giorno, aveva deciso di parlarne. Perché? Perché Lily aveva accettato l’invito a uscire di un certo Leo, compagno di squadra di James, e Al era sicuro che Scorpius avrebbe preferito scoprirlo da lui che da altre persone.
-Esce con Leo, un amico di James. Volevo solo che lo sapessi- disse quindi alzandosi e scomparendo con un sonoro “pop”.

Lo sguardo di Scorpius non cambiò di una virgola. Continuò a guardare fisso le fiamme del camino, perdendosi nella danza infuocata.
Le ultime parole di Al continuavano a rimbombargli in testa: esce con un altro, esce con Leo, Leo che è amico di James, James che ti ha sempre trovato antipatico e che ora sarà felice che la sua sorellina ti abbia lasciato perdere.
Tutto il peso di quei sei mesi passati senza di Lily gli piombò addosso, inesorabile e impietoso.
Esce con un altro. Un altro che non sono io.
Fu allora che una sola, singola lacrima sfuggì dagli occhi glaciali di Scorpius.

Non sapeva perché aveva lasciato Lily, non riusciva a capirlo.
Aveva deciso di finirla lì perché il loro rapporto gli era sembrato troppo scontato: insomma, stavano insieme da un sacco ormai, sempre lui e lei, non era ora di cambiare qualcosa nella sua vita?
Non era una motivazione sensata, lo sapeva. Aveva solo fatto quello che aveva voglia di fare in quel ben preciso momento, e in quel momento aveva avuto voglia di mollarla.
Perché l’ho lasciata?
Questa domanda era stata fin troppo spesso il chiodo fisso dei suoi pensieri, ma lui non era mai stato in grado di dare una risposta. Non ci aveva neanche provato molto, a dire la verità. Forse non voleva trovare una risposta, forse non sapeva trovarla.
Non sapeva perché l’avesse lasciata, ma sapeva che lei era sua, e che adesso la rivoleva indietro.
Quello che non sapeva era se lei l’avrebbe voluto.

***


-Spiegami un’altra volta perché Malfoy è qui-
-Perché è il mio migliore amico e questa è la mia festa di compleanno-
-Ah, già-
Non si poteva dire che James fosse entusiasta di vedere quell’essere in casa sua, e nemmeno Hugo in realtà, ma siccome il compleanno era di Al loro due non avevano alcun potere di sbatterlo fuori.
Se non altro, i due paladini erano contenti di vedere che Lily stava spudoratamente evitando Scorpius, dedicandosi soprattutto a Leo, e quindi decisero di abbassare la guardia.
Mossa sbagliata.

***


-Già mi tocca stare attento per evitare gli incantesimi di tuo fratello e di tuo cugino, adesso ti ci metti anche tu a rendermi la vita difficile?-
La voce di Scorpius le arrivò da dietro, a tradimento.
Non poteva crederci, l’aveva seguita in bagno!
-Non capisco cosa intendi- gli rispose fredda, girandosi e fissandolo negli occhi, dura.
-Mi stai evitando- disse lui, serio, scrutandola attentamente.
-In effetti è proprio così. Sono contenta che tu l’abbia notato, ma mi sorge spontaneo chiederti perché mi hai seguita se hai capito che non voglio vederti-
Le parole di Lily erano dure, cattive, volevano ferirlo come lui aveva ferito lei.

Non aveva dimenticato Lily, neanche dopo sei mesi. Non poteva dimenticare.
Aveva cominciato a uscire con Leo perché lui era carino e simpatico, ma sapeva che non sarebbe riuscita ad innamorarsi di lui.
Per quanto la cosa le desse fastidio, non era così facile dimenticare Scorpius.
Soprattutto se cominciava a pedinarla.

-Ti ho seguita perché io voglio vedere te- rispose lui.
-Ah, adesso ti importa di quello che voglio io?- ribattè lei, amaramente. Non stava urlando, manteneva il tono di una normale conversazione, ma la tensione era palpabile.
-Sì, adesso sì-
Lily scosse la testa, sorridendo sarcasticamente. Aveva davvero detto una cosa del genere?
-Equivale ad ammettere che prima non te ne importava-
-Non stavo a pensare se ti importasse o meno-
Scorpius aveva mancato parecchie lezioni basilari sul tatto, ma purtroppo non quella della sincerità.
Lily lo guardò con tanto d’occhi, chiedendosi perchè l’avesse seguita se l’unica cosa che era capace di fare era farla stare male. Guardò il soffito e sbattè velocemente le palpebre, sospirando.
-Potresti andartene, per favore?- era un tono diverso da prima, quasi di supplica.

-Non voglio che tu esca con quel tipo- sentenziò Scorpius, che per tutto il tempo non si era minimamente scomposto.
Il silenzio cadde tra loro.
-Mi hai lasciata, Scorpius. Mi hai lasciata dicendo che ti eri stancato di me. Ora sono io che mi sono stancata di star male per te. Sinceramente, non credo che ne valga la pena- gli rispose infine, fiera e decisa.
-Lo so, so di averti lasciata. Non chiedermi perché l’ho fatto, non lo so. Ne avevo voglia, e adesso che ci penso credo che sia stata una delle cose più stupide che io abbia mai fatto. Non voglio che ci rimettiamo insieme così, all’improvviso, posso capire che per te non è concepibile: voglio solo che tu non esca con quel tipo-
Lily rimase in silenzio a guardarlo, considerando le sue parole.
-Con che diritto mi chiedi di non uscire con lui?-
-Perché so che ti rivoglio: è l’unica certezza che ho all’interno della mia maledettissima testa-

Lily continuò a fissarlo, senza fiato.
Non poteva fargliela passare liscia, non poteva.
Non le aveva detto perché l’aveva lasciata, aveva solo detto, in modo piuttosto perentorio tra l’altro, che la rivoleva indietro. Non certo la più romantica delle dichiarazioni.
Eppure era quello che Lily aveva aspettato per sei mesi interi, sperandoci ogni giorno di meno.
Anche lei lo rivoleva indietro, ma non per questo gli avrebbe reso la cosa facile.











My Space.
Mamma mia che cupezza! Santo cielo! Spero che nessuno si sia suicidato per tutta la pesantezza del capitolo! Mamma mia, non era nelle mie intenzioni scrivere una cosa così cupa! o.O
Comunque, non temete: alla fine ci sarò l’happy ending =)
Dunque, sono veramente felice di vedere che la storia ha già un piccolo seguito, e per questo vi ringrazio infinitamente. Per me è stato piuttosto difficile scrivere il capitolo, perché Lily e (soprattutto!!) Scorpius sono parecchio diversi dall’altra mia storia, quindi ho dovuto faticare un pochino.
Spero che non ve la prendiate troppo con Scorpius…lo so che sembra un egoista viscido, però ci sono davvero certe azioni che non si riescono a spiegare del tutto. Ho giocato la banalissima carta della gelosia per farlo riprendere xD
Bene, spero di non aver causato un suicidio di massa e di vedervi al prossimo capitolo =)

P.S. Se vi piacciono Lily e Scorpius e volete leggere qualcosa di più allegro c’è sempre l’altra mia long, “After a while”. Lì al massimo rischiate di morire per le risate xD
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=690311&i=1
  
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