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Autore: night_fly    14/09/2012    1 recensioni
A volte il Baratro si spalanca sotto di noi. Succede istantaneamente, senza alcun preavviso. A volte restiamo a guardare di sotto, impauriti, il Nulla nel quale si può nascondere tutto. E fuggiamo via. A volte invece, affascinati dal Mistero che incute la scoperta del Nulla pieno di Tutto, ci buttiamo a capofitto, con nuovo vigore, lasciandoci andare. Allora scopriamo che, Poco Oltre il Confine della nostra quotidianità esiste un Mondo pieno di luci, colori, emozioni intense che pochi hanno il privilegio di provare.
E questo può essere l’Inizio. O la Fine.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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La Partita comincia. Ho sempre amato la Notte. Ho sempre creduto di viverla, ma non l’ho mai fatto veramente. E allora scelgo il mio terreno di gioco. Scelgo la Notte. Perché nella Notte i contorni si sfumano, le menti si aprono e sono pronte e ricettive, predisposte al Volo. Perché di Notte è possibile incontrare Pensieri Vaganti in cerca di una precisa collocazione. E perché di Notte c’é la Luna. Che brilla di luce bianchissima, perché la sua luce nasce da tutti i pensieri della Notte, che vagano fino all’Alba, finché, non trovando niente o nessuno di così fragile da accoglierli, si arrampicano sull’ultimo raggio, per nascondersi alla luce del giorno e ricominciare a volare, ancora, al Crepuscolo.

Non conosco ancora le regole del Gioco. Intuisco solo vagamente il sottile piacere di scambiare la propria Anima con sconosciuti che potrebbero rimanere tali oppure entrare a far parte di questa Follia, sedersi al tavolo, scoprire le carte una ad una, senza mai rivelarsi completamente. Percepisco confusamente che sarà una contesa combattuta a suon di parole imprecise, concetti vaghi. Ma non gioco per partecipare. Gioco per vincere.
Ecco, da questo momento sarà impossibile tornare indietro. E’ come un volo cieco, senza nessun punto preciso di riferimento. E’ come un volo librato. Ascoltare attentamente la Voce del Vento e saper cogliere l’attimo favorevole, la corrente ascensionale più idonea a permettermi di rimanere in aria il più a lungo possibile. Cogliere le sfumature, i piccoli particolari, quelli che fanno la differenza tra un’Anima Fragile e un’Anima Persa. Mi accorgo, con piacevole stupore, che la Notte è immensamente piena di noi. Siamo noi che le diamo vita, colore. E penso che le Stelle siano i nostri desideri più nascosti, quelli più belli, che nascono dal Profondo. E penso che la luce che emanano sia proporzionale all’intensità con la quale li desideriamo. Più sono in alto, più brillano e più è possibile tramutarli in realtà. La parte migliore di noi è lassù, ma non basta avere le Ali per trasformare le nostre parole in un giro di scale armoniche ascendenti. Non basta avere le Ali. Ci vuole il Cuore. E deve battere forte. A volte tanto da sentirlo in gola, quasi dovesse scoppiare da un momento all’altro, per illuminare il Cielo nell’esplosione di mille raggi colorati ed offuscare, solo per un attimo, le altre luci.
Annuso, nell’Aria notturna, il bisogno di Amore che c’è. E’ così tangibile, così evidente, la voglia di parlare, di raccontarsi, di condividere, anche se solo con un Sogno Irreale le proprie ansie, paure, la propria solitudine. Ecco: è la Solitudine che parla, che fa sì che tutto non resti solo un vago giro di parole. Immagino, forte, con tutto me stesso, l’espressione di quegli occhi che mi scrivono frasi tristissime. Ma è così importante dare un volto alle Sensazioni? No, quello che è veramente importante non è il tono della voce, il movimento delle mani, il respiro, ma l’espressione degli occhi. Forse adesso quegli occhi luccicano nel raccontarmi, nel divagare insensato di qualche Pensiero Sparso che adesso ha la Libertà di volare senza essere deriso. Ed io, che so ascoltare, faccio miei i suoi pensieri, mi immedesimo in loro e teneramente, col cuore, mando un abbraccio. L’abbraccio più vero che abbia mai donato. Il più forte.

Capisco che il Gioco ha un implacabile supervisore. Un Compagno che gioca accanto ad ognuno di noi: la Solitudine. Senza di essa sarebbe impossibile elevare i nostri pensieri così vicino al Cielo, sentirli scivolare piano dentro di noi, accarezzando dolcemente la nostra Anima e mettendo tra noi e le nostre parole la consolante dolcezza della malinconia. Perché solo chi ha bisogno di dolcezza è in grado di darne veramente. Tutto diventa inutile. Tutto quello che fino a ieri era la mia vita adesso è superfluo, un male necessario. Alzarsi, lavorare, mangiare. Tutte cose che devo fare solo per continuare a sognare. Perdo progressivamente il contatto con la realtà, quella di tutti i giorni, per perdermi in un mondo che poco o niente ha di reale. Immagino di vivere così, smarrito, in balia delle sole emozioni che mi hanno regalato. Un dono stupendo, senza prezzo. E rinnego uno dei Principi Fondamentali che hanno regolato la mia vita. Non rischiare mai più di quanto tu sia disposto a perdere.
  
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