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Autore: Lillyna_138    14/09/2012    1 recensioni
Da quando Charline, distretto 8, si offre volontaria alla mietitura ha le idee chiare. Non tornerà a casa viva, farà in modo di aiutare il suo amico Luke a sopravvivere. Ma una volta arrivata a Capitol City, capisce che ha la fortuna a suo favore.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Resto impietrita nell’udire quel nome, però aveva venti nomine, avrei dovuto immaginare che la sorte non fosse a suo favore. Ora più che mai sono sicura di non voler tornare viva dall’arena, non posso lasciare che Luke muoia.
Io e Luke siamo sul palco e anziché mostrarci spaventati iniziamo a ridere, sì, perché vogliamo dimostrare che ridiamo dei loro giochi, che non abbiamo paura.
Poi veniamo scortati all’interno del Palazzo di Giustizia ed abbiamo a disposizione pochi minuti per salutare i nostri cari, anche se sono sicura che non verrà nessuno a salutarmi.
Invece, con mia grande sorpresa, entra mio zio un po’ sbronzo, che mi dice in trono sarcastico:
- Bella mossa, complimenti! Offrirti volontaria per qualcuno che nemmeno conosci.- Sto per rispondere, ma lui dice qualcosa che mi spiazza:
- Prova a vincere, mi dispiacerebbe se morissi, sei in gamba.-
- Grazie.- È l’unica parola che riesco a mormorare. Poi i pacificatori lo portano via ed entrano Adèlia ed i suoi genitori.
- Grazie, per aver salvato nostra figlia, speriamo che tu riesca a vincere, sappiamo che sei abbastanza furba ed agile, forse puoi farcela.- Dice sua madre.
- Non mi interessa vincere, ho in mente programmi più importanti.- Rispondo.
- Cosa c’è di più importante della tua vita?.- Mi chiede il padre di Adèlia. Ma prima che riesca a rispondere i pacificatori li portano via e Adèlia mi stringe in un abbraccio di ringraziamento.
Vengono a trovarmi anche Mark e la madre di Luke, non credevo che l’avrebbero fatto, dato che devono essere preoccupati per Luke.
- Mi dispiace per come sono andate le cose, in questi ultimi anni sei diventata come una figlia per me. –  È troppo provata per continuare a parlare, così, io, lei e Mark ci stringiamo in un abbraccio, forse l’ultimo.
Veniamo scortati sul treno che ci porterà a Capitol City e sul quale incontreremo i nostri mentori, vincitori di passate edizioni degli Hunger Games che ci daranno importanti consigli per restare in vita e saranno loro che ci faranno arrivare i regali degli sponsor che potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte.
Il mio mentore è Cecelia, donna sulla trentina e con tre figli. L’ho vista qualche volta girare per il distretto con i suoi bambini, è sempre molto gentile, mi riesce difficile pensare che possa essere stata un’assassina. Il mentore di Luke è Cesar, ha vinto gli Hunger Games qualche anno fa a 17 anni. Per quanto riesca a ricordare ha ricevuto regali abbastanza costosi dagli sponsor. L’arena quell’anno era un labirinto ed era piuttosto facile trovarsi faccia a faccia con un altro tributo e per di più era pieno di ibridi pericolosi. Cesar non ha dovuto uccidere molti tributi, poiché la maggior parte di essi sono morti a causa degli ibridi o per mancanza di cibo. Immagino che quell’edizione non sia piaciuta molto agli abitanti di Capitol City.
Vengo ricondotta alla realtà dalla voce di Cecelia:
-         Ciao, io sono Cecelia e ti aiuterò per quanto mi è possibile a sopravvivere durante gli Hunger Games.
-         Io sono Charline e non ho intenzione di sopravvivere a lungo.
Cecelia mi guarda per un po’ con un’espressione interrogativa, deve essere abituata a tributi assetati di sangue o, almeno, con un minimo di voglia di sopravvivere.
-         Posso chiederti il perché?
-         Perché Luke merita di vincere, di tornare a casa ad aiutare la sua famiglia, di essere felice, per quanto possibile. La mia assenza non farà male a nessuno.
-         Però se dovessi morire subito, non riusciresti ad aiutarlo. Pensaci, avere un alleato è importante.
Resto per qualche secondo in silenzio, non avevo pensato a quest’eventualità. Potremmo diventare alleati, difenderci a vicenda e trovare cibo più facilmente. E poi potrei morire a tempo debito.
- Mi piace la tua idea, vorrei ascoltare tutti i consigli che puoi darmi.
- Il primo è quello di non accedere fuochi durante la notte, ti troverebbero subito. Il secondo è di allenarti il più possibile con armi letale, se non sai già maneggiarne una e in più non devi sottovalutare i corsi che servono per riconoscere le bacche velenose da quelle commestibili. È a causa di ciò che sono morti molti tributi.
- So maneggiare i coltelli, riesco a colpire una persona dritto al cuore anche da molto lontano. Preferisco attaccare da lontano, visto che non sono molto robusta e neanche molto alta. Credo mi troverei in difficoltà in una lotta corpo a corpo.
- È già un passo importante, se riesci, però, prova anche ad allenarti nelle lotte corpo a corpo, generalmente i tributi del distretto 1 e del 2 sono molto robusti e si alleano tra loro. Vincono quasi ogni anno.
Veniamo interrotte da Clelia, che ci dice che è il momento di guardare il riassunto delle Mietiture.
Proprio come aveva detto Cecelia i tributi dell’1 e del 2 sono molto robusti. Il ragazzo del distretto uno sarà alto quasi due metri, ha 18 anni e sembra assetato di sangue. Poi mi colpisce il ragazzino del distretto 6, sembra avere 12 o 13 anni, mi ricorda Mark, è molto spaventato e nessuno è ansioso di offrirsi volontario al suo posto. La ragazza del 7 è poco robusta come me, forse potrebbe essere un’ottima alleata, perché nel caso le cose si complicassero non avrei molte difficoltà ad ucciderla. Poi ci siamo io e Luke, sembriamo molto sicuri di noi stessi, non ho esitato quando mi sono offerta volontaria, sembravo quasi felice. I tributi del distretto 11 e del 12 come al solito sono piuttosto gracili, non si sa come si reggano ancora in piedi.
È ora di andare a dormire, domani incontrerò il mio stilista che mi preparerà per la sfilata dei tributi. È un’occasione importante per farsi notare dagli sponsor, spero che i nostri stilisti siano originali.
   
 
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