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Autore: Gleach4615    14/09/2012    3 recensioni
E' più facile credere ad una bugia che ad una verità difficile da comprendere. La vita di una normale ragazza verrà sconvolta dall'incontro con due ragazzi particolari e una ragazza identica a lei. Scoprirà che la sua vita è una menzogna e cercherà la sua verità nascosta, ma essa la porterà davanti ad un bivio cosa sceglierà?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio prosegue tranquillamente, ma sono preoccupata per Aya.

L’ho vista sconvolta e tremante di paura mentre si aggrappava morbosamente a Lavi.

Allen dorme beatamente con la testa appoggiata al finestrino.

Gioco nervosamente con la mia catenina. Non ce la faccio, devo andare a vedere come sta.

Mi avvicino alla cabina dove trovo Lavi appoggiato alla porta con gli occhi chiusi e le braccia incrociate.

“ Finalmente.” dice ad un tratto il ragazzo aprendo gli occhi e spostandosi per farmi passare.

Senza dire nulla entro nella cabina e mi avvicino ad Aya.

Appoggiata sulle sue spalle c’è la giacca di Lavi, non me ne sono accorta che non ce l’avesse più.

La osservo per un po’, sembra che non sia sconvolta, ma so perfettamente che quando Tyki le ha trapassato il corpo con la mano lo era.

“ Ah Mizumi. Non mi sono accorta che sei entrata.”, dice lei cercando di sorridermi.

“ Non preoccuparti, come stai?”, le chiedo sedendomi accanto a lei.

“ Sto benissimo.”, mi risponde con un sorriso forzato.

Ricambio il sorriso, ma non sono del tutto sicura che stia davvero benissimo.

“ Davvero. Dai Mizumi credimi.”, mi implora.

“ D’accordo. Ti crederò, ma ad una sola condizione.”, la avverto.

“ Tutto quello che vuoi.”, acconsente lei.

“ Devi dirmi chi ti piace.”, le ordino,  facendola diventare rosso pomodoro. Voglio farla concentrare su altre cose.

“ Non mi piace nessuno! Tantomeno …”, sbotta lei interrompendosi ad un tratto.

“ Tantomeno Lavi.”, concludo la sua frase sorridendo.

“ Chi ti dice che stavo per dire Lavi?” chiede offesa.

“ Intuizione. Dai Aya, a me puoi dirlo, io te l’ho detto che a me piace Allen, adesso devi ricambiare la fiducia.” replico io.

Rassegnata apre bocca per parlare, ma un rumore al di fuori della cabina ci fa spaventare e ci precipitiamo a vedere.

Appena apriamo la porta ritroviamo ai nostri piedi Lavi stordito.

“ Discepolo incoerente quante volte ancora te lo devo ripetere!”, urla un uomo anziano basso, che se non fosse per la coda alta di capelli grigi, sarebbe del tutto calvo, e occhiaie marcate attorno agli occhi.

“ Mi hai fatto male vecchio panda!” replica il guercio massaggiandosi la nuca.

“ Te lo meriti! Quante volte te lo devo ripetere? Sei l’ erede dei Bookman, il nostro dovere arriva prima di tutto!”, lo rimprovera con voce rauca. Nonostante l’aspetto che ricordava un panda, l’anziano incute timore.

“ Lo so vecchio! Me lo ricordi ogni singolo secondo!”, sbotta Lavi.

“ E ti sei mai chiesto perché? Rifletti.”, sussurra l’anziano.

“ Mi dispiace, non accadrà più, parola mia.”, risponde alla fine il ragazzo.

“ Spero che stavolta terrai fede alle tue parole.” annuncia l’anziano voltando le spalle e andandosene.

Non s’è nemmeno accorto della nostra presenza.

“ Lavi tutto ok?” chiede Aya porgendo la mano a Lavi, ma lui senza degnarla di uno sguardo si alza e va nella direzione del vecchio, senza proferir parola.

Ad un tratto arriva Allen verso di noi.

“ Cos’erano quelle urla?”, chiede.

“ Un uomo anziano ha conciato per le feste Lavi.”, gli rispondo.

“ Allora Bookman è arrivato.”, afferma lui.

“Mi stai dicendo che quello è il maestro di Rabi?” chiede Aya allarmata.

“ Si è lui, ma non devi preoccuparti, Lavi si comporterà come al solito.” risponde l’albino in modo rassicurante.

La ragazza annuisce e torna nella sua cabina.

“ Sta succedendo qualcosa di strano.”, osservo.

“ Di che stai parlando?”, chiede Allen spaesato.

“ Lascia perdere. E’ solo una mia supposizione.”, rispondo.

“ D’accordo.”, annuisce.

“ Senti Allen dovrei dirti una cosa.”annuncio rossa in viso.

Lui rimane ferma a guardarmi ed aspetta, sono nel panico. Devo essere coraggiosa. Faccio un respiro profondo e apro la bocca per parlare ma una voce ci distrae.

“ Allen-kiun!”, grida Lenalee correndo nella nostra direzione. In questo momento la odio, mi da sui nervi il modo in cui lo chiama.

“ Sono stata tutto il tempo preoccupata per te! Volevo venire prima ma stavi dormento.” dice saltandogli al collo.

Questo è troppo! Stringo i pugni e me ne vado dal lato opposto.

Ad un tratto vedo Lavi insieme a Bookman e mi fermo, forse potrei chiedergli qualcosa su mia madre.

“ Salve.”, saluto cercando di non far trasparire la mia rabbia.

“ Mizumi che ci fai qui?”, chiede il giovane.

“ Dovrei chiedere qualcosa a Bookman, se non le dispiace.”, rispondo sedendomi.

L’anziano fa cenno di si col capo.

“ Per caso lei sa qualcosa a proposito di mia madre? Non so il nome.”, chiedo.

“ Potrei anche conoscerla, ma potrei sbagliarmi, se tu avessi qualcosa che mi aiuterebbe a capire, allora potrei risponderti.”, risponde. Un qualsiasi cosa che le è appartenuta, certo! Sciolgo la catenina che adesso porto legata al polso e gliela porgo. Bookman la osserva per un bel po’ poi esclama:

“ Si la conosco, si chiamava Tara.”,

“ Può parlarmi di lei?”,

“ Non la conosco bene, l’ho incontrata durante uno dei miei innumerevoli viaggi. Era in una locanda e parlava con un uomo accanto a lei, non sono riuscito a sentire l’argomento della loro conversazione, sono riuscito solo a sentire l’uomo che chiamava la donna.”, mi spiega.

“ Com’ere Tara?”,

“ Tu e tua sorella le assomigliate molto, apparte i capelli, i suoi erano neri.”,

“ La ringrazio Bookman.” dico alzandomi.

Finalmente arriviamo a destinazione. Londra.

Mi avevano spiegato che solo adesso L’Ordine Oscuro si stava riformando, dopo alcuni anni di separazione.

“ Mizumi aspetta!”, la voce di Allen mi riporta in me.

“ Perché te ne sei andata?”, mi chiede ma non rispondo, so che è un comportamento da immaturi, ma è più forte di me.

“ Si tratta di Lenalee vero?”,

“ Perché non mi hai detto che ti piace?”, sputo quella domanda con disprezzo.

“ Ma che stai dicendo?”, chiede spaesato.

“ Rispondimi!”, replico. Tutti gli altri si sono allontanati, sotto ordine di Aya.

“ No, non mi piace, ma mi piace… un'altra persona.”, risponde alla domanda quasi con un sussurro, mi sento in colpa.

“ Scusa, non avrei dovuto arrabbiarmi così senza un motivo.”,

“ Mizumi, sai che un motivo in realtà c’è. Lo sai come lo so io.”

Allen sa tutto! Ma gli piace un'altra, non voglio sentire altro; come prima mi giro e cammino dalla parte opposta, ma la sua presa sul mio polso mi impedisce di procedere.

“ Non vuoi sapere chi è a ragazza?”, chiede con occhi ardenti di determinazione.

Devo affrontare la realtà, sapevo che prima o poi sarebbe accaduto, quindi coraggio e testa alta.

“ Sei tu.” mi sorride.

Ho sempre sognato sentirgli dire questa frase, ma adesso non so che fare, so solo che siamo vicini, sempre di più, fino a quando le nostre labbra non si incontrano per la prima volta.

Se è un sogno non svegliatemi, lasciatemi dormire e assaporare ogni istante.

  
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