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Autore: harryslies    14/09/2012    2 recensioni
Arrivata davanti a scuola vide un ragazzo seduto sulla scalinata che si guardava intorno. Appena la vide si alzò in piedi e le corse incontro.
«Louis!», gridò Emily praticamente saltandogli addosso.
«Emily, quanto mi sei mancata», disse Louis stringendo a sé la ragazza.
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«Mi dispiace di averti lasciato in quel modo qualche giorno fa, senza dirti neanche una parola», disse Emily abbassando lo sguardo.
«Ti prego, non mi ricordare quel momento», disse Harry ancora visibilmente scosso. «Cosa pensiamo di fare?», fece il riccio mentre, con la mano destra, sollevò il mento di Emily.
«Non credo di essere in grado di sopportare, oltre ai problemi derivanti dalla scuola, anche le delusioni d’amore», fece Emily prima di enorme sospiro.
«Quindi è davvero finita?», chiese Harry, quando anche l’ultimo briciolo di speranza che gli era rimasto iniziava a svanire.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Consiglio di leggere il capitolo con She will be loved dei Maroon 5 come sottofondo)



Emily non riusciva a distogliere lo sguardo dal giardino, ancora innevato, della scuola e dai rami spogli scossi dal vento. Si stava chiedendo, per l’ennesima volta, come mai le ore di scuola passassero così lentamente, come mai dovesse rimanere chiusa dentro quell’edificio: avrebbe sicuramente preferito uscire e riempire di neve i pantaloni di Harry, così come lui aveva fatto con lei qualche giorno prima. Sorrise a quel pensiero e all’immagine, che si materializzò nella sua mente, di un Harry  pieno di neve nei capelli: in quel momento, Emily ricordò qual era stata la causa della neve gelida nei suoi pantaloni.
Emily venne riportata sulla terra dal libro che la professoressa Peterson, con molta delicatezza, posò sulla cattedra dopo che aver ripreso uno dei suoi compagni di classe durante un pisolino. Con quella donna le lezioni di spagnolo erano peggio di un sonnifero o di una botta in testa che ti stordisce per qualche ora ed Emily non avrebbe resistito ancora per molto nonostante, per sua fortuna, mancassero pochi minuti al termine della lezione. Inoltre i messaggi che le aveva mandato Harry non l’aiutavano sicuramente a concentrarsi e la voglia di vedere il riccio aumentava man mano che la lancetta dell’orologio si avvicinava alle tre.
Terminata l’ora di spagnolo, Emily poté finalmente uscire da quel buco infernale, chiamato anche classe, e dirigersi verso l’armadietto per prendere alcuni libri che le sarebbero serviti durante il weekend.
«Buon giorno bellissima», disse Harry sbucando dietro Emily e schioccandole un bacio sulla guancia.
«Harry, sono le tre del pomeriggio».
«Buon pomeriggio bellissima», disse nuovamente Harry ricompiendo l’azione precedente. «Che succede?».
«Sono stanchissima», disse Emily chiudendo l’armadietto mentre Harry l’avvicinò a sé. «La Peterson mi ha fatto venire un sonno tremendo».
«Quindi niente sorpresa?», chiese Harry.
«Me n’ero dimenticata, scusami», disse Emily portando una mano sulla fronte.
«Vuoi fare un’altra volta?», chiese il riccio.
«No, va bene oggi. Mi dici almeno di cosa si tratta?», chiese sorridente Emily.
«No, altrimenti che sorpresa è», disse Harry stringendo a sé la ragazza.
«Ti odio quando fai così. Vado solo a cercare Amelia, tu vai a chiedere a Zayn a che ora dobbiamo trovarci domani», disse Emily mentre il riccio era rimasto a guardarla con un mega sorriso sulle labbra. «Forza muoviti», lo incitò la ragazza.
Dopo aver osservato il riccio immergersi nella folla che aveva riempito il corridoio, Emily si mise alla ricerca dell’amica. Fortunatamente per lei, la trovò davanti al suo armadietto.
«Amy, vieni alla festa domani?», chiese la ragazza.
«Non credo».
«Come? Perchè?». Amelia sospirò non trovando le parole giuste da dire. «È per Zayn? Perché è la sua festa».
«Siamo andati a letto insieme un paio di volte», disse Amelia senza molta convinzione.
«Solo un paio?», fece Emily sarcastica.
«Va bene, più volte».
«Ormai è un po’ che va avanti così. Non sei stanca di questo? Non vorresti che le cose cambiassero?», chiese Emily sapendo che l’amica si era presa una cotta per il moro.
«Lo vorrei, ma per lui non è così. Ne abbiamo già parlato e ti ho già detto perché non è possibile», disse triste la bionda.
«Domani ci divertiremo, te lo prometto. Ora devo scappare ma ci vediamo domani», disse Emily abbracciando l’amica.
«Ciao bellissima», disse Amelia invidiando la situazione sentimentale dell’amica e sapendo che probabilmente a lei una simile fortuna non sarebbe mai capitata.
Uscita dalla scuola, Emily vide Harry seduto sul muretto dell’edificio scolastico intento a chiacchierare con Zayn. Emily non aveva mai visto Amelia interessarsi realmente ad un ragazzo, ma sapeva che ciò che si era creato con Zayn rattristava l’amica: Zayn non era mai stato un ragazzo interessato a lunghe relazioni e spesso andava a letto con una ragazza diversa ogni giorno. Sarebbe stato difficile fargli cambiare idea; era la prima volta che Amelia si faceva usare da un ragazzo, solitamente non sarebbe mai successo, ed Emily sapeva che da parte della migliore amica c’era qualcosa di più. Decise quindi di avvicinarsi ai due ragazzi, non sapeva esattamente cosa fare ma avrebbe parlato con Zayn.
«Zayn, posso parlarti un attimo?».
«Certo», fece il moro.
Dopo essersi allontanati da Harry, Emily parlò di nuovo.
«Che intenzioni hai? Che pensi di fare con Amelia?».
«Non capisco», disse confuso il moro facendo uscire dalla bocca il fumo della sigaretta.
«So che succede tra te e Amelia, non sono qui per farti la predica. Ti chiedo solo di non farla soffrire, per favore», disse Emily fissando gli occhi color cioccolato del moro.
«Lo farò», sorrise Zayn.
«Grazie. Ci vediamo domani alla festa», disse Emily dopo aver abbracciato il ragazzo.
«Emily», disse il moro prima che la ragazza si allontanasse troppo.
«Si?».
«Amelia viene alla festa domani?».
«Non lo so, probabilmente no», disse triste Emily prima di tornare da Harry lasciando il moro immerso nei suoi pensieri.
«Mi tradisci con Zayn?», disse Harry appena Emily gli fu accanto.
«Ehm, si. L’hai scoperto», disse sospirando la ragazza.
«Come?».
«Sto scherzando, smettila di dire queste cagate senza senso», disse Emily infastidita.
«Sei ancora più bella quando ti arrabbi», disse Harry baciando la ragazza. «Sei pronta per la sorpresa?».
«Certo».
«Va bene, ma prima ci vuole la benda», disse Harry coprendo gli occhi della ragazza.
Pochi secondi dopo, Emily si attaccò al braccio di Harry sicura che si sarebbe uccisa non potendo vedere dove mettere i piedi. Harry non era certo conosciuto per i suoi lampi di genio e quella benda ne era la prova: non era stata una grande idea bendare Emily e farla camminare lungo le strade innevate mentre lui aveva ancora un stampella.
Fortunatamente i due ragazzi arrivarono a destinazione relativamente presto e, soprattutto, tutti interi. Appena Harry le tolse la benda, Emily si trovò di fronte ad una villetta.
«Mi hai comprato una casa?», disse scherzando la ragazza.
«No, ti ho portata a casa mia», disse il riccio.
Nonostante si fossero frequentati per tre settimane prima dell’incidente, Harry non l’aveva mai portata a casa sua e nemmeno dopo: quella era la prima volta. Una volta entrati, Harry prese il cappotto della ragazza e la fece accomodare in salotto; poco dopo sparì al piano di sopra. Emily cominciò a guardarsi intorno e notò con piacere che la madre di Harry aveva buon gusto per l’arredamento. Successivamente Emily si avvicinò al camino notando diverse fotografie. Molte erano state scattate parecchi anni prima, in una aveva riconosciuto Gemma e poco più distante ne trovò una di Harry. Sorrise vedendo che aveva mantenuto lo stesso sorriso e gli stessi occhi di quando era più piccolo.
«Cosa guardi?».
«Harry! Mi vuoi far morire?», disse Emily spaventata dal ragazzo.
«Non guardare le foto di quand’ero piccolo. Ero orrendo», disse Harry cercando di togliere la cornice dalle mani della ragazza che si fiondò velocemente sul divano.
«Non è vero, eri così tenero», disse Emily mentre Harry si sedette al suo fianco.
«Ora non sono più tenero?».
«Ehm, no», disse Emily prima di scoppiare a ridere.
Il ragazzo l’avvicinò a sé ed Emily si rannicchiò accanto al riccio per via della temperatura e della neve che stava ricominciando a cadere. Emily era felice di trascorrere la maggior parte delle sue giornate con un ragazzo come Harry, la rendeva felice e ogni giornata cupa si trasformava solo alla vista di quel ragazzo. Incominciò a chiedersi se anche lui, oltre a Louis, avesse un buon effetto su di lei.
In quell’istante, Emily sentì la porta d’ingresso aprirsi e, tra due voci, riconobbe quella di Gemma.
«Emily», la salutò Gemma appena la vide.
«Ciao Gemma», sorrise Emily.
«Sono andata a prendere la mamma, come mi avevi detto. Principino, vuole qualcos’altro?», domandò Gemma al fratello.
«Mamma? Harry, la sorpresa sarebbe conoscere tua madre? Non mi dire che ti stai vendicando», disse Emily visibilmente preoccupata.
«Già», fece Harry andando ad abbracciare la madre. «Mamma, lei è Emily. L’avevi già vista in ospedale».
«Piacere signora», disse Emily stringendo la mano di Anne.
«Chiamami Anne».
«Piacere Anne. Siamo venuti subito qui dopo scuola. Se Harry mi avesse detto che l’avrei incontrata, sarei passata a casa a cambiarmi», disse Emily.
«Non preoccuparti. Harry mi ha parlato molto di te, ma non mi aveva detto che eri così carina», disse Anne.
«Grazie», disse Emily arrossendo mentre Harry le avvolse le spalle con un braccio. «Lei è davvero bellissima».
«Ci credo, è mia madre», disse Harry ridendo.







Amelia era sdraiata sul suo letto, gli occhi fissi sul soffitto, le cuffie nelle orecchie e “She will be loved” dei Maroon 5 in continua ripetizione. Ogni tanto guardava l’orologio appeso sopra la scrivania e ogni volta la lancetta si avvicinava sempre di più alle 21. Fuori ormai era buio, ma poteva vedere la neve, illuminata dalla luce di un lampione, cadere lentamente sull’asfalto. Trovava la voce di Adam Levine incredibilmente rilassante e in quel momento si chiedeva se lui avesse ragione: sarebbe stata amata anche lei un giorno?
Ciò che si era creato con Zayn la turbava ed Emily aveva dannatamente ragione, come sempre. Avrebbe voluto cambiare quella terribile situazione, avrebbe voluto essere qualcosa di più per Zayn e non una delle tante ragazze con cui si divertiva a letto. Purtroppo quello era l’unico modo per sentirlo suo, almeno in parte; erano buoni amici, si divertivano insieme, ma Amelia era sicura che non avrebbe mai potuto chiedergli di più. Avrebbe tanto voluto scomparire dalla faccia della terra, si sentiva una persona orribile. Quando sentì una lacrima bagnarle una guancia, capì che desiderava avere ciò che avevano Emily e Beth: desiderava un ragazzo che l’amasse, che la facesse sentire bella e felice.
Amelia fu spaventata dal suo iPhone, posato sulla pancia, che cominciò a vibrare a causa del messaggio appena arrivato.
-Vieni stasera alla festa?-, recitava l’sms. L’aveva aperto senza nemmeno leggere il mittente, sicura che fosse Emily. Rimase colpita notando che quel messaggio le era stato mandato da Zayn.
-Non credo-, rispose velocemente Amelia.
-Come mai?-, chiese Zayn un secondo dopo.
Amelia lesse il messaggio più volte prima di posare il telefono, accanto a lei sul letto, con gli occhi lucidi. Come mai? Non poteva certo dirgli che era triste perché voleva trasformare ciò che si era creato tra di loro e farlo diventare qualcosa di speciale. In quel momento malediceva Adam Levine che continuava a ripeterle che anche lei sarebbe stata amata, non sarebbe mai successo.
Poco dopo, Amelia sentì nuovamente il suo telefono vibrare.
-Non vieni nemmeno se ti vengo a prendere?-, lesse Amelia sorridendo.
Aveva promesso ad Emily che sarebbe andata alla festa, per divertirsi e dimenticare per qualche ora tutte le preoccupazioni. E Zayn, nonostante quella fosse la sua festa di compleanno, si era offerto di lasciare tutti al locale per qualche minuto e andarla a prendere. Se Emily fosse stata lì, le avrebbe detto di accettare senza pensarci due volte.
-Tra dieci minuti?-, scrisse nuovamente Zayn sapendo di poterla convincere.
-Va bene-, scrisse Amelia.
La bionda si alzò velocemente dal letto e si diresse verso il bagno; si lavò via le poche lacrime e si truccò. Tornata in camera chiese a sua sorella Grace di prestarle un vestito e lei accettò volentieri. Quel sabato mattina, Amelia aveva lavato e stirato i lunghi capelli biondi che Emily tanto le invidiava. Si mise un paio di orecchini e, appena sentì il campanello suonare, si precipitò ad aprire la porta. Messe le scarpe e presa la borsa, uscì di casa e Zayn la fece salire in macchina. Dieci minuti dopo entrarono nel locale ed Emily, appena vide l’amica seguire Zayn, le saltò addosso abbracciandola.
«Ecco chi andava a prendere Zayn», le disse cercando di farsi sentire nonostante la musica.
Amelia le sorrise, contenta che il moro l’avesse convinta ad andare alla festa.
«Andiamo a divertirci?».
«Sono qui per questo», disse Amelia sorridendo.







La serata procedeva nel migliore dei modi ed Emily, Amelia e Beth si stavano scatenando sulla pista da ballo, con dei cocktail in mano, nonostante non fossero grandi amanti della discoteca. Emily e Beth avevano lasciato i rispettivi ragazzi al bar per stare in compagnia dell’amica. A loro si era anche unito Michael, che, forse a causa di qualche drink di troppo, aveva quasi baciato la sua ex: fortunatamente Harry era intento a parlare con Liam, Zayn, Niall e Louis e non aveva notato nulla. Poco dopo, Beth si diresse verso il bar in cerca del suo ragazzo, pregando che non fosse già ubriaco fradicio.
«Allora, come ha fatto a convincerti?», chiese Emily.
«Mi ha scritto se venivo alla festa, io gli ho detto di no e lui mi ha chiesto perché. Non gli ho risposto e lui mi ha detto che sarebbe venuto a prendermi», disse Amelia sperando che l’amica non notasse il rossore appena comparso sulle sue guance.
«Sei cotta, amica mia», disse Emily.
Le due amiche continuarono a ballare insieme sotto le luci accecanti del locale. Poco dopo, Amelia notò che Zayn teneva lo sguardo fisso su di lei ormai da un po’ e non sapeva se ricambiare o continuare a far finta di niente. Tra un ballo e l’altro, Amelia ed Emily furono raggiunte da un ragazzo alto e muscoloso, sicuramente più grande, che cominciò a ballare con loro. Amelia sentiva che si stava prendendo un po’ troppe libertà, ma lasciò correre pensando solo a divertirsi. Fu colta di sorpresa quando king kong la afferrò per i fianchi iniziando a baciarla e a metterle le mani un po' troppo sotto la gonna.
«Smettila», disse cercando di liberarsi dalla stretta del ragazzo.
«Hai sentito ciò che ha detto?», fece Emily cercando di aiutare l’amica, senza successo.
Per le due ragazze, quel tipo era troppo grosso ed Emily non riuscì ad aiutare l’amica nonostante stesse colpendo ripetutamente king kong. Appena l’energumeno iniziò a tirare giù la cerniera del vestito di Amelia, neanche avesse sentito il rumore della zip, Zayn vide ciò che stava succedendo e si alzò di scatto dalla sedia del bar.
Fu seguito a ruota da Harry che aveva notato che anche Emily era in difficoltà. Un secondo dopo, Amelia vide un pugno colpire la faccia di king kong e successivamente Zayn accanto a lei. Harry fece lo stesso appena vide l’energumeno afferrare per un braccio Emily, ma, purtroppo per lui, incassò due pugni sul viso.
Le due ragazze, visibilmente scosse, indietreggiarono: Emily si fiondò poi su Harry seduto per terra con un labbro sanguinante e un occhio che iniziava a gonfiarsi; lo aiutò ad alzarsi, porgendogli la stampella, e lo portò nel bagno delle donne, con la sua pochette, per medicargli le ferite. Dopo aver rifilato qualche altro pugno a king kong, Zayn afferrò Amelia per un braccio ed entrambi si diressero verso l’uscita del locale.







«Harry, ma che diamine ti è passato per la testa?», urlò Emily mentre il riccio era seduto su una panca posizionata all’interno del bagno delle donne.
«Emily, cercavo di proteggerti. Quando ti ha presa per il braccio, non ho più ragionato», cercò di spiegarsi il riccio.
«Ho notato e con il tuo “non ho più ragionato” ti ha quasi distrutto la faccia», disse Emily rimproverando il ragazzo e, nello stesso momento, bagnando un pezzo di carta con dell’acqua. «Quando imparerai a smettere di dare ascolto ai tuoi attributi e inizierai a ragionare con il tuo cervello?», disse Emily poggiando il pezzo di carta umido sul livido sotto l’occhio e togliendo il sangue dal labbro di Harry.
«Credo mai», disse ridendo il riccio.
«Non sto scherzando Harry», disse Emily bagnando un fazzoletto con del disinfettante, che aveva in borsa insieme al suo mini-kit del pronto soccorso in caso di risse nelle discoteche, e poggiandolo sul labbro del riccio.
«Brucia», disse Harry tirando indietro la testa.
«Grazie per avermi difesa», fece Emily dopo qualche minuto.
«È il minimo che debba fare, sei la mia ragazza. È mio dovere difenderti», disse Harry ricevendo un bacio sulla guancia da Emily che successivamente andò a buttare il fazzoletto pieno di sangue. «Sotto quelle maledette luci non l’avevo notato. Guarda quanto è corto il tuo vestito, ci credo che quel tipo è impazzito. Guai a te se lo rimetti, non hai il mio permesso», disse Harry mentre Emily si sedette in braccio a lui.
«Oh ma stai zitto Styles», fece Emily prima di baciare il ragazzo.







«Sali in macchina», disse alzando il tono della propria voce Zayn.
Amelia ubbidì in silenzio, ancora scossa dall’accaduto. Entrato in macchina, Zayn accese il motore e partì senza ascoltare gli amici che cercavano di fermarlo. Era furioso, Amelia l’aveva notato dal suo sguardo, puntato sulla strada e che in quel momento le faceva paura. Poco dopo, Zayn si fermò davanti a casa di Amelia, osservò i segni che aveva sulla mano, il sangue  che stava leggermente colando e diede un pugno al volante.
«Che cazzo ti è passato per quella testa?», disse a gran voce il moro. «Cosa?».
«Stavamo solo ballando», disse sottovoce Amelia, spaventata dalle parole del moro.
«Solo ballando? Cazzo Amelia, quello ti stava per togliere il vestito lì, in mezzo a tutti, senza farsi nessun problema», gridò Zayn mentre gli occhi della ragazza iniziarono a riempirsi di lacrime. «Cazzo Amelia, parla!».
«Ma cosa vuoi che ti dica? Cosa ti importa di me?», urlò la ragazza senza poter trattenere le lacrime.
«Cristo, sei importante per me! Come vuoi che te lo dica? Mi sono distrutto una mano per te», disse nuovamente a gran voce il moro.
Amelia uscì dalla macchina cercando di tornare il più velocemente possibile dentro casa sua, dove si sarebbe sentita certamente più al sicuro. Dopo qualche passo fu bloccata dalla stretta del moro.
«Amelia, che ti succede?», disse dolcemente Zayn.
Appena vide la ragazza continuare a versare lacrime e non trovare le parole giuste per dire qualcosa, l’avvicinò a sé e l’abbracciò.
«Mi dispiace Zayn, scusami. Ho avuto paura, molta paura che quel tipo…».
«Adesso basta, nessuno proverà più a farti del male. Sei stata una stupida a pensare che non mi importasse niente di te, come potrei mai essere così crudele», disse Zayn interrompendo la ragazza. Il moro sciolse l’abbraccio e afferrò il viso di Amelia con entrambe le mani. «Non permetterei a nessuno di farti del male», disse dolcemente Zayn guardando negli occhi la bionda prima di posare delicatamente le sue labbra su quelle di Amelia.












Buonccccccciorno anzi, buonpomericccccccccio (:
Che ve ne pare della canzone? Cioè, io l'adoro, credo sia la mia canzone preferita. Poi non parliamo di quel gnoccolone di Adam Levine, la sua voce è fenomenale :D
Cooooooomunque, parliamo della storia :D
Questo capitolo è ancora uno di quelli che avevo scritto quest'estate in montagna quindi fa un po' schifo, mi dispiace (:
La prima parte mi piaceva parecchio, volevo far andare Emily a casa di Harry, ma poi non mi piace come l'ho fatta finire. Fa davvero schifo la fine della prima parte ma lasciamo perdere -.-
Volevo scrivere qualcolsa di diverso (credo) e allora mi è venuta in mente Amelia e le ho fatto fare la parte della ragazza sola che invidia le amiche (:
Mi dispiace per lei perchè so perfettamente come ci si sente :')
Non per vantarmi o altro (assolutamente no) ma mi piace un sacco l'inizio della seconda parte *.*
Amelia che pensa a ciò che le sta accadendo, che è triste e poi quel gran figo di Malik che la fa cadere completamente ai suoi piedi e che la convince ad andare alla festa :D (forse mi faccio coinvolgere troppo)
Poi secondo me She will be loved è assolutamente perfetta, diciamo che questo capitolo l'ho dedicato alla povera Amelia (:
Sono una un po' fuori di testa: nello scorso capitolo Zayn diceva "Non è lei che mi interessa" quando ha abbracciato Emily.
Era questa, se vogliamo, la frase "misteriosa" dello scorso capitolo (:
Diciamo poi che Zayn ha aspettato un po' troppo e alla fine è successo quello che è successo (:
Mi sto dilungando ahahahahahahahah
Ringrazio infinitamente tutte le persone che leggono la mia storia, che non si sono rotte le palle al rpimo capitolo e che continuano a seguirmi. Grazie mille, davvero :')
Ringrazio anche tutte le persone che hanno messo (e spero metteranno) la storia tra le preferite/ricordate/seguite :')
Vi lascio anche il
link della mi OS, scritta da molto.
Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto (:
Vi chiedo solo una cosa. SPERO DI NON AVERVI FATTO VENIRE IL DIABETE, MA VI PREGO DITEMI SE TROVATE I CAPITOLI, O PARTI DI CIO' CHE SCRIVO, TROPPO SDOLCINATE. VI PREGO DITEMI SE SONO TROPPO SDOLCINATA, NON VORREI ESSERE TROPPO FREDDA MA NON CREDO DI ESSERE TROPPO SDOLCINATA.
Vi prego, ditemi se secondo voi dovrei cambiare alcune cose della mia scrittura, ecc.
Se avete voglia seguitemi su twitter, sono @harryslies (:
Un bacio, Elisa c:
  
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