Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Funeral of Hearts    14/09/2012    6 recensioni
Spoiler. Fan fiction ambientata dopo la saga di Punk Hazard. Con l'andare avanti della storia, probabilmente cambierò anche il genere e il rating.
Le streghe esistono. La loro è una storia di tormenti e persecuzioni, vite vissute senza pace, sempre in fuga da chi si vuole impadronire del loro potere per sfruttarlo - oppure per schiacciarlo definitivamente. Su di loro grava una maledizione che le ha quasi portate all'estinzione. Quasi, perché ancora qualcuno resiste. E non smetterà finchè non avrà posto fine al maleficio. Perché soltanto in quel momento si potrà dedicare alla realizzazione del suo sogno, messo a lungo - troppo a lungo - da parte.
Ma da soli è difficile. Sarà l'incontro, fortuito, con una delle ciurme più ricercate dei mari, potenziate dall'alleanza di pirati altrettanto famosi, a squarciare con un fascio di speranza un cielo rimasto per troppo tempo oscuro.
Dal capitolo sei:
“Dicci chi sei.”
“Luotisade Lilith, la 'Strega Rivoluzionaria'.” la voce di Trafalgar Law risuonò su tutto il ponte.
“Law...” sussurrò la ragazza chiamata Lilith, smettendo di accarezzare Bepo e guardando dritto negli occhi il capitano degli Hearts, accennando un sorriso.
“Tervetuloa laivalle, Miss Lilith.”
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO OTTO

 

 

 

 

CONVERSAZIONE

 

 

Silences make the real conversations between friends.
Not the saying but the never needing to say is what counts.

Margaret Lee Runbeck

 

 

Non potevano credere alle loro orecchie. Nami e Chopper avevano le lacrime agli occhi; Usopp piangeva, senza vergogna. Persino Rufy era rimasto senza parole.
“Sono Klabautermann, gli spiriti delle navi. Si dice che appaiano solo quando l'imbarcazione è trattata amorevolmente dall'equipaggio.” spiegò serio Franky, sollevando gli occhiali da sole.
“Capisco... Non li avevo mai visti prima di oggi.” commentò Lilith, continuando a fissarli.
“Quello che è strano” proseguì il cyborg, “è che ce ne dovrebbe essere uno per nave, e non due!”
“La Going Merry era la nostra precedente imbarcazione.” disse Robin asciugandosi una lacrima all'angolo dell'occhio. “Sembra che voglia continuare ad aiutarci.”
“Ah... allora Sunny è il nome di questo brigantino.”
“Thousand Sunny.” precisò l'archeologa.
“Buaaaahhh!! È super-commovente!” scoppiò nuovamente in lacrime il carpentiere. Lilith pensò che fosse un tipo molto sensibile. Ma a giudicare dalle espressioni che avevano anche gli altri Mugiwara, quella nave era davvero stata molto amata. Era logico che volesse continuare ad aiutare la sua ciurma anche dopo essere stata sostituita. Guardò di nuovo i Klabautermann. Non smettevano di sorridere e tenersi per mano. Mormorarono qualcosa. La giovane strega annuì e fece un cenno di saluto con la mano.
“Si stanno congedando. Dicono che ci sono e ci saranno sempre. Vogliono proseguire questa avventura con voi, fino alla fine.”
“Grazie ragazzi!” gridò Rufy alzando i pugni al cielo. La scena fece commuovere anche Shachi, Penguin e Bepo.
“Ehi, non dovevamo per caso festeggiare?” chiese il cuoco cercando di nascondere le emozioni provate accendendosi una sigaretta.
“Sììì! Cosa ci prepari di buono? Carne?” chiese Cappello di Paglia seguendo il cuoco in cucina.
Ripresero a respirare l'aria di festa che si era interrotta poco prima. Penguin si avvicinò a Lilith.
“Non è che potresti vedere se anche il nostro sottomarino ha un Klabautermann?” disse il pirata con un sorriso sornione.
“Infatti! Vieni con noi!” la invitò Shachi.
“Vengo anch'io!”
“No, Bepo, tu no.” rispose secco Penguin.
“Soffri il caldo sottocoperta. Rimani qui.” ordinò l'altro pirata.
No. Voi due ci volete provare con miss Lilith. Ed io mi devo assicurare che non le accada nulla di male.” Erano stati beccati ancora prima di poter mettere in azione il loro piano.
“Sei davvero gentile, Bepo.” gli sorrise la strega. “Ma non per questo ti perdonerò il fatto che tu adesso sia un membro del Governo.” aggiunse cambiando repentinamente espressione. L'orso sudò freddo. Fortunatamente per lui, non venne colpito.
La accompagnarono sottocoperta, fino al sottomarino. Jean Bart stava lavorando ad alcuni pezzi. In quel momento uscì anche Law, con un grosso libro di anatomia sotto il braccio. Passò oltre il gruppetto, apparentemente indifferente. Lilith si voltò. Anche il ragazzo si era girato e la stava guardando. Pochi attimi prima di riprendere il suo cammino. La strega sorrise dentro di sé. Non era cambiato molto, dopotutto.
“Allora, vedi niente?” la voce di Penguin la riportò alla realtà.
Lilith si avvicinò al sottomarino giallo. Lo squadrò più volte, vi fece un giro intorno e lo toccò.
“No, qui non ci sono spiriti.”
“Sei sicura?” domandò Shachi.
Metti in dubbio ciò che dice miss Lilith?” ringhiò Bepo.
“No!... Non intendevo quello!” cercò di scusarsi il pirata.
“Non avverto nessuno spirito... mi dispiace...” disse la bruna.
“Uffa però...!” perché tutte le fortune toccavano ai Mugiwara?
Comparve Franky.
“Ehi, ragazzi, il pranzo è pronto! Muovetevi, o Rufy mangerà tutto!”
“A... arriviamo!” Shachi e Penguin scattarono sull'attenti e si avviarono a passo svelto, seguiti da Jean Bart. Avevano già avuto prova della voracità e dell'ingordigia di Cappello di Paglia, e sapevano cosa voleva dire arrivare anche con un minuto di ritardo. Bepo invece, da gentiluomo, porse la zampa a Lilith.
“Ce la faccio, Bepo, merci.” gli disse cortesemente.
Franky aspettò che uscissero per chiudere la porta.
“Sorella, dato che starai per un po' con noi, dobbiamo darti un posto dove dormire. Ti possiamo sistemare nella camera delle ragazze. Oggi pomeriggio costruirò il letto. Anche se...” di nuovo, la mano piccola uscì da quella grande e si posò sul mento, con fare dubbioso. “...sono indeciso sul colore!”
Lilith avrebbe voluto rispondere che si sarebbe accontentata del divano, ma non trovò la forza di replicare al progetto già pronto del cyborg.
Arrivati nella sala da pranzo, le si parò davanti uno spettacolo a metà tra una festa e una rissa: il cecchino e la renna stavano ballando sul tavolo con delle bacchette infilate tra naso e bocca, seguendo il ritmo dato dalla chitarra dello scheletro; il cuoco stava invece litigando con lo spadaccino; approfittando della distrazione del verde, il capitano gli stava rubando il cibo dal piatto, mentre al suo fianco già si accatastavano pile di stoviglie vuote. In quel marasma generale, gli unici a conservare un po' di contegno erano le due ragazze dei Mugiwara, Jean Bart e Law, che leggeva imperterrito il suo libro. Nel passargli accanto, Lilith non poté fare a meno di sussurrargli:
Tu ne te souviens plus? On ne lit pas quand on mange!
Il chirurgo alzò gli occhi e la vide sorridere. Chiuse il libro.
Nel frattempo Nami le aveva fatto cenno di sedersi accanto a lei. La strega sospirò di sollievo. Da quanto aveva intravisto, mettersi vicino al capitano poteva essere pericoloso per l'incolumità del cibo. La rossa, invece, le ispirava fiducia. L'aveva “difesa” dalle domande inopportune e idiote di Cappello di Paglia del Soul King; senza contare che l'aveva aiutata a lavarsi e le aveva prestato i vestiti. Si sedette quindi al suo fianco, mentre dall'altra parte trovò posto Bepo. Era come se si fosse auto-eletto a suo personale protettore.
“Devi scusarci, durante i pasti è sempre così...” disse sconsolata la navigatrice, portandosi una mano alla fronte.
“Sembra che... si stiano divertendo!” cercò di minimizzare Lilith.
“Stai lontano, Rufy! Questo non è per te! L'ho preparato per Lilith-swan!” Sanji stava respingendo con un piede il suo capitano che si stava letteralmente avventando su un piatto fumante.
Sicuramente, pensò la strega, non sarebbe stato un pranzo noioso.

 

Nel pomeriggio Chopper visitò Lilith e cambiò le fasciature là dove ce n'era bisogno. All'operazione assistette anche Bepo. La ragazza si disse che era piuttosto insolito, persino nel Nuovo Mondo, che due animali si prendessero cura di un essere umano. Il dottor Trafalgar Law, invece, non era presente: si era ritirato chissà dove a studiare.
Nami, sul ponte, organizzava i rifornimenti: a causa degli eventi della sera precedente, non potevano attraccare nuovamente a Priah con la Sunny; e, soprattutto, Rufy, Sanji, Law e Lilith non avrebbero dovuto più metterci piede. Avrebbero usato il piccolo sottomarino del brigantino per raggiungere l'isola, con a bordo due Mugiwara un pirata Hearts. Si sarebbero dovuti occupare di tutto: dalle provviste al materiale per disegnare le mappe, ai pezzi di ricambio per l'imbarcazione degli alleati. La cartografa sarebbe sempre stata presente, poiché era l'unica ad avere il Log Pose – quello degli Hearts si era rotto durante la fuga da Punk Hazard. Scoprì poi, in un testo della biblioteca locale, che lo strumento avrebbe impiegato solo quattro giorni su Prehn, contro le due settimane su Priah. Fu così deciso che sarebbero rimasti su quell'isola rocciosa.
Rufy ebbe naturalmente da ridire:
“Questo posto è noioso... non c'è niente... non succede niente... mi annoio... uffa, voglio l'avventuraaaaa!!” esclamò allungando le braccia e facendo finire in acqua il povero Usopp, che stava pescando.
“Usopp!” gridò spaventato Chopper, appena uscito dall'infermeria, e si gettò in acqua per salvarlo.
Lilith, che aveva seguito con gli occhi la scena, scoppiò a ridere: erano davvero buffi, per essere dei pirati.
A Rufy venne un'idea per ingannare il tempo:
“Anche se non ce lo puoi far vedere, come funziona la tua magia?”
“Beh... non è semplice da spiegare...!” rispose alzando lo sguardo verso il cielo e portandosi una mano sotto il mento, con fare allo stesso tempo pensieroso e divertito.
“I poteri di miss Lilith sono ereditari, vengono trasmessi di generazione in generazione nella famiglia Luotisade. Le portatrici della magia sono quasi sempre donne; il che comporta che la loro capacità magica è di gran lunga superiore a quella di un uomo...” spiegò Bepo alzando un dito come se stesse impartendo una lezione.
“Che vuol dire?” chiese Rufy confuso, chinando la testa di lato. Si era seduto sul ponte a gambe incrociate, imitato subito dall'orso e dalla bruna, che piegò le gambe di lato.
“Significa che, in genere, una donna-strega è più forte di un uomo-stregone.” chiarì la ragazza. “Anche se ci sono state pochissime eccezioni...”
“Anch'io ho una domanda da fare.” era ricomparso il cecchino, completamente fradicio, che teneva per la collottola il piccolo dottore, il quale mormorava, come un disco rotto: “Scusa, prometto che non lo faccio più, non lo faccio più!...”
“Prego.”
Usopp si buttò a sedere accanto al suo capitano.
“Come fai a conoscerci?” le domandò con tono accusatorio.
“Avete delle taglie sulla testa.” rispose col più naturale dei modi. “Dopo i fatti di Enies Lobby e della guerra di Marineford siete diventati piuttosto famosi... Molti, fra i rivoluzionari, vi ammirano.”
“Modestamente, le mie imprese hanno già fatto il giro del Nuovo Mondo...! È stato davvero un peccato che non abbia potuto partecipare alla battaglia a Marineford, avrei sicuramente portato la situazione a nostro vantaggio...!” mentì con fare sicuro il cecchino, circondato da tante stelle luminose, mentre Chopper lo guardava estasiato.
“Però non hai risposto alla mia domanda!” si lamentò Rufy, ignorando i sogni di gloria del suo compagno.
“Oltre a vedere gli spiriti, la varietà di incantesimi che può lanciare miss Lilith è piuttosto ampia. Tra questi, può avere un certo controllo sugli elementi naturali...” tentò di spiegare di nuovo Bepo. Dall'espressione interrogativa di Cappello di Paglia, la strega intuì che forse non aveva afferrato bene il concetto.
“Potrei, ad esempio, alzare un'onda gigantesca; o far crollare delle rocce da quest'isola...”
“Adesso è chiaro!” esclamò il giovane capitano battendo un pugno sul palmo della mano.
“E quella cosa che hai fatto prima... quando ti sei curata la ferita?” chiese la renna curiosa.
“È un altro tipo di incantesimo. Ma funziona solo su quel genere di ferite. Non posso curarmi un'influenza, o farmi un'operazione chirurgica. Le streghe sono piuttosto carenti in medicina. In questo servirà sempre un dottore.” disse l'ultima frase dolcemente, in direzione del dottore, che arrossì.
“Voli a cavallo di una scopa?” chiese Rufy scostando la renna con un braccio.
“Volare, sì, per brevi tratti; a cavallo di una scopa... no.” adesso si sarebbe dovuta sorbire le domande idiote che era riuscita ad evitare in mattinata. Se avesse risposto, poi, forse, l'avrebbe lasciata in pace.
“E puoi trasformare le persone in rospi?”
“Perché nel chiedere questo, stai indicando me?” chiese di rimando Usopp.
“Non è semplice, ma si può fare...”
“Ehi, sorella, ho finito il letto!” sul ponte era appena arrivato Franky con la sua ultima creazione: un letto singolo, di legno, ad una piazza, con la testata decorata a motivi floreali in stile liberty. Aveva utilizzato il legno di Adam per costruirlo.
“Se mi dici di che colore lo vuoi, lo vado subito a dipingere!”
“Ah... non importa! Va benissimo così!”
Si alzò per andare incontro al cyborg.
“Posso essere di aiuto, in qualche modo?”
“Non ti preoccupare, sorella! Il dottore” indicò con un cenno del viso la renna. “ha detto che devi riposarti!” Aiutato da Bepo, portò anche il materasso che era andato personalmente a comprare a Priah durante i rifornimenti; Lilith, dopo lunga contrattazione, riuscì ad ottenere soltanto il permesso di mettere le lenzuola e le coperte, aiutata da Robin. La camera delle ragazze la colpì particolarmente: spaziosa, ordinata e con un gradevole odore di mandarino. Le piacque subito.
Nel restante pomeriggio, fu accompagnata a visitare la nave. Elesse subito a luogo prediletto la sala relax, con i suoi divani e il suo grande acquario. In quel momento Law si trovava lì, ma non la degnò di uno sguardo, intento com'era a studiare.
Venne l'ora di cena; una replica del pranzo: una grande confusione, con Rufy che mangiava anche le porzioni altrui. L'unica differenza, fu che, a fine pasto, il capitano degli Hearts ordinò a tutti i suoi uomini di seguirlo. Bepo, che per tutto il giorno era stato con la sua miss Lilith, si congedò con un piccolo inchino e obbedì all'ordine.
“Eravate molto amici, non è vero?” le bisbigliò Nami, notando che la strega li seguiva con lo sguardo.
“Sì...” rispose abbassando gli occhi.
“Se non vuoi raccontarlo, non importa...” la navigatrice era curiosa – sapere qualcosa del passato di Trafalgar Law le avrebbe permesso di ricattarlo, in futuro – ma non voleva spingere oltre Lilith.
“Per me non è un problema... ma forse per lui sì.” Nami avrebbe dovuto rimandare i suoi propositi di vendetta.

 

Il motivo per cui Law aveva richiamato la sua ciurma nel sottomarino, era per dar loro l'ordine di non farsi coinvolgere emotivamente nella questione della strega. Più ne sarebbero rimasti fuori, meglio sarebbe stato. Penguin provò a dire qualcosa, ma il chirurgo lo fulminò con gli occhi.
Era tuttavia consapevole che non poteva estendere tale ordine a Bepo. Dopotutto, fino a tredici anni prima, era il cucciolo di Lilith, alla quale era molto affezionato. Era stato tutto il pomeriggio insieme a lei – stava mantenendo la sua promessa, in un certo senso – e in quel momento era sparito di nuovo. Lo Shichibukai sospirò, uscendo dal sottomarino. Sperò solo che non dovesse recuperarlo nella camera delle ragazze.
Sul ponte della Sunny non c'era nessuno. La temperatura era scesa e il cielo si era rannuvolato; tutti avevano preferito ritirarsi sottocoperta. Poi notò una forma indistinta sul prato ed udì una voce canticchiare in una lingua per lui incomprensibile, ma conosciuta. Si avvicinò.
Bepo era sdraiato su un fianco; dormiva, mentre una grossa goccia gli usciva dal naso. Lilith, accovacciata alle sue spalle, guancia a guancia, lo abbracciava carezzandogli la testa. Gli stava cantando una ninna nanna in quella sua lingua così musicale.
Law si sedette, appoggiando la schiena contro la pancia dell'orso, e fissò il cielo coperto.
Stavano sempre così, a Jäämaisema, davanti al camino, durante i freddi pomeriggi di inverno.
“Volevi parlarmi?” Lilith aveva smesso di cantare.
“Ti ho già detto tutto quello che avevo da dire.”
“Intendo in privato.” la voce della ragazza era bassa e sensuale. Law chiuse gli occhi.
“D'accordo. Comincio io.” disse lei non ricevendo risposta.
“Avevo immaginato che il nostro incontro, dopo tanti anni, sarebbe stato un po' diverso...” Ancora silenzio da parte di lui.
“Mi hai salvata tu?”
C'erano anche mr Mugiwara e mr Black Leg.” questa volta fu Lilith a fare una pausa. Sembrò concentrarsi.
“Ah, vedo... adesso mi è chiaro...”
“Sai che odio quando lo fai.” replicò irritato Law, voltandosi a guardarla.
“Me lo ricordo perfettamente. Ma alle volte è così difficile farti parlare...”
“Così come odio che tu nasconda i tuoi occhi di fronte a me.” continuò imperterrito.
Lilith sospirò e scostò i ciuffi dal volto. Le verdi iridi feline fissarono gli occhi grigi del ragazzo.
“Ci sono anche delle cose che odio di te e che, purtroppo, non si possono risolvere così facilmente.” Law sogghignò divertito. Sapeva già dove voleva andare a parare.
“Quando ho letto sul giornale che eri diventato un membro della Flotta dei Sette, mi sono infuriata. Ti avrei lanciato volentieri una maledizione.” lo Shichibukai alzò un sopracciglio. “Oh, niente di particolarmente orribile, sia chiaro, ma qualcosa che ti avrebbe fatto avere gli incubi, che non ti avrebbe permesso di chiudere occhio, quello sì.” il suo sguardo era rilassato nel dirlo.
“Poi ci ho riflettuto. Dovevi avere in mente un piano, altrimenti non avresti mai preso quel titolo. E infatti avevo ragione.” abbassò la voce.
“Sei completamente pazzo. Hai combinato un macello, a Punk Hazard, te ne rendi conto?”
Law sghignazzò.
Quello era il piano.”
“Sei stato fortunato che il Governo ti abbia lasciato il titolo. E questo solo perché Caesar Clown è più folle di te.” sospirò.
Ci fu una pausa.
“Durante questi anni ho saputo tutto quello che hai fatto.” proseguì la ragazza.
“Bastava leggere i giornali.”
“Non intendevo quello.” Lo sguardo di Law si incupì.
“Chiedevo sempre agli spiriti come stavate tu e Bepo. Mi addolorò molto sapere che eravate entrati nella ciurma di...” si interruppe, vedendo Law irrigidirsi. Pensò che gli avrebbe dato fastidio se avesse pronunciato quel nome.
“Mi dispiace non aver dato mie notizie.” Lilith abbassò la testa, cambiando argomento.
“Non devi scusarti. Dovevi rimanere nascosta.”
Seguirono altri attimi di silenzio. La luna, sebbene velata, aveva fatto capolino.
“Hai fatto un ottimo lavoro con Bepo. Si sente che sta bene. È così morbido...” si strofinò all'animale.
“Lilith. Smettila di girarci intorno e chiedimelo.” ordinò secco Law, guardando un punto non ben definito davanti a sé. La bruna si stupì, ma sapeva che aveva ragione. Si fece coraggio, ma sentì che le si stava formando un groppo in gola.
Dopo che... mi avete aiutata a fuggire... che cosa ne è stato... di oncle...”
“Sono sicuro che tu lo sappia.” Law nascose lo sguardo sotto l'ombra della visiera del capello. “L'ho seppellito io stesso nel bosco. Non prima di avergli tolto le pietre. Avevano raggiunto il cuore. Non ho permesso a nessun altro di toccarlo.” udì Lilith piangere sommessamente.
Merci. Merci beaucoup...

 

 

 

 

* * * * *

 

 

 

 

NdA: mi scuso immensamente per il ritardo. Sono stata veramente molto impegnata. Mi cospargo il capo di cenere.
Chiedo anche scusa se questo capitolo risulterà un po' noioso. In effetti, non è stato molto facile scriverlo, ma il risultato mi soddisfa abbastanza, in termini di lessico e grammatica. Naturalmente, come sempre, chiedo la vostra opinione.
Non so cosa abbia in mente di fare Law a Punk Hazard. Quando ho finito di leggere il capitolo 681 ho avuto un momento di panico. Tanto da non sapere se pubblicare il mio capitolo la settimana successiva. Poi mi sono fatta coraggio. The show must go on, cantavano i Queen. Per cui, se siete curiosi di sapere cosa ha in mente di fare Trafalgar Law nel laboratorio di Caesar, dovete aspettare che lo riveli Oda. Mi rimetto alla sua volontà.
Termino con un piccolo pensierino per voi. Sempre per scusarmi per il ritardo e per (passatemi il termine) la “lentezza” di questo capitolo; vi lascio il link della canzone da cui ho tratto il nome dell'isola di Lilith:
http://www.youtube.com/watchv=312rgYEbFkU&list=UUsVs7HvfFZpQ1JBJTjITqXg&index=1&feature=plcp
Purtroppo non potrò aggiornare tanto presto, vi chiedo ancora pazienza!
Ciao e alla prossima!
Funeral of Hearts.

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Funeral of Hearts