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Autore: dreamyD    15/09/2012    6 recensioni
Ennesima storia sui Malandrini come ne ho lette tante ma, dato che non posso conoscerle tutte, mi scuso se dovessero esserci delle somiglianze con altre storie. giuro che questa è tutta farina del mio sacco ma che ne so se magari qualcuno non ha un sacco simile al mio? Vorrei riuscire a raccontare la storia dei miei Malandrini dal primo al settimo anno e magari anche dopo chissà... Recensite grazie *dD*
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Perchè aveva scelto lei

(Novembre e Dicembre '72)

 

 

 

 

 

Dopo Halloween i rapporti tra Sunshine e Sirius si congelarono: lei passava sempre più tempo con Lily e Severus o, più spesso, da sola, e quando era con i ragazzi parlava sempre con James o con Remus, al quale si era molto affezionata, e con Sirius scambiava appena qualche parola; Sirius d'altra parte si divertiva a prendere i giro la rossa chiamandola “secchiona” o “perfettina”, Severus per i soliti motivi e di conseguenza lei, perchè se ne andava in giro con loro. Sunshine aveva scoperto che il Serpeverde non era così male dopotutto e, stando con lui e Lily, aveva migliorato molto i suoi voti in pozioni.

Sirius si sentiva offeso perchè lei aveva cominciato a frequentare altri amici così all'improvviso e lo trattava come se lui le avesse fatto un grande torto, ma quando le aveva chiesto che cosa aveva, lei aveva risposto semplicemente “Niente”. Si sfogava con James, Remus e soprattutto con Jo.

Attraverso la ragazza scoprì che Angela, la sorella di Sunshine, era già stata parecchie volte dai Potter e aveva fatto amicizia con tutti. Jo giocava spesso con lei, dato che cercava di passare più tempo possibile lontano da casa e Dorea era sempre felice di vederla.

«Perchè non ce l'hai raccontato?» quando Sirius scoprì questa cosa si infuriò e attaccò la ragazza davanti a tutti, in Sala Comune, una sera che la pioggia batteva forte sui vetri delle ampie finestre.

«Perchè avrei dovuto? James lo sapeva e a te non interessa.» rispose Sunshine senza nemmeno alzare lo sguardo dal libro che aveva in grembo.

«James lo sapeva?!» esclamò Sirius voltandosi verso l'amico che alzò le spalle imbarazzato.

«Non credevo ti interessasse.» si giustificò quello.

«Infatti, perchè ti interessa?» chiese Sunshine incuriosita.

«Non mi interessa!» scattò subito Sirius furioso.

«E allora perchè avrei dovuto dirtelo?» chiese logica la ragazza. Quella freddezza, il fatto che nemmeno lo guardasse, unito al fatto che nemmeno lui sapeva perchè la cosa lo facesse arrabbiare tanto, fece andare ancora di più fuori dai gangheri Sirius.

«Perchè di sì!» ringhiò, facendo voltare tutti quelli che già non li stavano guardando.

«Perchè di sì non è una risposta.» gli fece notare Sunshine, girando pagina del suo libro, l'unica forse che non stava fissando Sirius. Il ragazzo notò quell'indifferenza e strappò il libro dalle mani della ragazza, gettandolo via. Sunshine si alzò in piedi di scatto e gli tirò uno schiaffo.

«Non farlo mai più!» adesso gli occhi blu, pieni di collera e rimprovero erano fissi in quelli grigi, furibondi.

«Perchè me lo dici tu?» chiese quello sprezzante.

«Esattamente. E poi chi te l'ha detto di Angie?» chiese Sunshine.

«Jo.» Sirius vide la collera sostituirsi per un attimo con la tristezza negli occhi della ragazza, ma poi il blu tornò lampeggiare di furia.

«Perchè?» sillabò Sunshine, la voce bassa.

«Perchè giocano insieme.» la informò gongolante Sirius, felice di dirle qualcosa che lei non sapeva. «Questo non lo sapevi eh, mammina?» aggiunse poi.

«Vai al diavolo Sirius Black! Vai all'inferno e restaci! E dì a quella cagna della tua amichetta di stare lontana dalla MIA Angela!» Sunshine sibilò quelle parole con rabbia e dolore, che non avrebbero ferito Sirius se quello, quando la ragazza si girò per correre nella sua camera, non avesse visto una lacrima scendere sulla guancia rossa.

«Si può sapere perchè l'hai fatta arrabbiare così?» Remus diede uno strattone al braccio di Sirius per farlo voltare verso di lui, ma quello aveva lo sguardo vuoto e assente, la rabbia immotivata già scomparsa.

«Non lo so. Mi ha fatto arrabbiare.» e senza aggiungere altro, Sirius raccolse il libro di Sunshine e uscì dal buco del ritratto.

 

**

 

Sunshine corse in camera, ben decisa a non scoppiare in lacrime prima di avere la testa ben sotto le coperte. Ma quando spalancò la porta, le guance ormai rigate e il mondo sfocato per le lacrime che le sgorgavano dagli occhi, Sunshine trovò Mary intenta a baciare un ragazzo del terzo anno. Quando lei spalancò la porta, i due si bloccarono, il ragazzo balbettò qualche scusa e scappò via, volando con la sua scopa dalla finestra aperta.

«Scusami.» mugolò Sunshine, diretta al suo letto.

«Scusa che? Non potevi startene per i fatti tuoi ancora un po'?» domandò velenosa Mary.

«Senti Mary, non è serata. Per favore, ti ho chiesto scusa e adesso credo andrò a letto. Puoi fare a meno di gridarmi contro?» sospirò la bionda, sfilandosi il maglione della divisa e le scarpe e prendendo il pigiama dal letto.

«Non m'interessa se non è serata!» esclamò invece di lasciarla in pace Mary.

«E a me non interessa sentire le tue lamentele. Questa è anche camera mia e non devo bussare per entrare.» Sunshine stava recuperando la rabbia che le aveva provocato Sirius, mentre le sue guance si imporporavano e le lacrime smettevano di scendere.

«Vai al diavolo, Moor!» esclamò Mary gettandole a terra le cose che aveva in mano.

«Vacci tu, Wetmore! E magari incontri il tuo caro Black così potrai sbaciucchiarti un po' anche con lui dato che gli piacciono le tipe come te!» le gridò Sunshine, arrabbiata perchè l'altra le aveva, involontariamente, ripetuto le stesse parole che lei aveva appena rivolto a Sirius.

«Hai litigato con il tuo fidanzatino? È per questo che piangi?» la provocò Mary.

«Primo, Wetmore, Sirius non è il mio fidanzatino. Secondo, non sono fatti tuoi se io piango e terzo, se non la smetti di gridarmi contro e non mi lasci in pace, prima ti faccio un incantesimo e poi vado a dire di te e di quel tuo tizio a tutti!» disse Sunshine con voce calma e glaciale. Poi la ragazza raccolse le sue cose e andò in bagno.

 

«Sun sei tu in bagno?» la voce di Lily interruppe i pensieri agitati di Sunshine, sotto la doccia da almeno venti minuti, riscuotendola.

«Adesso esco Lils!» gridò spegnendo l'acqua e avvolgendosi nell'accappatoio.

«Che è successo? Ho sentito che tu e Black avete dato spettacolo.» le chiese Lily, afferrando un pettine e cominciando a pettinare i lunghi capelli biondi dell'amica.

«Mi ha attaccata senza motivo e io mi sono arrabbiata e gli ho detto di andare al diavolo. Fine.» spiegò coincisa Sunshine. Poi però inaspettatamente scoppiò di nuovo a piangere e Lily la strinse a sé.

«Gli vuoi davvero bene, vero?» chiese sottovoce.

«A lui piace Jo. E è arrabbiato con me, mi prende in giro.» mormorò Sunshine, il viso ancora sul petto dell'amica.

«Senti Sun, guardami.» Lily fissò i suoi occhi verdi in quelli blu dell'amica. «Sirius è un maschio, tesoro, e come tutti i maschi ogni tanto si comporta in modo stupido. Mamma me lo diceva sempre: non bisogna ascoltare e credere a ciò che dicono i ragazzi in quest'età perchè non lo sanno neanche loro. Anche noi siamo confuse a abbiamo strani umori, ma i ragazzi diventano idioti, più di quanto non lo siano già. Quindi lascia perdere Sirius Black per un po', ci sono io. Ci siamo noi, e bastiamo l'una all'altra. E poi c'è Sev, che è diverso da tutti, ma so che lui non ti va tanto a genio. Quindi asciugati quelle lacrime, nessuno sano di mente ti lascerebbe andare via così. »

«Ti voglio bene Lils.» sussurrò Sunshine abbracciandola.

«Anche io Sun.» poi le due si lasciarono andare e si infilarono a letto.

«Vedrai che si risolverà tutto.» mormorò Lily prima di addormentarsi.

«Buona notte Lils.» disse di rimando Sunshine.

«Buona notte.»

 

**

 

Purtroppo però non fu così facile come aveva detto Lily. Sirius faceva l'arrabbiato e offeso e si rifiutava di parlare con Sunshine, che quindi si arrabbiò anche lei. I due non si guardarono in faccia per settimane. James passava tutto il suo tempo tra il Quidditch, Sirius e chiacchierate ben poco allegre con Sunshine. Severus e Lily accolsero, anche se non di buon grado per quanto riguardava il Serpeverde, Sunshine tra loro, ancora di più di quanto non avessero già fatto.

La prima partita di James fu spettacolare: prese il boccino solo quindici minuti dopo che Madama Bumb aveva fischiato, portando Grifondoro in cima alla classifica. Grifondoro festeggiò e, nella confusione della festa, Mary rovesciò un bicchiere di punch addosso a Sunshine e Sirius, lì vicino, rise. Sembrò che la loro amicizia non si potesse aggiustare mai.

Le vacanze di Natale si avvicinavano: James e Sirius avevano deciso di restare a Hogwarts, ma Sunshine, Lily, Remus e Peter sarebbero tornati a casa, quindi non ci sarebbero state possibilità di rappacificazione durante le calme sere davanti al fuoco nella Sala Comune mezza deserta.

Intanto Angela mandava lettere entusiaste piena di racconti sulla sua nuova amica Jo a Sunshine e Sirius continuava la sua corrispondenza con Jo, cosa che rendeva Sunshine scontrosa o malinconica.

L'unico giorno in cui tutto sembrò tornare alla normalità fu quando cadde la prima neve.

Era domenica e quindi non c'erano lezioni. Quella mattina Sunshine si era svegliata perchè la luce che entrava dalla finestra era strana, diversa dal solito. Aveva spalancato le tende e aveva visto il parco imbiancato e i fiocchi che ancora scendevano dal cielo grigio perla. Aveva svegliato le ragazze al grido “NEVICA!” e poi erano corse fuori, imbacuccate nelle loro sciarpe e cappotti. Poco dopo avevano visto arrivare anche i ragazzi e era cominciata un'epica battaglia di palle di neve.

Avevano riso insieme, senza litigi tra Lily e James, tra Sunshine e Sirius o tra Mary e tutti. Erano stati felici. Avevano saltato la colazione e avevano fatto una gara di pupazzi di neve, finita con la distruzione di tutte le creazioni perchè James non voleva perdere, avevano pattinato sul lago ghiacciato e avevano seppellito, “accidentalmente”, Peter nella neve facendogli cadere l'intero carico di un albero sulla testa.

Erano rientrati per il pranzo, fradici e affamati, facendo venire una crisi isterica al povero Pringle che avrebbe poi dovuto pulire e asciugare tutte le loro impronte.

Il giorno dopo però tutto tornò alla normalità, come se la giornata trascorsa non fosse mai esistita.

Il primo giorno delle vacanze di Natale arrivò in fretta e con lui le Sale Comuni si svuotarono.

In quella di Grifondoro rimasero qualche ragazzo del settimo anno, un paio di primini, una ragazza del quarto e naturalmente James e Sirius. A Serpeverde rimasero in tre, a Tassorosso in otto e a Corvonero in sei.

«Natale a casa eh?» rise James, stravaccato su una delle poltrone davanti al fuoco, di solito sempre occupate.

«Sai, mi piace la Sala Comune così, mezza vuota.» lo informò Sirius, intento a fare sciogliere qualche marshmellow al fuoco. Ne passò uno all'amico e addentò l'altro.

«Che ne dici di una spedizione natalizi, questa notte?» chiese James.

«Mettiamo il vischio sopra tutte le porte degli uffici degli insegnanti? Dipingiamo di rosso e verde i sotterranei? Seguiamo un Serpeverde con il tuo Mantello, entriamo nella loro Sala Comune e andiamo in giro mettendo vischio in giro? Mettiamo corna da renna in testa a Lumacorno mentre dorme? Gettiamo pacchetti di caccabombe in giro? Scriviamo “Babbo Natale è stato qui” in rosso e bianco sul muro di un corridoio?» Sirius sfornò un'idea dietro l'altra, facendo ridere James.

«Quella del vischio dalle Serpi mi piace! E anche quella di Babbo Natale. E se cercassimo le cucine e poi spargessimo biscotti e bastoncini di zucchero ovunque?» propose anche James.

«Divertente! Ma prima dovremmo trovare le cucine.» fece notare Sirius.

«Già, hai ragione. Ma dove ce la procuriamo la vernice per scrivere sul muro?»

Andarono avanti fino all'ora di cena a discutere su cosa sarebbe stato più divertente fare e alla fine si accordarono di andare dai Serpeverde col vischio e poi di cercare le cucine.

A cena Silente fece accomodare tutti attorno al tavolo dei professori, leggermente allargato per dare la possibilità ai ragazzi di sedersi di fronte ai professori.

Sirius e James si litigarono il posto di fronte a Preside e alla fine James si trovò di fronte all'uomo e Sirius alla McGranitt.

«Che cosa le piacerebbe ricevere per Natale, professoressa? Se posso chiederlo, naturalmente.» azzardò Sirius, giusto per rompere un po' alla donna.

«Non lo so, Black. Lei cosa vorrebbe ricevere?» chiese Minerva, rassegnandosi a quella conversazione per spirito natalizio e perchè Silente sorrideva incoraggiante.

«Molte cose, professoressa. Ma mi basterebbe anche un Eccezionale a Trasfigurazioni, sa...» scherzò Sirius, facendo ridere Silente ma non la McGranitt.

«Se si impegnasse invece di andare in giro con il suo amico...»

«Oh Minerva non essere così severa! E poi mi sembra che il signor Potter abbia dei buoni voti e anche il signor Black!» la interruppe il Preside, facendo sorridere gongolante Sirius.

«Sa professoressa? Credo che le regalerò qualcosa!» fece pensoso Sirius.

«Anche io Sir! Anche io!» lo appoggiò entusiasta James.

«Andate a corrompere qualcun altro ragazzi.» li scoraggiò la strega, concentrandosi sul suo arrosto.

«Se troviamo le cucine le portiamo qualcosa ok?» sussurrò Sirius a James, che annuì.

Parlarono per tutta la sera con i professori e gli altri ragazzi, tranne i Serpeverde naturalmente e poi si ritirarono per cercare il vischio prima che tutti i Serpeverde sparissero.

James corse a prendere il Mantello, mentre Sirius raccoglieva cinque o sei rametti di vischio in giro e li nascondeva sotto il maglione.

«Fatto?» chiese James tornando con il fiatone.

«Fatto.» confermò Sirius. Poi il ragazzo indicò una Serpe che passava e i due si misero a seguirlo.

Scesero nei sotterranei e poi, ascoltata la parola d'ordine, entrarono nella Sala Comune.

Persero un po' di tempo a osservarla bene e poi entrarono in azione. Prima decisero di fare beneficenza: andarono vicino ad una ragazza che studiava con un suo compagno di fianco. La ragazza guardava l'amico con occhi adoranti, ma quello non la badava neanche.

Loro fecero levitare il vischio sopra ai due e, quando la ragazza se ne accorse, lo indicò all'altro e i due si baciarono, con evidente contentezza di entrambi.

Poi, visto che l'esperimento era andato bene si spostarono per la stanza, costringendo vari Serpeverde a baciarsi e se scappavano il vischio li inseguiva.

Alle undici, quando ormai tutti guardavano il vischio che si spostava e erano troppo attenti, o erano scappati in troppi, James e Sirius se la svignarono.

Si accasciarono qualche corridoio più in là, scossi dalle risate silenziose.

«Questo è stato davvero fantastico!» dichiarò Sirius.

«Hai visto la faccia di quello biondo quando è stato costretto a baciare la nasona?» chiese tra le risate James.

«Sembrava stesse andando al patibolo!»

Alla fine però riuscirono a riprendersi e tornarono nella Sala d'Ingresso.

Cercarono per un'ora le cucine, senza risultati, e alla fine andarono a letto, stanchi, ma felici, dimentichi del regalo che volevano fare alla McGranitt.

 

**

 

«Svegliati Sir! Svegliati svegliati!» James scuoteva Sirius, cercando di svegliarlo.

«Che c'è?» brontolò quello mettendo la testa sotto il cuscino.

«I regali! È Natale!» a quelle parole Sirius riemerse di scatto dalle coperte.

«Buon Natale Jamie!» esclamò sorridendo, prima di guardare la piccola pila di regali in fondo al letto.

«Anche a te Sir. Li apriamo?» chiese ansioso l'altro.

«Subito!» i due si misero a scartare i pacchetti con allegria. Sirius scoprì che aveva ricevuto un regalo anche dai Potter. Alla fine si ritrovò con un pacchetto piccolo con una lettera e uno più grande, delle dimensioni di un libro. Decise di aprire prima quello con la lettera, trovandoci dentro un paio di rullini magici per la sua macchina fotografica. Evidentemente Jo si era accorta delle foto che scattava di nascosto, nelle giornate passate nel giardino di James.

Poi lesse la lettera.

 

Caro Sirius,

Buon Natale! Spero che ti piaccia il mio regalo. Il signor Potter mi ha detto che sono questi strani rullini quelli adatti alla tua macchina fotografica e allora te li ho presi. Ho notato che ogni tanto scattavi qualche foto di nascosto, a James, a me, a Sunshine...ho visto qualcuna delle tue foto sai? Le ho trovate un giorno che Dorea mi ha mandata in camera di James a cercare dei pastelli per Angela. Forse te le sei dimenticate, forse no, ma io le ho trovate e sono bellissime. Sei bravo sai?

Voglio chiederti solo una cosa: non prendermi per pazza e non mentirmi dicendomi che non è vero, ti prego, rispondimi con sincerità.

Ultimamente ho passato tantissimo tempo nella casa dei Potter, con loro e Angela e, anche se Dorea e Charlus sono piuttosto bravi a non farsi scoprire, lei non lo è altrettanto e soprattutto non sa tenere a freno la lingua, quindi l'ho scoperto. Mi ha detto che sua sorella è una strega, che fa le magie, che le fate anche voi, che noi siamo dei “babbani” perchè non abbiamo il sangue magico, che anche Dorea e Charlus lo sono. Però io, prima di fare una figuraccia con loro chiedendo quello che magari è solo una fantasia di una bambina, lo volevo chiedere a te: è vero? È vera, questa storia della magia?

Sai, Ryan mi ha sempre presa in giro perchè credevo in queste cose, ma sono vere? Esistono davvero i maghi, le streghe, le scuole di magie?

Io credo ad Angela e credo a te, quindi, ti prego, rispondimi sinceramente.

Ancora buon Natale, e grazie per quegli strani dolci (vengono dal tuo mondo magico?) che mi hai mandato.

Con affetto

Jo

 

Sirius rilesse la lettera tre volte, poi la porse a James senza dire una parola.

«Oh Godric! E adesso?» chiese quello dopo averla letta a sua volta.

«Non lo so. Glielo dico? Manterrà il segreto?» ribatté Sirius.

«Io credo di sì. Chiedilo a mia mamma per sicurezza.» propose James.

«Lo farò.» poi con un sospiro Sirius ripose la lettera e il pacchetto e aprì l'ultimo.

Dentro c'era un sottile libriccino, pieno di disegni e scritte. Gli ci volle un secondo per riconoscere la mano di Sunshine, ma i soggetti erano inequivocabili.

C'erano lui e James che giocavano a Sparaschiocco sul tappeto della Sala Comune, che arrostivano marshmellow, che si rincorrevano, che si tiravano la neve nel parco. Poi c'era la Evans che li faceva studiare (Sirius riconobbe una delle volte che avevano chiesto il suo aiuto per una lezione di Difesa a cui Remus non aveva partecipato perchè malato), loro che ridevano su un Mocciosus a terra, lui che leggeva una lettera, lui e James alla festa di Halloween, lui che sorrideva con un foglio in mano, probabilmente una lettera di Jo... e poi piccoli pensieri come “Il tempo passa e le foglie ingialliscono”, “I capelli rossi di Lily incantano James, “Sirius assomiglia da morire al suo 'fratello cattivo'”, piccole didascalie di fianco ai disegni come “S. e J. che fanno l'imitazione dei morti di fame” di fianco ad un disegno di loro due che si ingozzavano, “Facciamo arrabbiare la Mc!” sotto a James che agitava le braccia con la bocca aperta, intento a dire qualcosa a una McGranitt parecchio scocciata. Era fantastico. E alla fine, una pagina bianca, con solo qualche frase vergata in matita.

 

Buon Natale Sirius Black. Forse tu non mi manderai un regalo, ora che Jo occupa tutto lo spazio che può nel tuo cuore e nella tua mente, ma volevo farteli vedere tempo fa. Poi abbiamo litigato e non ne ho più avuto il coraggio, non volevo impormi quando non ero necessaria. Perchè io, al contrario di lei, so chi sei, e ti voglio bene così, come ho sempre fatto, senza farti domande, nemmeno la prima volta. Sun

 

Sirius si accorse di aver trattenuto il fiato mentre guardava quel quaderno e lo lasciò uscire in un sospiro quando lesse quello che aveva scritto Sunshine. Perchè era vero: lui non le aveva fatto alcun regalo. Era sicuro che neanche lei glielo avrebbe fatto e poi gli era uscito di mente. E adesso se ne vergognava e se ne dispiaceva, perchè era tutto vero, tutto ciò che Sun aveva scritto. Perchè ora pensava sempre a Jo, tanto che il suo Raggio di Sole era scappato via e lui non se n'era accorto. Lei lo aveva sempre accettato, fin dal primo giorno, fin dalla prima conversazione notturna gli aveva detto che sarebbe stata la sua famiglia, e poi lui l'aveva cacciata così, senza saperne neanche il perchè.

«Ehi Sir che succede?» chiese James vedendolo zitto e pensieroso.

«Niente Jamie, niente.» rispose Sirius, chiudendo il quaderno e nascondendolo sotto il maglione azzurro chiaro che gli avevano regalato i Potter.

«Allora andiamo a colazione?» fece James.

«Certo, ho una fame!» dichiarò Sirius tirando fuori un sorriso. «E poi risponderò a Jo.» Sunshine, se gli voleva bene avrebbe aspettato dopotutto. E anche se l'aveva fatto sentire in colpa per un minuto, adesso era Jo quella che aspettava una risposta, quella più importante.

Proprio in quel momento Sunshine apriva i regali con sua sorella e loro padre, più dolce e “presente” del solito.

La ragazza sorrideva e si mostrava felice ed entusiasta, ma aveva il cuore stretto e le lacrime che premevano per uscire perchè tra quei pacchetti aveva trovato la risposta che già conosceva: Sirius non le aveva mandato niente, ma a Jo sì, ne era sicura. Quindi aveva scelto Jo, aveva deciso che era lei la più importante.

 

 

-Fine Capitolo-

 

 

 

 

Spazio dell'Autrice

Alloora! Ho diverse cose da dirvi:

  1. con l'inizio della scuola (già ero lenta prima) rallenterò un po' con il ritmo dei capitoli però, come potete notare si allungeranno :)

  2. Prima che cominciate a pensare di andare a AvadaKedavrizzare Jo, lei non c'entra niente con il fatto che Sirius ignora Sun ok? Lei gli scrive e basta, è lui che si dimentica le persone importanti!! Comunque non uccidete neanche lui, impererà dai suoi errori.

  3. I disegni di Sun dovevo metterli, mi serviranno anche dopo e poi erano dolcissimi, quindi se vi sembra un po' una cosa idiota peggio per voi :P (lo sapete che scherzo XD)

  4. Mary è da uccidere (lei sì!) punto! Ma la punirò più avanti.

  5. Volevo un vostro parere (anche non nell'immediato): più avanti con gli anni peggiorerà un po' i linguaggio di Sirius e James come ogni adolescente idiota e sbruffone che si rispetti (XD) quindi pensate dovrei aumentare in futuro il raiting a giallo?

  6. Madonna 6 punti!! Ok questo era inutile XD

  7. Grazie a chi ha recensito! Hoshi Kudo, Jeis, Alwx917hOpE, Annie98, Alula_Black, Kira_Iris, Mrs_Lyla90 (spero di aver catturato la tua attenzione XD) e naturalmente la mia fida schiavetta! AleJackson!! Vi adoro tutte!!

Al prossimo capitolo belli!!

Baci

*dD*

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