Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Dabhe    15/09/2012    1 recensioni
La vita di un giovane di nome Guglielmo, alle prese col primo anno di università.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando la sveglia suonò, Guglielmo si rese conto di essersi addormentato con la luce accesa. Si alzò assonnato dal letto e la spense. Faceva freddo stranamente, si affacciò alla finestra cercando di predirne il tempo e ciò che vide furono nuovole con forme strane sparpagliate un po' lì e un po' là. Forse avrebbe piovuto.
Ricontrollò la sveglia: erano le 8:30. Non aveva mai pensato di essere in grado di dormire meno di 8/9 ore al giorno, era colpito! Uscì dalla camera e si diresse in cucina.
Tutta la casa era immersa in un silenzio tombale, probabilmente tutti dormivano ancora.
Guglielmo aprì il frigo e pescò una confezione già aperta di latte, rabbrividì per il freddo e decise di scaldarsene una tazza al microonde. Mentre aspettava prese dallo stipo i cereali Cheerios! e li mise sul tavolino. Il tavolino era addossato alla parete, strozzato quasi tra un armadietto ed il frigo.
Beep! Beep! Beep! Il latte era pronto, ma si ricordò che i cereali con il latte caldo perdevano tutta la loro croccantezza e li mise da parte, prendendo al contempo dei biscotti che si trovavano in mezzo ai sughi Barilla. Erano di un giallo che lo rendeva un po' perplesso, ma li provò comunque. Non erano male.
Dopo essersi saziato, andò in bagno e si lavò, si vestì e raccolse le sue cose per uscire.
Rimanere a studiare in quella casa quella domenica non era raccomandabile. Pensando a ciò, scosse la testa e aprì la porta.
Si trovò davanti una donna che doveva aver passato la mezz'età da parecchi anni. Sembrava stare cercando qualcosa nella borsa, era a 3 metri dalla porta col volto nella sua direzione ma non dava segni di averlo visto. Per renderla conscia della sua presenza si raschiò la gola con nonchalance e aggiunse: "Signora De Luca! Ehm... che piacere! La stavano proprio aspettando! Io purtroppo adesso devo andare... avrei un impegno." E cercando di svincolarsi era già a mettà scala quando fu richiamato indietro."Giovanotto, tu devi essere Giovanni! Non è che gentilmente potresti aiutarmi con alcuni pacchi? Sa, per una donna della mia età non è salutare portare su cose troppo pesanti..." e continuò elencando tutta una serie di malesseri e malattie che non le rendevano mai la vita facile.
Guglielmo sorrise a denti stretti, ma quel sorriso, voltatosi per prendere i pacchi che si trovavano 3 rampe di scale più in giù, scomparve presto.
Era sorprendente come la Signora De Luca riuscisse a darsi malata con tanta disinvoltura, considerando i video e le immagini dei quali era protagonista e che suo figlio, Fausto, era stato così premuroso da renderli pubblici.
I genitori di quest ultimo avevano divorziato parecchia anni orsono, e a detta del figlio, lei era sempre stata  così, innamorata delle grandi città, dei pub e dei "Martini più oliva, giovanotto!". Rabbrividì al pensiero della scena di cui era sfortunatamente stato testimone il primo anno di convivenza, quando la signora De Luca aveva alzato un po' troppo il gomito. L'espressione che assunse dovevain qualche modo rispecchiare il suo turbamento interiore, perché il soggetto dei suoi pensieri gli toccò la spalla ed esclamò: "Tutto bene, caro?!" il sorriso che gli offrì era incastonato in labbra dipinte con un rossetto troppo acceso che esaltava il giallo dei suoi denti. "Uh-uh... uhm... Signora De Luca, adesso dovrei proprio andare..." e con un sorriso forzato si diresse di corsa giù per le scale. "Arrivederci, caro!!" lo salutò di rimando lei.
Se avesse potuto, non sarebbe mai andato a casa quella notte.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Dabhe