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Autore: hexleviosa    16/09/2012    3 recensioni
Cosa accadrebbe se durante "Harry Potter e il principe Mezzosangue" Draco e Hermione si fossero segretamente fidanzati e ora fosse giunto il momento di separarsi per la ricerca degli horcrux?
Dal capitolo 16:
“Grifondoro, culla di coraggiosi e nobili di cuore”? Pf, avrebbero fatto meglio chiamarla “Grifondoro, culla di masochisti e pazzi suicida”!
RIELABORAZIONE IN CORSO! RIELABORATO CAPITOLO 1!
Genere: Fluff, Guerra, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Per la Vita che Verrà'
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PER LA VITA CHE VERRÀ

10. IL RITORNO DI RON

 

-Malfoy ?-

-... - Niente.

-Malfoy ?-

-... - Ancora niente.

-Merlino Malfoy svegliati !-

Il ragazzo lasciò la mano di Hermione che era sdraiata nel letto accanto, poi lentamente si alzò stropicciandosi gli occhi.

-Cazzo, Potter ! So benissimo come mi chiamo, smettila di agitarti o la sveglierai. - sussurrò ammiccando verso Hermione che, però, pareva non essersi accorta di nulla.

-Fa tu la guardia e controlla Hermione io devo andare a vedere una cosa. - disse mentre si dileguava fuori.

-Questo è tutto pazzo. E poi sarebbe lui che deve salvare il mondo. Mah secondo me svanito com'è l'unica cosa che riuscirà a fare sarà farci ammattire tutti. - pensò. Poi rimboccò le coperte alla Grifondoro, si mise un golf pesante e uscì all'aria pungente della notte.

 

Harry tornò un paio d'ore dopo con appresso una chioma rossa fin troppo conosciuta agli occhi di Draco Malfoy.

Il biondo Serpeverde si alzò in piedi e avanzò lentamente verso le due figure.

Ron non appena lo vide estrasse la bacchetta.

-Malfoy. Cosa vuoi ? Che ci fai qui ?- grugnì.

-Abbassa la bacchetta, Ron. È ok, sta con noi. -

Il rosso a quelle parole rimase a bocca aperta mentre colui che aveva sempre considerato come un nemico parlò:

-Oh guarda, guarda ! Wesleiuccio ha trovato il coraggio di portare qui le sue preziose chiappe dopo essersela fatta sotto ed essere corso da mammina. -

-Sta zitto, Malfoy. - Urlò mentre le orecchie diventavano di un colore scarlatto. -Tu non sai come sono andate le cose !-

-Oh, ti sbagli: io so tutto, tutto. E ti dico un'altra cosa... - sibilò gelido prendendolo per la camicia e scuotendolo -Lascia stare Hermione. Non osare neanche avvicinarti a lei o te la vedrai con me. -

-Ah sì. Dimmi una cosa da quando la chiami “Hermione” che è successo non è più la “Mezzosangue” ?! E poi chi saresti tu per dirmi quello che devo o non devo fare con Hermione ?- sputò acido scansandosi da lui.

-Il suo fidanzato. - la sua risposta era stata veloce e precisa: si era comportato proprio da perfetto Malfoy. Quella dichiarazione detta con quella semplicità arrivò come una sfilettata al cuore del povero Ron.

-No... no. Harry... Harry ma lo senti cosa dice ?! Sta parlando di Hermione, della nostra Hermione. -

-Della mia Hermione vorrai dire. - ghignò accentuando la parola “mia”.

-No. Non è vero. Stai mentendo. - urlò il rosso sconvolto.

-No Ron. Non sta mentendo. È la verità. - si intromise Harry che fino a quel momento era rimasto in religioso silenzio.

-Dov'è Hermione ? Devo parlare con lei. Mi deve delle spiegazioni e... -

-Lei non ti deve proprio niente. - lo interruppe Draco -Te lo ripeto per l'ultima volta Weasley: lasciala stare. -

-Sta ancora dormendo ? -

-Per fortuna sì. Se si fosse svegliata e avesse saputo che tu te n'eri andato a zonzo per la foresta le sarebbe venuta una crisi isterica. -

Harry sorrise di cuore: quella era una semplice constatazione ma gli aveva fatto capire che in realtà Malfoy conosceva la sua amica meglio di quanto credesse.

D'altra parte Ron sembrava un tantino in subbuglio.

-Harry e Malfoy stanno a meno di mezzo metro di distanza e non si sono ancora insultati, non si sono schiantati, non si sono cruciati e non hanno tentato di scannarsi vivi... anzi, stanno scherzando... insieme. No non è possibile. Da quando il mondo gira al contrario e nessuno mi ha avvertito ?- pensò mentre fissava sbalordito i ragazzi di fronte a lui.

 

-Hermione ! Hermione ! -

La ragazza socchiuse gli occhi, successivamente si voltò alla sua sinistra, dove di solito dormiva Draco, ma il letto era vuoto. Si tirò su e uscì all'aria aperta mentre si copriva gli occhi con una mano poiché il sole appena sorto le batteva in controluce.

-Hermione ! - urlò correndole incontro.

-Ssh, Harry. Smettila di urlare, non sono mica sorda. - sussurrò guardandosi intorno prima di tornare a guardare il compagno -Dov'è Draco ?-

-Sono qua. - disse spuntando da dietro un albero.

-E non c'è solo lui. - il bambino-che-è-sopravvissuto sembrava elettrizzato, mancava solo che si mettesse a saltellare sul posto ed Hermione avrebbe pensato veramente che tutta quella situazione lo stesse facendo ammattire. Dopo qualche secondo il ragazzo indicò un punto alla sua sinistra dove c'era...

-Ron !- urlò la ragazza sconvolta rimanendo immobile.

Draco le si avvicinò con una faccia da funerale ed Harry guardava ora l'una ora l'altro i suoi compagni d'avventura con un sorriso a trentadue denti stampato in volto.

-L'hai distrutto. - constatò guardando il medaglione di Regulus Black che l'amico aveva in mano -E come mai guarda caso tu hai la spada di Grifondoro ?-

-È una lunga storia. - intervenne Harry.

Tutto il rimorso che aveva poco prima Hermione nei confronti del rosso si tramutarono in risentimento. Risentimento per averli lasciati soli, per averli soli in un momento come quello, risentimento per essere tornato e aver detto: “Ehi” così, come se nulla fosse.

-Non credere che questo cambi le cose. - sputò voltandoli le spalle.

-Hai ragione: questo non cambia le cose. Ma cambia le cose, invece,il fatto che tu stia con Malfoy. -

Hermione s'irrigidì mentre Draco ed Harry con le bacchette alla mano erano pronti a bloccare ogni tipo scontrò sul nascere.

-La. Mia. Vita. Privata. Non è. Affar. Tuo. - sibilò scandendo bene ogni singola parola senza neanche voltarsi.

-Questa frase me l'hai già detta. -

-Allora vedi di ricordartela. -

 

Erano passati solo un paio di giorni da quando Ron era tornato e la situazione cominciava a diventare pesante per tutti:

Harry temeva che l'amico potesse fare qualche sciocchezza; Ron non si fidava ancora di Malfoy e si divertiva ad ingelosirlo flirtando con Hermione spudoratamente; Draco dal canto suo cercava di allontanarsi da lei il meno possibile e guardando di sottecchi il rosso; Hermione si trovava tra due fuochi: amava Draco ma Ron era ancora suo amico nonostante tutto, inoltre non aveva ancora parlato al Serpeverde del bacio con l'altro e la cosa la rendeva nervosa.

 

Quella notte Hermione si svegliò ansimante, i rimorsi per aver “tradito” Draco, il suo Draco, con Ronald la divoravano. A dir la verità non sarebbe stato neanche da considerare un tradimento perché Ron l'aveva baciata all'improvviso e non le aveva dato scelta, ma lei si sentiva ugualmente in colpa per non averne parlato col fidanzato.

La ragazza si rotolò sul fianco sinistro (Draco dormiva nel letto alla sinistra di Hermione ) e si mise seduta.

-Draco ?- bisbigliò.

-... -

-Draco ?-

-Uhm... - mugugnò lui.

-Draco !- la sua voce era un po' più decisa mentre iniziava a scuoterlo piano.

Il ragazzo socchiuse gli occhi, poi quando vide di chi si trattava si schiarì la voce.

-Herm... Cosa c'è, non riesci a dormire ?-

Lei scosse la testa guardando il pavimento allora anche il Serpeverde si mise seduto con le gambe fuori dal letto, le loro fronti erano così vicine che percepivano il respiro dell'altro.

-Hai... hai fatto un brutto sogno ?- chiese.

-Ti devo dire una cosa. - disse ignorando la domanda dell'altro.

-Ok, spara. -

La ragazza lo guardò accigliata con un sorriso stupefatto sulle labbra.

-Be' non stupirti cara. È un anno che stiamo insieme e sei tu che mi hai insegnato questo lessico da babbanofilo. - disse interpretando la sua faccia.

-Se ti sentisse tuo padre !-

-Già !-

-... -ci fu qualche minuto di silenzio come se ognuno stesse pensando ai fatti propri ignorando l'altro, poi Draco riprese:

-Allora cos'è che dovevi dirmi ?-

-Promettimi che non ti arrabbierai. -

-Be' dipende da te mica da me. -

-Prometti. -

-Va' bene, va' bene... prometto. -

-IoeRoncisiamobaciati -

-Non ho capito. -

-IoeRoncisiamobaciati -

-Cosa ?-

-Avevi promesso che non ti arrabbiavi. - gli ricordò lei.

-Non ho detto ”cosa ?” perché sono arrabbiato l'ho detto perché non ho capito un cazzo. - sbottò lui.

-Io. e. Ron. Ci siamo. Baciati. -

-Vi siete baciati. -

-Vuoi un disegnino ? -

-È per questo che da quando è tornato Lenticchia sei nervosa e intrattabile ?- chiese ancora un po' assonnato.

-No, perché mi è morto il gatto. - rispose. Draco però non aveva ancora il cervello completamente connesso e non comprese quella punta d'ironia nella sua voce.

-Una palla di pelo in meno a questo mondo. - Hermione lo guardò tra l'incredulo e il seccato così lui si affrettò ad aggiungere.

-Be' mi dispiace per Grattacoso ma sai come si dice, no ?! Meglio lui che io. -

-Era ironico Draco ! Grattastinchi è vivo e vegeto e ben lontano dalla morte. - inveì contro il ragazzo.

-Ah. -

-... -

-Tornando al discorso di prima... - disse Draco nuovamente serio -Sapevo già tutto. -

-Tutto cosa ?-

-Che la donnola ti è praticamente saltata addosso. -

-Tu... come... ?-

-Potter. -

-Senti, io... mi dispiace, davvero ! Ti giuro che non volevo baciarlo veramente, non l'ho mai desiderato ! Anzi forse sì ma prima di mettermi con te, molto prima. Cioè sai anche tu che fino a un anno fa mi piaceva ma ora ti giuro che non c'è niente e... -

-Ok, ok ! Frena un attimo. Non devi scusarti. -

-Davvero ?!- chiese incredula.

-Sì. Diciamo che ho visto com'è andata e so benissimo che non lo volevi quel bacio. Quindi è tutto apposto... ovviamente non mi fido molto di Lenticchia e preferirei che tu ti tenessi alla larga da lui. -

-Uhm, uhm. - annuì lei prima di abbracciarlo.

Draco si sdraiò sul letto portandosi giù anche Hermione.

Rimasero fermi così: lui che le cingeva i fianchi con una mano mentre con l'altra le accarezzava dolcemente i capelli, lei appoggiata sul suo petto con l'orecchio che ascoltava i battiti del suo cuore.

Dopo qualche minuto il Serpeverde ruppe il silenzio:

-Vuoi dormire con me ?- le sussurrò all'orecchio.

-Be' se proprio insisti. - gli rispose alzando leggermente la testa per guardarlo negli occhi.

Il ragazzo sorrideva mentre le disse:

-Sono sempre più convinto che il cappello parlante abbia sbagliato a smistarti a Grifondoro, Serpe. -

-Guarda che tra noi due la Serpe sei tu. - ribattè lei poco prima di socchiudere gli occhi.

-Io non ne sarei tanto sicuro... Mia piccola Serpe. - fece lui in un sussurro appena udibile prima di baciarla dolcemente sulla fronte e abbandonarsi a Morfeo.

 

 

 

 

** SPAZIO AUTRICE **

Ragazzi... domani anche qua in Liguria si comincia la scuola ='(

perché il mondo è così ingiusto ?!

Va be' dai, consolatevi con questo capitolo.

Non so perché Draco ultimamente mi viene più smielato del solito.

Poco male.

Al limite andrete dal medico a farvi scrivere qualche pastiglia contro il diabete.

Avete visto chi è tornato ?! Ron !!! Siete contenti ?

Tanto anche se non lo siete ve lo dovete fare andare bene lo stesso C=

In questa storia cercherò di attenermi a quello che ha scritto zia Jo il più possibile.

Sapete questo che significa ?!

Che tra un po' si va a Malfoy Manor ! Tra due capitoli, precisamente.

Quindi prevedo che non manchi ancora molto alla fine della storia.

Ma devo ancora decidere se fare il prologo oppure se non farlo e scrivere un'altra ff come continuo di questa.

Mmh, è difficile per me scegliere... Datemi qualche suggerimento !!!

 

P.S.: ho postato una one-shot sui pensieri di Hermione nel capitolo precedente.

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1268925&i=1

Se ne avete voglia potete leggerla e farmi sapere come vi sembra.

Traduzione nella mia Lingua: Leggetela e recensite o vi crucio !!!

Ahahahahahah, ovviamente scherzo... o forse no. 

   
 
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