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Autore: Liquid King    16/09/2012    3 recensioni
Leonard Lycan ha dalla nascita uno strano tatuaggio alla scapola sinistra. Che cosa rappresenta? Perché il ragazzo non sa quasi nulla di questo? Il padre Alexander Andersen sembra saperlo ma non ne fa parola. Lo Hellsing avrà un nuovo pericoloso nemico... più pericoloso dei nazisti. Leonard è un super Werewolf, l'unica creatura demoniaca in grado di uccidere Alucard! Leggete e recensite!
Genere: Avventura, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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Salve a tutti! Sono tornato con un nuovo capitolo di Leonard Lycan. Questo capitolo è molto più lungo dei soliti quindi si suggerisce di leggerlo a piccole dosi. Inoltre voglio dare un caloroso benvenuto a un nuovo lettore: Bloody Wolf, grazie per aver deciso di seguire la mia storia, spero di non deludere le tua aspettative. Allora, vista la lunghezza facciamo in anteprima l'angolo del lupo.

King (Con il tablet in mano): Leonard? Dove sei finito?

Leonard (con una tazza di cioccolato e alcuni biscotti gentilmente offerti dalla industria pastificieria della Fundom & c.): Sono qui, tieni.

King (mangiucchiando uno dei dolci offerti da Leonard): Grazie, cominciamo... Maeko afferma che hai annusato la sua biancheria, è vero?

Leonard (>/////<): In sogno...

King: Ok, allora Zeressa ti chiede quale scuola vorresti frequentare.

Leonard: Nel tempo libero insegno letteratura ma non mi spiacerebbe frequentare il Liceo Ishiyama. (ride)

King (sorridendo): Pure a me! Beh la seconda è: Ti prendi Maeko per qualche giorno?

Leonard: Beh sì, qual'è il problema? Se lei è d'accordo...

King (cambiando la pagina con un gesto con le dita): Okay, veniamo a BlackNote20.

Leonard: Sono tutt'orecchi.

King: Preferisci più Mako o Maeko?

Leonard (dubbioso): In che senso?

King: Nel senso che ti piace.

Leonard (spremendosi il cervello): Beh... uhmmm....

*Tre ore più tardi.*

King: E va bene, passiamo a qualcosa di più facile. Hai mai pensato di chiamare un consulente d'immagine?

Leonard (Double Bastard Inside Mode On): Se lo paghi tu, va bene.

King (nascondendosi dietro il tablet): Inquietante... ecco l'ultima domanda: Se sapessi di dover morire domani, quali sarebbero i tuoi ultimi desideri?

Leonard: Il mio ultimo desiderio... Uhmmm.... rispondere alla prima domanda!

King: È senza risposta, eh? A proposito, devo darvi una pessima notizia. A causa di impegni scolastici, la storia sarà sospesa fino a nuovo ordine. Quindi godetevi questa storia.



Leonard Lycan, Battaglie di santi e... Oppai!

Una grande scuola si staglia di fronte a me, potrebbe essere una scuola come tante altre. Potrebbe, ho detto.

-Beh, entriamo?- La voce di Hans mi scuote dai pensieri che rivolgo in modo poco garbato alla signora Hellsing.

-Grrr…umph (espressione di disappunto)…andiamo.- Inizio ad avanzare per il cortile dell’ istituto, noto che ci sono più ragazze che ragazzi.

-È che la scuola è passata da femminile a mista.- Mi spiega Gunsche, leggendo un piccolo libretto con una mano.

-Mmmh…facciamo in fretta. Ehi tu!- Mi rivolgo a due studenti che chiacchieravano in santa pace.

-Dove possiamo trovare il Club dell’Occulto?- Interviene Hans.

I due giovani ci guardano con un certo disappunto e meravigliati, sarà per i nostri abiti da reverendi o cosa? Comunque ci indicano la sala dove ci dovrebbe essere la sede, inutile dire che una volta lì non troviamo nessuno. Hans inizia a perquisire le stanze e la cosa che salta all’occhio è che la doccia si trova proprio a fianco alla stanza principale dove si trova una scrivania (con sedia foderata di verde), un tavolo basso, un divano vicino a esso e delle sedie.

“A chi verrebbe in mente di costruire una doccia qui?” Mi chiedo mentre mi siedo sul tavolo basso.

Rivolgo uno sguardo alla cassettiera vicino al muro con curiosità e decido di andare a vedere. Qualcosa colpisce il mio naso e mi respinge indietro.

-Eh?- Mi gratto il naso e con più attenzione vedo un filo sottile sospeso in aria. Mi chiedo se non è una trappola.

-Leonard, non c’è nessuno.- In quel momento torna il biondo. Io annuisco e mi avvicino alla cassettiera. Apro il primo cassetto.

-What is the fuck???- Detto in coro con un inglese perfetto.

All’interno vi è una serie completissima di reggiseni e mutandine di tutte le taglie e colori.

-Santa Maria vergine dell’Incoronata!-Quest’esclamazione mi lascia un po’ bastito, dov’è che Hans ha imparato un termine simile?

Il fatto è trascurabile… qui c’è roba seria!

-Per la miseria, siamo finiti in una Harem Comedy!- Dico io chiudendo il cassettone. Siamo reverendi noi, non pervertiti.

*Si passa dal punto di vista dell’autore.*

In un'altra sala vi sono due ragazze con entrambe gli occhiali da vista dalla montatura blu.

Sona

Tsubaki Shinra

-Tsubaki, qualcuno s’è intrufolato nella stanza di Rias Gremory. L’avviso?- Chiede la prima cioè la più minuta.

-Uhmm…beh, finché non scopriranno il cerchio magico non ci daranno problemi.- Afferma con la voce tranquilla, la donna dai capelli lunghi mentre osserva da uno schermo ultrapiatto i due licantropi che esaminano la stanza, finché…

-Accidenti! Il biondo ha trovato il sistema per evocare il cerchio magico!- Sona si fece preoccupata. E non aveva torto… Leonard e Hans saltarono in contemporanea nel cerchio.

*Si torna dai due lupi.*

-Avete visto? Non siamo più nella scuola! Siamo in un… siamo di nuovo a scuola!- Hans si guarda in giro con gli occhi confusi.

-No…non senti? C’è un’aria strana…questo lo sento… è l’odore di una battaglia.- Affermo mentre apro una delle finestre.

-Siamo in una dimensione alternativa…non so come ma siamo in un campo di battaglia e in più che si svolge in mezzo a una copia perfetta dell’istituto scolastico.- Spiego a uno spaesato Hans.

-Okay, è come dici tu. Che facciamo?- Mi chiede. –Facciamo quello in cui siamo più bravi, no?- Sorrido mentre m’affaccio dalla finestra.

-Patriarca!- Hans urla e poi si getta addosso a me gettandomi con lui dalla finestra.

Un boato fa crollare la scuola.

-Mi hai salvato…- Dico mentre respiro piano, entrambi siamo a pancia in giù al suolo.

Ci rialziamo rapidi e ci guardiamo in giro… chi ci ha attaccato?

Vediamo due donne… -Siamo state noi… non vi permetteremo d’interferire con la battaglia di Padron Raiser.- Si mettono in posizione d’attacco.

Noi prendiamo in mano le croci al petto, insieme chiudiamo gli occhi e cantiamo (Non so perché ma sento che non siamo solo noi due a cantarla):

Altissimu, onnipotente bon Signore,

Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,

et nullu homo ène dignu te mentovare.


Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,

spetialmente messor lo frate Sole,

lo qual è iorna, et allumeni noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:

de Te, Altissimo, porta significatione.


Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:

in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento

et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.


Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua,

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,

per lo quale ennallumini la nocte:

ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.


Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore

et sostengono infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,

ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.


Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,

da la quale nullu homo vivente po' skappare:

guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,

ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate

e serviateli cum grande humilitate.

Con un italiano volgare e antichissimo lodiamo l’opera di nostro Signore e concludiamo con un Amen.

-Voi…siete Esorcisti?- Mi chiede la più piccola delle due e che brandisce una spada.

-Noi siamo uomini di Dio.- Rispondo con un sorriso gentile.

-Beh, visto che siete reverendi. Ci presentiamo, sono Mihae e lei è Siris.- Dice la donna più grandicella ed è vestita con kimono.

-Felicissimi di conoscervi, volete farvi confessare prima di eliminarvi?- Rispondo con sempre quel sorriso gentile.

Hans caccia fuori dalla tunica nera due revolver modello volcano e apre il fuoco sulle due donne. Siris spicca un balzo notevole e punta nella mia direzione con l’intenzione d’eliminarmi.

-Tsk, il tuo avversario è Hans Gunsche!- Dico con l’aria tranquilla. Hans spara alcuni colpi nella sua direzione così lei è costretta ad allontanarsi dalla mia parte.

Hans si sposta velocemente e quindi per la guerriera è difficile colpirlo con la sua spada, così il lupo decide di spararle addosso i suoi proiettili d’argento benedetto. Lei agita la spada e devia i colpi.

-Niente male ragazzina!- Hans ricarica in fretta le pistole e decide di usarne solo una.

-Non sottovalutarmi, pastore!- Ghigna con ostilità Siris.

Hans sorride e i suoi occhi diventano di un giallo luminoso. A quando pare Hans non scherza, ne fa a spese quella simil ninja.

Come un selvaggio scatta all’attacco muovendosi in modo molto rapido e impercettibile all’occhio umano. Cerca di trovare una breccia per infliggerle un attacco spietato ma lei non si fa mica intimorire e contrattacca con affondi molto forti e in grado di fendere l’aria circostante.

-Attacco dall’alto!- Lei spicca un balzo e atterra al suolo con la spada conficcata ad essa. Per il capitano è sufficiente rotolare all’indietro per evitare l’attacco.

-Giga impatto!- La pistola s’illumina di giallo e sembra che tremi per lo sforzo, il capitano chiude l’occhio sinistro e mira con il destro. Si sente un sibilo e l’indice si piega sul grilletto.

Un raggio giallo con piccole scariche d’elettricità rosse viene emesso dall’arma. Il suo effetto è devastante!

-Hans, sei uno stupido.- Gli rimprovero.–Cosa? Che ho fatto?- Hans mi fissa con gli occhi timorosi, non si rende conto che ha solo sprecato le energie.

-Il raggio ha colpito l’avversario, ma non la sua compagna.- Dico e poi alzo la mano come a indicare:-Vedi? Mihae ha un qualche potere di guarigione e proprio ora sta curando la sua amica.-

-Maledizione…-Hans impreca scocciato, sperava di finire presto ma la sua impazienza gli ha fatto un brutto scherzo.

-Grazie Mihae…- La guerriera dai codini lunghi si rialza in pieno delle sue forze. E fa per voltarsi verso la sua compagna ma vede il suo corpo cadere al suolo e scomparire in una luce.

Ritorna a vedere in avanti e vede Hans ricaricare l’arma.

-Mai distrarsi in mezzo a una battaglia.- Dico mentre osservo con le mani dietro la sua schiena.

-Tu…perché lo hai fatto?- Siris fa fatica a contenere la sua rabbia. –Che ha fatto lei piuttosto… ti ha curato!-Hans ritiene il gioco, scorretto.

-Bastardo!- Lei scatta in avanti cercando di sferrare un fendente orizzontale, ma il biondo si abbassa rapido e con un sorriso sfottente fa per sparare un colpo a distanza ravvicinata.

-Non finirà in questo modo!- Siris lo sbilancia con un calcio rotante e corre in avanti sperando di arrivare quando prima alla palestra in mezzo al cortile.

Hans la fissa allontanarsi e tiene la pistola puntata, potrebbe colpirla anche a una distanza elevata ma a mia grande sorpresa, lui abbassa l’arma.

-Mh.. il nemico ha lasciato il campo di battaglia.- Commenta il capitano.

Io sorrido e insieme ci dirigiamo alla boscaglia e decidiamo di fare il punto della situazione.

-Dunque, che facciamo?- Hans si guarda in giro e si accerta che non vi sia nessuno.

-Beh, abbiamo visto che ci sono degli avversari abbastanza tosti, visto che quelle due tipe hanno distrutto la sede dell’occulto, quindi mi sa che dobbiamo muoverci con circospezione. Se solo Schro fosse qui…- L’ultima frase la pronuncio con cruccio.

*Si passa dal punto di vista dell’autore.*

-Attenzione! A tutti i giocatori! Degli intrusi si sono infiltrati nel campo di gioco. Si richiede la presenza di guerrieri in grado di affrontare la minaccia.- La presidentessa avvisa altre persone che sono presenti nella dimensione, esse si stavano affrontandosi in feroci combattimenti e ognuno di essi erano elementi di una scacchiera.

Nella sala principale troviamo un uomo dai capelli lunghi e biondi, dall’aria arrogante e sfrontata. È vestito con una camicia bianca, una giacca e un pantalone rosso. Egli è una Fenice infuocata, un nemico tosto.

-Umpf, seccatori. Isabela, Xuelan, Karlamine… occupatevi di loro.- Disse il tipo attraverso degli speciali comunicatori invisibili ad occhio nudo e posizionati all’interno dell’orecchio. Un strumento magico per comunicare, insomma.

Le donne citate ricevono il messaggio e dalla loro posizione si spostarono in direzione dei nostri due reverendi, insieme a loro si unirono due ragazzine nekocat: Ni e Li.

Nel frattempo nel luogo ove si trovavano le due donne occhialute.

-Vediamo la situazione: Rias ha perso già la sua Torre, la sua Regina sta combattendo contro la Regina avversaria. Con lei vi sono Il Pedone, Il Vescovo e Il Cavaliere. Dalla parte di Phoenix vi sono La Regina che sta combattendo contro la Regina di Rias, Il Cavaliere, le due Torri e le due Pawn si stanno dirigendosi verso i due intrusi.- Afferma Sona.

-Beh, vediamo come se la cavano i due avversari.- Tsubaki si concentra verso lo schermo ove si vi sono inquadrati i due lupi.

*Si torna da Leonard*

Ma che diavolo? Siamo circondati da donne prosperose e con le armi! Io e Hans le fissiamo e ci rendiamo conto che sarà molto difficile uscirne fuori senza essere feriti. Con loro vi è anche Siris.

-Quei due… hanno ucciso Mihae! Non sono normali.- La donna ci fissa con odio avvisando le sue compagne di fare attenzione.

-Leonard…ci dobbiamo trasformare!- Mi consiglia Gunsche, pronto a iniziare la mutazione.

-No, non voglio un bagno di sangue. Ricordatelo, la violenza genera altra violenza.- Gli faccio rimembrare.

Hans mi guarda e poi si concentra verso i nostri avversari.

-Sono molte e sembrano ben preparate.- Dico e aggiungo con rammarico:-Non so se ne usciremo vivi.-

-Oh, oh, oh! Ma guarda… il mio master si arrende per due o tre passere!- Quella voce ci è familiare e sorprende i nostri avversari.

Spostiamo i nostri sguardi e vediamo disteso su un ramo d’albero del cortile e con le gambe a penzoloni quel furfantello di Schrodinger.

-Tu…qui? Già lo avevo dimenticato, tu puoi essere ovunque e anche no.- Sono sollevato di rincontrare quel catboy.

-Ovviamente alla festa si sono voluti aggregare anche loro!- Schrodiger scoppia a una risata fragorosa e beffarda mentre avanza in mezzo alla raduna con i nostri compagni, sono tutti facenti parte del élite: I Santi!

Vedo i loro visi sorridenti e incoraggianti, come a dirmi: Non sei solo! Siamo con te!

-Beh, la situazione si è rovesciata!- Commenta Hans.

Ecco la nostra truppa:

: Ahamaud.

: Gray.

: Ihazel.

: Sergio Leone

: Trevan Poltergeist

: Karol Poltergeist

: Leithian.

I nostri avversari:

: Karlamine.

: Siris

: Isabela

: Xuelan.

: Ni e Li.

Io sorrido e mi rivolgo ai miei compagni: -Fratelli, il momento che tanto aspettavate è giunto. Mostrate a quei demoni la potenza dei Santi.-

I Santi rispondono congiungendo le loro armi in preghiera: -Noi saremo come pastori per te o mio Signore, tu ci hai investito della tua potenza, siamo pronti ad eseguire ciò che tu comandi, faremo scorrere fiumi di sangue riportando a te schiere di anime perse. In nomine patris. et filii et spiritus sancti.-.

-Scegliete il vostro avversario e riportatelo nella retta via.- Ordino. –Come comanda il Padre, noi agiremo.-Rispondono.

-Ma che sta succedendo? Chi sono questi pazzi?- Xuelan si mise in assetto di combattimento.

-Tu sarai la mia avversaria!- Sergio si sistemò una ciocca di capelli azzurri dietro l’orecchio e le rivolse un sorriso, non intenzionalmente, provocante.

Xuelan infiamma, letteralmente, le mani e le gambe. Scatta in avanti con un colpo di kung fu, ma il ragazzo dal viso d’angelo si sposta lateralmente e non attacca.

Si limita ad evitare i colpi e a bloccare. Lei tenta di colpirlo al viso con una gomitata ma per Sergio è sufficiente tirare la testa all’indietro. Si allontanano di un po’. Xuelan ha un po’ di fiatone mentre lui è tranquillo.

-Perché non mi attacchi? Non pensare che puoi schivare sempre.- La cinesina lo aggredisce verbalmente piegando le gambe e preparandosi a un altro assalto frontale.

-Non voglio farti del male… mi limiterò a renderti inoffensiva. È così che ha ordinato Leonard.- Risponde con toni calmi il ragazzo.

-Grrr….-Lei ghigna e, stanca di sentirsi presa in giro, decide di dare il meglio di sé stessa.

Scompare di fronte agli occhi del Santo e ricompare di nuovo al lato destro di quest’ultimo e gli infligge un colpo di ginocchio allo zigomo. Il colpo gli fa piegare il viso di lato e sembra che abbia ottenuto il suo effetto. Lei ritorna subito con i piedi piantati a terra. Sergio sposta la testa verso la donna e resta inespressivo.

-Beh? Ha avuto effetto o no?- Lei non riesce a capire se è in coma o fa solo lo stupido. Sergio non risponde, è bloccato da quella posizione da diversi minuti.

Xuelan s’avvicina con i nervi tesi e pronti a scattare in caso di pericolo. È già arrivata a qualche metro di distanza.

-Oh? Ci sei?- Lei inarcò un sopracciglio. Nessuna risposta.

Non so perché ma lei riprende di nuovo a colpirlo con degli attacchi violenti e combinati. Sergio incassa senza reagire e sempre con uno sguardo un po’ beota.

-Uffa! Non ignorarmi!- Lei fa una faccia un po’ corrucciata mista a depressione. –Non preoccuparti… stavo solo preparando il mio colpo più forte.- Risponde in quel momento Sergio.

La reazione spaventa la ragazza che fa un balzo all’indietro e si posiziona alla difensiva.

-Ma che…- -Buon bagno!- Sergio ridacchiò vedendo la cinesina finire sott’acqua. Vi spiego: Sergio è un lupo mannaro con il potere dell’acqua, per usarla deve caricare l’energia contenuta nei suoi capelli azzurri. Il processo può durare anche parecchio. Vi potrà sembrare un debole ma è perché un tipo pacifico e tranquillo. Tornado al suo potere: ha trasformato il terreno ove si trovava l’avversaria in una pozza d’acqua.

-E ora…- Sergia annullò il suo potere ritrasformando l’acqua in terra. Xuelan resta bloccata dalla vita in basso.

-Liberami subito!- Lei urla e scalpita con le braccia menando pugni a destra e manca.

-Ora che stai ferma, posso…- Il suo sorriso assunse un angolazione inquietante.

“Mio dio… mio dio.” Lei, probabilmente si aspetta di tutto dalla tortura alle cose più sconce.

-Battezzarti.- Sergio prende dalla cintura un piccolo piatto e ci versa un po’ d’acqua santa.

-NO! NO! Sono un demone! L’acqua santa mi può uccidere!- Lei ha gli occhi spaventati e sudava in maniera incredibile.

-Oh, che peccato…- Sergio le versa l’acqua addosso. Lei chiude gli occhi disperata…sperando in una morte rapida. Ma ciò non avviene. Si bagnò solamente il viso.

-Io ti battezzo nel nome del padre, del figlio e dello spirito santo, Amen.- Disse con solennità.–Amen.- Ripetemmo noi.

-Ma…-Lei non riusciva a capire. –Lo sapevo che eri un demonio ed è per questo che ti ho battezzato, ora sei una pecorella tornata nell’ovile.- Le spiegò il ragazzo.

-Smettila con le fesserie e tirami fuori di qui!- Lei s’infuria ancora di più.

Sergio le mise le mani ai fianchi e la tira fuori dalla terra. Lei poteva sentire il respiro del sacerdote sulla sua testa e le braccia cingerle i fianchi. Lui le carezza la testa.

-Ehmm…non vorrei disturbare. Ma ha vinto Sergio visto che l’avversaria ha perso combattività.- Dice Schro.

-Sì, ben fatto Sergio.- Dico io mentre ringrazio mentalmente che il combattimento sia andato a buon fine.

-Affronteremo noi gli avversari!- Si fanno avanti Karlamina e Isabela.

-Ok. Ihazel e Ahamaud, potete combattere!- Ordino ai due ragazzi.

-Sarà un piacere.- -Non vedevo l’ora!-Esclamarono i due giovani.

-Umpf…non sottovalutateci!- Dice la donna con la mezza maschera vedendo che gli avversari sono due ragazzini.

I due giovani la zittiscono con i fatti: Si strappano la parte superiore dell’abito (come Hulk Hogan prima di ogni incontro. ndAutore). I loro muscoli e le vene pulsano visibilmente mentre il loro viso si deforma. Le orecchie diventano a punta, s’ingigantiscono e sono molto pelosi. Ghignano e scattano all’attacco.

-Ma che sono?- La donna in armatura inizia a ricoprire la lama della sua spada con delle fiamme.

-Grrraaaaarrr!!!- Ihazel cioè il lupo bianco balzò addosso alla donna e con grande vigore inizia a graffiarle l’armatura. Dovette desistere quando lei lo colpì con un fendente infuocato al fianco. Uscì un po’ di sangue ma ciò ebbe l’effetto di farlo infuriare.

Isabela nel frattempo affronta il lupo con il pelo dorato. Se la cava bene, lo affronta a mani nude. Lei gli colpisce una zampa facendolo sbilanciare e con uno scatto rapido sale sulle sue spalle e cerca di soffocarlo con le sue gambe e di tanto in tanto gli colpisce la nuca con dei pugni.

-Beh, non è molto difficile… prendi questo!- Karlamina apre il palmo della mano e da essa spara una sfera di fuoco che prende in pieno il bianco lupo. S’alza un polverone, non si riesce a capire che accade ma poi un’onda d’urto respinge in modo violento la donna con l’armatura, a causa dello spostamento d’aria si dirada il polverone. Ihazel è ancora lì con il muso sanguinante e un pugno al suolo. Ha il fianco che gli sanguina ancora ed ha il pelo sporco di polvere.

Ahamaud, con le zampe umane, cerca di aprirle le gambe per liberarsi dalla presa al collo della donna. Ghigna quando capisce che ha una presa impressionante. Decide, allora, di allungare le braccia e schiacciare la donna, battendo le mani come una pressa idraulica. Lei non si fa sorprendere e molla la presa e si lascia scivolare verso il basso usando la schiena del gigantesco lupo come uno scivolo. Si sposta rapidamente di lato mettendosi così faccia a faccia con il petto del lupo e sferrando un fortissimo montate che mozza il respiro.

-Ben fatto…- Karlamina è felice che la sua amica sia riuscita a sconfiggere uno degli avversari.

-Dannazione…-Hans non è dello stesso parere e vorrebbe affrontare la donna ma io lo fermo e gli dico:-Dai un po’ di fiducia a Ahamaud.-

Come se il ragazzo abbia ascoltato la mia frase si rialza sotto gli occhi sgomentati degli avversari.

-Non va bene così, dobbiamo usare il nostro attacco di coppia.- Secondo Ahamaud è l’unico modo.

-Mi sa che è così.- Ihazel si pulisce il labbro sanguinante. Entrambi i lupi sono tornati normali.

Gli avversari si stanno chiedendo che cosa sia questo attacco di coppia. Beh, non tarderanno a scoprirlo. Senza tanti preamboli i due lupi si mettono a fianco a fianco e si muovono come se uno fosse il riflesso dell’altro… Scattano insieme, poi imprevedibilmente si separano e urlano insieme: Danza Reale!

La loro tecnica è quella che mi ha impressionato in modo particolare, proprio come un ballo reale… Balli con una dama, poi viene uno e vi scambiate la dama. Qui è lo stesso solo che avviene in modo imprevisto: mentre combatti contro uno e pensi di aver capito come affrontarlo, ecco che subito avviene lo scambio! Ti trovi a dover affrontare un altro avversario che non conosci e che usa uno stile diverso. (Spero che vi sia chiaro. Nd Autore.)

Le due donne vennero immediatamente messe con le spalle al muro.

-Come vi sembra?- Dice Ihazel ansimando e tenendosi la mano sulla ferita al fianco.

-Eh, non se lo aspettavano…- Ahamaud si scrocchia le mani. Imprevedibilmente le due donne non hanno il tempo di controbattere che sparirono in una luce forte.

Poco dopo anche Xuelan scompare di una luce bianca.

-Che è successo?- Si chiede Sergio. Anche noi abbiamo la mente piena d’interrogativi.

-Sono state sconfitte e quindi abbandonano il campo.- Spiegò un ragazzo giunto da lì.

-Chi sei?- Chiedo. Qui ci sono cose che non sappiamo e con la mia mente ancora confusa spero che il giovane qui, mi spieghi tutto.

-Sono Yuuto Kiba, sono il cavaliere di Rias Gremory.- Si presenta il giovane, i miei occhi s’illuminano e faccio una faccia terribile.

-Finalmente! Dov’è Rias?- Chiedo in modo un po’ concitato.

-Aspetti, perché vuole lei?- Si fa serio Yuuto.

-Dov’è Maeko? La figlia di Alucard e di un angelo caduto.- Spiego.

-Ah, ho capito… beh, siamo combattendo per lei.- Yuuto sorride e parla con qualcuno all’orecchio.

-Ragazzi, non perdiamo tempo. I giochi sono finiti.- Con questa frase, spingo i miei compagni a concludere la lotta.

Leithian rende subito inoffensiva l’avversaria sparandole addosso una sfera d’energia oscura e Siris crolla a terra svenuta seguita poi da una luce.

-A loro due me ne occupo io.- Schrodiger sorride malizioso fissando le due gatte Ni e Li. Sbaglio o ha fatto un viso alla pedobear?

*Si passa al punto di vista dell’autore*

-Impressionante…non me lo aspettavo che ci fossero anche quei tipi così forti.- Dice Tabatha, rivolgendosi alla presidentessa Sona.

-La Chiesa ha dei validi alleati… non mi piace.- Il viso della presidentessa si rabbuiò molto. Quegli esseri non erano normali… erano neutrali.

Nel frattempo nella zona della palestra vi stavano Rias, Issei e Asia. Quelle tre erano rispettivamente il Re, Il Pedone (x8) e il Vescovo.

-Come dici… vogliono parlare con me?-Rias è una donna dai capelli rosso cremisi e dalle forme generose.

-Che è successo?- A parlare è stato il pedone cioè un ragazzo dai capelli e gli occhi marroni ed è il tipico ragazzo pervertito e incapace ma che ha un’arma… ed è il guanto rosso al braccio destro.

-A quanto pare, abbiamo degli alleati…sono degli esorcisti.- Spiega Rias e decide di richiamare Yuuto e di portare con lui gli esorcisti.

-Mio dio… con loro c’è anche Fred?- La piccola Asia è leggermente turbata. E come darle torto?

Asia Argento.

-Non preoccuparti, non sembra che vi sia Fred o qualche esorcista corrotto.- La tranquillizza il Re.

-Comunque stai tranquilla, ti proteggerò io.- La rassicura Issei. Lei in tutta risposta arrossisce.

-Voglio proprio vedere come fai.- Una voce sorprende tutti.

Di fronte a loro apparirono i Santi, a parlare è stato Sergio Leone. Leonard presenta i suoi compagni al Re e agli altri.

-Che cosa volete?- Rias nota che tutti quegli uomini sono tutti con uno sguardo gentile e compassionevole.

Rias Gramory

-Stiamo cercando una mia cara amica.- Inizia il lupo più anziano.

-Per la precisione, la sua fidanzata.- S’intromette Schro e successivamente messo a tacere dal pugno di Sua Eccellenza, il braccio destro Hans Gunsche.

-Dicevo…Maeko, la figlia di un angelo caduto e del leggendario vampiro Alucard.- Leonard fa finta di nulla e spiega le ragioni della sua visita e aggiunge:-Anche se sento che sono capitato in qualcosa di grosso.-

-Hai ragione.-Rias sente di potersi fidare di quei tipi anche se sono membri della Chiesa. –Sono Rias Gramory e sono l’unica femmina del casato Gramory e il mio avversario (di cui avete eliminato il grosso dei suoi pezzi.) è Raiser Phoenix, il mio fidanzato secondo i miei genitori. Ma io non voglio fidanzarmi con quello spocchioso. E quindi ci siamo sfidando in questa competizione a scacchiera.-

-Ho capito, ma che vuol dire a scacchiera?- Domanda Trevan.

-Ognuno di noi impersona un pezzo degli scacchi. Io sono il Re, Asia è il fante, Yuuto è il Cavaliere e infine Issei è il mio Pedone che ne vale 8. È chiaro?- Spiega anche questo ai nostri lupi.

Yuuto Kiba

-Okay, a quanto siamo?- Chiede Hans.

-Abbiamo perso la Torre (cioè Koneko) e Akeno Himejima sta affrontando la regina avversaria. Il Re è ben protetto nella sala principale della scuola. Ci sono ancora degli avversari che non abbiamo ancora eliminato. Per la precisione un Vescovo e dei Pedoni.- Spiega Yuuto.

-Va bene, se vi aiutiamo a vincere voi ci dite dov’è Maeko. D’accordo?- Propone Leonard.

-Sì, affare fatto.- Rias e Leonard si stringono la mano.

-Bene ragazzi, avete sentito. Leithian, tu occupati della regina e voi due fratelli Poltergeist, venite con me. Gli altri rimangano qui. Hans e Schro, voi proteggete il Re. Sergio fai compagnia al Fante e infine il resto fornirà supporto al Cavaliere e Pedone. Chiaro?- Dà le disposizioni per sferrare l’attacco finale.

-Ascoltatemi bene, i fratelli Poltergeist convinceranno gli avversari ad abbandonare la loro base, quando questo avviene, vi farò un segnale uditivo e voi preparatevi a riempirli di mazzate.- Appunto mentre lasciamo la palestra.

Raiser, ovviamente, non resta con le mani in mano ma richiama a sé tutti i suoi pezzi sopravvissuti per tentare un’ultima difesa. L’unica a mancare all’appello è Yubelluna, la sua regina. Lei sta per eliminare la regina avversaria e giungere aiuto al suo Re.

-Oh, cielo… non te lo permetterò.- Akeno, con la veste sgualcita e le braccia scoperte, scaglia un fortissimo fulmine dorato in direzione del avversaria sperando di impedirle di fornire supporto al Re.

: Yubelluna

: Akeno

-Stupida! I tuoi attacchi non mi fanno nulla!- Grida Yubelluna, ella è una donna molto forte e pericolosa tanto che è l’amante di Raiser. Un violento raggio rosso parte dalla punta del suo scettro puntando verso la rivale. Akeno non si fa sorprendere e scatta in avanti e, roteando il busto, evita il raggio e contrattacca con un raggio elettrico in piena faccia. Il colpo ha il suo effetto e la tett…ehm… la regina viene sbalzata al suolo.

-Perfetto! Non mi resta che concludere!- Akeno fa per caricare il suo colpo più forte ma…

-Lo credi sul serio?- Yubelluna sparisce di fronte a Akeno e ricompare alle sue spalle ferendola con un forte colpo di energia oscura. La regina di Rias si trova nella stessa situazione ove prima si trovava l’avversaria.

-Dannazione…perdonami Rias.- Akeno chiude gli occhi pronta a difendersi ma…

-Lampo oscuro!- una lama di colore viola scuro devia l’attacco di Yubelluna diretto a Akeno.

“Che è successo?” Akeno apre leggermente gli occhi e quello che vede la fa innamorare… un ragazzo dai capelli viola, lo sguardo truce, abito dark e gli orecchini al padiglione auricolare sinistro. Il suo salvatore è di spalle e alla mano destra vi è una lama d’energia oscura.

-Chi diavolo sei tu?- Yubelluna non ha apprezzato l’intervento del misterioso giovane.

-Come hai fatto a riprenderti? Poco fa eri conciata peggio della donna dietro di me.- Chiede in modo spiccio.

-Beh, ho usato il sangue di Fenice che è un potente liquido rigeneratore.- Risponde la donna in mezz’aria non trovandoci nulla di male a soddisfare la curiosità di uno che fra non molto sarebbe rimasto sconfitto di suo pugno.

-Quindi hai barato…- Il ragazzo fa scomparire la lama d’energia oscura dalla mano e alza la mano sinistra come a voler difendere Akeno.

-Io sono il figlio del grande stregone Rasputin, mi chiamo Satamakots Degrobastin Leithianpanstor Rasputin II. Per brevità chiamami Leithian.- Si presenta il ragazzo.–Io sono la regina Yubelluna ricordati questo nome mentre vaghi per l’inferno!-La regina scaglia delle lame d’energia oscura prontamente bloccati da una barriera innalzata dalla magia nera di Leithian.

-Preferisco il paradiso.- Leithian incrocia le braccia a X, poi le piega verso il basso e infine crea due sfere d’energia oscura.

-Bombardamento nero!- Con una grande velocità e forte sincronia di movimento con le braccia lancia ripetutamente le sfere.

Yubelluna rotea il suo bastone e provoca un mini tornando che respinge le sfere che finiscono sul terreno circostante e con l’impatto esplodono.

-Bah, non va bene così.- Leithian alza le braccia al cielo e innalza una cupola protettiva intorno a Akeno.

-Oh cielo! Che fai?- Lei cerca di alzarsi. –Non muoverti! Finché non sarò morto o avrò sconfitto quella baldracca tu sarai li dentro al sicuro.- Leithian le rivolge uno sguardo pericolosamente serio e irruente.

-Umpf…schifoso essere inferiore! Non credere di essere più forte di me, sono la regina!- La donna prosperosa si posiziona in attacco.

-Non sono monarchico, parla di meno e combatti!- Con il tono combattivo e cruento, il figlio del monaco pazzo inizia a creare delle sfere nere che vengono scagliate contro l’avversaria.

“Pensi che lo stesso trucco funzioni?”Lei rotea ancora una volta il bastone creando un mini tornando ma le sfere non fanno nulla. Leithian crea una scimitarra d’energia viola e si scaglia contro l’avversario.

“Non sono così stupido…” Le sfere create da Leithian si muovono in posizioni prestabilite e restano lì, sospese in aria. Leithian stesso cerca di non avvicinarsi troppo alle sfere e di spingere l’avversaria verso uno di esse.

Yubelluna schiva e para continuamente i colpi del ragazzo con un sorrisino di beffa in viso. –Sei carino, ma sei ancora lontano dal mio potenziale.- Lo provoca la donna.

-Tsk…hai una delle mie sfere al tuo lato.- -Cosa?- Lei si volta e vede una delle sfere nere attaccarsi al suo braccio. In pochi secondi anche le altre sfrecciarono verso la loro “compagna” e si attaccarono al corpo della donna.

-Goodbye!- Leithian si allontana in fretta e schiocca l’indice e il pollice sorridendo. Le sfere esplodono.

-Attacco sfere kamikaze nere.- Annuncia soddisfatto il ragazzo. La battaglia sembra finita.

-Non così in fretta bamboccio.- La voce di Yubelluna si fa sentire ed è ancora viva.

-Tsk…sei una tipa tosta…- Si complimenta il giovane. La lotta è ricominciata.

Yubelluna ha i vestiti un po’ più rovinati ed è molto più furente e seria. Lei inizia scagliando dei raggi rossi dalla punta del suo scettro. Leithian salta un po’ ovunque per evitarli e si sposta di lato per sferrare un lampo oscuro alla gamba dell’avversaria. Nonostante abbia subito i danni dall’attacco kamikaze e la gamba sanguinante ha ancora energie per tenere testa al figlio di Rasputin e di questo ne è consapevole quest’ultimo. La regina cerca di ferire l’avversario usando una tecnica diversa… -Multi raggio!- Lei si innalza in aria e crea delle copie di se stessa e insieme scagliano una marea di raggi letali.–Dann…- Leithian non fa in tempo a innalzare la barriera.

Akeno, che ha seguito la battaglia all’interno della cupola, si passa le mani in viso per non vedere la fine che subisce il ragazzo. –Cielo! Povero ragazzo!- Akeno anche se era un’inguaribile sadica provò un po’ di compassione per il suo protettore.

-Ihihihihihihhhihh! Stupido moccioso, era meglio se restava a casa dalla mammina! Ihihihihihihiih!- La sua risatina stridula risultava fastidiosa a chiunque.

Dopo un po’ non c’è nessuno e quindi la regina decide di completare quello che aveva interrotto prima. Si avvicina verso Akeno e le scaglia una sfera più grande rispetto alle altre.

-Ma cosa?- La sfera venne annullata al contatto con la barriera. Ciò sorprese le due donne.

-L’ho sconfitto! Perché la barriera non si è annullata?- Yubelluna si stava arrabbiandosi sul serio, infatti delle venuzze rosse stile anime le riempirono la testa.

-Oh, cielo! A quanto pare… arrabbiarsi non fa per te.- La sfotte con un visino innocente, Akeno.

-Grrrr…non provocarmi!- Urla in tutta la sua poca grazia Yubelluna.

Un forte tornando smuove la polvere e muove i capelli viola della donna. Ciò che sta accadendo è incredibile: Un forte tornando d’energia oscura s’avvicinava molto in direzione verso le due donne.

Nel frattempo, all’entrata del edificio principale, il Patriarca osserva preoccupato il tornando e dice:-A quando pare Leithian s’è incavolato.-

Nella palestra… i Santi rimasti rassicurano le donne, il cavaliere e il pedone dicendo che Leithian aveva deciso di fare sul serio.

Yubelluna continua a fissare il ciclone e poco dopo vede anche due imponenti ali nere, in mezzo a esse vi è Leithian con i denti aguzzi e gli artigli al posto delle mani… sembra inselvaggito.

-Graaaaa!- La forma potenziata di Leithian lo fa sembrare un cavaliere nero con le scaglie e le parti dure e luccicanti al posto delle braccia e delle gambe. Vi spiego come è mutato: In testa ha un elmo nero con alcune linee luminosamente bianche che gli delimitano alcune zone del viso come gli occhi e il naso. Le linee gli formano una T in viso. Ha indosso un’armatura nera luccicante, delle spalliere a semi sfera bianche che uniscono il torso alle braccia e quest’ultime hanno le braccia nere e gli avambracci bianchi. Le mani sono nere e hanno tre artigli che spuntano dalle nocche. Il busto è formato da scaglie, la zone petto e addome sono a forma triangolo rovesciato di colore bianco. Ha una cintura bicolore e ha le cosce nere e le gambe bianche. Alla schiena sfoggia due maestose ali nere. Il suo sguardo è nascosto dalla maschera ma è evidente che sia furioso.

-Oh cielo…- Akeno si siede a terra, non può fare altro che assistere al secondo round.

Leithian inizia ad avanzare schiacciando con le sue gambe le pietre e i sassi che si trovano sul suo passaggio. Yubelluna si alza in volo e si prepara all’attacco. Leithian si sposta in maniera rapida grazie alle sue ali nere e si porta sotto la donna e le afferra le caviglie e la getta al suolo creando dove ella cade un buco notevole. Senza lasciare la presa anzi stringendola ancora di più, la sbatacchia un po’ovunque.

-Oh cielo! Più forte! Bravo così!- Akeno ridacchiava in modo sadico guardando l’operato del ragazzo. Yubelluna perse le forze e scompare in una luce forte.

L’avversaria è stata sconfitta non rimane che liberare Akeno. –Uff… non me lo aspettavo che fosse così tosta.- Dice il ragazzo asciugandosi la fronte e lasciando che la sua mutazione regredisse.

-Oh cielo! Sei stato fantastico!- Akeno gli rivolge uno sguardo d’ammirazione e un po’infatuato…

-Bah…sono abituato alle mazzate del Patriarca. Lui sì che picchia sul serio.- Leithian si pulisce i vestiti e insieme fanno ritorno alla base.

Leonard e i due fratelli sorridono, Leithian ha vinto.

-Mh…qualcosa mi dice che Leithian ci è riuscito.- Trevan spegne la sigaretta consumata sotto il tacco della sua scarpa.

-Non avevo dubbi, gli è servito tutto quell’allenamento.- Leonard si passa una mano sui suoi capelli per sistemarsi alcuni ciuffi ribelli che gli sono finiti sul viso e riprende:-Ascoltatemi, è il momento di tenere fede al vostro cognome: Poltergeist. Voi sapete che significa?-

-Sì.- Rispondono in coro i due fratelli e diventano invisibili di fronte al loro signore.

-Fategli venire i sudori freddi!- Augura loro Leonard.

In quel momento all’interno della sala principale della scuola…

-Non ho notizie di Yubelluna da più di due ore…- Raiser con l’aria nervosa fissava i suoi pezzi rimanenti.

-Non si preoccupi… siamo al sicuro qui, non credo che siano così pazzi da entrare qui dentro.- Cercò di spronare la sua sorella, Ravel Phoenix. Lei sembrava sicura di poter fare qualcosa per il suo fratellone nonostante il suo aspetto regale e capriccioso.

-Non è possibile… ero così vicino alla vittoria.- Raiser si alza dalla poltrona e va a guardare alla finestra… il suo sguardo si perde sulla vallata d’erba del campo.

Quando…un tonfo leggero lo fa voltare verso la scrivania.

-Avete sentito anche voi?- Dice la donna dai capelli azzurri. Lo hanno sentito tutti… il tavolo si è ribaltato di lato da solo.

: Mira

: Burent

Bϋrent con un calcio dal alto distrugge il tavolo.

-È più sicuro.- Commenta la sua azione.

Ma non è finita lì, si sentono strani rumori come se qualcuno bussasse sui muri…

-Che diavolo…- I rumori non sono normali… sembra come un grosso martello che cerca di spaccare le pareti.

-C’è qualcuno qui…- Azzarda la domestica Marion subito concorde con la sua collega Shuriya.

: Shuriya e Maron.

-D’accordo…vediamo di trovarlo.-Propone in modo frettoloso Bϋrent.

Non appena tutti si allontanano dalla sala principale dividendosi in gruppi: Ile e Nel, le due bambine, vanno nelle classi. Burent e Mira vanno nei bagni. Maron e Shuriya esplorano le altre stanze adibite al personale scolastico… per loro è bene, non farlo… ma visto che hanno deciso così… ci facciamo due risate!

Prima di separarsi… -Manteniamoci in contatto con gli strumenti di comunicazione magica fornitaci dalla giura.- Fa ricordare Ravel a tutti, i Phoenix restano nella stanza principale.

Una volta che si separano… dei fruscii e rumori di fondo rendono la comunicazione pressoché impossibile. Avvenimenti paranormali avvengono in maniera simultanea: le porte si bloccano, i mobili temano dapprima più piano e poi più violentemente, la luce scompare e riappare continuamente. Mira, nel bagno vede delle impronte insanguinate e dei passi che si allontanano…chiama la sua compagna ma lei non la sente, quindi Mira decide di controllare e rimane bloccata all’interno di una doccia dello spogliatoio. Burent s’accorge che qualcosa non va e si dirige nella stessa direzione della sua amica e la trova intrappolata nella doccia e nonostante i pugni, i calci e il vetro sottile. Esso non si spezza, ma anzi la fontana della doccia rilascia un liquido rossastro che non accenna a fermarsi. Il resto è immaginabile… Mira muore annegata nella doccia.

Le due bambine armate di motosega camminavano per il corridoio cercando di capire dove si trova quel misterioso rumorista, qualche centimetro dopo sentirono un rumore in una delle aule. Senza alcuna esitazione vi entrano. Una lavagna a muro è caduta.

Ile& Nel

-Dev’essere caduta da sola…- Ipotizzò Ile cercando di autoconvincersi che è stato un semplice caso.

-Già dev’essere così.- Anche Nel ha il cuore che batte più velocemente del normale.

-È ovvio, no?- Una terza voce si sovrappone alle due ragazzine.

-Chi è là?!- Entrambe con le motoseghe attivate puntano in un angolo della stanza. Ciò che vedono è un ragazzo di quattordici o quindici anni, dalla corporatura magra e slanciata. Ha i capelli spettinati e bianchi… gli occhi sono di una vivacità e allegrezza molto rara. Il suo umore in quel momento è molto beffardo e tranquillo.

-Sono Karol e sono invisibile.- Dicendo questo sparisce davanti agli occhi delle due ragazzine.

-Vieni fuori!- Le due ragazzine scattano in avanti e fendono l’aria con le loro armi. Nonostante i loro sforzi sentono solamente una risata molto burlona e inquietante. I banchi si sollevano dal suolo e iniziano a volteggiare per l’ampia aula. Si muovono rapidamente e sembrano voler colpire le uniche persone lì presenti. Ma dopo un po’ le gemelle dopo aver tentato goffamente di schivare le sedie, i banchi e successivamente anche il gommino, le penne, i borselli e gli zaini abbandonati, si rendono conto che in realtà non li colpiscono proprio e quando si avvicinano alla loro direzione subito dopo la cambiano. Si sente un sospiro e poi una voce:-Cambiamo gioco!-. Sulle teste delle due ragazze si formarono dei punti interrogativi…che aveva in mente di fare quel matto? Non passa molto tempo per scoprirlo.

-Le nostre armi!- Quello che avviene è un po’ strano… le motoseghe si liquefano diventando un liquido trasparente come acqua. –Siete senza armi… quindi posso avvicinarmi a voi!- La voce le fece preoccupare molto le due ragazzine che, per difendersi e trovare supporto reciproco, si abbracciano. Ile, improvvisamente si paralizza e il suo viso diventa blu. –Che succede, sorella?- Nel cerca di capire il misterioso malessere. –Mi sta toccando la schiena…è così freddo.- Sulla pelle scivolava qualcosa molto simile a un ghiacciolo che scende lentamente.

Si separano e Ile invita Nel a mostrarle la schiena. –Non c’è nulla…te lo devi essere immaginato.- Cerca di tranquillizzare la sorella mentre quest’ultima si abbassa la maglia. –Ah sì? E questo?- Una voce accompagnata da una pacca al fondoschiena la fa saltare in braccio a Nel.

-Andiamocene di qui! Questo fantasma è un depravato!- Urla a squarciagola Ile e la sorella in tutta risposta scatta verso l’uscita ma c’è qualcosa che impedisce ad entrambe di uscire e questo è…

-Scivoloooo!!!-Grida Nel facendo un capitombolo nel liquido delle loro ex-motoseghe.

-Ma come… ma come… cerco di divertirvi e voi scappate?- Riappare davanti a loro due, Karol con una faccia da finto offeso e uno sguardo un po’ malizioso.

-Ahh!- Urlano le due cercando di rialzarsi. Il ragazzo sbuffa annoiato.

-Qual è il problema? Voglio farvi giocherellare e divertirvi. Sono molto solo e due amiche per scherzare mi avrebbero reso felice.- Parla con la voce un po’ triste.

-Eh?- Ora che lo guardano in quel modo…non sembra così cattivo. Anzi…

Le due sorelle si guardano a vicenda e annuiscono complici, sembrano che abbiano deciso di dare una chance al ragazzo.

-Karol…giusto?- Inizia Ile.

-Sì, mi chiamo Karol Poltergeist. Sono uno spirito.- Si presenta un po’ meglio.

-Liberaci dal liquido… abbiamo deciso di giocare con te.- Nel cerca di apparire gentile.

-Va bene… promettete di non scappare?-Prima di liberarle vuole evitare che una volta libere possano fregarlo.

-No, non scapperemo!- Annuiscono insieme le due ragazzine.

Il ragazzo sorride e con un applauso fa svanire il liquido.

-Ecco.- -Grazie.- Le due ragazze si alzano e iniziano ad interessarsi del loro nuovo amico.

-Che gioco facciamo?- Gli occhi del giovane cercano freneticamente qualcosa da fare.

-Andiamo prima in posto più ordinato.- Propone Nel mentre la sorella guarda con gli occhi un po’turbati il caos combinato dai poteri paranormali del ragazzo.

“Se mentre gioca provoca tutto questo…figuriamoci quando è arrabbiato.” Ile segue i due in un’altra aula. –Mettiti seduto qui.- Invitano il fantasma a sedersi su un banco e gli porgono un foglio e dei colori.

-Sarà una buona idea?- Sottovoce Ile si rivolge a Nel. –Lo so… non è un bambino di due anni ma spero che così stia buono.- Sempre sottovoce risponde.

-Non so disegnare…- Speranza vana… Ile con po’ di pazienza lo guidò a disegnare un piccolo orsacchiotto di peluche.

-Ecco le orecchie… un po’ più aggraziate… non calcare troppo forte la matita…-Un quarto d’ora più tardi è venuto uno scarabocchio bell’e buono.

-Uff…non mi piace.- Già inizia ai primi capricci.

“Mi correggo… è proprio un bimbo!” Sospira Nel e decide di disegnare una farfalla con due paia d’ali. Il disegno non sfugge al ragazzino.

-Che bel disegno… la vuoi la farfalla?-La strana domanda fa stupire le due gemelle. Il ragazzo sorride e mette i palmi sulla carta. Qualche secondo dopo sulla mano prende forma una meravigliosa farfalla blu che inizia a sbattere le ali.

-Incredibile!- Nel osserva la farfalla posarsi delicatamente sul dorso della sua mano.

-Fai un altro disegno e io gli do la vita.- Spiega il giovane.

-Tocca a me!- Ile prende alcuni fogli e comincia a disegnare un pupazzo di peluche. Mentre le due ragazze con il loro nuovo imprevisto amico si divertono. Vediamo che succede a Burent…

Essa ha lo sguardo un po’ vacuo e terrorizzata. –Mira… Mira… che ti ha fatto…- Nella sua mente ha ancora l’immagine della sua amica morta annegata in una doccia di sangue a pochi cm da lei… e non poteva fare nulla per salvarla.

-Ci tenevi così tanto alla tua amica?- Una voce fredda e crudele la fa trasalire… si guarda in giro e non vede nessuno… ma sente la voce.

-Chi è? Non nasconderti!- Lei sfodera i suoi pugnali da lancio, ha la fronte sudata e spaventata.

-Sono proprio di fronte a te… ma tu non mi vedi.- La voce ha un timbro aberrante e riprende:–Lo so che cosa vuoi…-

-Muori!-Lei lancia i pugnali davanti a sé e quelli si conficcano sul muro.

-Non puoi toccarmi… Because I’m a ghost.-La voce e il suo contenuto la terrorizzano.

-Accidenti…non voglio morire!- -Nessuno ha parlato di morte, sei stata tu a cominciare.- Il fantasma mostra il suo viso…bello è d’aspetto e una mezza fraglia gli copre l’occhio destro. Ha l’aspetto di un modello, ha degli occhi gelidi e il labbro ha i bordi leggermente volti verso il basso. Lui s’avvicina a lei… -Ho ucciso la tua amica per restare soli insieme…- La parola “insieme” le martella in testa. -L’ho capito sai? Da come guardi quel biondo… da come mi fissi… vuoi solo quello… nella forma più pura.- Le prende il mento e avvicina il suo viso a quello del tizio.–Aspetta… non so nemmeno come ti chiami…- Burent ha le idee molto confuse.–Chiamami Joe Black…per cominciare.- L’albino passa una mano al fianco della ragazza. Burent sente una fiamma avvolgerle il cuore… seguito da una fitta di dolore al petto.

-Mi dispiace… ma non è il momento. La prossima volta saremo fortunati.- Annuncia in tono funereo.

“Dove diavolo è mio fratello?” Trevan richiama il fratellino attraverso la telepatia.

Nell’aula di prima che è diventata uno zoo vista l’elevata presenza di animali immaginari e non. Il giovane Karol è costretto a lasciare l’orango gigante con cui sta giocando per raggiungere il fratellone e insieme creano un varco per risucchiare i due nemici principali…la famiglia Phoenix.

Leonard vede il varco e capisce che deve chiamare i suoi compagni. Ulula forte e chiaro tanto che tutti possono sentirlo.

-Abbiamo rispettato il patto… ora dicci dov’è Maeko.- Leonard si rivolge a Rias che è appena arrivata insieme ai suoi pezzi della scacchiera e gli altri Werewolves.

-Maledetto! Se non fosse per quel infame che si è intromesso nella mia battaglia, avrei vinto!- Lo sguardo del Re avversario è così furente e sanguinario che decide di causare una strage.

-Lascia fare a noi!- Hans vedendo la pericolosità dell’avversario e temendo per l’incolumità del suo signore scatta all’attacco.

-No! Fermo!- Leonard fa per alzare il braccio, che vede bruciare uno dopo l’altro tutti i suoi compagni.

-Nessuna pietà!- Riaser è totalmente impazzito per la paura di perdere… e a farne spese sono i compagni innocenti del Patriarca…

-È da moltissimo che non combatto…-Leonard si scrocca le dita e fissa con odio il suo avversario.

I suoi compagni sono ancora vivi ma gementi… Rias vorrebbe attaccare il suo avversario ma Issei la ferma.

Issei

-È compito suo.- Le dice indicando il pugile.

La sfida sta per iniziare… chi vincerà?


Eccoci al finale del capitolo, sicuramente vi chiederete: Ma che centrano queste persone con la storia di Leonard Lycan? Ve lo dico... assolutamente nulla, se non per recuperare Maeko. Ho voluto rendere il capitolo più lungo aggiungendoci qualche combattimento qua e là. Spero che vi abbia fatto piacere e alla prossima!
(Se non riuscite a vedere qualche immagine dei personaggi; vicino ho lasciato il nome così potete andare a cercare voi stessi). 

P.s.

Si capisce che mi piacciono gli anime ecchi?

Leonard (ironico): Noooo... per carità!

Beh... A presto!
   
 
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