King (Con il tablet in mano): Leonard? Dove sei finito?
Leonard (con una tazza di cioccolato e alcuni biscotti gentilmente offerti dalla industria pastificieria della Fundom & c.): Sono qui, tieni.
King (mangiucchiando uno dei dolci offerti da Leonard): Grazie, cominciamo... Maeko afferma che hai annusato la sua biancheria, è vero?
Leonard (>/////<): In sogno...
King: Ok, allora Zeressa ti chiede quale scuola vorresti frequentare.
Leonard: Nel tempo libero insegno letteratura ma non mi spiacerebbe frequentare il Liceo Ishiyama. (ride)
King (sorridendo): Pure a me! Beh la seconda è: Ti prendi Maeko per qualche giorno?
Leonard: Beh sì, qual'è il problema? Se lei è d'accordo...
King (cambiando la pagina con un gesto con le dita): Okay, veniamo a BlackNote20.
Leonard: Sono tutt'orecchi.
King: Preferisci più Mako o Maeko?
Leonard (dubbioso): In che senso?
King: Nel senso che ti piace.
Leonard (spremendosi il cervello): Beh... uhmmm....
*Tre ore più tardi.*
King: E va bene, passiamo a qualcosa di più facile. Hai mai pensato di chiamare un consulente d'immagine?
Leonard (Double Bastard Inside Mode On): Se lo paghi tu, va bene.
King (nascondendosi dietro il tablet): Inquietante... ecco l'ultima domanda: Se sapessi di dover morire domani, quali sarebbero i tuoi ultimi desideri?
Leonard: Il mio ultimo desiderio... Uhmmm.... rispondere alla prima domanda!
King: È senza risposta, eh? A proposito, devo darvi una pessima notizia. A causa di impegni scolastici, la storia sarà sospesa fino a nuovo ordine. Quindi godetevi questa storia.
Una grande scuola si staglia di
fronte a me, potrebbe essere una scuola come tante altre. Potrebbe, ho
detto.
-Beh, entriamo?- La voce di
Hans mi scuote dai pensieri che rivolgo in modo poco garbato alla
signora Hellsing.
-Grrr…umph
(espressione di disappunto)…andiamo.- Inizio ad avanzare per
il cortile dell’ istituto, noto che ci sono più
ragazze che ragazzi.
-È che la scuola
è passata da femminile a mista.- Mi spiega Gunsche, leggendo
un piccolo libretto con una mano.
-Mmmh…facciamo in
fretta. Ehi tu!- Mi rivolgo a due studenti che chiacchieravano in santa
pace.
-Dove possiamo trovare il Club
dell’Occulto?- Interviene Hans.
I due giovani ci guardano con
un certo disappunto e meravigliati, sarà per i nostri abiti
da reverendi o cosa? Comunque ci indicano la sala dove ci dovrebbe
essere la sede, inutile dire che una volta lì non troviamo
nessuno. Hans inizia a perquisire le stanze e la cosa che salta
all’occhio è che la doccia si trova proprio a
fianco alla stanza principale dove si trova una scrivania (con sedia
foderata di verde), un tavolo basso, un divano vicino a esso e delle
sedie.
“A chi verrebbe in
mente di costruire una doccia qui?” Mi chiedo mentre mi siedo
sul tavolo basso.
Rivolgo uno sguardo alla
cassettiera vicino al muro con curiosità e decido di andare
a vedere. Qualcosa colpisce il mio naso e mi respinge indietro.
-Eh?- Mi gratto il naso e con
più attenzione vedo un filo sottile sospeso in aria. Mi
chiedo se non è una trappola.
-Leonard, non
c’è nessuno.- In quel momento torna il biondo. Io
annuisco e mi avvicino alla cassettiera. Apro il primo cassetto.
-What is the fuck???- Detto in
coro con un inglese perfetto.
All’interno vi
è una serie completissima di reggiseni e mutandine di tutte
le taglie e colori.
-Santa Maria vergine
dell’Incoronata!-Quest’esclamazione mi lascia un
po’ bastito, dov’è che Hans ha imparato
un termine simile?
Il fatto è
trascurabile… qui c’è roba seria!
-Per la miseria, siamo finiti
in una Harem Comedy!- Dico io chiudendo il cassettone. Siamo reverendi
noi, non pervertiti.
*Si passa dal punto di vista
dell’autore.*
In un'altra sala vi sono due
ragazze con entrambe gli occhiali da vista dalla montatura blu.
-Tsubaki, qualcuno
s’è intrufolato nella stanza di Rias Gremory.
L’avviso?- Chiede la prima cioè la più
minuta.
-Uhmm…beh,
finché non scopriranno il cerchio magico non ci daranno
problemi.- Afferma con la voce tranquilla, la donna dai capelli lunghi
mentre osserva da uno schermo ultrapiatto i due licantropi che
esaminano la stanza, finché…
-Accidenti! Il biondo ha
trovato il sistema per evocare il cerchio magico!- Sona si fece
preoccupata. E non aveva torto… Leonard e Hans saltarono in
contemporanea nel cerchio.
*Si torna dai due lupi.*
-Avete visto? Non siamo
più nella scuola! Siamo in un… siamo di nuovo a
scuola!- Hans si guarda in giro con gli occhi confusi.
-No…non senti?
C’è un’aria strana…questo lo
sento… è l’odore di una battaglia.-
Affermo mentre apro una delle finestre.
-Siamo in una dimensione
alternativa…non so come ma siamo in un campo di battaglia e
in più che si svolge in mezzo a una copia perfetta
dell’istituto scolastico.- Spiego a uno spaesato Hans.
-Okay, è come dici
tu. Che facciamo?- Mi chiede. –Facciamo quello in cui siamo
più bravi, no?- Sorrido mentre m’affaccio dalla
finestra.
-Patriarca!- Hans urla e poi si
getta addosso a me gettandomi con lui dalla
finestra.
Un boato fa crollare la scuola.
-Mi hai salvato…-
Dico mentre respiro piano, entrambi siamo a pancia in giù al
suolo.
Ci rialziamo rapidi e ci
guardiamo in giro… chi ci ha attaccato?
Vediamo due donne…
-Siamo state noi… non vi permetteremo
d’interferire con la battaglia di Padron Raiser.- Si mettono
in posizione d’attacco.
Noi prendiamo in mano le croci
al petto, insieme chiudiamo gli occhi e cantiamo (Non so
perché ma sento che non siamo solo noi due a cantarla):
Altissimu, onnipotente bon
Signore,
Tue
so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.
Ad Te
solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente
messor lo frate Sole,
lo
qual è iorna, et allumeni noi per lui.
Et
ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te,
Altissimo, porta significatione.
Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et
pretiose et belle.
Laudato
si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per
lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua,
la
quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato
si', mi Signore, per frate Focu,
per lo
quale ennallumini la nocte:
ed
ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si', mi' Signore, per
sora nostra matre Terra,
la
quale ne sustenta et governa,
et
produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et
sostengono infirmitate et tribulatione.
Beati
quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da
Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la
quale nullu homo vivente po' skappare:
guai a
quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati
quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la
morte secunda no 'l farrà male.
e serviateli cum grande humilitate.
Con
un italiano volgare e antichissimo lodiamo l’opera di nostro
Signore e concludiamo con un Amen.
-Voi…siete
Esorcisti?- Mi chiede la più piccola delle due e che
brandisce una spada.
-Noi siamo uomini di Dio.-
Rispondo con un sorriso gentile.
-Beh, visto che siete
reverendi. Ci presentiamo, sono Mihae e lei è Siris.- Dice
la donna più grandicella ed è vestita con kimono.
-Felicissimi di conoscervi,
volete farvi confessare prima di eliminarvi?- Rispondo con sempre quel
sorriso gentile.
Hans caccia fuori dalla tunica
nera due revolver
modello volcano e apre il fuoco sulle due donne. Siris spicca
un balzo notevole e punta nella mia direzione con
l’intenzione d’eliminarmi.
-Tsk, il tuo avversario
è Hans Gunsche!- Dico con l’aria tranquilla. Hans
spara alcuni colpi nella sua direzione così lei è
costretta ad allontanarsi dalla mia parte.
Hans si sposta velocemente e
quindi per la guerriera è difficile colpirlo con la sua
spada, così il lupo decide di spararle addosso i suoi
proiettili d’argento benedetto. Lei agita la spada e devia i
colpi.
-Niente male ragazzina!- Hans
ricarica in fretta le pistole e decide di usarne solo una.
-Non sottovalutarmi, pastore!-
Ghigna con ostilità Siris.
Hans sorride e i suoi occhi
diventano di un giallo luminoso. A quando pare Hans non scherza, ne fa
a spese quella simil ninja.
Come un selvaggio scatta
all’attacco muovendosi in modo molto rapido e impercettibile
all’occhio umano. Cerca di trovare una breccia per
infliggerle un attacco spietato ma lei non si fa mica intimorire e
contrattacca con affondi molto forti e in grado di fendere
l’aria circostante.
-Attacco dall’alto!-
Lei spicca un balzo e atterra al suolo con la spada conficcata ad essa.
Per il capitano è sufficiente rotolare
all’indietro per evitare l’attacco.
-Giga impatto!- La pistola
s’illumina di giallo e sembra che tremi per lo sforzo, il
capitano chiude l’occhio sinistro e mira con il destro. Si
sente un sibilo e l’indice si piega sul grilletto.
Un raggio giallo con piccole
scariche d’elettricità rosse viene emesso
dall’arma. Il suo effetto è devastante!
-Hans, sei uno stupido.- Gli
rimprovero.–Cosa? Che ho fatto?- Hans mi fissa con gli occhi
timorosi, non si rende conto che ha solo sprecato le energie.
-Il raggio ha colpito
l’avversario, ma non la sua compagna.- Dico e poi alzo la
mano come a indicare:-Vedi? Mihae ha un qualche potere di guarigione e
proprio ora sta curando la sua amica.-
-Maledizione…-Hans
impreca scocciato, sperava di finire presto ma la sua impazienza gli ha
fatto un brutto scherzo.
-Grazie Mihae…- La
guerriera dai codini lunghi si rialza in pieno delle sue forze. E fa
per voltarsi verso la sua compagna ma vede il suo corpo cadere al suolo
e scomparire in una luce.
Ritorna a vedere in avanti e
vede Hans ricaricare l’arma.
-Mai distrarsi in mezzo a una
battaglia.- Dico mentre osservo con le mani dietro la sua schiena.
-Tu…perché
lo hai fatto?- Siris fa fatica a contenere la sua rabbia.
–Che ha fatto lei piuttosto… ti ha curato!-Hans
ritiene il gioco, scorretto.
-Bastardo!- Lei scatta in
avanti cercando di sferrare un fendente orizzontale, ma il biondo si
abbassa rapido e con un sorriso sfottente fa per sparare un colpo a
distanza ravvicinata.
-Non finirà in
questo modo!- Siris lo sbilancia con un calcio rotante e corre in
avanti sperando di arrivare quando prima alla palestra in mezzo al
cortile.
Hans la fissa allontanarsi e
tiene la pistola puntata, potrebbe colpirla anche a una distanza
elevata ma a mia grande sorpresa, lui abbassa l’arma.
-Mh.. il nemico ha lasciato il
campo di battaglia.- Commenta il capitano.
Io sorrido e insieme ci
dirigiamo alla boscaglia e decidiamo di fare il punto della situazione.
-Dunque, che facciamo?- Hans si
guarda in giro e si accerta che non vi sia nessuno.
-Beh, abbiamo visto che ci sono
degli avversari abbastanza tosti, visto che quelle due tipe hanno
distrutto la sede dell’occulto, quindi mi sa che dobbiamo
muoverci con circospezione. Se solo Schro fosse qui…-
L’ultima frase la pronuncio con cruccio.
*Si passa dal punto di vista
dell’autore.*
-Attenzione! A tutti i
giocatori! Degli intrusi si sono infiltrati nel campo di gioco. Si
richiede la presenza di guerrieri in grado di affrontare la minaccia.-
La presidentessa avvisa altre persone che sono presenti nella
dimensione, esse si stavano affrontandosi in feroci combattimenti e
ognuno di essi erano elementi di una scacchiera.
Nella sala principale troviamo
un uomo dai capelli lunghi e biondi, dall’aria arrogante e
sfrontata. È vestito con una camicia bianca, una giacca e un
pantalone rosso. Egli è una Fenice infuocata, un nemico
tosto.
-Umpf, seccatori. Isabela,
Xuelan, Karlamine… occupatevi di loro.- Disse il tipo
attraverso degli speciali comunicatori invisibili ad occhio nudo e
posizionati all’interno dell’orecchio. Un strumento
magico per comunicare, insomma.
Le donne citate ricevono il
messaggio e dalla loro posizione si spostarono in direzione dei nostri
due reverendi, insieme a loro si unirono due ragazzine nekocat: Ni e Li.
Nel frattempo nel luogo ove si
trovavano le due donne occhialute.
-Vediamo la situazione: Rias ha
perso già la sua Torre, la sua Regina sta combattendo contro
la Regina avversaria. Con lei vi sono Il Pedone, Il Vescovo e Il
Cavaliere. Dalla parte di Phoenix vi sono La Regina che sta combattendo
contro la Regina di Rias, Il Cavaliere, le due Torri e le due Pawn si
stanno dirigendosi verso i due intrusi.- Afferma Sona.
-Beh, vediamo come se la cavano
i due avversari.- Tsubaki si concentra verso lo schermo ove si vi sono
inquadrati i due lupi.
*Si torna da Leonard*
Ma che diavolo? Siamo
circondati da donne prosperose e con le armi! Io e Hans le fissiamo e
ci rendiamo conto che sarà molto difficile uscirne fuori
senza essere feriti. Con loro vi è anche Siris.
-Quei due… hanno
ucciso Mihae! Non sono normali.- La donna ci fissa con odio avvisando
le sue compagne di fare attenzione.
-Leonard…ci dobbiamo
trasformare!- Mi consiglia Gunsche, pronto a iniziare la mutazione.
-No, non voglio un bagno di
sangue. Ricordatelo, la violenza genera altra violenza.- Gli faccio
rimembrare.
Hans mi guarda e poi si
concentra verso i nostri avversari.
-Sono molte e sembrano ben
preparate.- Dico e aggiungo con rammarico:-Non so se ne usciremo vivi.-
-Oh, oh, oh! Ma
guarda… il mio master si arrende per due o tre passere!-
Quella voce ci è familiare e sorprende i nostri avversari.
Spostiamo i nostri sguardi e
vediamo disteso su un ramo d’albero del cortile e con le
gambe a penzoloni quel furfantello di Schrodinger.
-Tu…qui?
Già lo avevo dimenticato, tu puoi essere ovunque e anche
no.- Sono sollevato di rincontrare quel catboy.
-Ovviamente alla festa si sono
voluti aggregare anche loro!- Schrodiger scoppia a una risata fragorosa
e beffarda mentre avanza in mezzo alla raduna con i nostri compagni,
sono tutti facenti parte del élite: I Santi!
Vedo i loro visi sorridenti e
incoraggianti, come a dirmi: Non sei solo! Siamo con te!
-Beh, la situazione si
è rovesciata!- Commenta Hans.
Ecco la nostra truppa:
I nostri avversari:
Io
sorrido e mi rivolgo ai miei compagni: -Fratelli, il momento che tanto
aspettavate è giunto. Mostrate a quei demoni la potenza dei
Santi.-
I Santi rispondono congiungendo
le loro armi in preghiera: -Noi saremo come pastori per te o mio
Signore, tu ci hai investito della tua potenza, siamo pronti ad
eseguire ciò che tu comandi, faremo scorrere fiumi di sangue
riportando a te schiere di anime perse. In nomine patris. et filii et
spiritus sancti.-.
-Scegliete il vostro avversario
e riportatelo nella retta via.- Ordino. –Come comanda il
Padre, noi agiremo.-Rispondono.
-Ma che sta succedendo? Chi
sono questi pazzi?- Xuelan si mise in assetto di combattimento.
-Tu sarai la mia avversaria!-
Sergio si sistemò una ciocca di capelli azzurri dietro
l’orecchio e le rivolse un sorriso, non intenzionalmente,
provocante.
Xuelan infiamma, letteralmente,
le mani e le gambe. Scatta in avanti con un colpo di kung fu, ma il
ragazzo dal viso d’angelo si sposta lateralmente e non
attacca.
Si limita ad evitare i colpi e
a bloccare. Lei tenta di colpirlo al viso con una gomitata ma per
Sergio è sufficiente tirare la testa all’indietro.
Si allontanano di un po’. Xuelan ha un po’ di
fiatone mentre lui è tranquillo.
-Perché non mi
attacchi? Non pensare che puoi schivare sempre.- La cinesina lo
aggredisce verbalmente piegando le gambe e preparandosi a un altro
assalto frontale.
-Non voglio farti del
male… mi limiterò a renderti inoffensiva.
È così che ha ordinato Leonard.- Risponde con
toni calmi il ragazzo.
-Grrr….-Lei ghigna
e, stanca di sentirsi presa in giro, decide di dare il meglio di
sé stessa.
Scompare di fronte agli occhi
del Santo e ricompare di nuovo al lato destro di quest’ultimo
e gli infligge un colpo di ginocchio allo zigomo. Il colpo gli fa
piegare il viso di lato e sembra che abbia ottenuto il suo effetto. Lei
ritorna subito con i piedi piantati a terra. Sergio sposta la testa
verso la donna e resta inespressivo.
-Beh? Ha avuto effetto o no?-
Lei non riesce a capire se è in coma o fa solo lo stupido.
Sergio non risponde, è bloccato da quella posizione da
diversi minuti.
Xuelan s’avvicina con
i nervi tesi e pronti a scattare in caso di pericolo. È
già arrivata a qualche metro di distanza.
-Oh? Ci sei?- Lei
inarcò un sopracciglio. Nessuna risposta.
Non so perché ma lei
riprende di nuovo a colpirlo con degli attacchi violenti e combinati.
Sergio incassa senza reagire e sempre con uno sguardo un po’
beota.
-Uffa! Non ignorarmi!- Lei fa
una faccia un po’ corrucciata mista a depressione.
–Non preoccuparti… stavo solo preparando il mio
colpo più forte.- Risponde in quel momento Sergio.
La reazione spaventa la ragazza
che fa un balzo all’indietro e si posiziona alla difensiva.
-Ma che…- -Buon
bagno!- Sergio ridacchiò vedendo la cinesina finire
sott’acqua. Vi spiego: Sergio è un lupo mannaro
con il potere dell’acqua, per usarla deve caricare
l’energia contenuta nei suoi capelli azzurri. Il processo
può durare anche parecchio. Vi potrà sembrare un
debole ma è perché un tipo pacifico e tranquillo.
Tornado al suo potere: ha trasformato il terreno ove si trovava
l’avversaria in una pozza d’acqua.
-E ora…- Sergia
annullò il suo potere ritrasformando l’acqua in
terra. Xuelan resta bloccata dalla vita in basso.
-Liberami subito!- Lei urla e
scalpita con le braccia menando pugni a destra e manca.
-Ora che stai ferma,
posso…- Il suo sorriso assunse un angolazione inquietante.
“Mio dio…
mio dio.” Lei, probabilmente si aspetta di tutto dalla
tortura alle cose più sconce.
-Battezzarti.- Sergio prende
dalla cintura un piccolo piatto e ci versa un po’
d’acqua santa.
-NO! NO! Sono un demone!
L’acqua santa mi può uccidere!- Lei ha gli occhi
spaventati e sudava in maniera incredibile.
-Oh, che peccato…-
Sergio le versa l’acqua addosso. Lei chiude gli occhi
disperata…sperando in una morte rapida. Ma ciò
non avviene. Si bagnò solamente il viso.
-Io ti battezzo nel nome del
padre, del figlio e dello spirito santo, Amen.- Disse con
solennità.–Amen.- Ripetemmo noi.
-Ma…-Lei non
riusciva a capire. –Lo sapevo che eri un demonio ed
è per questo che ti ho battezzato, ora sei una pecorella
tornata nell’ovile.- Le spiegò il ragazzo.
-Smettila con le fesserie e
tirami fuori di qui!- Lei s’infuria ancora di più.
Sergio le mise le mani ai
fianchi e la tira fuori dalla terra. Lei poteva sentire il respiro del
sacerdote sulla sua testa e le braccia cingerle i fianchi. Lui le
carezza la testa.
-Ehmm…non vorrei
disturbare. Ma ha vinto Sergio visto che l’avversaria ha
perso combattività.- Dice Schro.
-Sì, ben fatto
Sergio.- Dico io mentre ringrazio mentalmente che il combattimento sia
andato a buon fine.
-Affronteremo noi gli
avversari!- Si fanno avanti Karlamina e Isabela.
-Ok. Ihazel e Ahamaud, potete
combattere!- Ordino ai due ragazzi.
-Sarà un piacere.-
-Non vedevo l’ora!-Esclamarono i due giovani.
-Umpf…non
sottovalutateci!- Dice la donna con la mezza maschera vedendo che gli
avversari sono due ragazzini.
I due giovani la zittiscono con
i fatti: Si strappano la parte superiore dell’abito (come
Hulk Hogan prima di ogni incontro. ndAutore). I loro muscoli e le vene
pulsano visibilmente mentre il loro viso si deforma. Le orecchie
diventano a punta, s’ingigantiscono e sono molto pelosi.
Ghignano e scattano all’attacco.
-Ma che sono?- La donna in
armatura inizia a ricoprire la lama della sua spada con delle fiamme.
-Grrraaaaarrr!!!- Ihazel
cioè il lupo bianco balzò addosso alla donna e
con grande vigore inizia a graffiarle l’armatura. Dovette
desistere quando lei lo colpì con un fendente infuocato al
fianco. Uscì un po’ di sangue ma ciò
ebbe l’effetto di farlo infuriare.
Isabela nel frattempo affronta
il lupo con il pelo dorato. Se la cava bene, lo affronta a mani nude.
Lei gli colpisce una zampa facendolo sbilanciare e con uno scatto
rapido sale sulle sue spalle e cerca di soffocarlo con le sue gambe e
di tanto in tanto gli colpisce la nuca con dei pugni.
-Beh, non è molto
difficile… prendi questo!- Karlamina apre il palmo della
mano e da essa spara una sfera di fuoco che prende in pieno il bianco
lupo. S’alza un polverone, non si riesce a capire che accade
ma poi un’onda d’urto respinge in modo violento la
donna con l’armatura, a causa dello spostamento
d’aria si dirada il polverone. Ihazel è ancora
lì con il muso sanguinante e un pugno al suolo. Ha il fianco
che gli sanguina ancora ed ha il pelo sporco di polvere.
Ahamaud, con le zampe umane,
cerca di aprirle le gambe per liberarsi dalla presa al collo della
donna. Ghigna quando capisce che ha una presa impressionante. Decide,
allora, di allungare le braccia e schiacciare la donna, battendo le
mani come una pressa idraulica. Lei non si fa sorprendere e molla la
presa e si lascia scivolare verso il basso
usando la schiena del gigantesco lupo come uno scivolo. Si sposta
rapidamente di lato mettendosi così faccia a faccia con il
petto del lupo e sferrando un fortissimo montate che mozza il respiro.
-Ben fatto…-
Karlamina è felice che la sua amica sia riuscita a
sconfiggere uno degli avversari.
-Dannazione…-Hans
non è dello stesso parere e vorrebbe affrontare la donna ma
io lo fermo e gli dico:-Dai un po’ di fiducia a Ahamaud.-
Come se il ragazzo abbia
ascoltato la mia frase si rialza sotto gli occhi sgomentati degli
avversari.
-Non va bene così,
dobbiamo usare il nostro attacco di coppia.- Secondo Ahamaud
è l’unico modo.
-Mi sa che è
così.- Ihazel si pulisce il labbro sanguinante. Entrambi i
lupi sono tornati normali.
Gli avversari si stanno
chiedendo che cosa sia questo attacco di coppia. Beh, non tarderanno a
scoprirlo. Senza tanti preamboli i due lupi si mettono a fianco a
fianco e si muovono come se uno fosse il riflesso
dell’altro… Scattano insieme, poi
imprevedibilmente si separano e urlano insieme: Danza Reale!
La loro tecnica è
quella che mi ha impressionato in modo particolare, proprio come un
ballo reale… Balli con una dama, poi viene uno e vi
scambiate la dama. Qui è lo stesso solo che avviene in modo
imprevisto: mentre combatti contro uno e pensi di aver capito come
affrontarlo, ecco che subito avviene lo scambio! Ti trovi a dover
affrontare un altro avversario che non conosci e che usa uno stile
diverso. (Spero che vi sia chiaro. Nd Autore.)
Le due donne vennero
immediatamente messe con le spalle al muro.
-Come vi sembra?- Dice Ihazel
ansimando e tenendosi la mano sulla ferita al fianco.
-Eh, non se lo
aspettavano…- Ahamaud si scrocchia le mani.
Imprevedibilmente le due donne non hanno il tempo di controbattere che
sparirono in una luce forte.
Poco dopo anche Xuelan scompare
di una luce bianca.
-Che è successo?- Si
chiede Sergio. Anche noi abbiamo la mente piena
d’interrogativi.
-Sono state sconfitte e quindi
abbandonano il campo.- Spiegò un ragazzo giunto da
lì.
-Chi sei?- Chiedo. Qui ci sono
cose che non sappiamo e con la mia mente ancora confusa spero che il
giovane qui, mi spieghi tutto.
-Sono Yuuto Kiba, sono il
cavaliere di Rias Gremory.- Si presenta il giovane, i miei occhi
s’illuminano e faccio una faccia terribile.
-Finalmente!
Dov’è Rias?- Chiedo in modo un po’
concitato.
-Aspetti, perché
vuole lei?- Si fa serio Yuuto.
-Dov’è
Maeko? La figlia di Alucard e di un angelo caduto.- Spiego.
-Ah, ho capito… beh,
siamo combattendo per lei.- Yuuto sorride e parla con qualcuno
all’orecchio.
-Ragazzi, non perdiamo tempo. I
giochi sono finiti.- Con questa frase, spingo i miei compagni a
concludere la lotta.
Leithian rende subito
inoffensiva l’avversaria sparandole addosso una sfera
d’energia oscura e Siris crolla a terra svenuta seguita poi
da una luce.
-A loro due me ne occupo io.-
Schrodiger sorride malizioso fissando le due gatte Ni e Li. Sbaglio o
ha fatto un viso alla pedobear?
*Si passa al punto di vista
dell’autore*
-Impressionante…non
me lo aspettavo che ci fossero anche quei tipi così forti.-
Dice Tabatha, rivolgendosi alla presidentessa Sona.
-La Chiesa ha dei validi
alleati… non mi piace.- Il viso della presidentessa si
rabbuiò molto. Quegli esseri non erano normali…
erano neutrali.
Nel frattempo nella zona della palestra vi stavano Rias, Issei e Asia. Quelle tre erano rispettivamente il Re, Il Pedone (x8) e il Vescovo.
-Come dici… vogliono
parlare con me?-Rias è una donna dai capelli rosso cremisi e
dalle forme generose.
-Che è successo?- A
parlare è stato il pedone cioè un ragazzo dai
capelli e gli occhi marroni ed è il tipico ragazzo
pervertito e incapace ma che ha un’arma… ed
è il guanto rosso al braccio destro.
-A quanto pare, abbiamo degli
alleati…sono degli esorcisti.- Spiega Rias e decide di
richiamare Yuuto e di portare con lui gli esorcisti.
-Mio dio… con loro c’è anche Fred?- La piccola Asia è leggermente turbata. E come darle torto?
-Non preoccuparti, non sembra
che vi sia Fred o qualche esorcista corrotto.- La tranquillizza il Re.
-Comunque stai tranquilla, ti
proteggerò io.- La rassicura Issei. Lei in tutta risposta
arrossisce.
-Voglio proprio vedere come
fai.- Una voce sorprende tutti.
Di fronte a loro apparirono i
Santi, a parlare è stato Sergio Leone. Leonard presenta i
suoi compagni al Re e agli altri.
-Che cosa volete?- Rias nota che tutti quegli uomini sono tutti con uno sguardo gentile e compassionevole.
-Stiamo cercando una mia cara
amica.- Inizia il lupo più anziano.
-Per la precisione, la sua
fidanzata.- S’intromette Schro e successivamente messo a
tacere dal pugno di Sua Eccellenza, il braccio destro Hans Gunsche.
-Dicevo…Maeko, la
figlia di un angelo caduto e del leggendario vampiro Alucard.- Leonard
fa finta di nulla e spiega le ragioni della sua visita e
aggiunge:-Anche se sento che sono capitato in qualcosa di grosso.-
-Hai ragione.-Rias sente di
potersi fidare di quei tipi anche se sono membri della Chiesa.
–Sono Rias Gramory e sono l’unica femmina del
casato Gramory e il mio avversario (di cui avete eliminato il grosso
dei suoi pezzi.) è Raiser Phoenix, il mio fidanzato secondo
i miei genitori. Ma io non voglio fidanzarmi con quello spocchioso. E
quindi ci siamo sfidando in questa competizione a scacchiera.-
-Ho capito, ma che vuol dire a
scacchiera?- Domanda Trevan.
-Ognuno di noi impersona un pezzo degli scacchi. Io sono il Re, Asia è il fante, Yuuto è il Cavaliere e infine Issei è il mio Pedone che ne vale 8. È chiaro?- Spiega anche questo ai nostri lupi.
-Okay, a quanto siamo?- Chiede
Hans.
-Abbiamo perso la Torre
(cioè Koneko) e Akeno Himejima sta affrontando la regina
avversaria. Il Re è ben protetto nella sala principale della
scuola. Ci sono ancora degli avversari che non abbiamo ancora
eliminato. Per la precisione un Vescovo e dei Pedoni.- Spiega Yuuto.
-Va bene, se vi aiutiamo a
vincere voi ci dite dov’è Maeko.
D’accordo?- Propone Leonard.
-Sì, affare fatto.-
Rias e Leonard si stringono la mano.
-Bene ragazzi, avete sentito.
Leithian, tu occupati della regina e voi due fratelli Poltergeist,
venite con me. Gli altri rimangano qui. Hans e Schro, voi proteggete il
Re. Sergio fai compagnia al Fante e infine il resto fornirà
supporto al Cavaliere e Pedone. Chiaro?- Dà le disposizioni
per sferrare l’attacco finale.
-Ascoltatemi bene, i fratelli
Poltergeist convinceranno gli avversari ad abbandonare la loro base,
quando questo avviene, vi farò un segnale uditivo e voi
preparatevi a riempirli di mazzate.- Appunto mentre lasciamo la
palestra.
Raiser, ovviamente, non resta
con le mani in mano ma richiama a sé tutti i suoi pezzi
sopravvissuti per tentare un’ultima difesa. L’unica
a mancare all’appello è Yubelluna, la sua regina.
Lei sta per eliminare la regina avversaria e giungere aiuto al suo Re.
-Oh, cielo… non te
lo permetterò.- Akeno, con la veste sgualcita e le braccia
scoperte, scaglia un fortissimo fulmine dorato in direzione del
avversaria sperando di impedirle di fornire supporto al Re.
-Stupida! I tuoi attacchi non
mi fanno nulla!- Grida Yubelluna, ella è una donna molto
forte e pericolosa tanto che è l’amante di Raiser.
Un violento raggio rosso parte dalla punta del suo scettro puntando
verso la rivale. Akeno non si fa sorprendere e scatta in avanti e,
roteando il busto, evita il raggio e contrattacca con un raggio
elettrico in piena faccia. Il colpo ha il suo effetto e la
tett…ehm… la regina viene sbalzata al suolo.
-Perfetto! Non mi resta che
concludere!- Akeno fa per caricare il suo colpo più forte
ma…
-Lo credi sul serio?- Yubelluna
sparisce di fronte a Akeno e ricompare alle sue spalle ferendola con un
forte colpo di energia oscura. La regina di Rias si trova nella stessa
situazione ove prima si trovava l’avversaria.
-Dannazione…perdonami
Rias.- Akeno chiude gli occhi pronta a difendersi ma…
-Lampo oscuro!- una lama di
colore viola scuro devia l’attacco di Yubelluna diretto a
Akeno.
“Che è
successo?” Akeno apre leggermente gli occhi e quello che vede
la fa innamorare… un ragazzo dai capelli viola, lo sguardo
truce, abito dark e gli orecchini al padiglione auricolare sinistro. Il
suo salvatore è di spalle e alla mano destra vi è
una lama d’energia oscura.
-Chi diavolo sei tu?- Yubelluna
non ha apprezzato l’intervento del misterioso giovane.
-Come hai fatto a riprenderti?
Poco fa eri conciata peggio della donna dietro di me.- Chiede in modo
spiccio.
-Beh, ho usato il sangue di
Fenice che è un potente liquido rigeneratore.- Risponde la
donna in mezz’aria non trovandoci nulla di male a soddisfare
la curiosità di uno che fra non molto sarebbe rimasto
sconfitto di suo pugno.
-Quindi hai barato…-
Il ragazzo fa scomparire la lama d’energia oscura dalla mano
e alza la mano sinistra come a voler difendere Akeno.
-Io sono il figlio del grande
stregone Rasputin, mi chiamo Satamakots Degrobastin Leithianpanstor
Rasputin II. Per brevità chiamami Leithian.- Si presenta il
ragazzo.–Io sono la regina Yubelluna ricordati questo nome
mentre vaghi per l’inferno!-La regina scaglia delle lame
d’energia oscura prontamente bloccati da una barriera
innalzata dalla magia nera di Leithian.
-Preferisco il paradiso.-
Leithian incrocia le braccia a X, poi le piega verso il basso e infine
crea due sfere d’energia oscura.
-Bombardamento nero!- Con una
grande velocità e forte sincronia di movimento con le
braccia lancia ripetutamente le sfere.
Yubelluna rotea il suo bastone
e provoca un mini tornando che respinge le sfere che finiscono sul
terreno circostante e con l’impatto esplodono.
-Bah, non va bene
così.- Leithian alza le braccia al cielo e innalza una
cupola protettiva intorno a Akeno.
-Oh cielo! Che fai?- Lei cerca
di alzarsi. –Non muoverti! Finché non
sarò morto o avrò sconfitto quella baldracca tu
sarai li dentro al sicuro.- Leithian le rivolge uno sguardo
pericolosamente serio e irruente.
-Umpf…schifoso
essere inferiore! Non credere di essere più forte di me,
sono la regina!- La donna prosperosa si posiziona in attacco.
-Non sono monarchico, parla di
meno e combatti!- Con il tono combattivo e cruento, il figlio del
monaco pazzo inizia a creare delle sfere nere che vengono scagliate
contro l’avversaria.
“Pensi che lo stesso
trucco funzioni?”Lei rotea ancora una volta il bastone
creando un mini tornando ma le sfere non fanno nulla. Leithian crea una
scimitarra d’energia viola e si scaglia contro
l’avversario.
“Non sono
così stupido…” Le sfere create da
Leithian si muovono in posizioni prestabilite e restano lì,
sospese in aria. Leithian stesso cerca di non avvicinarsi troppo alle
sfere e di spingere l’avversaria verso uno di esse.
Yubelluna schiva e para
continuamente i colpi del ragazzo con un sorrisino di beffa in viso.
–Sei carino, ma sei ancora lontano dal mio potenziale.- Lo
provoca la donna.
-Tsk…hai una delle
mie sfere al tuo lato.- -Cosa?- Lei si volta e vede una delle sfere
nere attaccarsi al suo braccio. In pochi
secondi anche le altre sfrecciarono verso la loro
“compagna” e si attaccarono al corpo della donna.
-Goodbye!- Leithian si
allontana in fretta e schiocca l’indice e il pollice
sorridendo. Le sfere esplodono.
-Attacco sfere kamikaze nere.-
Annuncia soddisfatto il ragazzo. La battaglia sembra finita.
-Non così in fretta
bamboccio.- La voce di Yubelluna si fa sentire ed è ancora
viva.
-Tsk…sei una tipa
tosta…- Si complimenta il giovane. La lotta è
ricominciata.
Yubelluna ha i vestiti un
po’ più rovinati ed è molto
più furente e seria. Lei inizia scagliando dei raggi rossi
dalla punta del suo scettro. Leithian salta un po’ ovunque
per evitarli e si sposta di lato per sferrare un lampo oscuro alla
gamba dell’avversaria. Nonostante abbia subito i danni
dall’attacco kamikaze e la gamba sanguinante ha ancora
energie per tenere testa al figlio di Rasputin e di questo ne
è consapevole quest’ultimo. La regina cerca di
ferire l’avversario usando una tecnica diversa…
-Multi raggio!- Lei si innalza in aria e crea delle copie di se stessa
e insieme scagliano una marea di raggi
letali.–Dann…- Leithian non fa in tempo a
innalzare la barriera.
Akeno, che ha seguito la
battaglia all’interno della cupola, si passa le mani in viso
per non vedere la fine che subisce il ragazzo. –Cielo! Povero
ragazzo!- Akeno anche se era un’inguaribile sadica
provò un po’ di compassione per il suo protettore.
-Ihihihihihihhhihh! Stupido
moccioso, era meglio se restava a casa dalla mammina! Ihihihihihihiih!-
La sua risatina stridula risultava fastidiosa a chiunque.
Dopo un po’ non
c’è nessuno e quindi la regina decide di
completare quello che aveva interrotto prima. Si avvicina verso Akeno e
le scaglia una sfera più grande rispetto alle altre.
-Ma cosa?- La sfera venne
annullata al contatto con la barriera. Ciò sorprese le due
donne.
-L’ho sconfitto!
Perché la barriera non si è annullata?- Yubelluna
si stava arrabbiandosi sul serio, infatti delle venuzze rosse stile
anime le riempirono la testa.
-Oh, cielo! A quanto
pare… arrabbiarsi non fa per te.- La sfotte con un visino
innocente, Akeno.
-Grrrr…non
provocarmi!- Urla in tutta la sua poca grazia Yubelluna.
Un forte tornando smuove la
polvere e muove i capelli viola della donna. Ciò che sta
accadendo è incredibile: Un forte tornando
d’energia oscura s’avvicinava molto in direzione
verso le due donne.
Nel frattempo,
all’entrata del edificio principale, il Patriarca osserva
preoccupato il tornando e dice:-A quando pare Leithian
s’è incavolato.-
Nella palestra… i
Santi rimasti rassicurano le donne, il cavaliere e il pedone dicendo
che Leithian aveva deciso di fare sul serio.
Yubelluna continua a fissare il
ciclone e poco dopo vede anche due imponenti ali nere, in mezzo a esse
vi è Leithian con i denti aguzzi e gli artigli al posto
delle mani… sembra inselvaggito.
-Graaaaa!- La forma potenziata
di Leithian lo fa sembrare un cavaliere nero con le scaglie e le parti
dure e luccicanti al posto delle braccia e delle gambe. Vi spiego come
è mutato: In testa ha un elmo nero con alcune linee
luminosamente bianche che gli delimitano alcune zone del viso come gli
occhi e il naso. Le linee gli formano una T in viso. Ha indosso
un’armatura nera luccicante, delle spalliere a semi sfera
bianche che uniscono il torso alle braccia e quest’ultime
hanno le braccia nere e gli avambracci bianchi. Le mani sono nere e
hanno tre artigli che spuntano dalle nocche. Il busto è
formato da scaglie, la zone petto e addome sono a forma triangolo
rovesciato di colore bianco. Ha una cintura bicolore e ha le cosce nere
e le gambe bianche. Alla schiena sfoggia due maestose ali nere. Il suo
sguardo è nascosto dalla maschera ma è evidente
che sia furioso.
-Oh cielo…- Akeno si
siede a terra, non può fare altro che assistere al secondo
round.
Leithian inizia ad avanzare
schiacciando con le sue gambe le pietre e i sassi che si trovano sul
suo passaggio. Yubelluna si alza in volo e si prepara
all’attacco. Leithian si sposta in maniera rapida grazie alle
sue ali nere e si porta sotto la donna e le afferra le caviglie e la
getta al suolo creando dove ella cade un buco notevole. Senza lasciare
la presa anzi stringendola ancora di più, la sbatacchia un
po’ovunque.
-Oh cielo! Più
forte! Bravo così!- Akeno ridacchiava in modo sadico
guardando l’operato del ragazzo. Yubelluna perse le forze e
scompare in una luce forte.
L’avversaria
è stata sconfitta non rimane che liberare Akeno.
–Uff… non me lo aspettavo che fosse
così tosta.- Dice il ragazzo asciugandosi la fronte e
lasciando che la sua mutazione regredisse.
-Oh cielo! Sei stato
fantastico!- Akeno gli rivolge uno sguardo d’ammirazione e un
po’infatuato…
-Bah…sono abituato
alle mazzate del Patriarca. Lui sì che picchia sul serio.-
Leithian si pulisce i vestiti e insieme fanno ritorno alla base.
Leonard e i due fratelli
sorridono, Leithian ha vinto.
-Mh…qualcosa mi dice
che Leithian ci è riuscito.- Trevan spegne la sigaretta
consumata sotto il tacco della sua scarpa.
-Non avevo dubbi, gli
è servito tutto quell’allenamento.- Leonard si
passa una mano sui suoi capelli per sistemarsi alcuni ciuffi ribelli
che gli sono finiti sul viso e riprende:-Ascoltatemi, è il
momento di tenere fede al vostro cognome: Poltergeist. Voi sapete che
significa?-
-Sì.- Rispondono in
coro i due fratelli e diventano invisibili di fronte al loro signore.
-Fategli venire i sudori
freddi!- Augura loro Leonard.
In quel momento
all’interno della sala principale della scuola…
-Non ho notizie di Yubelluna da
più di due ore…- Raiser con l’aria
nervosa fissava i suoi pezzi rimanenti.
-Non si preoccupi…
siamo al sicuro qui, non credo che siano così pazzi da
entrare qui dentro.- Cercò di spronare la sua sorella, Ravel
Phoenix. Lei sembrava sicura di poter fare qualcosa per il suo
fratellone nonostante il suo aspetto regale e capriccioso.
-Non è
possibile… ero così vicino alla vittoria.- Raiser
si alza dalla poltrona e va a guardare alla finestra… il suo
sguardo si perde sulla vallata d’erba del campo.
Quando…un tonfo
leggero lo fa voltare verso la scrivania.
-Avete sentito anche voi?- Dice
la donna dai capelli azzurri. Lo hanno sentito tutti… il
tavolo si è ribaltato di lato da solo.
Bϋrent
con un calcio dal alto distrugge il tavolo.
-È più
sicuro.- Commenta la sua azione.
Ma non è finita
lì, si sentono strani rumori come se qualcuno bussasse sui
muri…
-Che diavolo…- I
rumori non sono normali… sembra come un grosso martello che
cerca di spaccare le pareti.
-C’è
qualcuno qui…- Azzarda la domestica Marion subito concorde
con la sua collega Shuriya.
-D’accordo…vediamo
di trovarlo.-Propone in modo frettoloso Bϋrent.
Non appena tutti si allontanano
dalla sala principale dividendosi in gruppi: Ile e Nel, le due bambine,
vanno nelle classi. Burent e Mira vanno nei bagni. Maron e Shuriya
esplorano le altre stanze adibite al personale scolastico…
per loro è bene, non farlo… ma visto che hanno
deciso così… ci facciamo due risate!
Prima di separarsi…
-Manteniamoci in contatto con gli strumenti di comunicazione magica
fornitaci dalla giura.- Fa ricordare Ravel a tutti, i Phoenix restano
nella stanza principale.
Una volta che si
separano… dei fruscii e rumori di fondo rendono
la comunicazione pressoché impossibile. Avvenimenti
paranormali avvengono in maniera simultanea: le porte si bloccano, i
mobili temano dapprima più piano e poi più
violentemente, la luce scompare e riappare continuamente. Mira, nel
bagno vede delle impronte insanguinate e dei passi che si
allontanano…chiama la sua compagna ma lei non la sente,
quindi Mira decide di controllare e rimane bloccata
all’interno di una doccia dello spogliatoio. Burent
s’accorge che qualcosa non va e si dirige nella stessa
direzione della sua amica e la trova intrappolata nella doccia e
nonostante i pugni, i calci e il vetro sottile. Esso non si spezza, ma
anzi la fontana della doccia rilascia un liquido rossastro che non
accenna a fermarsi. Il resto è immaginabile… Mira
muore annegata nella doccia.
Le due bambine armate di motosega camminavano per il corridoio cercando di capire dove si trova quel misterioso rumorista, qualche centimetro dopo sentirono un rumore in una delle aule. Senza alcuna esitazione vi entrano. Una lavagna a muro è caduta.
-Dev’essere caduta da
sola…- Ipotizzò Ile cercando di autoconvincersi
che è stato un semplice caso.
-Già
dev’essere così.- Anche Nel ha il cuore che batte
più velocemente del normale.
-È ovvio, no?- Una
terza voce si sovrappone alle due ragazzine.
-Chi è
là?!- Entrambe con le motoseghe attivate puntano in un
angolo della stanza. Ciò che vedono è un ragazzo
di quattordici o quindici anni, dalla corporatura magra e slanciata. Ha
i capelli spettinati e bianchi… gli occhi sono di una
vivacità e allegrezza molto rara. Il suo umore in quel
momento è molto beffardo e tranquillo.
-Sono Karol e sono invisibile.-
Dicendo questo sparisce davanti agli occhi delle due ragazzine.
-Vieni fuori!- Le due ragazzine
scattano in avanti e fendono l’aria con le loro armi.
Nonostante i loro sforzi sentono solamente una risata molto burlona e
inquietante. I banchi si sollevano dal suolo e iniziano a volteggiare
per l’ampia aula. Si muovono rapidamente e sembrano voler
colpire le uniche persone lì presenti. Ma dopo un
po’ le gemelle dopo aver tentato goffamente di schivare le
sedie, i banchi e successivamente anche il gommino, le penne, i
borselli e gli zaini abbandonati, si rendono conto che in
realtà non li colpiscono proprio e quando si avvicinano alla
loro direzione subito dopo la cambiano. Si sente un sospiro e poi una
voce:-Cambiamo gioco!-. Sulle teste delle due ragazze si formarono dei
punti interrogativi…che aveva in mente di fare quel matto?
Non passa molto tempo per scoprirlo.
-Le nostre armi!- Quello che
avviene è un po’ strano… le motoseghe
si liquefano diventando un liquido trasparente come acqua.
–Siete senza armi… quindi posso avvicinarmi a
voi!- La voce le fece preoccupare molto le due ragazzine che, per
difendersi e trovare supporto reciproco, si abbracciano. Ile,
improvvisamente si paralizza e il suo viso diventa blu. –Che
succede, sorella?- Nel cerca di capire il misterioso malessere.
–Mi sta toccando la schiena…è
così freddo.- Sulla pelle scivolava qualcosa molto simile a
un ghiacciolo che scende lentamente.
Si separano e Ile invita Nel a
mostrarle la schiena. –Non c’è
nulla…te lo devi essere immaginato.- Cerca di
tranquillizzare la sorella mentre quest’ultima si abbassa la
maglia. –Ah sì? E questo?- Una voce accompagnata
da una pacca al fondoschiena la fa saltare in braccio a Nel.
-Andiamocene
di qui! Questo fantasma è un depravato!- Urla a squarciagola
Ile e la sorella in tutta risposta scatta verso l’uscita ma
c’è qualcosa che impedisce ad entrambe di uscire e
questo è…
-Scivoloooo!!!-Grida Nel
facendo un capitombolo nel liquido delle loro ex-motoseghe.
-Ma come… ma
come… cerco di divertirvi e voi scappate?- Riappare davanti
a loro due, Karol con una faccia da finto offeso e uno sguardo un
po’ malizioso.
-Ahh!- Urlano le due cercando
di rialzarsi. Il ragazzo sbuffa annoiato.
-Qual è il problema?
Voglio farvi giocherellare e divertirvi. Sono molto solo e due amiche
per scherzare mi avrebbero reso felice.- Parla con la voce un
po’ triste.
-Eh?- Ora che lo guardano in
quel modo…non sembra così cattivo.
Anzi…
Le due sorelle si guardano a
vicenda e annuiscono complici, sembrano che abbiano deciso di dare una
chance al ragazzo.
-Karol…giusto?-
Inizia Ile.
-Sì, mi chiamo Karol
Poltergeist. Sono uno spirito.- Si presenta un po’ meglio.
-Liberaci dal
liquido… abbiamo deciso di giocare con te.- Nel cerca di
apparire gentile.
-Va bene… promettete
di non scappare?-Prima di liberarle vuole evitare che una volta libere
possano fregarlo.
-No, non scapperemo!-
Annuiscono insieme le due ragazzine.
Il ragazzo sorride e con un
applauso fa svanire il liquido.
-Ecco.- -Grazie.- Le due
ragazze si alzano e iniziano ad interessarsi del loro nuovo amico.
-Che gioco facciamo?- Gli occhi
del giovane cercano freneticamente qualcosa da fare.
-Andiamo prima in posto
più ordinato.- Propone Nel mentre la sorella guarda con gli
occhi un po’turbati il caos combinato dai poteri paranormali
del ragazzo.
“Se mentre gioca
provoca tutto questo…figuriamoci quando è
arrabbiato.” Ile segue i due in un’altra aula.
–Mettiti seduto qui.- Invitano il fantasma a sedersi su un
banco e gli porgono un foglio e dei colori.
-Sarà una buona
idea?- Sottovoce Ile si rivolge a Nel. –Lo so… non
è un bambino di due anni ma spero che così stia
buono.- Sempre sottovoce risponde.
-Non so disegnare…-
Speranza vana… Ile con po’ di pazienza lo
guidò a disegnare un piccolo orsacchiotto di peluche.
-Ecco le orecchie…
un po’ più aggraziate… non calcare
troppo forte la matita…-Un quarto d’ora
più tardi è venuto uno scarabocchio
bell’e buono.
-Uff…non mi piace.-
Già inizia ai primi capricci.
“Mi
correggo… è proprio un bimbo!” Sospira
Nel e decide di disegnare una farfalla con due paia d’ali. Il
disegno non sfugge al ragazzino.
-Che bel disegno… la
vuoi la farfalla?-La strana domanda fa stupire le due gemelle. Il
ragazzo sorride e mette i palmi sulla carta. Qualche secondo dopo sulla
mano prende forma una meravigliosa farfalla blu che inizia a sbattere
le ali.
-Incredibile!- Nel osserva la
farfalla posarsi delicatamente sul dorso della sua mano.
-Fai un altro disegno e io gli
do la vita.- Spiega il giovane.
-Tocca a me!- Ile prende alcuni
fogli e comincia a disegnare un pupazzo di peluche. Mentre le due
ragazze con il loro nuovo imprevisto amico si divertono. Vediamo che
succede a Burent…
Essa ha lo sguardo un
po’ vacuo e terrorizzata. –Mira…
Mira… che ti ha fatto…- Nella sua mente ha ancora
l’immagine della sua amica morta annegata in una doccia di
sangue a pochi cm da lei… e non poteva fare nulla per
salvarla.
-Ci tenevi così
tanto alla tua amica?- Una voce fredda e crudele la fa
trasalire… si guarda in giro e non vede nessuno…
ma sente la voce.
-Chi è? Non
nasconderti!- Lei sfodera i suoi pugnali da lancio, ha la fronte sudata
e spaventata.
-Sono proprio di fronte a
te… ma tu non mi vedi.- La voce ha un timbro aberrante e
riprende:–Lo so che cosa vuoi…-
-Muori!-Lei lancia i pugnali
davanti a sé e quelli si conficcano sul muro.
-Non puoi toccarmi…
Because I’m a ghost.-La voce e il suo contenuto la
terrorizzano.
-Accidenti…non
voglio morire!- -Nessuno ha parlato di morte, sei stata tu a
cominciare.- Il fantasma mostra il suo viso…bello
è d’aspetto e una mezza fraglia gli copre
l’occhio destro. Ha l’aspetto di un modello, ha
degli occhi gelidi e il labbro ha i bordi leggermente volti verso il
basso. Lui s’avvicina a lei… -Ho ucciso la tua
amica per restare soli insieme…- La parola
“insieme” le martella in testa. -L’ho
capito sai? Da come guardi quel biondo… da come mi
fissi… vuoi solo quello… nella forma
più pura.- Le prende il mento e avvicina il suo viso a
quello del tizio.–Aspetta… non so nemmeno come ti
chiami…- Burent ha le idee molto confuse.–Chiamami
Joe Black…per cominciare.- L’albino passa una mano
al fianco della ragazza. Burent sente una fiamma avvolgerle il
cuore… seguito da una fitta di dolore al petto.
-Mi dispiace… ma non
è il momento. La prossima volta saremo fortunati.- Annuncia
in tono funereo.
“Dove diavolo
è mio fratello?” Trevan richiama il fratellino
attraverso la telepatia.
Nell’aula di prima
che è diventata uno zoo vista l’elevata presenza
di animali immaginari e non. Il giovane Karol è costretto a
lasciare l’orango gigante con cui sta giocando per
raggiungere il fratellone e insieme creano un varco per risucchiare i
due nemici principali…la famiglia Phoenix.
Leonard vede il varco e capisce
che deve chiamare i suoi compagni. Ulula forte e chiaro tanto che tutti
possono sentirlo.
-Abbiamo rispettato il
patto… ora dicci dov’è Maeko.- Leonard
si rivolge a Rias che è appena arrivata insieme ai suoi
pezzi della scacchiera e gli altri Werewolves.
-Maledetto! Se non fosse per
quel infame che si è intromesso nella mia battaglia, avrei
vinto!- Lo sguardo del Re avversario è così
furente e sanguinario che decide di causare una strage.
-Lascia fare a noi!- Hans
vedendo la pericolosità dell’avversario e temendo
per l’incolumità del suo signore scatta
all’attacco.
-No! Fermo!- Leonard fa per
alzare il braccio, che vede bruciare uno dopo l’altro tutti i
suoi compagni.
-Nessuna pietà!-
Riaser è totalmente impazzito per la paura di
perdere… e a farne spese sono i compagni innocenti del
Patriarca…
-È da moltissimo che
non combatto…-Leonard si scrocca le dita e fissa con odio il
suo avversario.
I suoi compagni sono ancora vivi ma gementi… Rias vorrebbe attaccare il suo avversario ma Issei la ferma.
-È compito suo.- Le
dice indicando il pugile.
La sfida sta per iniziare… chi vincerà?
(Se non riuscite a vedere qualche immagine dei personaggi; vicino ho lasciato il nome così potete andare a cercare voi stessi).
P.s.
Si capisce che mi piacciono gli anime ecchi?
Leonard (ironico): Noooo... per carità!
Beh... A presto!